21/05/2021
Prima visita pediatrica in ambulatorio, neonato di pochi giorni.
"Dottoressa, il bambino ha un livido, non c'è ne siamo accorti subito. Può essere stato il parto?"
Guardo il neonato, i genitori mi indicano la schiena e subito dico "Macchia mongolica!", sorridendo. I genitori mi guardano con viso sorpreso, allora mi prendo il tempo per spiegare loro ciò che per me è ovvio, come il fatto che il bimbo abbia naso e bocca.
Si tratta di una chiazza scura, violacea, simile a un livido. È congenita, cioè presente fin dal momento della nascita oppure si rende evidente qualche giorno dopo.
I genitori non sempre se ne accorgono subito perché abbracciano il bimbo, guardano il viso e le manine, lo cambiano appoggiandosi sulla schiena e poi... magari al primo bagnetto, ecco lì la macchia sopra la zona lombare, glutei o tra i glutei.
Non sappiamo perché alcuni neonati nascono con questa macchia, chiamata anche "Lo sculaccione degli dei", ma è noto che interessa più bambini di pelle scura, in particolare asiatici e nativi americani.
Viene chiamata "mongolica" perché quasi la totalità della popolazione della Mongolia la presenta.
In Italia è abbastanza frequente, soprattutto nei bimbi di carnagione scura. Niente paura, anche quando è molto estesa come quella del bimbo in foto, tende a regredire spontaneamente. È rarissimo che rimanga fino all'età adulta, veramente una eccezione (in tal caso si tratta con laser).
Una curiosità: alcuni bimbi possono presentare questa macchia in altre zone (polsi, gomiti, caviglie...), negli anni ne ho viste in localizzazioni curiose.
Sono considerate macchie benigne, ma consiglio comunque di realizzare una fotografia con luce solare, da tenere in memoria (fatelo sempre per le lesioni dermatologiche dei vostri bimbi!).