Fibromialgia. Il dolore della metamorfosi

Fibromialgia. Il dolore della metamorfosi La pagina ha lo scopo di proporre una riflessione esistenziale e psicologica sull'esperienza diretta e indiretta della fibromialgia.

Centrali sono le tematiche sul significato del sintomo e sulla opportunità di crescita intrinseca alla malattia.

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Fibromialgia. Dolore e metamorfosi

Se fino a qualche tempo fa la fibromialgia era per lo più sconosciuta alle griglie diagnostiche, attualmente e per fortuna se ne sente sempre più parlare. Sono una infinità le persone che ne lamentano i sintomi, e per la quantità e modalità di comparsa essi vanno a costituire una vera e propria sindrome. I sintomi riferiti più comuni sono dolore muscolo scheletrico cronico diffuso e profonda astenia con affaticamento anche nelle più semplici attività quotidiane.

L’intento di questa pagina è quello di proporre una riflessione psicologica ed esistenziale sull'esperienza diretta di chi ne è affetto. Negli ultimi anni, si sono moltiplicate le pagine che se ne occupano, soprattutto in riferimento alla trattazione medica e terapeutica. Numerosi sono i gruppi di persone che essendone afflitti cercano risposte e si offrono reciproco supporto attraverso gruppi sul tema.

DOLORE e METAMORFOSI sono le parole emblematiche a titolo di questa pagina a significare che il dolore, così fortemente caratterizzante questa sindrome, oltre ad essere una esperienza a forte connotazione negativa per le implicazioni di sofferenza e importante alterazione dello stile di vita, può però costituire anche una esperienza trasformativa profonda a livello esistenziale foriera essa stessa di guarigione. Una metamorfosi che vede l’abbandono metaforico della rigida armatura muscolare di difesa in un bozzolo, crisalide, da cui si può volare fuori.

L’idea è che la fibromialgia sia espressione diretta di un forte disagio animico, di una profonda discrepanza tra ciò che una persona è diventata per adattamento e ciò che è nel suo nucleo più profondo e autentico. Il dolore così insistente, penetrante, pervasivo in ogni attimo della quotidianità, della notte e del giorno spesso senza tregua, diventa attraverso il corpo, la voce dell’anima che urla per farsi sentire. Un fibromialgico dirà che non può vivere a causa della malattia, dirà che il dolore limita profondamente la sua esistenza rendendola a dir poco impossibile, e ciò è senz’altro una esperienza reale non contestabile.