Studio Dentistico Dr. Bernardello Federico

Studio Dentistico Dr. Bernardello Federico Applichiamo l'Odontoiatria come un metodo complementare per curare la persona nella sua interezza.

Forniamo servizi di conservativa, endodonzia, chirurgia, implantologia, parodontologia, posturologia, ortodonzia, usando apparecchiature moderne e rimanendo sempre aggiornati seguendo continuamente corsi di formazione. Il Dottor Bernardello è esperto in omotossicologia e medicine alternative: il suo modo di approciare la terapia va a verificare lo stato di salute non solo della bocca ma dell'intero organismo nel suo insieme. Offriamo inoltre servizi per l'estetica del viso usando trattamenti di radiofrequenza e il servizio per smettere di fumare con trattamento di auricoloterapia (con garanzia di successo). Lo Studio è dotato di apparecchiature laser, cone bean (TAC volumetrica parziale), ozono terapia e Fotosan per parodontologia.

18/05/2023

In veste di virologo Giorgio Palù ammette gli errori nella gestione del Covid: lo sciagurato protocollo Tachipirina & vigile attesa e la guerra a idrossiclorochina e antinfiammatori per curare. Avremmo salvato molte vite umane. Ma da presidente Aifa non si è opposto alla guerra di Speranza al...

Repubblica Ceca. I manifestanti cechi vogliono lasciare la NATO, porre fine al sostegno all'Ucraina 20 aprile 2023 I man...
21/04/2023

Repubblica Ceca. I manifestanti cechi vogliono lasciare la NATO, porre fine al sostegno all'Ucraina 20 aprile 2023 I manifestanti organizzati dal nuovo partito non parlamentare Law, Respect, Expertise (PRO) vogliono che la Repubblica Ceca lasci la NATO e metta fine al sostegno all'Ucraina.

(Quando scenderanno nelle strade anche gli italiani?! 💩)

♠️

Protesters organized by the new non-parliamentary party Law, Respect, Expertise (PRO) want the Czech Republic to leave NATO and end support for Ukraine.

17/01/2022

Da quando in Medicina esistono gli Studi Clinici per verificare gli effetti, sia di validità terapeutica sia di eventuali effetti collaterali, di un preparato da somministrare alla popolazione, il metodo da sempre usato è stato quello di prendere due bei gruppi di persone di ambo i sessi, che avessero le stesse caratteristiche di età e condizioni di salute, di sottoporli al seguente protocollo: al primo si dava il preparato da testare, al secondo un prodotto placebo (vale a dire una sostanza priva di alcun contenuto farmacologico e in buona sostanza niente). Ovviamente, per non subire condizionamenti, nessuno di quelli che assumevano le sostanze sapevano realmente se erano tra i destinatari del placebo o se erano invece quelli del farmaco da testare. È evidente che in questo modo si potevano rilevare e registrare tutte le eventuali situazioni che si andavano a verificare tra i due gruppi e soprattutto si andavano a confrontare gli effetti nell’uno e nell’altro gruppo. Questa descrizione semplificata e veloce del metodo dello Studio, che omette per non dilungarmi in cose che sono molto tecniche alcune fasi come studi longitudinali e trasversali o altro, che meritano considerazioni specifiche, rappresenta quello che è chiamato Trial Clinico. Non è giusto però omettere la durata dei tempi che questi Trial Clinici hanno da sempre richiesto. Infatti se per la somministrazione del farmaco potevano essere sufficienti alcuni mesi, le osservazioni per capire gli effetti, sia positivi, sia negativi, che tale preparato poteva avere sulle persone che lo assumevano richiedevano anche tempi di tre o cinque anni. Detto questo vado ora a spiegare quello che sta succedendo nel mondo da più di un anno a questa parte.
A seguito della pandemia da Sars-Cov2 si è applicato un protocollo completamente diverso dai precedenti conosciuti. Infatti con la causale giustificativa che per poter usare un siero/vaccino sperimentale (ricordiamo che la voce “condizionata” usata in tutti i documenti che lo riguardano altro non vuol dire che il suo impiego ancora non ha una completa verifica e quindi checché ne dicano rimane sperimentale!) vi fosse una situazione di mancanza di altre possibili terapie alternative (ma la vicenda riguardante il Prof. Galli ha sonoramente smentito questa teoria!) si è cominciato a somministrare un preparato che non aveva superato nessun periodo di osservazione e che perciò inizialmente era del tutto privo di qualsiasi dato.
