
22/08/2025
Quella che tu chiami “fame nervosa” non è bisogno di cibo.
In termini sistemici, possiamo leggerla come un movimento interrotto verso qualcuno o qualcosa che parte da molto lontano.
👉 Ti spiego meglio:
quando un bambino non riesce ad avvicinarsi a una figura di attaccamento come la madre, il padre, (perché non disponibile, assente, o troppo distante emotivamente), quel movimento rimane sospeso.
Il corpo, allora, cerca un modo per riempire quel vuoto: il cibo diventa simbolicamente ciò che consola, che calma, che sostituisce l’abbraccio mancato.
La fame nervosa, quindi, rappresenta un tentativo di colmare con la bocca un legame che il cuore non ha ricevuto pienamente.
Non è un difetto tuo, ma un messaggio del corpo che dice:
“Ho bisogno di connessione. Ho bisogno di nutrimento affettivo, non solo fisico.”
Il lavoro che possiamo fare insieme è:
- Riconoscere a chi o a cosa era diretto originariamente quel movimento interrotto
- Onorare quel bisogno senza giudicarlo
- Riorientare la tua energia: dal cibo alla relazione autentica, con te stesso/a e con gli altri.
Così, pian piano, la fame nervosa perde la sua forza, perché non serve più a sostituire il nutrimento emotivo che ora puoi accogliere in modi più sani e profondi.
Puoi scivermi in privato o contattarmi al 339 487 4847.