Dott.ssa Martina Cavaletto Psicologa Mindfulness Psicosomatica

Dott.ssa Martina Cavaletto Psicologa Mindfulness Psicosomatica Psicologa, Mindfulness, Psicosomatica Olistica PNEI, benessere, rilassamento, stress, ansia, depressione, consapevolezza,relazioni, attenzione, salute

Psicologa dell'età evolutiva e della salute e del benessere, mi sto formando attraverso il Master in Mindfulness e Psicosomatica Olistica PNEI e utilizzo tecniche corporee, di consapevolezza e di respiro per accedere e lavorare sulle emozioni, migliorando la capacità di riconoscere le emozioni che proviamo e la nostra capacità di esprimerle. Queste tecniche servono per migliorare il benessere,
sviluppare potenzialità,
imparare tecniche per rilassarsi e vivere nel qui ed ora,
ridurre lo stress, ansia e depressione,
portare consapevolezza,
sperimentare la meditazione,
migliorare la consapevolezza delle nostre sensazioni interne sviluppando la consapevolezza corporea,
aumentare l'attenzione e la concentrazione, le difese immunitarie,
per aiutarti con il tuo disagio psicologico

21/06/2025
11/06/2025

🌿 Serata di Mindfulness tra i Profumi della Lavanda 🌿

🗓 Venerdì 20 Giugno 2025
📍 Fiesso d’Artico, Via Bellini 22 – Campo di Lavanda
🕖 Ore 18:45

Prenditi una pausa e riconnettiti con te stesso nel cuore della natura.
Ti aspettiamo per un’esperienza di mindfulness immersiva, circondati dal profumo e dai colori della lavanda in fiore. 🌸

Un momento di respiro, silenzio e presenza per ritrovare equilibrio e serenità, guidato da pratiche semplici ma profonde di consapevolezza.

✨ Conduce l’incontro la Dott.ssa Martina Cavaletto, psicoterapeuta specializzata in EMDR e Mindfulness.

👒 Porta con te un tappetino o una coperta e abbigliamento comodo.
Non serve esperienza, solo la voglia di rallentare e ascoltare.

📩 Prenotazione obbligatoria
Vi aspettiamo!
Solo così … Insieme Sorridiamo🥳

Trovare la Luce nel Buio: La Storia di M. 🌟La storia di M. è una testimonianza di dolore, coraggio e speranza. 🌺M. ha vi...
18/06/2024

Trovare la Luce nel Buio: La Storia di M. 🌟
La storia di M. è una testimonianza di dolore, coraggio e speranza. 🌺

M. ha vissuto un'esperienza che nessuna madre dovrebbe mai affrontare: la perdita del suo bambino nei primi mesi di gravidanza. La gioia di aspettare un figlio tanto desiderato è stata bruscamente interrotta, lasciando M. in un vortice di emozioni contrastanti. Dopo aver condiviso la lieta notizia con amici e familiari, l'ab**to spontaneo è stato un colpo devastante. La felicità si è trasformata in un dolore profondo, acuito da un periodo già difficile segnato da ansia e attacchi di panico sul lavoro.

Purtroppo, chi le era vicino non ha saputo comprendere appieno il suo dolore, dicendole di andare avanti, rassicurandola che avrebbe potuto avere altre gravidanze in futuro. Ma il dolore di M. non poteva essere semplicemente ignorato. La perdita del suo bambino aveva lasciato una ferita aperta, e M. si sentiva sopraffatta dalla paura, dall'ansia e dal senso di colpa. Le notti insonni erano diventate la norma, e la vita sembrava sempre più difficile da affrontare.

Come psicoterapeuta, il mio compito è stato quello di aiutare M. a navigare attraverso questo mare in tempesta. Insieme, abbiamo iniziato un percorso di guarigione, permettendo a M. di esprimere per la prima volta tutte le sue emozioni represse.

Abbiamo lavorato su varie attività terapeutiche per aiutarla a superare il suo lutto perinatale:

Diario delle Emozioni: Incoraggiandola a scrivere ogni giorno i suoi pensieri e sentimenti, M. ha potuto dare voce al suo dolore e iniziare a elaborarlo.
Visualizzazione Guidata: Utilizzando tecniche di rilassamento e immaginazione, M. ha trovato un luogo sicuro nella sua mente dove poteva incontrare simbolicamente il suo bambino e dirgli addio.
Gruppi di Supporto: Partecipando a incontri con altre donne che avevano vissuto esperienze simili, M. ha trovato conforto nel condividere la sua storia e ascoltare quelle degli altri.
Mindfulness e Meditazione: Pratiche quotidiane per aiutare M. a restare nel presente, ridurre l'ansia e coltivare la serenità interiore.
Rituali di Commemorazione: Creare un piccolo rito personale per onorare la memoria del suo bambino, come piantare un albero o accendere una candela in momenti significativi.
Gradualmente, M. ha iniziato a ritrovare la fiducia in sé stessa e nel futuro. Ha compreso che il suo dolore era legittimo e che prendersi il tempo per guarire era essenziale. Oggi, M. è un esempio di resilienza e forza, e il suo percorso è un faro di speranza per tutte le donne che affrontano lutti perinatali.

