Dafne Guandalini Psicologa Psicoterapeuta

Dafne Guandalini  Psicologa Psicoterapeuta Psicologa Psicoterapeuta

Il cambiamento può sembrare lontano soprattutto quando ci sentiamo fermi, bloccati e ci sembra  come se niente stesse mi...
23/05/2025

Il cambiamento può sembrare lontano soprattutto quando ci sentiamo fermi, bloccati e ci sembra come se niente stesse migliorando.

Ma la verità è che ogni gesto di cura verso te stesso è già un movimento.
Ogni volta che riconosci un’emozione, chiedi aiuto, ti prendi una pausa o semplicemente respiri… stai andando avanti.

Anche se il passo è piccolo, fa parte del cammino.
Ogni passo conta, anche il più silenzioso.

Dai valore ai tuoi tempi. Il cambiamento non ha una scadenza.

Se senti il bisogno di iniziare a prenderti cura di te, anche con un solo passo, scrivimi.

Uno spazio di ascolto può fare la differenza!

❤️
22/09/2023

❤️

Insegnando ad un bambino a non calpestare un bruco,
il mondo guadagnerà un adulto migliore e una farfalla.

-Citazione anonima-

30/03/2023

Cos'è l'ansia anticipatoria?

E come può aiutarti la TCC?

L'ansia anticipatoria è una forma d' ansia, e si manifesta con intensa preoccupazione per qualcosa che dovrà accadere.

Ti sarà capitato di iniziare a preoccuparti e ad avere paura per un evento che dovrà verificarsi, per esempio un esame, un colloquio di lavoro.

Anche se questi eventi non rappresentano una minaccia immediata, tu potresti iniziare a pensarci in modo ansioso perché potresti immaginarli come eventi difficili e sgradevoli per te.

Ma Pensare allo scenario peggiore in modo incessante ti farà percepire l'ansia anche a livello fisico, con aumento del battito cardiaco, respiro affannoso, difficoltà di concentrazione.

Se stai lottando con l'ansia anticipatoria, la TCC potrebbe essere un'opzione efficace per te.

La Terapia Cognitivo-Comportamentale, può aiutare a gestire l'ansia anticipatoria attraverso una serie di tecniche e strategie.

Innanzitutto, la TCC può aiutare a identificare e modificare i pensieri e le credenze irrazionali che contribuiscono all'ansia anticipatoria.
Ad esempio, molte persone con ansia anticipatoria tendono a pensare in modo catastrofico riguardo al futuro, immaginando lo scenario peggiore. La TCC può aiutare a identificare questi pensieri distorti e sostituirli con pensieri più realistici e positivi.

Inoltre, la TCC può utilizzare tecniche di esposizione graduale per aiutare le persone a confrontarsi con le situazioni che causano l'ansia anticipatoria in modo graduale e controllato.
Ad esempio, se se provi ansia anticipatoria riguardo a un'esame, la TCC può aiutarti a esporti gradualmente a situazioni simili, come ripetere a colleghi l'esame o discutere dell'esame con un amico o un familiare. In questo modo, potrai imparare a gestire l'ansia anticipatoria in modo più efficace e ridurre i sintomi associati.

Infine, la TCC può anche includere tecniche di rilassamento e di mindfulness per aiutare a ridurre lo stress e l'ansia anticipatoria. Queste tecniche possono includere la respirazione profonda e la meditazione.

In sintesi, la TCC può aiutare con l'ansia anticipatoria attraverso l'identificazione e la modifica dei pensieri e delle credenze irrazionali, l'utilizzo di tecniche di esposizione graduale, di rilassamento e di mindfulness.

24/03/2023

Cosa fare se ti rendi conto che la tua relazione di coppia si sta distruggendo?

