Michaela D'auria, psicologa-psicoterapeuta

Michaela D'auria, psicologa-psicoterapeuta Servizio di Consulenza Psicologica e Psicoterapia per l'adulto, l'età evolutiva e la famiglia.

03/06/2025

La dottoressa Michaela D'Auria, dell'Equipe di LiberaMente EMDR, ha recentemente scritto un articolo che potete trovare sul nostro sito.

👉​ "La scelta del partner e la teoria dell’attaccamento"

🔹​ “Sei assetato e ti viene subito dato da bere in modo da placare la tua sete. Sei soddisfatto e puoi continuare a fare ciò che stavi facendo senza preoccupazioni. Ti rassicura sapere che l’acqua è sempre disponibile e che puoi prenderla ogni volta che vuoi. Con questa sicurezza alle volte addirittura te ne dimentichi. Senza pensieri, puoi dedicarti anima e corpo ad altre attività. Puoi esplorare, crescere… addirittura allontanarti dalla fonte.”

🔹​ Se le figure di attaccamento incoraggiano queste due caratteristiche di base (sicurezza e fiducia), il bambino, e in futuro l’adulto, si sentirà sicuro di sé, si fiderà degli altri e sarà capace di regolare le proprie emozioni e di sviluppare adeguate capacità sociali. [...]

🔹​ Un bambino che ha sperimentato un attaccamento di tipo insicuro-evitante è entrato in contatto con un genitore pronto a negare il suo affetto e a rompere la relazione in qualunque momento. Per cui per esempio ogni volta che ha “quella sete” gli viene negata dell’acqua, o viene ignorato, o viene spinto a prendersela da solo. [...]

🔹​ Un attaccamento di tipo insicuro-resistente o ambivalente prevede il contatto con una madre imprevedibile e poco disponibile: talvolta l’acqua gli viene data, talvolta no; talvolta gli viene offerta senza che lui l’abbia richiesta o senza che senta lo stimolo della sete, o quando è la madre ad avere sete. [...]

🔹​ [...] le nostre decisioni sono regolate da un forte bisogno di coerenza che ci spinge a cercare continue conferme ai nostri modelli mentali dell’attaccamento. Scegliamo quindi come partner chi rafforza le nostre aspettative e confermi l’idea che abbiamo di noi stessi.

Leggi l'articolo qui: https://liberamentemdr.it/2025/05/28/la-scelta-del-partner-e-la-teoria-dellattaccamento/

Dopo un anno che con una collega assistente sociale cerchiamo di agganciare una ragazza adolescente che sta tanto tanto ...
02/09/2023

Dopo un anno che con una collega assistente sociale cerchiamo di agganciare una ragazza adolescente che sta tanto tanto male, ma non vuole saperne di fare un percorso psicologico, ieri la rivediamo a colloquio. A un certo punto, dice che ha capito cosa voglia fare della sua vita, mi indica e dice "come lei, voglio fare qualcosa per rendere le persone felici". Ora, con tutta la tenerezza che ho sentito verso di lei, ho immediatamente rivisto la me diciassettenne, in lotta con il mondo, in balia di emozioni, incompresa e sognatrice, e con un bisogno così grande di ve**re accolta, ascoltata, capita dagli altri e da me. Se non fosse per quella ragazzina, avrei sicuramente preso altre strade.
E poi ho pensato 'caspita, che ruolo magico nella testa delle persone (e nella mia testa diciassettenne) e che aspettativa' .
Lo psicologo non ha una bacchetta magica, anzi nei colloqui vedo soprattutto tanto altro: sofferenze, tristezza, delusioni, rabbia, ma proprio passando attraverso tutto ciò, poi le persone stanno anche meglio.
E cara ragazza, io non rendo felici le persone, ma a volte, nelle relazioni terapeutiche vedo accadere dei processi meravigliosi, come quello per cui tu, oggi, decidi di iniziare un percorso ✨

25/07/2023

Questa mattina ho fatto i soliti movimenti veloci e frettolosi di preparazione di ogni mattina per uscire di casa e andare al lavoro. Ho fatto gli stessi gesti di tutti i giorni, ma con una specie di disagio. Ho preso la macchina, fatto una chiamata, preso la metro e poi fatto un cambio. Nella prima c'erano tantissime persone e mancava l'aria, nella seconda l'aria condizionata era altissima. E li, mentre mi sono fermata un momento a notare queste sensazioni, ho capito con cosa aveva a che vedere il mio disagio. Una sensazione di essere non del tutto connessa con l'ambiente. Un ambiente che in questi giorni sta dando prova della sua forza.