Non sei sola, e c'è sempre una strada verso la luce. 🌈

**tospontaneo **to

La perdita di un bambino è un'esperienza devastante che può scuotere le fondamenta stesse della nostra esistenza. Nella ...
08/03/2024

La perdita di un bambino è un'esperienza devastante che può scuotere le fondamenta stesse della nostra esistenza. Nella cornice delicata del lutto perinatale, la rabbia emerge come un'onda inarrestabile, travolgente e spesso misconosciuta.

La rabbia è una risposta comprensibile e legittima alla perdita. È l'urlo del cuore infranto, l'eco del profondo amore non realizzato, e la manifestazione della frustrazione per un futuro che non sarà mai. È importante riconoscere che la rabbia è parte integrante del processo di lutto e non dovrebbe essere repressa o ignorata.

La rabbia può presentarsi in molte forme: verso il destino ingiusto, verso il corpo che non è riuscito a proteggere il bambino, verso gli altri che non comprendono appieno il dolore. Può essere diretta verso se stessi, in un vortice di auto-colpevolizzazione e auto-flagellazione.

Ad esempio:
▪︎ Ti starai chiedendo: " perché è successo proprio a me?”
▪︎ Ti capiterà di vedere pancioni ovunque e questo forse ti provocherà molta rabbia e sofferenza.
▪︎ Potresti prendertela con qualsiasi persona perché non ti senti capita, non capiscono come ti senti. Ti diranno di andare avanti, che era solo una cellula o che ne avrai altri…si magari ne avrai altri ma non sarà quel bambino.

Provare rabbia è naturale, come dicevo all’inizio, fa parte di una “tappa” del processo di elaborazione del lutto.

Affrontare la rabbia richiede coraggio e compassione verso se stessi. È fondamentale trovare spazi sicuri per esprimere liberamente le emozioni, che sia tramite la terapia, il supporto di amici fidati o la scrittura di un diario personale. Riconoscere e accettare la propria rabbia è il primo passo verso la guarigione.

Puoi provare a lasciar fluire questa emozione, cercare di bloccarla o ignorarla non ti aiuterà nel processo di accettazione di quello che ti è successo e stai vivendo.
Se blocchi questa emozione finirai per entrare in un vortice di malinconia.
La rabbia deve fare il suo corso, altrimenti non riuscirai ad accettare la perdita del tuo bambino.

È successo anche a te di provare rabbia?

Io ricordo di aver trascorso alcune settimane in questa fase e ho trovato molte persone intorno a me che non mi capivano, che mi dicevano di andare avanti, che sono giovane, che avrei avuto altri figli e tanto altro...
Capivo la difficoltà di certe persone, in questi momenti non si sa bene cosa dire, ma…forse è meglio non dire nulla, o dire semplicemente un MI DISPIACE.

Se senti di essere bloccata in questa fase o senti la necessità di un sostegno è importante contattare un professionista specializzato che ti possa guidare ad elaborare la perdita del tuo bambino.

Un forte abbraccio

Martina

Dott.ssa Martina Cavaletto
cell. 3400703127 (anche SMS)
Ricevo in studio e online

**tospontaneo **to

✨️ECCO COME M. È RIUSCITA A RITROVARE LA COMPLICITA’ CON SUO MARITO DOPO LA PERDITA DI SUO FIGLIO.✨️M. mi ha contattato ...
27/10/2023

✨️ECCO COME M. È RIUSCITA A RITROVARE LA COMPLICITA’ CON SUO MARITO DOPO LA PERDITA DI SUO FIGLIO.✨️

M. mi ha contattato perché aveva perso il suo bambino a 21 settimane di gravidanza. Stava soffrendo molto per la perdita del suo piccolino, aveva numerosi sensi di colpa, non riusciva a concentrarsi a lavoro e non si prendeva più cura di lei. Le sue giornate non avevano più un senso, non aveva più obiettivi per la sua vita.

La sua vita si era spezzata quel maledetto giorno in cui ha ricevuto la diagnosi che il cuoricino del suo piccolino si era fermato.

M. non riusciva a comunicare a nessuno come si sentiva, si era chiusa nel suo dolore. Sentiva di non essere capita da nessuno, nemmeno da suo marito.

Con suo marito era un continuo litigio ed erano arrivati ad un punto in cui non esisteva più intimità tra di loro.