Le varie ordinanze governative hanno via via nel tempo imposto praticamente a tutti l’obbligo, seppur mascherato, della vaccinazione. Si continua ancora a dire che fare il vaccino è facoltativo, ma se non lo fai non si può andare al lavoro, non si va in tram, in biblioteca, al teatro, a scuola, al ristorante, al bar ecc, ecc, ma soprattutto sei visto come la causa di tutti i problemi. All’inizio chi non si vaccinava era la causa della circolazione del virus e favoriva i contagi e abbiamo visto che non è vero, il virus circola anche tra i vaccinati. Allora hanno detto che i non vaccinati sono gli unici che si ammalano e che occupano gli ospedali, ma abbiamo visto che se uno con doppia dose di vaccino già fatta, tarda a fare la terza è nella stessa identica posizione di chi non ha fatto neanche la prima, si ammala e può andare in ospedale. Fino a poco tempo fa facevano rientrare come morti Covid un sacco di persone che morivano per altre cause solo perché erano positive al tampone, oggi se muoiono persone con tripla dose di vaccino si dice che succede perché avevano varie patologie croniche. Per cui se è vero che nel breve periodo il vaccino possa rappresentare una qualche forma di protezione non lo è più per certe categorie di persone, soprattutto se intercorre del tempo dopo aver ricevuto il richiamo. Il punto è che volendo restringere sempre più il numero dei non vaccinati, e questo è l’obiettivo conclamato del Governo e del suo CTS, si va anche a cercare di eliminare il cosiddetto gruppo controllo che serve, come spiegavo sopra, a confrontare le differenze per gli effetti anche collaterali a lungo termine che questo preparato possa determinare. Uno studio inglese recente mette in evidenza come la seconda dose vada a indebolire la risposta immunitaria e la stessa Ema mette in guardia sul fatto che continue somministrazioni possano avere risultati opposti a quelli per cui il vaccino dovrebbe avere funzione e cioè indebolire anziché rinforzare l’individuo dall’attacco virale. Questo è solo uno degli aspetti che già si possono vedere ma per quelli a lungo termine deve passare ovviamente del tempo; è però evidente che l’intenzione di chi ci sta governando in questo momento è quello di cercare in tutti i modi che questo non possa avve**re. Non vi deve essere nessuna possibilità di confronto e di paragone e se poi succederà che si verifichino “cose strane” si possa sempre dire che sono capitate perché dovevano capitare o magari perché la causa è del cibo, dell’aria, dello stress, o di qualsiasi altra invenzione che gli passa per la testa. Così facendo non si potrà trovare il o i responsabili dei danni subiti. Ma perché un Governo che a parole dice di volere il bene del popolo boicotta la possibilità di stabilire la reale efficacia e la mancanza di eventi avversi di questo vaccino nel tempo? Due possono essere le risposte: la prima è che è talmente sicuro (ma neanche Pfizer non lo è dal momento che ha esentato tutti i suoi ricercatori e i loro familiari dal somministrarselo) che il vaccino sia un elisir miracoloso e che quindi non ha alcun dubbio sulla sua distribuzione; la seconda è che invece di dubbi sulla sicurezza del vaccino ne ha già e anche tanti e che per mascherare tutto abbia proprio deciso di far sparire il gruppo di confronto per non avere nessuna prova che possa ritorcersi contro e di conseguenza non aver riconosciuta alcuna responsabilità.
Ho appena letto di una modella brasiliana di 18 anni con doppia dose di vaccino fatta, nessuna malattia pregressa, morta a seguito del contagio, a causa di una trombosi. Ovviamente non vi è “nessuna correlazione”. Purtroppo non è la prima vittima e ahimè non sarà l’ultima.