Da sempre è noto che i fattori climatici influenzano la psiche, basti pensare al termine "meteoropatia". Che spesso "andiamo con il tempo" non è certo una novità, ma ora l'entità dei cambiamenti, delle situazioni estreme e delle emergenze ha assunto proporzioni sconosciute al punto da costituire, come sappiamo, una minaccia concreta e incombente per la tenuta dell'ecosistema. Uno dei fattori che mette in crisi l'equilibrio tra l'essere umano ed il suo contesto di vita.

Nella letteratura scientifica, l’eco-ansia è stata definita come “la sensazione generalizzata che le basi ecologiche dell’esistenza siano in procinto di crollare” (Albrecht, 2019).

L'OMS, dati alla mano, evidenzia come la rapidità dei cambiamenti ed il moltiplicarsi delle emergenze climatiche impatti sulla salute mentale e il benessere psicologico, aumentando lo stress, l'ansia, la depressione e il rischio suicidario.

20, 22 e 25 giugno 2023*Giornata Mondiale del Rifugiato*_ Scoprila qui ⤵️https://bit.ly/GMR2023
20/06/2023

20, 22 e 25 giugno 2023
*Giornata Mondiale del Rifugiato*
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19/04/2022

Questo post arriva alla fine di un nuovo progetto. In questi mesi mi sono sperimentata in una realtà completamente nuova per me e non mi sono sentita di scrivere nulla, impegnata a capirci io qualcosa prima di raccontare qualcosa agli altri. Sono passati nove mesi e ancora faccio fatica a trasmettere cosa hanno significato perché sento, e di fatto è così, che è stato solo un inizio e ci sarà un seguito.
Lavorare nell'area della forte emarginazione e dell'immigrazione mi ha dato la possibilità di veramente sentire e conoscere la disperazione, di entrare in contatto con la sensazione di aver perso tutto, ogni riferimento, ogni banalità che però ci orienta, parla di noi e ci ricorda chi siamo.

La sera quando torniamo a casa, magari dopo una giornata di lavoro impegnativa e faticosa, riconosciamo la strada, i muri, l'odore, quella sensazione di rifugio...di casa appunto.
E invece ci sono persone che una casa non ce l'hanno più: distrutta, bombardata, abbandonata, insieme a ciò che era della loro vita, dei loro affetti, della loro identità.

In questi mesi, sono entrata in contatto con la disperazione, il senso di impotenza, con sentimenti di perdita, con l'ansia e le preoccupazioni per il futuro.
Lasciare tutto in cerca di una possibilità, e poi la delusione quando questa aspettativa non viene raggiunta, quando la realtà è molto più dura di quello che si era immaginato e ci si ritrova soli, persi, in un paese sconosciuto dove nemmeno si riesce a dirlo quanto ci si sente male perché la lingua non lo permette, arrabbiati.

Mi porto a casa da questi mesi un po' di amarezza perché a volte veramente la vita di alcune persone è ingiusta, e un profondo senso di gratitudine per la fortuna di sempre, quella di essere nata in una parte di mondo piu fortunata e, proprio per questo, la responsabilità di non poter non portare avanti il valore dell'accoglienza. 🗺️

Sorriso e leggerezza: buona Pasqua a voi ♥️🐰🕊️🐣 Michaela
17/04/2022

Sorriso e leggerezza: buona Pasqua a voi

♥️🐰🕊️🐣

Michaela

Svalutazioni, ipercriticismo, abuso sessuale, violenza fisica e verbale, aggressioni, bullismo: le storie dei pazienti c...
13/04/2022

Svalutazioni, ipercriticismo, abuso sessuale, violenza fisica e verbale, aggressioni, bullismo: le storie dei pazienti che mostrano sintomi di sofferenza psicologica e stress post-traumatico sono costellate da eventi di questo genere.

Ma a volte capita che il sia invisibile. Cosa accade quando non è la minaccia, ma l’assenza di protezione a creare il danno più grave? Quando non è la violenza diretta, ma la costante assenza di uno sguardo amorevole a lasciare ferite?

Si chiama : trascuratezza fisica e/o emotiva, invisibilità, assenza di protezione, solitudine, abbandono, che alimentano un paradosso difficile da sciogliere: in questi casi il dolore non è generato da un comportamento violento, da un gesto maltrattante visibile e identificabile, ma al contrario è causato da un vuoto, dall’assenza di azioni di cura e di protezione, dalla mancanza di qualcosa che non è stato mai neppure conosciuto, la cui assenza però ha generato angoscia, terrore, senso di morte e di non esistere.
In pratica un nemico invisibile che diventa difficile contrastare. L’unica soluzione efficace diventa allora chiudere ogni accesso a quelle emozioni e non esporsi mai al confronto con quegli eventi e con tutto quel dolore inspiegabile.

