Dott.ssa Simona Murtas psicoterapeuta

Dott.ssa Simona Murtas psicoterapeuta Psicoterapia, Training autogeno, Emdr. Autostima, ansia, traumi,lutti, patologie oncologiche

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31/07/2025

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Quante volte compriamo d'impulso? Per noia, per riempire un vuoto, perché "dobbiamo" avere l'ultima novità o perché ci sentiamo un po' giù. Lo shopping, a volte, diventa una fuga, una ricerca effimera di felicità, un modo per accumulare cose che poi magari nemmeno usiamo davvero. E così, ci ritroviamo con armadi pieni e portafogli vuoti, e quella sensazione di soddisfazione svanisce presto. Se ci pensiamo bene, lo shopping consapevole non è una rinuncia, ma un atto di libertà e piacere. È la capacità di scegliere con intenzione, di dare valore a ciò che acquistiamo, di capire Davvero se un oggetto ci serve, ci piace, ci porta gioia o ci semplifica la vita. È un modo per esprimere la nostra autenticità e per investire le nostre risorse in ciò che conta per noi.

Tanti pensatori, in un'epoca di consumismo sfrenato, ci invitano a riflettere sul significato dei nostri acquisti. Non si tratta di demonizzare lo shopping, ma di trasformarlo. Di passare dall'acquisto compulsivo all'acquisto di valore, che sia un valore economico, etico, emotivo o funzionale. È un modo per sostenere artigiani, per scegliere prodotti durevoli, per ridurre gli sprechi.

Oggi, in un mondo che ci bombarda di offerte e ci spinge al "compra, compra, compra!", praticare lo shopping consapevole è un atto rivoluzionario e di grande consapevolezza. Ti permette di liberarti dalla pressione del "dovere" di acquistare, di ridurre lo stress (sì, lo shopping compulsivo crea stress!), e di sentire una profonda gratitudine per ciò che già possiedi. Ti aiuta a fare scelte più intelligenti per il tuo portafoglio e per l'ambiente. Non significa non comprare più niente ma semplicemente fermarsi un attimo prima di ogni acquisto e farsi qualche domanda: "Mi serve davvero? Mi porterà gioia a lungo termine? È in linea con i miei valori?". È lì che lo shopping si trasforma da un'abitudine spesso superficiale a un'occasione per vivere con più intenzione e pienezza.

✍🏼©️ I sentieri della filosofia

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28/07/2025

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Quando sentiamo salire la rabbia, la associamo subito a qualcosa di negativo: aggressività, perdita di controllo, qualcosa da reprimere o di cui vergognarsi. Cerchiamo di nasconderla, di zittirla, o di far finta che non ci sia. E così, a volte, questa energia si accumula dentro di noi, trasformandosi in stress o risentimento.
Ma se ci pensiamo bene, la rabbia non è intrinsecamente "cattiva". È un'emozione potente, un segnale. È come un campanello d'allarme che ci dice che qualcosa non va, che un nostro limite è stato superato, che un nostro bisogno non è stato soddisfatto, o che percepiamo un'ingiustizia. È un'energia che, se compresa e incanalata bene, può diventare una forza incredibile per il cambiamento.

Tanti filosofi e psicologi, da sempre, hanno esplorato la rabbia, distinguendo tra la sua espressione distruttiva e il suo potenziale costruttivo. Non si tratta di lasciarla esplodere indiscriminatamente, né di soffocarla. Si tratta di imparare ad ascoltarla, a comprenderne il messaggio, a darle voce in modo assertivo e rispettoso. È un modo per difendere i nostri confini, per affermare la nostra autenticità e per lottare per ciò in cui crediamo.

Oggi, in un mondo che a volte ci insegna a essere sempre "tranquilli" o "positivi" a tutti i costi, riconoscere e imparare a gestire la rabbia è un atto di grande consapevolezza e maturità emotiva. Ti permette di non reprimere parti importanti di te, di affrontare le situazioni con più lucidità, di esprimere i tuoi bisogni e di innescare cambiamenti necessari.
Non significa diventare persone arrabbiate o conflittuali ma semplicemente dare spazio a questa emozione, capirne la radice, e poi scegliere come reagire, in modo costruttivo anziché distruttivo. È lì che la rabbia si trasforma da nemico a un'alleata potente per la nostra crescita e per la nostra pace interiore.