Inizia a comunicare apertamente: è importante che parliate apertamente dei vostri sentimenti, preoccupazioni e bisogni.
Per fare questo è importantissimo sapersi ASCOLTARE, capendo che comprendere le opinioni dell'altro può aiutare a trovare un punto di incontro

Lavora sui problemi uno alla volta: cercare di affrontare tutti i problemi della coppia in una volta sola può essere faticoso e non producente. È meglio concentrarsi su un problema alla volta e cercare di risolverlo insieme.

Cerca di creare momenti positivi insieme: trascorrere del tempo di qualità insieme, creare momenti di intimità e condividere attività che entrambi apprezzano può aiutare a ricostruire la connessione tra i partner e a ridurre la tensione nella relazione.

In generale, è importante che entrambi i partner siano disposti a impegnarsi a salvare la relazione e a lavorare insieme per superare le difficoltà.

Se, nonostante gli sforzi, la relazione non sembra essere migliorata, potrebbe essere il momento di considerare un aiuto professionale.

Una terapia di coppia può fornire uno spazio sicuro per affrontare i problemi e imparare a comunicare in modo più efficace.

Se hai delle domande potrai contattarmi privatamente o Ti ricordo che potrai farmi delle domande in anonimo anche sul gruppo "Chiedilo alla psicologa"

A presto!

24/03/2023

Cosa distrugge una relazione di coppia?

Ci sono molte ragioni diverse per cui una coppia potrebbe finire per distruggersi, uno dei fattori determinanti è riuscire a comunicare, a condividere le proprie opinioni, emozioni, riuscendo a trovare un giusto compromesso.

Sembra facile, ma non lo è!

Non lo è perchè alle volte si da per scontato che l'altro voglia ciò che vogliamo noi, o ci aspettiamo di ve**re capiti senza dover parlare.... "se mi ama davvero mi capirà!" o "se davvero mi ama farà quello che voglio".
La disattesa di queste aspettative può causare grandi danni nella relazione

Tu cosa ne pensi?
Cosa secondo te rovina la relazione?

Altre possibili cause potrebbero essere queste:

Infedeltà: L'infedeltà può essere devastante per una coppia, poiché distrugge la fiducia e il rispetto reciproco. Anche se alcune coppie sono in grado di superare l'infedeltà e ricostruire la loro relazione, molte altre non riescono a farlo e la relazione si sfalda.

Differenze irrisolvibili: Le coppie possono avere differenze di opinioni su questioni importanti come i valori, le priorità, le aspirazioni di vita o le questioni familiari. Se queste differenze non possono essere risolte o compromesse, possono creare una frattura irreparabile nella relazione.

Problemi finanziari: Lo stress finanziario può mettere a dura prova una relazione e portare a tensioni e conflitti. Se i partner non sono in grado di gestire i problemi finanziari in modo efficace e di trovare soluzioni insieme, la relazione può finire per essere distrutta.

Mancanza di impegno o di interesse: Se uno o entrambi i partner non sono più interessati alla relazione o non sono disposti a fare gli sforzi necessari per far funzionare la relazione, la coppia può finire per distruggersi.

Problemi di salute mentale: I problemi di salute mentale come la depressione, l'ansia o il disturbo bipolare possono avere un impatto significativo sulla relazione.

Questi sono solo alcuni esempi di ciò che può distruggere una coppia, ma in generale qualsiasi cosa che minacci la fiducia, la comunicazione, il rispetto reciproco o l'interesse nella relazione può portare alla sua distruzione.

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Grazie, a presto!

23/03/2023

“non riesco a smettere di pensare a domani”!

Sarà capitato anche a te di avere un pensiero che ti gira per la testa e che più ci pensi più ti fa sentire agitata?

Cosa fare?

Può aiutarti la TCC a gestire l’ansia che consegue al pensare in modo ossessivo?

La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è un approccio terapeutico efficace per gestire i pensieri ossessivi. La TCC si basa sull'idea che i pensieri, le emozioni e i comportamenti sono tutti interconnessi, e che cambiando uno di questi elementi si può influenzare gli altri.