04/01/2022

“Si definisce cretino chi è affetto da cretinismo, patologia a carico della tiroide che subentra per la mancanza di iodio e determina anomalia di sviluppo fisico con, tra le altre cose, deficienza scheletrica e deficit mentale.” Dare del cretino a una persona equivale perciò a dargli del deficiente. Non mi pare una cosa perciò tanto leggera né carina.
Tale patologia riguardava un tempo, specialmente nei secoli scorsi quando ancora non si capiva e non se ne conosceva l’eziologia, popolazioni montane che ovviamente essendo lontane dal mare dove è risaputo esserci nell’aria una maggior concentrazione di tale elemento ne avevano carenza. Chi era interessato da tale patologia assumeva nel viso i tratti di una persona per così dire “tontolona”, poco sveglia e a causa di questo loro aspetto le popolazioni montane del Cuneese al confine con la Francia furono classificati dai cugini d’oltralpe del tempo, persone ingenue, credulone riferito al fatto che, essendo cattoliche, credevano al Papa.
Oggi inizio dando questa spiegazione perché mi è capitato di sentire qualcuno, probabilmente perché si ritiene al di sopra di tutti, dare con la massima disinvoltura la definizione di cretino a qualcun’altro, pensando quasi di fare un complimento, solo perché il destinatario del suo epiteto aveva il torto di pensarla in modo diverso dal suo, derivato dal fatto di dare credito a riferimenti politici che al nostro signore dispensatore di giudizi non stanno simpatici. E badate bene che questo signore, ma sono convinto che in questo periodo sia in buona compagnia, si dice anche essere un antifascista convinto! Ma anti a cosa? Chi si definisce così a cosa è veramente contro? È forse contro a chi limita i diritti di una minoranza? È contro a chi limita la possibilità a qualcuno di esprimere la propria opinione liberamente? È contro a chi impedisce la libertà di cura? È contro a chi impedisce di poter svolgere il proprio lavoro senza doversi piegare a un ricatto? È contro a chi appoggia un Governo che con decreti legge continui va a mangiarsi altri decreti legge precedenti arrivati neanche a scadenza e approva leggi con continui voti di fiducia togliendo di ogni significato il Parlamento? Se questi signori sono contro a queste cose allora mi congratulo con loro, ma siccome questi signori (li conosco di persona e so di certo come ragionano!) in questo momento stanno facendo esattamente l’opposto, dovrebbero essere contro sé stessi e perciò in definitiva dovrebbero loro stessi riconoscersi come fascisti! E tenendo in considerazione il termine credulone (io preferisco usare questa termine e non il termine cretino a sproposito) è ovvio, alla luce del fatto evidente anche ai più distratti ormai, che se è vero come è vero che la Omicron da più contagi nei paesi dove la vaccinazione raggiunge percentuali più alte (Israele, Inghilterra, Danimarca, Portogallo, Italia) rispetto a quelli che sono più indietro, continuare a dar credito a un Governo e al suo Comitato Tecnico Scientifico che dà come soluzione unica quella di continuare a fare dosi di richiamo di continuo a tutti non solo dà dimostrazione di credulità ma forse anche a mancanza di analisi. Stiamo assistendo a una aggressione violenta, discriminatoria, ricattatoria contro a una minoranza che in maniera legittima ha deciso di fare una scelta diversa. Scelta che in maniera obiettiva deriva da una situazione di provvedimenti confusi, illogici ma alla fine anche fallimentari visto l’enorme numero di contagi di questi giorni nonostante il numero enorme di persone inoculate. Stiamo assistendo a una decadenza della professione medica, costretta a essere mera esecutrice di pratiche burocratiche (tutti o quasi tutti abbiamo ormai presente quale impresa sia diventata avere oggi un normale rapporto con il proprio medico di base) imposte da chi di Medicina non sa assolutamente niente.
In questo inizio anno L’Associazione Contiamoci e Coordinamento 15 ottobre ha organizzato a Roma un Convegno importante dove ha invitato i professori del Comitato Tecnico Scientifico Governativo al confronto. Di questi non si è presentato nessuno, forse perché preferiscono studi televisivi con conduttori compiacenti dove proclamare le loro verità. A questo Convegno però hanno preso parte moltissimi Professori, Medici, Giuristi, ognuno dei quali ha evidenziato quanti e tali errori sono stati fatti dagli ultimi Governi e da chi ha gestito la Pandemia in questi due anni….non si potrà far finta di niente ancora a lungo. La verità sta venendo a galla e quando sarà molte cose dovranno essere chiarite e soprattutto molti ne dovranno rendere conto. A tale Convegno hanno però partecipato alcuni politici che hanno il coraggio di dissentire dalla massa che supina sta facendo da zerbino a Draghi che di certo non sta facendo il bene degli italiani, ma al contrario di Goldman Sachs e dell’alta Finanza. Tali politici, il cui intervento al convegno invito caldamente a sentire,(le registrazioni si possono trovare al seguente link http://youtu.be/tZsuwnzhezl ) sono stati Marco Rizzo e Gianluigi Paragone. Hanno definito in modo chiaro come stanno le cose, hanno evidenziato come tutte le disposizioni prese dal Governo niente hanno a che fare con disposizioni sanitarie ma al contrario sono state solo scelte politiche. Dobbiamo cominciare tutti ad ascoltare, a riflettere e anche se serve a cambiare idea. Ne va del nostro futuro, ne va del futuro dei nostri figli.

