08/02/2024
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📰 𝗘𝘀𝘁𝗲𝘁𝗶𝗰𝗮: 𝗶𝗹 𝗳𝗲𝗻𝗼𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹'𝗮𝗹𝗶𝗲𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
Con la crescente popolarità delle procedure non chirurgiche che coinvolgono sostanze iniettabili, in particolare la tossina botulinica di tipo A e i filler dermici, si sta verificando una tendenza allarmante sotto forma di alienazione. L'alienizzazione comporta distorsioni dell'anatomia normale oltre quello che sarebbe considerato un intervento normale per l'individuo come viene spiegato nell'articolo scientifico pubblicato sulla rivista Plastic and Reconstructive Surgery nel 2022.
“Quest'articolo – spiega il Dott. Maurizio Benci di AITEB - mette in evidenza un fenomeno di moda molto recente cioè quello che alcune tecniche iniettive tendono a trasformare la normale fisionomia dell'individuo, soprattutto del volto dell'individuo delle donne, con dei caratteri che sono chiaramente non naturali e quindi è stato coniato questo termine di “alienizzazione” per evidenziare queste aberrazioni dei trattamenti. Qui vengono sottolineate alcune delle alterazioni più evidenti e più richieste purtroppo dalle pazienti che sono per esempio i cosiddetti fox eyes cioè gli occhi a volpe, quindi estremamente stirati verso l'esterno, la mascolinizzazione della linea mentoniera e quindi un disegno esasperato della linea del mento, così come i cosiddetti zigomi a punta oppure per esempio le narici estremamente prominenti e aperte verso l'esterno così come un labbro superiore molto molto pronunciato. Quello che sottolinea l'articolo – continua Benci - e che poi noi evidenziamo anche nei nostri ambulatori, è che queste forme di alterazioni fisionomiche vengono ormai richieste dalle pazienti e vengono come dire percepite come belle, normali o comunque di moda. Tanto è vero che possiamo riscontrare queste alterazioni anche in qualche influencer o in qualche soubrette o donna dello spettacolo che frequenta spesso i talk-show. Questa è la cosa importante da sottolineare: queste alterazioni fisionomiche dell'anatomia normale vengono percepite adesso come qualcosa da richiedere come canone di bellezza e invece rimangono delle alterazioni anatomiche spesso aberranti”.
Foto di Plastic and Reconstructive Surgery