✍🏼©️ I sentieri della filosofia

26/07/2025

PELLEGRINI DI SPERANZA E… CONSAPEVOLEZZA

Cari giovani, cari accompagnatori,

📝 gli Psicologi della nostra Associazione e della sede PSICAR – Psicologi delle Emergenze Alfredo Rampi propongono un piccolo vademecum con alcune indicazioni di prevenzione e attenzione dal punto di vista sanitario, psicologico e relazionale, pensato per voi in vista del Giubileo dei Giovani 2025, che la prossima settimana colorerà la capitale!

https://www.sfogliami.it/fl/317483/mn2kyzxsfx18yypx1ngrg39xb8dcmgm

👀 Alla luce delle numerose esperienze in precedenti occasioni di grandi eventi – con afflussi massicci di persone, tante emozioni in ballo e temperature elevate – ci auguriamo di aiutarvi a vivere le giornate con più consapevolezza, sicurezza e serenità.

🎒 Mettete nello zaino la cosa più importante: voi stessi con tutta la vostra autenticità. Siete giovani in compagnia di tanti amici, aperti a nuove conoscenze da tutto il mondo: questa esperienza può essere un dono prezioso per scoprire nuove parti di voi stessi, della vostra curiosità, del vostro percorso esistenziale e di fede, per crescere e vivere momenti indimenticabili.

♥️ Vi auguriamo di godervi questa esperienza al massimo, con una giubilare consapevolezza nel cuore. Vivete ogni istante con gioia, gratitudine e la certezza di essere parte di qualcosa di grande, che vi arricchirà per tutta la vita.

👣 Buon cammino!

25/07/2025

Essere stati amati profondamente ci protegge per sempre...

25/07/2025
18/07/2025

"Il punto decisivo, per Recalcati, è la necessità di superare l’orizzonte chiuso del sangue e della stirpe, di rompere il cerchio dell’Uno per guadagnare la prospettiva di una dualità, o di una pluralità. Il legame di fratellanza o sorellanza è una costruzione paziente, non un punto di partenza. Come Goethe esortava a “ricomprare” la propria eredità materiale per rendersene degni, così i rapporti familiari bisognerebbe riguadagnarseli “adottando” il congiunto, cioè riconoscendolo nella sua alterità, ed evitando di dare per scontato che la fratellanza (ma, potremmo dire, anche il legame di genitorialità) sia un legame istituito per legge di natura".

Ringrazio Paolo D'Angelo per la sua recensione al mio "Uno diviso due. Fratelli e sorelle" (Feltrinelli Editore) apparsa sul Domani del 17 luglio.
Potete recuperare il testo qui: https://drive.google.com/file/d/1LQM_LnUEhYfL4TjBPX1ar3zyiw3W0IXO/view?usp=sharing

18/07/2025

Secondo Maria Montessori l'attesa è un'esperienza importantissima nella vita del fanciullo: ecco perché e come allenarla...

18/07/2025

"Ogni generazione ritiene che la musica «dei suoi tempi» sia la migliore e raramente i genitori apprezzano i brani amati dai figli (e viceversa). Perché succede? Le canzoni dell'adolescenza e della giovinezza portano con sé un carico di ricordi e nostalgia. Le emozioni date dalle canzoni creano un legame che dura tutta la vita, con sentimenti di felicità e tristezza che si intrecciano quando si ascolta un brano".

Leggi l'articolo completo cliccando sul link
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https://www.corriere.it/salute/figli-genitori/adolescenza/25_gennaio_15/adolescenti-e-musica-ecco-perche-le-canzoni-della-giovinezza-lasciano-un-impatto-duraturo-nel-nostro-cuore-077f41f3-3739-4b31-a045-26cb70433xlk.shtml

Indirizzo

Via Dante 42/a Cagliari , Via P. Vargiu N. 1 Dolianova
Cagliari
09127

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 20:00
Mercoledì 09:30 - 20:00
Venerdì 09:30 - 20:00

Telefono

+393460419182

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