29/12/2021

Einstein diceva che continuando a fare sempre le stesse cose non possiamo aspettarci di ottenere cose e risultati diversi. Evidentemente gli scienziati del comitato tecnico scientifico istituito dal Governo dei migliori non sono a conoscenza di quello che diceva lo scienziato della Relatività, il quale sicuramente era molto più scienziato di loro! Dopo oltre cento milioni di dosi di vaccino fatte, molte delle quali a rappresentare la terza dose per già una buona percentuale di popolazione ci ritroviamo oggi 28 dicembre ad avere uno scenario che comincia a ricordare quello che abbiamo vissuto nel Natale del 2020. Record di contagi, lunghissime colonne di persone a fare tamponi, aumento di ospedalizzazioni e di terapie intensive, un numero di morti che va di giorno in giorno in crescendo. Nel giro di poco più di un mese Locatelli e la bella compagnia, hanno accorciato il tempo per la somministrazione della terza dose ben tre volte, da 12 a sei mesi, da sei mesi a cinque, da cinque a quattro. E sono sicuro che ancora non basta perché a breve copieranno quello che Macron sta già facendo in Francia e cioè portarlo a tre. Stiamo scoprendo tutti, compresi gli scienziati scelti dai migliori (ma dall’alto della loro posizione di responsabilità e di guadagno conseguente, francamente ci si aspettava fossero a conoscenza della materia in maniera più profonda della nostra, perché altrimenti cosa servono i migliori se tanto ne sanno tanto come noi? Sono veramente migliori? E di chi poi?) che il vaccino che doveva farci ripartire in sicurezza e considerato come unica arma per uscire dalla pandemia, che doveva garantirci la copertura (con la terza dose) anche dalle varianti, che doveva darci l’immunità di gregge, che non doveva far morire più nessuno, che non doveva far circolare più il virus (quello lo facevano girare solo i non vaccinati secondo qualcuno), che non dà nessunissimo effetto collaterale e invece le morti collaterali sono molte di più di quelle che si riconoscono, ebbene questo vaccino che doveva essere miracoloso non risponde, per così dire, a tutte le aspettative sperate.
I nostri esperti, in queste ore non stanno discutendo sul fatto che forse, come diceva Einstein, bisognerebbe cominciare a fare qualcosa di diverso, come per esempio cambiare finalmente, dopo due anni di pandemia, l’approccio terapeutico alla malattia indicata dal Ministero della salute che prevede tachipirina e vigilante attesa, ma al contrario, senza aspettare che i pazienti arrivino a sviluppare una polmonite con difficoltà respiratorie i cui esiti non sempre sono prevedibili, eliminare del tutto la tachipirina e ridurre sul nascere lo stato infiammatorio fin dai primi sintomi insorti nei primi giorni con farmaci che tutti conoscono. Come è ben noto ai pompieri l’incendio è più facile spegnerlo quando ancora è sul nascere piuttosto che aspettare che bruci l’intera casa! No! Stanno discutendo sul ridurre i tempi di quarantena per le persone vaccinate che siano venute a contatto con un positivo e portarle da 10 a 7 giorni! Questo discutere trova argomentazione sul fatto che siccome prevedono un aumento enorme di contagi (ovviamente sempre e solo per colpa dei non vaccinati, secondo qualcuno) che porterebbe come conseguenza anche a un numero abnorme di persone che essendo state a contatto dovrebbero sottostare a isolamento per alcuni giorni al fine di escludere la positività loro stessi, determinerebbe il fermo di un numero impressionante di persone che non potendo recarsi al lavoro, metterebbe a rischio l’economia del paese. Ecco allora che riducendo il tempo di quarantena, secondo gli esperti, si salverebbe così la ripresa economica. Domanda. Cosa c’è di scientifico dal punto di vista sanitario in questa considerazione? Se abbiamo visto che anche il vaccinato si può infettare e contagiare a sua volta, se lo lasciamo libero di andare a spasso senza essere sicuri che sia negativo, siamo proprio convinti che stiamo facendo la cosa migliore per il prossimo o forse la facciamo per dare un contentino di merito a chi ha eseguito gli ordini perché altrimenti facciamo ve**re anche a loro qualche dubbio sulla reale efficacia di quello che gli hanno “consigliato” di fare pur di riappropriarsi della propria vita sociale? Si lo so che ci sarà subito qualcuno super convinto della bontà di questo vaccino, (che voglio ricordare essere diverso da tutti gli altri precedenti nella storia della medicina), che subito mi darà contro e mi farà osservare quello che ormai sento da giorni da chi per fronteggiare l’evidenza dell’aumento dei contagi va affermando; e cioè che i ricoveri, le terapie intensive e i morti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso sono molto più bassi e continuano col dire che questo è solo merito del vaccino. A queste persone dico che il virus gira ormai da due anni, milioni di persone ne sono venute a contatto e si sono immunizzate in modo naturale, la stessa immunizzazione naturale che ha permesso nel corso dei secoli alla popolazione del mondo, quando i vaccini ancora non c’erano, di sopravvivere a tutte le pandemie che si sono succedute. Quindi dire che è solo merito del vaccino è completamente inesatto! Più giusto è dire che il vaccino ha contribuito sì, ma solo in parte, soprattutto alla luce della riconosciuta ormai limitata copertura temporanea che riesce a dare.
E della limitata copertura temporanea ma anche nei termini di protezione dalle varianti, in particolare da Omicron, è confermata dal fatto che il personale sanitario, costretto a fare già la terza dose da poco per avere la possibilità di svolgere il proprio lavoro, sono già vittime di un boom di contagi tanto da determinare un ripensamento anche per loro per la modalità di isolamento da praticare solo se risultano sintomatici. Paventano l’ipotesi infatti di farli lavorare ugualmente anche se positivi ma asintomatici! Nelle corsie dei nostri ospedali infatti, tra contagi, quarantene, sanitari impegnati negli hub vaccinali, non resta più nessuno. Ecco allora che nel giro di venti giorni succedono due attacchi haker che paralizzano tutte le attività dell’ausl Euganea 6…..mi viene da pensare che questi pirati informatici abbiano un tempismo proprio perfetto per mettere in azione i loro piani estorsivi….ma domanda: cosa si vuole estorcere a un’Azienda sanitaria? I debiti? Se sono così bravi, questi haker, mettano sotto scacco una banca dove di sicuro soldi ne trovano e anche tanti, da qui un dubbio che forse gli haker non c’entrano proprio nulla.
Tornando ad Einstein che suggerisce di cambiare strategia se non si ottengono risultati con quello che si sta facendo, se è vero che il comitato tecnico scientifico non cambia la sua linea e il mantra rimane l’imposizione del vaccino sempre e comunque a tutti come unica via, c’è da dire che anche per molti medici di famiglia vale lo stesso principio, e lo dico perché ne sono a conoscenza, questi infatti continuano a indicare ai propri pazienti dopo cinque giorni di febbre a 39 e dissenteria di prendere tachipirina e attendere. Se dopo due anni non si riesce a capire che questo non è sufficiente possono ancora essere chiamati medici? A mio avviso dovrebbero essere loro a essere sospesi per negligenza e non quelli che, se muniti di immunizzazione naturale, ritengono di non aver bisogno di nessun vaccino.

