22/07/2025
Questo libro è il racconto della sparizione e della ricostruzione di Violetta Bellocchio.
Violetta è stata un personaggio molto noto nei primi anni duemila: interviste, presentazioni, viaggi, premi, pubblicazioni. Con la notorietà però è arrivata anche l’invadenza di chi la aspettava, la seguiva, la perseguitava. Fino al giorno in cui subisce una violenza inaspettata in pieno centro a Milano. La scena, che dura in tutto 60 secondi e arriva dal nulla, è raccontata in modo quasi tragicomico.
Violetta aspetta prima di andare in questura per denunciarlo, quella sera avrebbe avuto un servizio fotografico al quale non voleva rinunciare. Ma quando inizia a parlare con le forze dell’ordine è evidente tutta l’inaffidabilità del sistema, che alla fine non le crede perché la sua storia appare troppo poco credibile.
Violetta attribuisce sempre di più l’aggressione alla sua visibilità per cui decide di rendersi invisibile, disfandosi di sé stessa e della propria notorietà, assumendo una nuova identità, quella di Barbara Genova. Getta il telefonino, i vecchi abiti, sparisce dalla circolazione per anni, si smaterializza. Pur continuando a pubblicare sotto pseudonimo.
A quel punto prende il sopravvento una disposizione francamente paranoide e persecutoria che splafona per lunghe pagine in temi politici e sociali. Per fortuna, alla fine del libro, durante un viaggio in aereo, avviene lo scollamento con la nuova identità e Barbara Genova può tornare Violetta Bellocchio, consegnandoci questo libro un po’ matto. Perché non si possono reggere per sempre due identità contemporaneamente rimanendo sani di mente. E solo tornando ad essere vista può riappropriarsi del suo vissuto: il libro nasce da una sottrazione dello sguardo, ma poi attraverso il libro Violetta torna nella visibilità. Ma lo fa a suo modo, secondo le sue regole.
L’autrice, con una voce potente e spietata, è in grado di parlare della violenza che ha subito, a cui non si piega mai, in modo innovativo, a tratti distaccato e freddo, ed evitando il clichè della vittima.
Vi auguro una buona lettura!