Stefania Ballicu Psicologa, Psicoterapeuta

Stefania Ballicu Psicologa, Psicoterapeuta Di formazione filosofica umanistica, sono Psicologa e Psicoterapeuta della Famiglia. Mi occupo di psicoterapia individuale, di coppia e familiare.

Il difficile è sentirsi soli,  ovvero sentire quella parte di sè senza lui/lei...
15/07/2025

Il difficile è sentirsi soli, ovvero sentire quella parte di sè senza lui/lei...

“Il peggior giorno del lutto...
Il più triste.
Non è il giorno del funerale, né il giorno del compleanno di quella persona dopo che se n’è andata.
Nessuno di questi è il giorno peggiore.
Il giorno peggiore è un giorno qualunque.
È quando ti succede qualcosa di bello e ti rendi conto che non puoi correre a raccontarglielo.
È quando ti capita qualcosa di brutto e non hai quelle braccia che ti sostengano o quella voce che ti dia un consiglio.
Il peggior giorno è un giorno qualunque...
È una domenica in cui dovresti essere felice, ma invece fa male.
E senti la mancanza.
E rimpiangi.
Ma, più di ogni altra cosa...
Hai bisogno”.

Autore Anonimo

15/07/2025

“Il peggior giorno del lutto...
Il più triste.
Non è il giorno del funerale, né il giorno del compleanno di quella persona dopo che se n’è andata.
Nessuno di questi è il giorno peggiore.
Il giorno peggiore è un giorno qualunque.
È quando ti succede qualcosa di bello e ti rendi conto che non puoi correre a raccontarglielo.
È quando ti capita qualcosa di brutto e non hai quelle braccia che ti sostengano o quella voce che ti dia un consiglio.
Il peggior giorno è un giorno qualunque...
È una domenica in cui dovresti essere felice, ma invece fa male.
E senti la mancanza.
E rimpiangi.
Ma, più di ogni altra cosa...
Hai bisogno”.

Autore Anonimo

Il narcisista patologico può essere definito come un individuo in lotta continua tra:il bisogno di mantenere un’immagine...
29/06/2025

Il narcisista patologico può essere definito come un individuo in lotta continua tra:

il bisogno di mantenere un’immagine di sé grandiosa, come individuo unico che “basta a se stesso” ....
e l’insopportabile consapevolezza di aver bisogno dell’altro, con il conseguente vissuto di fragilità e vergogna.

Lo psicologo del fine vita, perché c'è bisogno anche di questo
05/06/2025

Lo psicologo del fine vita, perché c'è bisogno anche di questo

Giovedì 29 maggio siamo stati auditi dalla Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Sardegna in merito alla proposta di legge avente come finalità quella di “garantire alle persone malate che intendano accedere al suicidio assistito la necessaria assistenza sanitaria, nel rispetto dei principi stabiliti dalla sentenza della Corte costituzionale n. 242 del 2019”.
La proposta di legge individua la figura dello Psicologo all’interno della Commissione multidisciplinare permanente che ha il compito di verificare l’esistenza dei requisiti per l’accesso al suicidio medicalmente assistito.
Come psicologi siamo presenti nella normativa vigente in materia di fine vita (la Legge 38 del 2010, le Legge 219 del 2017 e la Sentenza della Corte Costituzionale 242 del2019).
La scelta di inserirci all’interno della Commissione multidisciplinare trova la sua ragion d’essere nel fatto che la sofferenza psicologica è una delle componenti fondamentali del quadro generale che può portare una persona a richiedere il suicidio medicalmente assistito.
La presenza dello Psicologo nella Commissione multidisciplinare è fondamentale nel valutare sia la sofferenza psicologica generale, sia la componente psicologica dei sintomi fisici.
Lo Psicologo è chiamato a dare il suo contributo professionale sia attraverso un processo valutativo, sia attraverso un processo di sostegno, con il fine di comprendere le motivazioni che hanno spinto la persona a fare la richiesta di suicidio medicalmente assistito, senza altro obiettivo che supportare la persona, qualunque sia la sua scelta, e senza che le proprie convinzioni personali interferiscano nel suo lavoro (così come prevede l’articolo 4 del Codice Deontologico degli Psicologi),
La figura dello Psicologo si trova peraltro in alcuni ambiti sanitari, dov'è più probabile che venga a contatto con persone che facciano richiesta di suicidio medicalmente assistito (hospice, servizi dove si erogano cure palliative, ospedali, strutture residenziali assistenziali, ecc.) anche se nettamente sottodimensionata rispetto ai bisogni della popolazione.
Oltre al lavoro con la persona, fondamentale appare il supporto ai familiari della stessa e al caregiver. Lo psicologo lavora per supportare familiari e caregiver e per favorire la comunicazione tra questi e la persona malata.
Non va poi dimenticato il burnout degli operatori coinvolti in questi processi così delicati e coinvolgenti per i quali diventa necessario un supporto psicologico mirato.
Tutte queste importantissime attività presuppongono che il numero di psicologi presenti nei servizi deputati ad esse venga adeguatamente incrementato al fine di rispondere ai bisogni delle persone sofferenti, dei loro familiari e degli operatori.
In quest’ottica è assolutamente necessario che le aziende sanitarie si facciano carico della formazione degli psicologi che si occupano e si dovranno occupare di fine vita.