20/12/2021

Gli esperti governativi ci hanno detto: facciamo le due dosi di vaccino e ripartiamo in sicurezza, sconfiggiamo il virus con l’immunità di gregge data dalla punturina e ritorniamo a fare la vita che facevamo prima. Poi è arrivata la terza dose, perché hanno capito che la copertura vaccinale di due dosi durava prima dodici, poi sei mesi (da cosa l’hanno capito, visto che test sierologici non ne hanno fatti? Forse perché i vaccinati arrivavano in ospedale malati? Probabile, ma bisogna nascondere tutto ovviamente). Poi i sei mesi li hanno ridotti a cinque, poi a quattro, adesso uno studio inglese dice che dopo tre mesi il vaccino non ha più copertura.
Locatelli, coordinatore del CTS, adesso dice che bisogna fare il tampone ai vaccinati prima di andare a un evento; Zaia ordina ai sanitari in ospedale, con terza dose fatta, di fare tampone ogni quattro giorni (ma non avevano detto che i tamponi fatti ai non vaccinati per permettere loro di andare al lavoro non sono veritieri e quindi non si dovevano fare?), Israele così come pure la Germania impone la quarantena a chi arriva nel loro territorio anche se vaccinati, Rasi, collaboratore di Figliuolo, dice che se Omicron buca il vaccino siamo in presenza di un altro virus e quindi di un’altra pandemia…..ma ragazzi, calma, di fronte a tutto questo cambiare opinione ogni due per quattro a seguito di tutte le aspettative disattese date da questo vaccino che non si può chiamare sperimentale perché si rischia di passare per no-vax, negazionisti, terrapiattisti, ignoranti e perfino anche rozzi trogloditi, ma diverso dagli altri, almeno questo si, a nessuno gli viene il dubbio che magari la sostanza che chiamano vaccino imposta a tutti indiscriminatamente con nessuna presa di responsabilità da parte di chi li impone, ma anzi con un consenso estorto a moltissimi per consentire uno scudo penale, alla fine serva a Pfizer e a pochi altri per fare una vagonata di milioni di dollari? Possibile che si continui a dar credito a una informazione univoca che nel corso di due anni ha detto tutto e poi il contrario di tutto con la massima indifferenza?
Ieri per esempio è successo che a Roma, all’assemblea dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, dove si doveva votare il bilancio di fine anno, cosa che fanno tutti gli Ordini di tutte le città, prima di arrivare alla votazione un collega iscritto all’Associazione Contiamoci, di cui mi onoro di far parte, ha chiesto di poter leggere un documento firmato da 114 dei 200 colleghi presenti in sala. Documento quindi approvato dalla stragrande maggioranza dei medici presenti. Non appena, questo collega, ha iniziato a leggere, siccome esprimeva una richiesta di rivalutazione sull’obbligo della vaccinazione a tutti indistintamente, il presidente dell’Ordine, Dott. Magi, senza nessuna motivazione plausibile ha interrotto l’Assemblea e chiamato la polizia. Tutta la stampa filogovernativa e le televisioni di Stato hanno passato la notizia che 50 medici no-vax hanno assaltato l’assemblea dell’Ordine dei medici procurando tafferugli e scontri con la polizia. No! Non è andata così, solo che hanno voluto ancora una volta gettare scredito su chi la pensa in modo diverso e pone dei dubbi! Dobbiamo ricercare la verità perché solo con quella possiamo uscire da questa situazione e lo dobbiamo fare tutti.

