
17/07/2025
Ogni volta che il cuore accelera senza motivo o la mente si spegne sotto un cielo grigio, ricorda: il tuo corpo sta gridando «sto ancora lottando, non ho smesso di provarci». E questa è forza, non fragilità.
Permettiti di sentire tutto — il nodo in gola, la stanchezza che pesa come macigni, le lacrime improvvise. Sono messaggi, non condanne. Chiedono ascolto, cura, comprensione. Chiedono di essere accolti con la stessa gentilezza che riservi a chi ami quando soffre.
Sii fiero del coraggio che dimostri ogni mattina alzandoti, anche se la tentazione di restare sotto le coperte urla più forte della sveglia. Sii grato al tuo cuore che, nonostante la nebbia, continua a ba***re con ostinazione. Sii dolce con quella parte di te che si sente “di troppo” o “non abbastanza”: sta facendo del suo meglio per proteggerti, anche se a volte usa parole dure.
Ricorda che non devi attraversare questa tempesta da solo. Apri spiragli di luce: parla con chi sa ascoltare senza giudicare, cerca un professionista che possa guidarti, scrivi, canta, cammina, respira. Ogni gesto di cura, per piccolo che sembri, è un atto rivoluzionario contro il silenzio della sofferenza.
E se oggi tutto ciò che riesci a fare è esistere, va bene così. Esistere è già un manifesto di resistenza. 🤍
Tu non sei la tua ansia, non sei la tua depressione: sei la somma di sogni ancora intatti, di giorni che hanno da ve**re, di mani pronte a intrecciarsi con le tue. Meriti pace, meriti ascolto, meriti amore — a partire da quello che puoi offrire a te stesso, un respiro alla volta.