
08/04/2025
Lo hanno trovato a pezzi in una valigia con la testa e le braccia mozzate, mentre il tronco è stato rinvenuto il giorno dopo in un sacco di plastica gettato nel fiume.
Se n’è andato così Alessandro Coatti, biologo molecolare italiano molto noto a livello mondiale, ammazzato a Santa Marta (in Colombia) in modo terrificante senza ancora un responsabile, un perché, una traccia, un indizio, nulla.
Coatti era nato a Portomaggiore (Ferrara) e a 42 anni era un’eccellenza del nostro Paese.
Laureato alla Normale di Pisa, si era poi specializzato in Neuroscienze a Londra, dove per sette anni ha lavorato come responsabile delle politiche scientifiche dell’RSB, prima di partire per l’Ecuador e dedicarsi al volontariato e alla sua passione per il viaggio e per il Sud America.
Nel 2022 era stato ricevuto al Parlamento britannico come membro rappresentante Royal Society of Biology.
La sua è una storia e una fine terribile anche solo da raccontare.
Ma nessuno dica che “se l’è andata a cercare”, come già si legge in molti, troppi commenti. Alessandro ha vissuto la sua vita fino in fondo, seguito la sua strada e inseguito i suoi sogni.
L’unica cosa che ha senso ora è un pensiero a lui e alla sua famiglia in questo momento di strazio e dolore.
Con l’augurio che abbiano verità e giustizia.