29/10/2023
Cambiare non basta.
Dopo aver attuato una determinata scelta spesso ci si illude di aver risolto...
Per esempio c'è chi cambia città, chi lascia il partner, chi cambia lavoro, chi cambia amicizie, chi cambia strategie aziendali o collaboratori ed altro ancora...
E poi?
Ci sono tre ostacoli da considerare:
PRIMO
Il cambiamento è una fuga dal problema?
È necessario considerare se il problema è nostro o del contesto/altre persone.
Infatti se il problema è nostro riproporremo lo stesso schema comportamentale ovunque e con chiunque per giungere allo stesso finale.
È anche vero il contrario: c'è chi non attua un cambiamento perché pensa che potrebbe essere una fuga e invece è pronto al passo.
Ricordo quando alle scuole medie ero spesso preso di mira... In terza media dopo una estate particolare ero cambiato ma i miei compagni facevano fatica e vedermi in quella nuova veste... Dalla prima superiore in poi, cambiando compagni, fu tutto diverso perché ero già diverso io.
In questo caso fu utilissimo l'inserimento in un nuovo contesto.
SECONDO
Esistono i "Richiami" interni ed esterni.
Una volta attuato un cambiamento generalmente proviamo emozioni nuove e coerenti con rinnovati pensieri ed azioni.
Poi ci ritroviamo all'improvviso a rivivere la "vecchia" dinamica e le vecchie emozioni e riproponiamo anche i vecchi comportamenti e pensieri...
E qui pensiamo: "ecco! Lo sapevo! Non è cambiato nulla!"
In realtà il cambiamento c'è stato e quello che è successo riguarda un "richiamo", ovvero qualcosa che ci riporta ai vecchi vissuti. Può trattarsi del comportamento di una persona, oppure essere andati in un certo luogo o aver visto un particolare oggetto... E il "nostro vecchio io" trova la strada per ri manifestarsi e lo farà in modo molto intenso ma durerà pochissimo rispetto al passato.
Se per esempio siamo riusciti ad imparare a rispondere in un incerto modo a qualcuno, può capitare che un richiamo ci faccia reagire alla vecchia maniera, anzi anche peggio, ma per un tempo molto più breve, poi ritorniamo alla nostra nuova modalità, il nostro "nuovo io" o, direi, il "nostro io originale e rinnovato".
Se ci ricordiamo che non siamo tornati indietro nel cambiamento ma che è solo un momento intenso ma breve allora tutto sarà ancora più facile e piacevole.
TERZO
Effetto omeostasi.
Si tratta del processo di autoregolazione finalizzato a mantenere costante un determinato contesto.
Quando diveniamo stabili nel nostro cambiamento spesso capita che altre persone si attivino per "riportare tutto com'era prima", per mantenere costante e stabile una determinata situazione, anche se spiacevole o non funzionale.
C'è chi ha paura del cambiamento o preferisce la confort zone e attuerà boicotaggi per evitare qualunque variazione alle abitudini.
C'è chi all'inizio si spaventa e poi ci sostiene e chi al contrario all'inizio sembra dalla nostra parte e poi si allontana o ci attacca.
Chi deve essere stabile siamo noi, non possiamo pretendere nulla dagli altri e soprattutto non dobbiamo dipendere da loro per poter portare avanti il "nostro rinnovato io".
Dr. Saverio Caffarelli:
– Dal 22/02/22 Operatore F.I.D.I. In stile "Work-Life Change Coach"
– 2000-2022 Psicologo del Lavoro e Psicoterapeuta
– Fondatore del Cromo-Simbolismo applicato (2003)
– Fondatore della F.I.D.I. (2022)
Facilitazione Interiore Dinamico-Interattiva
Per info
Tel. 3455813357 Saverio Caffarelli
https://www.psicologiasaveriocaffarelli.it/
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