Ecco alcuni consigli che puoi seguire per gestire un pensiero ossessivo con la TCC:

1. Identificare il pensiero ossessivo: il primo passo per gestire un pensiero ossessivo è identificarlo. Puoi annotare il pensiero e cercare di capire quando e perché si verifica. Ad esempio, potresti notare che il pensiero ossessivo si presenta quando sei stressato o quando ti trovi in una situazione specifica.

2. Esaminare il pensiero: una volta identificato il pensiero ossessivo, è importante esaminarlo attentamente. Cerca di capire se il pensiero è realistico o esagerato. Puoi chiederti: "Questo pensiero è realistico? Quali sono le prove che supportano o contraddicono questo pensiero?"

3. Sfida il pensiero: se il pensiero è esagerato o irrazionale, puoi cercare di sfidarlo. Ad esempio, se il pensiero ossessivo è "non sono mai all'altezza", puoi cercare di trovare prove che dimostrino il contrario. Puoi pensare a situazioni in cui hai fatto un buon lavoro e cercare di ricordare le emozioni positive che hai provato in quel momento.

4. Sviluppa una nuova prospettiva: una volta che hai sfidato il pensiero, puoi sviluppare una nuova prospettiva. Cerca di pensare in modo più equilibrato e realistico. Ad esempio, se il pensiero ossessivo è "non sono mai all'altezza", puoi pensare "ho fatto un errore, ma posso imparare da esso e migliorare"

5. Pianifica azioni concrete: infine, è importante pianificare azioni concrete per mettere in pratica la nuova prospettiva. Ad esempio, se il pensiero ossessivo riguarda il lavoro, puoi pianificare di parlare con un collega o un supervisore per chiedere un feedback e delle indicazioni su come migliorare

In sintesi, la TCC può aiutare a gestire i pensieri ossessivi attraverso l'identificazione, l'esame e la sfida del pensiero, lo sviluppo di una nuova prospettiva e la pianificazione di azioni concrete per mettere in pratica la nuova prospettiva.

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A presto!

23/03/2023

Come posso gestire la frustrazione?

La frustrazione è una reazione emotiva comune che si prova quando le cose non vanno come ci aspettiamo o desideriamo.

Può essere causata da molte cose diverse, come fallimenti, aspettative irrealistiche, conflitti interpersonali e così via.

Tuttavia, se non viene gestita adeguatamente, la frustrazione può causare stress, ansia e persino rabbia.

Ecco alcuni suggerimenti per gestire la frustrazione:

1. Riconosci la tua frustrazione: il primo passo per gestire la frustrazione è accettare che si sta provando questa emozione. Non cercare di reprimere o ignorare la tua frustrazione, perché ciò potrebbe peggiorare la situazione. Invece, cerca di identificare la fonte della tua frustrazione.

2. Accetta ciò che non puoi cambiare: ci sono alcune cose che non puoi cambiare, come ad esempio il comportamento degli altri o gli eventi esterni. Accettare questo fatto può aiutarti a rilassarti e a concentrarti su ciò che puoi controllare.

3. Cerca di cambiare ciò che puoi: ci sono alcune cose che puoi fare per migliorare la situazione. Ad esempio, se sei frustrato dal tuo lavoro, potresti cercare un nuovo impiego o parlare con il tuo capo per apportare alcune modifiche.

4. Parla con qualcuno: parlare con un amico o un familiare di fiducia può aiutare a liberare le emozioni negative.

5. Pratica tecniche di rilassamento: quando sei frustrato, il tuo corpo può diventare teso e stressato. Puoi provare tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda per calmare la mente e il corpo.

6. Focalizzati sul presente: invece di concentrarti sul passato o sul futuro, prova a concentrarti sul momento presente. Ciò ti aiuterà a rimanere concentrato e a non farti prendere dal panico.

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A presto!