M. stava pensando di separarsi dal marito. Questa decisione la rendeva molto triste, ripensando alla complicità e al profondo amore che li univa come coppia prima della perdita del loro bimbo.

Stanca di tutta questa sofferenza M. mi contatta, sento il suo disperato bisogno di aiuto.

⚠️ Ecco come M. è riuscita a ritrovare la complicità con suo marito e un nuovo equilibrio:

Ho aiutato M. :

- a vivere le sue emozioni e non a reprimere il dolore e la rabbia.

- ad esprimere e a comunicare le sue emozioni, principalmente ad aprirsi al dialogo con il marito

- a parlare con il marito del loro bambino e delle emozioni che stavano vivendo.

🌺 Dopo soli alcuni mesi M. inizia a stare meglio e a ritrovare la complicità con suo marito, una nuova complicità e una relazione diversa, matura e più forte.

➡️ E voi, care mamme, come avete vissuto o state vivendo il rapporto con vostro marito o compagno?

Un forte abbraccio ❤️

Martina

**to
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**tovolontario

Oggi vorrei ringraziare di cuore una cara mamma che ha partecipato al mio percorso.Grazie per le meravigliose parole. ❤️...
24/10/2023

Oggi vorrei ringraziare di cuore una cara mamma che ha partecipato al mio percorso.
Grazie per le meravigliose parole. ❤️

Grazie per aver condiviso con me la tua sofferenza, uno dei dolori più grandi che una famiglia può attraversare.
Grazie per il coraggio e la fiducia. A volte ci vuole un gran coraggio per chiedere aiuto è farsi supportare, a volte si pensa che il tempo sistemi da solo le cose...ma quando passa il tempo,ci si accorge che questo dolore è lì, forse un po' più leggero, ma non è passato.

Grazie perché anche tu mi hai insegnato molto con questo percorso fatto insieme ❤️

16/10/2023

IL DOLORE DEL LUTTO PERINATALE

Il lutto perinatale è una perdita che non si può spiegare. È un dolore straziante che non conosce limiti. È un dolore che ti colpisce nel profondo, che ti fa sentire come se il tuo mondo fosse crollato.

Quando perdi un bambino, perdi un pezzo di te stesso. Perdi i tuoi sogni, le tue speranze, la tua gioia. Perdi la possibilità di conoscere e amare una persona che avrebbe portato un grande amore nella tua vita.

Il dolore del lutto perinatale è un dolore che non passa da solo. È un dolore che richiede tempo e cura per essere elaborato. È un dolore che può essere accompagnato da una serie di emozioni, tra cui:

Disperazione

Colpa

Rabbia

Tristezza

Confusione

Senso di vuoto

Non c'è un modo giusto o sbagliato di affrontare il lutto perinatale. Ogni persona vive questa esperienza in modo diverso. È importante trovare il modo che funziona meglio per te e permetterti di esprimere il tuo dolore in modo sano.

ll lutto perinatale è un dolore straziante, ma è possibile guarire. Con il tempo e il supporto, puoi trovare un modo per andare avanti con la tua vita e trovare la felicità.

Il tuo bambino sarà sempre nel tuo cuore. Non dimenticherai mai la sua presenza nella tua vita, anche se è stata breve. Il suo ricordo ti darà la forza di andare avanti.

Per non dimenticare mai questa sofferenza, ogni giorno ❤️

Un forte abbraccio a tutte le mamme e papà che vivono la perdita del proprio bambino...ma anche ai loro nonni, zii, parenti ed amici. ❤️

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Indirizzo

Studio Medico In Via Rialto 83
Brugine
35020

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Our Story

Lavoro come libera professionista presso lo Studio Medico della Parafarmacia Beggio a Brugine (PD) e presso IgeaMed a Piove di Sacco (via San Pio X n 57)

Psicologa dell'età evolutiva, della salute e del benessere, attualmente iscritta alla Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Biosistemica di Bologna. Mi sono formata attraverso il Master in Mindfulness e Psicosomatica Olistica PNEI e utilizzo tecniche corporee, di consapevolezza e di respiro per accedere e lavorare sulle emozioni, migliorandone la capacità di riconoscerle e di esprimerle. Queste tecniche servono per:

- migliorare il benessere - sviluppare potenzialità - imparare tecniche per rilassarsi e vivere nel qui ed ora - ridurre lo stress, ansia e depressione - portare consapevolezza alle sensazioni corporee, alle emozioni e ai propri pensieri - migliorare la consapevolezza delle nostre sensazioni interne sviluppando la consapevolezza corporea - aumentare l'attenzione e la concentrazione.

Svolgo consulenze e sostegno psicologico per adolescenti, adulti, coppie e genitori. Mi occupo principalmente di gestione dello stress e dell’ansia. Consulenze sul sonno dei bambini e degli adulti. Sostegno psicologico alle donne in gravidanza nel pre e post parto.