14/12/2021

Da due anni ormai ci esortano in continuazione a credere nella Scienza. E noi da bravi cittadini ci sforziamo di farlo. La Scienza però non è come la fede per cui uno crede a prescindere, la scienza, al contrario, si deve nutrire di verifiche, dubbi e cambi di prospettiva perché se così non fosse non ci sarebbe progresso, miglioramento e alla fine vera scoperta.
Siamo in piena campagna vaccinale per la terza dose o cosiddetta dose booster. Ci stanno dicendo che la terza dose protegge anche dalla variante Omicron per cui bisogna apprestarsi a farla. Salvo poi sentire l’annuncio di Moderna che per gennaio sarà pronta con un vaccino modificato e più efficiente proprio per la copertura di Omicron. Ci stanno anche dicendo che per chi ha fatto la doppia dose con Pfizer sarebbe meglio facesse la terza con Moderna (cosiddetta vaccinazione eterologa) perché darebbe più copertura.
Ora su questo aspetto vorrei fare una considerazione e vorrei che la Scienza mi spiegasse su quali basi tale teoria dovrebbe trovare fondamento. In altra occasione ho avuto modo di spiegare che questi vaccini non sono come tutti quelli cui abbiamo avuto a che fare prima di entrare in questa pandemia Covid. I vaccini per così dire tradizionali, erano dati da agenti patogeni attenuati, cioè microorganismi interi indeboliti e resi meno aggressivi; la risposta immunitaria che inducevano determinava degli anticorpi che riconoscevano tutto l’agente infettivo virus o ba***re che fosse. I vaccini per il Covid messi a disposizione dalle case farmaceutiche comprendono invece solo una parte del genoma virale, vale a dire solo una porzione del virus, inducendo il sistema immunitario a riconoscere solo questa (la cosiddetta proteina spike) e non tutto il resto dal momento che non lo contengono. Da qui la preoccupazione per le varie mutazioni che si susseguono e la possibilità che se il virus muta proprio nella porzione della proteina spike, l’unica che è riconosciuta, la copertura vaccinale diventa del tutto inefficace.
In considerazione di quanto appena detto torno al quesito iniziale e cioè: qual’ è il motivo ritenuto dalla Scienza per cui la dose booster eterologa dà una copertura più efficace e capace anche di coprire la variante Omicron rispetto a quella omologa? E’ ragionevole pensare che i due principali vaccini usati in Italia (Pfizer e Moderna), essendo prodotti da due aziende diverse, ognuna con il proprio brevetto di sviluppo, abbiano una sequenza di genoma al loro interno difficilmente sovrapponibile tra loro e per tale motivo, forse, i nostri esperti ritengono che con l’inoculazione di qualche parte genomica diversa di un siero rispetto all’altro, ma neanche tanto diversa, si vada a dare una stimolazione aggiuntiva agli anticorpi già presenti tale, per cui riconoscendo una parte maggiore del virus diano anche maggior copertura immunitaria. Se fosse così ci sarebbe anche la risposta al quesito fatto inizialmente; la realtà è che essendo la composizione coperta da segreto di brevetto i nostri esperti ne sanno tanto quanto noi e anche loro stanno andando a ipotesi. Ma perché dicevo neanche tanto diversa? Perché se le due sequenze genomiche presenti nei due vaccini fossero tanto o del tutto diverse, la vaccinazione per la terza dose di rinforzo non sarebbe più di rinforzo ma rappresenterebbe la prima di un nuovo ciclo vaccinale dal momento che gli anticorpi presenti dopo la doppia dose del precedente, verosimilmente non lo riconoscerebbero e perciò non sarebbero conseguentemente stimolati a riattivarsi, ma dando invece in tal modo stimolo per formazione di nuovi anticorpi diversi che devono però essere rinforzati con un’ulteriore dose a quattro settimane da questa (che farebbe da seconda dose), altrimenti, tali anticorpi, decadrebbero. Ora se è pur vero che già parlano di una quarta somministrazione, non parlano però di farla così ravvicinata e non parlano neanche di nuovo ciclo vaccinale, di conseguenza con un vaccino molto diverso l’uno dall’altro l’utilità della somministrazione del booster o terza dose andrebbe del tutto vanificata perché non otterrebbe nessun obiettivo prefissato. Perciò se si vuole andare sul sicuro, per rinforzare gli anticorpi presenti, bisognerebbe rimanere con lo stesso vaccino fatto nelle due volte precedenti. A questo punto però bisognerebbe chiedersi quanto serva rinforzare gli anticorpi dati da un vaccino dell’anno scorso, e quindi vecchio, che deve servire per un virus che è già cambiato decine e decine di volte, ma questo è ancora un altro argomento che porterebbe via ancora molto tempo e parole.
Gli esperti portavoce del Governo stanno intimando di non invitare i non vaccinati al pranzo di Natale per non incorrere nel rischio di contagiarsi, ma ho letto che il Direttore generale dell’Ausl 2 di Treviso ha emanato una circolare in cui vieta a tutti i lavoratori sanitari del suo distretto (tutti ovviamente vaccinati e la maggior parte già con la terza dose) ogni iniziativa intra-lavorativa e sconsigliava quelle extra-lavorative, quali ad esempio, le cene di Natale in quanto rappresenterebbero una occasione di contagio. Così facendo però, vietando il convivio tra il suo personale tutto plurivaccinato, l’egregio direttore mette in dubbio, lui per primo, quello che la Scienza sostiene riguardo i vaccini come unica soluzione per uscire dalla Pandemia!
Sarà lecito avere dubbi o fare qualche domanda senza passare per no-vax o anarchici, come dice Zaia, se ad avere dubbi sono per primi i rappresentanti delle Istituzioni?