18/03/2023

Dedicata a tutti i papà volati in cielo.

IL MIO PAPÀ TRA LE NUVOLE

Il mio papà non lo posso toccare
ma ovunque io guardi
lo posso trovare.
È in un raggio di sole
che mi scalda la pelle
è in un’onda del mare
che mi culla ribelle.
È in un lampo improvviso
che mi illumina il cuore
è in un colpo di vento
che spazza via il malumore.
È in un fiocco di neve
che mi accende il sorriso
è in una goccia di pioggia
che mi accarezza il viso.
È in una nuvola bianca
che mi fa l’occhiolino
e mi dice
“Tesoro, ti son sempre vicino”

Autrice: Maestra a righe

Come mi può aiutare la Terapia Cognitivo Comportamentale se sto vivendo un periodo di depressione?Oggi usiamo il termine...
17/03/2023

Come mi può aiutare la Terapia Cognitivo Comportamentale se sto vivendo un periodo di depressione?

Oggi usiamo il termine depressione in maniera generica per sottolineare che siamo tristi.
Ma depressione è una condizione medica caratterizzata da segnali precisi e che perdurano nel tempo. Complicando la nostra vita quotidiana.

Quando il nostro tono dell'umore si abbassa possiamo sentirci più tristi e possiamo perdere interesse per le attività quotidiane. Tutte le attività che normalmente facevamo possono ve**re alterate: sonno, appetito, forza fisica.
Anche concentrarci sul lavoro o nello studio può essere difficoltoso.

Cosa fare?
Se ci rendiamo conto che effettivamente il nostro umore sta condizionando la nostra vita, è importante chiedere un AIUTO professionale.

Fra le diverse psicoterapie quella in cui sono specializzata è la TCC o terapia cognitivo comportamentale.

La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è un approccio terapeutico basato sull'idea che i pensieri, le emozioni e i comportamenti sono interconnessi e influenzano reciprocamente il benessere psicologico.

La TCC si concentra sul cambiamento dei pensieri negativi e delle credenze disfunzionali che possono contribuire allo sviluppo e al mantenimento della depressione.

Durante la TCC, il terapeuta lavora con il paziente per identificare i pensieri negativi (PAN) e le credenze disfunzionali che possono contribuire alla depressione.

Una volta identificati, il terapeuta aiuta il paziente a sviluppare strategie per sostituire questi pensieri negativi con pensieri positivi e realistici.

La TCC può anche includere tecniche di rilassamento, esercizio fisico e altre strategie per migliorare il benessere generale.

Se vuoi avere altre informazioni puoi contattarmi privatamente o scrivere sul mio gruppo "Chiedilo alla psicologa"

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A presto!

Come posso gestire la rabbia?La rabbia è prima di tutto un'emozione naturale e comune che si prova in situazioni di frus...
16/03/2023

Come posso gestire la rabbia?

La rabbia è prima di tutto un'emozione naturale e comune che si prova in situazioni di frustrazione o di minaccia percepita. E' normale provare questa emozione, ma dovrai imparare a gestirla.

Infatti finché riuscirai a comunicare e gestire la tua rabbia, per esempio in modo ASSERTIVO, andrà tutto bene.

Ma quando la rabbia diventerà eccessiva o incontrollabile, potrebbe causarti problemi nelle relazioni interpersonali e nella vita quotidiana.

Ti fornirò alcune tecniche e consigli pratici per gestire la rabbia e migliorare la comunicazione e le relazioni interpersonali, utilizzando alcune tecniche della TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE

1. Identifica i pensieri negativi

La rabbia spesso scaturisce da pensieri negativi o irrazionali. Quando qualcosa va storto o viene percepita una minaccia, la mente comincia a pensare in modo distorto.