Se la mente non riesce a trovare pace, sicurezza e protezione, allora attiva altre strategie più efficaci per ridurre al massimo il dolore emotivo e le emozioni soverchianti che rischiano di farci sentire sopraffatti: la dissociazione. Il prezzo della dissociazione è un crescente senso di frammentazione della propria identità, di perdita di senso, di estraniamento, ma permette di andare avanti e di non sentirsi sempre sopraffatti e in balia degli altri.

Essere stati trascurati crea ferite grandi almeno tanto quanto essere stati maltrattati. E la psicoterapia può curarle 🌱

Oggi primo giorno di  , simbolo di  . Possiamo imparare tante cose osservando le stagioni.La primavera ci insegna che og...
21/03/2022

Oggi primo giorno di , simbolo di . Possiamo imparare tante cose osservando le stagioni.
La primavera ci insegna che ogni fiore sboccia con il suo tempo e che ogni gemma nasce quando si è nutrita a sufficienza.
Ci insegna che per avere una nuova vita è necessario ed importante un inverno che ci permetta di spogliarci, mantenendo la nostra essenza ma lasciando andare il superfluo.

Ci insegna che non ci sarà mai inverno così lungo e così buio da non permettere alla primavera di tornare e a ogni fiore di sbocciare, senza paura, senza esitazione, senza chiederlo.
Dovremmo imparare ad assecondare la Vita nel suo farci morire, accettando con amore e meraviglia la crisi perchè in essa è racchiusa la gemma più bella.

Buon 21 marzo a tutti! 🌺

Diego non conosceva il mare. Suo padre, Santiago Kovadloff, lo condusse a scoprirlo.Se ne andarono a sud.Il mare che sta...
19/03/2022

Diego non conosceva il mare. Suo padre, Santiago Kovadloff, lo condusse a scoprirlo.

Se ne andarono a sud.

Il mare che stava al di là delle alte dune, in attesa.

Quando padre e figlio, dopo un lungo cammino, raggiunsero finalmente quel culmine di sabbia, il mare esplose davanti ai loro occhi. E fu tanta l’immensità del mare, e tanto il suo fulgore, che il bimbo restò muto di bellezza.

E quando alla fine riuscì a parlare, tremando, balbettando, chiese a suo padre:

“Aiutami a guardare!”

da “Il libro degli abbracci”


#♥️

La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è stata promossa per la prima volta nel 2012 dall’Associazione “Mi Nutro di V...
15/03/2022

La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla è stata promossa per la prima volta nel 2012 dall’Associazione “Mi Nutro di Vita” (Pieve Ligure – GE). L’iniziativa parte da un padre che ha perso la figlia a soli 17 anni per bulimia (in lista d’attesa per ricovero in una struttura dedicata) e ricorre il 15 marzo, proprio nel giorno della sua scomparsa.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità 𝐢 𝐃𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐀𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 ( #𝐃𝐂𝐀) 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐜𝐚𝐮𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐢𝐧 𝐞𝐭𝐚̀ 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚𝐥𝐢.
Quando si parla di DCA ci si riferisce ad un insieme di patologie caratterizzate da abitudini alimentari alterate e da una preoccupazione eccessiva per il peso e per le forme del corpo, che trova così modo di esprimere dolore e sofferenza che hanno a che vedere anche con altro.
La Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare sottolinea che recentemente si è registrato un 𝐢𝐧𝐜𝐫𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝟑𝟎% 𝐝𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐜𝐚𝐬𝐢 di richieste di prima visita per DCA, con età media scesa a 12 anni.

Ti senti come se ti stessi confondendo tra i giorni, come se guardassi la tua vita da un finestrino appannato? Non ti se...
01/02/2022

Ti senti come se ti stessi confondendo tra i giorni, come se guardassi la tua vita da un finestrino appannato? Non ti senti proprio triste, ma più spento e demotivato? Prova a leggere 👇

Non è depressione, non è bornout, è l'assenza di gioia e di uno scopo.
Così Adam Grent, psicologo all' University of Pennsylvania chiama questo stato psico-emotivo, che tanti stanno vivendo in questo periodo a causa della pandemia da Covid-19.

Perché non deve essere sottovalutato?
Il languire si può considerare come una situazione iniziale con alta probabilità di sfociare in disturbi più gravi.
Le ricerche rivelano che le persone che tra dieci anni soffriranno di depressione e disturbi d’ansia non sono quelle che stanno sperimentando questi sintomi oggi, bensì quelle che oggi stanno ‘languendo’.
La conferma arriva proprio dall’Italia: uno studio condotto in Lombardia nel pieno dell’emergenza Covid su personale sanitario, pubblicato dal Journal of Affective Disorders, mostra che chi “languiva” nella primavera della 2020 è tre volte più a rischio dei propri coetanei di incorrere in una diagnosi di disturbo post-traumatico da stress.

Anno nuovo, studio nuovo! Buon inizio 🌅
05/01/2022

Anno nuovo, studio nuovo! Buon inizio 🌅

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