23/11/2021

Avrei degli altri dati estrapolati in questi giorni che vorrei commentare (dati che comunque sono a disposizione di tutti e verificabili in ogni momento basta avere la voglia di farlo), ma per poterlo fare non mi bastano poche righe, per cui chi avrà la voglia di leggermi per avere degli spunti in più su cui pensare dovrà impegnarsi un po' e trovare del tempo, chi invece, su argomenti che ci stanno condizionando la vita da due anni e probabilmente lo faranno per sempre, vuole rimanere su quello che dicono gli scienziati come Gruber, Parenzo, Telese, Merlino, Lucarelli o Cecchi Paone liberissimi di farlo. Ognuno dovrebbe essere nella possibilità di pensarla come meglio crede; la Democrazia prevede che se anche non si condividono le idee, queste devono essere comunque rispettate, altrimenti non si può più chiamare democrazia. Dico questo perché qualcuno mi ha fatto notare che scrivo cose troppo lunghe, ma cercare di affrontare un argomento così importante quale è il Covid e quello che ne deriva comporta necessariamente una approfondita argomentazione. Detto questo, chi mi legge sa che avevo già scritto, qualche tempo fa, della possibilità di una recrudescenza del virus con l’avanzare della stagione fredda; a chi diceva un mese fa che eravamo messi meglio di Inghilterra e Russia grazie al vaccino, avevo contrapposto il fatto che da noi il freddo, a differenza loro, ancora non c’era e a dire il vero il freddo dell’inverno ancora non c’è neanche oggi. La curva dei contagi e dei morti sta crescendo ma temo, anche se spero di sbagliarmi, che tra un mese quando anche noi conosceremo temperature molto più basse di adesso la situazione peggiorerà di molto. Questo lo sanno anche i professori del Comitato Tecnico Scientifico perché se avete ascoltato la TV o letto i giornali stanno mettendo le mani avanti e cercano restrizioni per avere il Natale in sicurezza. Ci stanno anche dicendo però, che grazie a questo vaccino in questi giorni rispetto agli stessi dell’anno scorso abbiamo molti meno contagi oggi di allora. Io ho verificato questa cosa ed è vera, ma se noi andiamo a ritroso a rivedere i dati giornalieri dal 26 di maggio e poi nei mesi di giugno, luglio agosto, settembre e fino al 12 di ottobre i dati dell’estate 2020 (ancora senza vaccino) sono nettamente più bassi come numero di vittime rispetto allo stesso identico periodo di questa estate 2021 (con vaccino ormai somministrato già da diversi mesi), poi dal 12 di ottobre, con l’arrivo dell’autunno i dati cominciano ad invertirsi, ma torno a ribadire che quest’anno abbiamo avuto quasi un mese di caldo in più rispetto all’anno scorso. Dobbiamo attendere ancora un paio di mesi per capire se effettivamente il ruolo del vaccino sia così determinante, e questo lo sa anche il CTS visto che sta spingendo tutti verso la terza dose allo scopo di potenziare di più la risposta immunitaria.
A confermare che la temperatura è un fattore di fondamentale importanza c’è anche il dato sulla situazione in Africa dove notoriamente fa più caldo che da noi; ebbene con una percentuale di vaccinazione bassissima in una popolazione di un miliardo e trecento milioni scarsi di persone ci sono state ad oggi gli stessi morti che abbiamo avuto noi in Italia con 60 milioni di persone che equivalgono a circa un ventesimo di quelle del continente Africano.
A motivare il bisogno della terza dose, secondo quello che ci dicono, è che dopo 6 mesi dalla seconda somministrazione l’immunizzazione scende di moltissimo. Tale evidenza non viene però estrapolata da test sierologici di controllo fatti subito dopo la seconda dose e confrontati con altri fatti adesso che dimostrino la diminuzione delle cellule difensive nel sangue (ricordo che con questa pandemia il test sierologico non solo non è stato preso in considerazione ma addirittura boicottato dal momento che il Sistema Sanitario Nazionale l’ha cancellato dalle proprie prescrizioni), ma invece la scoperta della mancata protezione è avvenuta per il fatto che ci sono sempre più contagi, sempre più ammalati, sempre più ricoverati, sempre più intubati e purtroppo anche sempre più morti tra coloro che la doppia dose di vaccino se l’hanno fatta inoculare. I dati di sabato dell’ISS dicono che i morti non vaccinati sono il 45%, ma per arrivare a 100 vuol dire che il 55% è vaccinato! Altri ieri dicevano che i morti vaccinati sono di meno ma restano comunque almeno un terzo del totale. Come sempre ci forniscono un balletto di cifre che si contradicono tra loro, ma un fatto resta certo: a morire non sono solo i non vaccinati. Hanno sempre sostenuto la tesi che il test sierologico non conta, che c’è la memoria delle cellule T a fare fede per una presunta protezione anche in mancanza degli anticorpi. Peccato però che un modo accessibile a tutti per poter evidenziare questo dato non sia stato ancora approntato e finché non si può misurare, a me hanno insegnato che non si può parlare di scienza. Mi chiedo perciò come si possa, in mancanza di dati certi per poter fare un confronto, dire che prima c’era protezione e adesso invece è finita? Come si fa a dire che in estate la gente non si ammalava perché aveva la protezione del vaccino (ricordo che la campagna vaccinale ha preso consistenza proprio nei di mesi maggio e giugno) o piuttosto perché con il caldo come abbiamo visto il virus risulta essere meno aggressivo tanto è vero che non ci sono ammalati neanche tra i non vaccinati? La domanda che mi faccio a riguardo è su quali dati si basano per capire questa cosa? Se non si può dimostrare, e questo è