Ad esempio, potresti pensare che gli altri non ti rispettino abbastanza, che ti stiano sfruttando o che non ti considerino abbastanza. Questi pensieri possono portare ad una risposta emotiva eccessiva, come la rabbia.
La prima cosa da fare per gestire la rabbia è quindi quella di identificare questi pensieri negativi e irrazionali e sostituirli con pensieri più realistici e positivi.

Ad esempio, invece di pensare "questa persona sta cercando di farmi del male", potresti pensare "questa persona sta cercando di comunicarmi qualcosa che potrebbe essere importante per me".

2. Utilizzare tecniche di rilassamento

Le tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga possono aiutare a ridurre i livelli di tensione e stress che possono portare alla rabbia. Quando ti senti arrabbiato, prova a prenderti qualche minuto per fare qualche esercizio di rilassamento.

3. Cambiare le abitudini comportamentali

Alcuni comportamenti, come l'evitare i conflitti o reprimere i sentimenti, possono portare alla rabbia.

È importante quindi identificare queste abitudini comportamentali e cercare di esprimere il proprio punto di vista e emozioni.

Ad esempio, invece di evitare il conflitto, potresti cercare di affrontarlo in modo assertivo e rispettoso.

In che modo?

Pratica l'ascolto attivo e cerca di comprendere il punto di vista degli altri.

Usa "io" invece di "tu" quando esprimi i tuoi sentimenti, evita di accusare gli altri e cerca di mantenere il tono della conversazione calmo e rispettoso.

Se il post ti è piaciuto lascia un like e se vuoi farmi qualche domanda puoi scrivermi in modo anonimo al mio gruppo " Chiedilo alla psicologa"

A presto

Posso liberarmi dal senso di colpa?Nella maggior parte dei casi puoi sentirti in colpa perché sei troppo severo con te s...
06/03/2023

Posso liberarmi dal senso di colpa?

Nella maggior parte dei casi puoi sentirti in colpa perché sei troppo severo con te stesso.

Se al tuo posto ci fosse un tuo amico cosa gli diresti? saresti così severo?

Inizio con il dirti che il senso di colpa è un’emozione e pur essendo un'emozione molto fastidiosa ha la funzione di avvisarti nel caso abbia fatto un danno a qualcuno, con l'obiettivo di poter rimediare.

Per esempio dimentichi di avere un appuntamento con un amico, non ti presenti e l’amico ti chiama. In questo caso che tu senta senso di colpa ci sta, ma puoi chiedere scusa e l’amico capirà!

Ma quando ci convinciamo di aver compiuto un torto senza i presupposti, il senso di colpa perde la sua funzione. Questa convinzione ci corrode dall'interno compromettendo la nostra vita e le nostre azioni.

Facciamo un esempio. La mamma che si sente in colpa perché lascia il suo bambino con la baby sitter per andare a fare una passeggiata.

Sta commettendo un torto nei confronti del bambino?

Il credere che occupandosi di sé stia facendo un torto nei confronti del bambino, la farà sentire in colpa, inadeguata e rinuncerà a qualcosa per lei importante.

O ancora la ragazza che si sente in colpa perché non sa se andare a pranzo dalla madre la domenica, come tutte le domeniche, o uscire con un'amica.

Sta commettendo un torto nei confronti della madre?

Cosa puoi fare se stai vivendo una situazione simile?

Fermarti un attimo e ascolta il senso di colpa. Poi rispondi a queste domande?

Se oggi dirò di NO a un’amica, significa che la sto abbandonando? O che lei si arrabbierà con me?

E poi è vero che occupandomi di me sto facendo necessariamente del male a chi amo?

Spero che il post ti sia piaciuto, ma se hai bisogno di farmi delle domande ti invito a scrivermi privatamente o a scrivermi sul mio gruppo “Chiedilo alla psicologa”, ti risponderò il primo possibile.

A presto

Che cosa sono gli attacchi di panico?Capitano all’improvviso. Il cuore batta velocemente, il respiro diventa più affanno...
02/02/2023

Che cosa sono gli attacchi di panico?