04/06/2025

E sì, a breve tutti avranno di che dire, scrivere, criticare, intorno all'esame di Maturità... restiamo in attesa🧠...👨‍🏫...👩‍🏫...📖...📚...✒️

01/01/2025

“Ci sono veleni che assumi ogni giorno: a volte si chiamano mamma, a volte papà, a volte nonno e nonna. Ci sono veleni che, spesso, non sanno di essere veleni, ma hanno un effetto tossico su di noi. Il «non si può dire,» il «non sta bene», il «non adesso», il «non puoi capire». Questi veleni ci vengono iniettati giorno dopo giorno con l'educazione, con il ricatto, con la paura. Ci sono veleni che fanno così tanto parte di te che non li riconosci per quello che che sono. Si chiamano inadeguatezza, il non sentirsi mai abbastanza, il senso di colpa, la paura dell'abbandono, l'amore da meritarsi, il dover essere diversi perché quel che si è non va mai bene. Ci sono veleni che non sappiamo di iniettare, perché non siamo consapevoli del loro potenziale tossico. E ci sono veleni che pensiamo di dover passare per forza, perché li hanno passati a noi. E poi ci sono persone che sono antidoto e, per fortuna, anche queste a volte si chiamano mamma, papà, nonno o nonna. A volte si chiamano marito, moglie, fidanzato, amico, maestra, psicologo.... A volte non sappiamo neanche come chiamarli, ma sappiamo soltanto una cosa: che ci fanno stare bene. Sono queste le persone di cui dovremmo circondarci. E sono sempre queste le persone che dovremmo diventare”.

Carl Gustav Jung
“Ci sono veleni che assumi ogni giorno: a volte si chiamano mamma, a volte papà, a volte nonno e nonna. Ci sono veleni che, spesso, non sanno di essere veleni, ma hanno un effetto tossico su di noi. Il «non si può dire,» il «non sta bene», il «non adesso», il «non puoi capire». Questi veleni ci vengono iniettati giorno dopo giorno con l'educazione, con il ricatto, con la paura. Ci sono veleni che fanno così tanto parte di te che non li riconosci per quello che che sono. Si chiamano inadeguatezza, il non sentirsi mai abbastanza, il senso di colpa, la paura dell'abbandono, l'amore da meritarsi, il dover essere diversi perché quel che si è non va mai bene. Ci sono veleni che non sappiamo di iniettare, perché non siamo consapevoli del loro potenziale tossico. E ci sono veleni che pensiamo di dover passare per forza, perché li hanno passati a noi. E poi ci sono persone che sono antidoto e, per fortuna, anche queste a volte si chiamano mamma, papà, nonno o nonna. A volte si chiamano marito, moglie, fidanzato, amico, maestra, psicologo.... A volte non sappiamo neanche come chiamarli, ma sappiamo soltanto una cosa: che ci fanno stare bene. Sono queste le persone di cui dovremmo circondarci. E sono sempre queste le persone che dovremmo diventare”.

Carl Gustav Jung
🤟👏💜

Primo Ordine a riconoscere con Alias la disforia di genere...💪...🫂...
29/11/2024

Primo Ordine a riconoscere con Alias la disforia di genere...💪...🫂...