quello che conta se parliamo di scienza, si può anche pensare che chi si è ammalato non sia coperto ora ma magari non lo era neanche prima! Sappiamo benissimo infatti che l’immunizzazione non avviene automaticamente a seguito del vaccino, ma solo se a seguito del vaccino vi è risposta del sistema immunitario. Il fatto che ormai anche i vaccinati contagiano, si ammalano e muoiono è assodato, ma a giustificare i morti vaccinati ora ho sentito dire che a morire sono persone anziane con diverse patologie croniche pregresse (a dirlo anche il Prof. Vaia, Direttore dello Spallanzani di Roma). Come a dire che il vaccino nulla poteva perché un paziente di quel tipo era comunque spacciato! Ma questo stride con quanto invece veniva attuato in precedenza quando invece si trattava di fare la conta dei morti Covid dove succedeva che se a morire era un anziano con cinque patologie croniche pregresse solo per il fatto di essere positivo diventava automaticamente un morto Covid e andava ad aumentare la lista delle vittime della pandemia, stessa cosa per i malati oncologici terminali ma anche per tutti gli altri. Insomma prima se era un anziano con cinque patologie croniche pregresse bastava fosse positivo ed era un morto Covid, ora se a morire di Covid è lo stesso anziano con le stesse patologie ma vaccinato, si trova giustificazione nel fatto che era già con mille problemi e perciò quasi a dire che tanto doveva morire lo stesso. E se tanto doveva morire lo stesso perché imporre, con la scusante che sono gli untori che fanno morire i fragili, la vaccinazione ai bambini di cinque anni? Lasciando da parte il fenomeno paradosso di Simpson secondo cui risulta normale che all’aumentare dei vaccinati risultino tra loro aumentati i positivi, gli ammalati e i morti (ma non ci avevano detto che con il vaccino si evitava di avere malattia in forma grave?), ora con quello che sta succedendo e con i posti letto in ospedale occupati tra il 33 e il 50% da malati vaccinati (secondo i dati che ci danno) chi si preoccupava di non trovare posto letto in ospedale, per altre cause che non sia covid, a causa dei soli malati senza vaccino si deve mettere il cuore in pace e accettare che invece non è così. A occupare i posti letto ci pensano entrambe le categorie e quindi anche vaccinati con doppia ma anche tripla dose. Adesso salta fuori anche, per stringere sempre di più il cappio al collo di chi la pensa in modo diverso, che i tamponi, in questo momento usati da chi li ha scelti per potersi recare al lavoro come alternativa al vaccino, (sbaglio o dicevano che c’era la libertà di scegliere?) sono al 50% fallaci. Perdonatemi se chiedo: ma vi accorgete solo adesso dopo averne fatti milioni e milioni che sono fallaci? E perché solo adesso? Sentiamo dire che un tampone non dimostra sicurezza perché un negativo dopo due ore se incontra un positivo può a sua volta contagiarsi. E non succede per caso anche a un vaccinato? Ce l’hanno detto proprio gli esperti che il vaccino non è sterilizzante e che perciò un vaccinato permette il contagio e anche la sua diffusione tanto quanto un non vaccinato. In più da dire c’è anche un’altra cosa importantissima: se uno non vaccinato si fa il tampone ed è positivo lo viene a sapere e si mette in isolamento, se invece è un vaccinato ad essere positivo asintomatico e non lo sa perché non ha obbligo del tampone e può con il suo green pass andare dappertutto, quello diventa ancora più pericoloso perché diffonde in modo indiscriminato il virus in ogni ambiente dove passa senza saperlo. Sulla base di questo è ancora giustificato continuare a dire che chi non si vaccina va a ledere la libertà degli altri, è giustificato dire che chi non si vaccina non ha etica morale ed è fuori dal Vangelo? Con buona pace anche del Patriarca di Venezia Mons. Moraglia che l’ha detto proprio domenica scorsa, direi proprio di no! E poi se il tampone si deve abolire perché non dà più risultati attendibili perché in qualsiasi trasmissione televisiva Rai, Mediaset e altre, agli ospiti per andare in studio anche se hanno il green pass da vaccino devono fare un tampone nasofaringeo per escludere la positività? È solo a me che questa cosa non sembra per niente coerente?
Il motivo per cui le strutture ospedaliere avevano ed hanno tuttora interesse a far rientrare il più possibile i pazienti in terapia intensiva come pazienti Covid anche se non erano e non sono tali, è facilmente comprensibile se andiamo a vedere gli importi per la loro remunerazione (usciti in gazzetta ufficiale venerdì 19 novembre) che il Governo ha previsto per un giorno di ricovero di questi: per quello ordinario 3713 euro al giorno e per la terapia intensiva 9697 sempre al giorno. Devono esserci ulteriori spiegazioni o è sufficiente per capire?
Dicevo prima che si è partiti con la terza dose, ma mi chiedo se ha senso fare un terzo richiamo di un vaccino che copre solo una piccola porzione di virus che nel corso di quest’anno è già mutato innumerevoli volte e che perciò neanche si sa se possa essere ancora utile nella risposta anticorpale che induce? Tante domande che si aggiungono a molte altre che ho già fatto e alle quali ancora non è arrivata risposta, spero solo che per darle non si prendano il tempo che Pfizer ha chiesto per dare tutti i documenti relativi al farmaco/vaccino che stiamo testando noi in questo momento: 55 ANNI! Hanno infatti fatto sapere che li consegneranno entro il 2076. Anche se non si è complottisti un po' di puzza di marcio credo sia lecito sentirla.

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