
30/07/2025
L’ingresso al nido rappresenta una tappa evolutiva di grande rilevanza, sia per il bambino che per i suoi genitori. Si tratta di un momento di transizione che comporta la separazione dalle figure di riferimento primarie e l’inizio dell’esperienza in un contesto relazionale e sociale nuovo.
Questa fase può attivare vissuti emotivi intensi, che meritano di essere riconosciuti e accolti con attenzione e consapevolezza da parte degli adulti di riferimento (genitori ed educatori).
È prioritario che il genitore si ponga in ascolto delle emozioni del proprio figlio, legittimando e offrendo contenimento affettivo. La possibilità per il bambino di sentirsi compreso, riconosciuto e accolto nelle sue manifestazioni emotive rappresenta un fattore protettivo. Questo consente di trasmettere al bambino l’idea che ciò che sta provando è normale e che, con il tempo, si raggiungerà un nuovo equilibrio.
Alcuni suggerimenti utili per accompagnare il bambino nel processo di ambientamento:
•Coinvolgere attivamente il bambino nei preparativi.
•Stabilire routine per favorire un senso di sicurezza e continuità.
•Salutare sempre il bambino in modo chiaro e rassicurante, informandolo su chi verrà a riprenderlo e sulle attività previste dopo il ricongiungimento.
•Rassicurarlo sulla presenza mentale dei genitori anche durante la loro assenza fisica, ad esempio dicendogli che verrà pensato anche durante l’orario lavorativo.
•Mantenere un atteggiamento di fiducia nei confronti della struttura educativa e del personale.
•Essere consapevoli che, anche dopo una fase iniziale positiva, potrebbero emergere segnali di rifiuto o disorientamento rispetto alla frequenza al nido. Si tratta di una reazione del tutto fisiologica, che va accolta con empatia e accompagnata con pazienza.
L’ambientamento non è un processo lineare, ma un percorso che richiede tempo, ascolto e flessibilità.