COMUNICATO STAMPA Roma, 29 novembre 2024 Il Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi si distingue come il primo ordine in Italia ad adottare ufficialmente la possibilità…

09/11/2024

Se qualcuno dovesse chiedermi, come filosofa, che cosa si dovrebbe imparare al liceo, risponderei: “prima di tutto, solo cose “inutili”, greco antico, latino, matematica pura e filosofia. Tutto quello che è inutile nella vita”. Il bello è che così, all’età di 18 anni, si ha un bagaglio di sapere inutile con cui si può fare tutto. Mentre col sapere utile si possono fare solo piccole cose.

Agnes Heller, "Solo se sono libera"

🎼🎵🎙🎤🎧📻🎹🎸🎷
05/10/2024

🎼🎵🎙🎤🎧📻🎹🎸🎷

Il 94% dei giovani afferma di leggere abitualmente i testi delle canzoni, che diventano così veicolo per la trasmissione di emozioni e messaggi. La musica, quindi, si conferma un potente canale di comunicazione, anche per temi inerenti al benessere psicologico.

ll 90% dei giovani considera la musica uno strumento in grado di contribuire al benessere mentale. La musica si configura come un linguaggio comune, capace di unire generi e generazioni, con un forte potere aggregante.

Quasi due persone su tre la utilizzano per rilassarsi, quando si sentono felici o semplicemente per distrarsi. Gli effetti benefici della musica sono ampiamente riconosciuti: evoca emozioni profonde per il 69% degli italiani, migliora l’umore per il 63% e riporta alla mente ricordi per il 62%.

Queste percentuali sono solo alcune tra quelle emerse dalla ricerca BVA DOXA 2024 “Musica e salute mentale”, che verrà illustrata martedì 8 ottobre 2024 al Campidoglio e che è stata realizzata in occasione della terza edizione del Festival della salute mentale RO.MENS.

Altri dati emersi dalla ricerca evidenziano come la musica accompagna gli stati d’animo e le emozioni: gioia, calma, tristezza e nostalgia. La musica non è ovviamente solo ascolto, ma anche contenuto, genera curiosità nell’analisi del testo e trasmette dei valori attraverso il testo e la scelta di una parola piuttosto che un’altra.

Per approfondire 👇
https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1727687604.pdf

25/09/2024

A Nuoro.
Oggi abbiamo finito le parole.
Abbiamo finito le lacrime.
I nostri pensieri sono confusi.
Da domani siamo consapevoli di dover lavorare il doppio per trovare risposte a tanto dolore…
Non ci sono più parole. Non ci sono più lacrime. Non ci sono pensieri.

23/05/2024
22/04/2024

"Ti amo non per chi sei tu,
ma per chi sono io quando sto con te".👩‍❤️‍👨

(Gabriel García Marquez)

«Quanti uomini ho sentito dire che desiderano una donna intelligente nella loro vita…
Io li incoraggerei a pensarci bene.
Le donne intelligenti prendono decisioni da sole, hanno desideri propri e mettono limiti.
Tu non sarai mai il centro della loro vita perché questa gira intorno a se stessa.
Una donna intelligente non si lascerà manipolare né ricattare.
Lei si assume responsabilità.
Le donne intelligenti mettono in discussione, analizzano, litigano, non si accontentano, avanzano.
Quelle donne hanno avuto una vita prima di te e sanno che continueranno ad averne una volta che te ne sarai andato.
Lei avvisa, non chiede il permesso.
Queste donne non cercano nella coppia un leader da seguire, un papà che risolva la vita,
né un figlio da salvare.
Loro non vogliono seguirti né segnare la strada a nessuno.
Vogliono camminare accanto a te. (…)
Una donna intelligente è libera perché ha lottato per la sua libertà.
Ma non è una vittima, è sopravvissuta.
Non cercare di incatenarla perché lei saprà come scappare.
Soprattutto quelle che hanno affrontato situazioni del genere in passato.
La donna intelligente sa che il suo valore non risiede nell’aspetto del suo corpo.
Pensaci due volte prima di giudicarla per età, altezza, volume o comportamento sessuale, perché questa è violenza emotiva e lei lo sa.
Quindi: prima di dire che desideri una donna “intelligente” nella tua vita, chiediti se sei davvero disposto ad “ inserirti” nella sua.”
(Gabriel García Marquez)
Gabriel García Marquez)
💗

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Via Donizetti 66
Cagliari
09128

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