Capitano all’improvviso. Il cuore batta velocemente, il respiro diventa più affannoso, ti sembra di perdere il controllo e l’angoscia può bloccarti per qualche minuto che sembra un’eternità!

Potresti spaventarti tanto e credere quasi di morire, per poi arrivare a capire che fisicamente è tutto ok.

Cosa mantiene i sintomi?

Il dare troppe INTERPRETAZIONI alle sensazioni fisiche.
Più penso che l'aumento del battito cardiaco è segno di attacco di cuore, più potrei agitarmi e più potrei avere una reazione di panico. Esistono quindi altre interpretazioni all'aumento del battito cardiaco?

EVITARE tutti quei luoghi dove sarebbe imbarazzante trovarsi durante un attacco di panico: autobus, cinema, supermercato e auto. Più evito più starò dicendo a me stesso che sono in pericolo!

Quando possono comparire gli attacchi di panico?

Di solito la loro comparsa è collegata a periodi particolari della nostra vita, le cosi dette FASI DI PASSAGGIO, cioè momenti in cui dobbiamo affrontare delle novità, dei cambiamenti.
Cambiare città, organizzare il proprio matrimonio, la nascita di un figlio o la perdita di una persona cara.

I cambiamenti richiedono un certo livello di energia, di resistenza allo stress e non tutti riusciamo alla stessa maniera. Sia per differenze di personalità che di esperienze di vita.

Tali cambiamenti potrebbero riattivare traumi che ancora sono ferite aperte: un lutto del passato non elaborato, un’esperienza del passato che ti ha reso insicuro capitata a scuola, in famiglia, con gli amici. E così via.

Come puoi gestire l’attacco di panico?

Ti voglio lasciare TRE consigli per iniziare a capire l’attacco di panico. Sono dei consigli semplici per iniziare a prendere consapevolezza su ciò che stai vivendo.

Se sentissi il bisogno di approfondire o se sentissi di non farcela da solo, chiedi aiuto a un professionista!
Durante un percorso di psicoterapia i consigli e le tecniche sarebbero più specifiche per te.

Durante l'attacco RESPIRA: inspira profondamente con il naso e riempi d'aria la pancia. Espira dopo tre secondi con il naso. Stai sul respiro.

Appena sarai a casa CHIEDITI cosa sta accadendo nella tua vita, stai vivendo un cambiamento? Qualcosa che ti sta mettendo a dura PROVA?

Se si, forse hai bisogno di prendere un momento di pausa e di riposo. Anche per riflettere su ciò che desideri veramente.

SCRIVI quali sono le preoccupazioni rispetto a ciò che stai vivendo. Cerca di capire Dove le hai già vissute. Esiste un collegamento con qualcosa che hai vissuto nel passato che ancora ti fa stare male?

Spero che il post ti sia stato utile

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A presto!

Indirizzo

Cagliari
09032

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

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Percorso formativo

Mi chiamo Dafne Guandalini e sono una psicologa psicoterapeuta. Mi sono laureata all’università degli studi di Cagliari nel 2004 in Psicologia dello Sviluppo e dell’Età Evolutiva. In seguito al tirocinio post laurea e all’abilitazione professionale, ho frequentato la scuola di specializzazione in Psicoterapia in Terapia Cognitivo Comportamentale a Roma, presso l’Istituto Beck (http://istitutobeck.com) e mi sono specializzata nel 2010.

Nel 2011 mi sono specializzata nella terapia EMDR (http://emdr.it), un approccio psicoterapico interattivo e standardizzato, scientificamente comprovato da più di 44 studi randomizzati controllati condotti su pazienti traumatizzati che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici, che a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.

In particolare mi occupo di disturbi d'ansia, e dell'umore. Mi interessa particolarmente anche lavorare nel potenziamento e nel miglioramento dell’autostima attraverso tecniche cognitivo comportamentali e terapia di gruppo.