Dal greco keir (mano) e praxis (agire)
La chiropratica è una professione sanitaria primaria ed indipendente, nata negli Stati Uniti nel 1895, ad opera di Daniel David Palmer, il primo chiropratico dell’era moderna. La chiropratica è attualmente, negli Stati Uniti e in Giappone, la professione sanitaria più diffusa tra quelle che non si avvalgono dell’utilizzo di farmaci o medicamenti. La chiropratica sollecita la capacità innata dell’organismo di trovare e mantenere un equilibrio tra l’aspetto biochimico, l’aspetto strutturale e l’aspetto psicologico, fino a raggiungere una condizione di benessere totale. Alla base della chiropratica esiste uno stretto legame tra la struttura della colonna vertebrale e il funzionamento del sistema nervoso, per cui qualsiasi alterazione biomeccanica che coinvolga la colonna può causare un’interferenza nella trasmissione dell’impulso nervoso, da cui può derivare un’alterazione dello stato di salute. Le sublussazioni possono essere causate da numerosi fattori come le posture scorrette, lo stress, la vita sedentaria, gli errori alimentari, il consumo di medicine, l’eccessivo consumo di alcol o di sigarette, che, indebolendo il sistema neuro-muscolo-scheletrico, lo privano dell’originario equilibrio. Lo scopo della chiropratica è di identificare ed eliminare le cause che portano alle sublussazione per poi favorire l’autoguarigione. E questo obiettivo viene perseguito senza l’uso di farmaci e senza l’impiego di trattamenti invasivi. La chiropratica è stata riconosciuta in Italia come professione sanitaria primaria all’interno della Legge finanziaria 2008 ed e’ attualmente in corso la creazione di un albo. Nel frattempo l’associazione italiana chiropratici e’ in grado di fornire a chi lo richieda l’elenco dei chiropratici con la preparazione e i requisiti necessari per poter esercitare sul territorio italiano. Molti pazienti che soffrono di disturbi dovuti a ernie discali vengono trattati dalla chiropratica con successo in tutto il mondo evitando così interventi chirurgici. Riportando l’organismo verso uno stato di armonia e di equilibrio la chiropratica può aiutare gli sportivi, professionisti e non, in due diversi ambiti: da un lato riduce il numero degli infortuni e le loro conseguenze, dall’altro contribuisce al miglioramento delle prestazioni. Numerosi team di primo piano, sia italiani sia internazionali, hanno inserito nel proprio staff la figura del chiropratico. La chiropratica durante la gravidanza può rappresentare un valido aiuto per combattere senza farmaci l’eventuale comparsa del mal di schiena, frequente soprattutto dal quinto, sesto mese in avanti. Secondo alcune statistiche statunitensi la chiropratica permette un travaglio più breve e una fase espulsiva più veloce e contenuta dal punto di vista del dolore. La chiropratica tratta tutti i problemi correlati alla colonna vertebrale e alle articolazioni del corpo umano. L’intervento del chiropratico è sia correttivo, in quanto potenzia la capacità di recupero dell’organismo, sia preventivo poiché, l’individuazione dell’origine del problema gli permette di indicare le strategie che evitano la ricomparsa dei sintomi. E’ molto importante farsi trattare saltuariamente anche in assenza di sintomi. Così come si va dal dentista a fare una pulizia dei denti è utile andare dal chiropratico per tenere la colonna vertebrale libera da sublussazioni. Chiropratica per i più piccoli
Anche i neonati e i bambini possono trarre grandi benefici dalla chiropratica. Il processo della nascita è un avvenimento potenzialmente traumatico. Gli stress meccanici imposti da manipolazioni ostetriche e anche l’applicazione di procedure standard ortodosse, possono rappresentare un trauma per il bambino. Problemi correlati a questi traumi possono manifestarsi durante la crescita del bambino. Dato che le sublussazioni vertebrali stanno intervenendo di più nel processo della nascita l’aggiustamento chiropratico diventa più importante per il futuro del bambino. Gutman G, in uno studio recente rivela che su un campione di 1.250 bambini esaminati 5 giorni dopo il parto, 211 soffrono di vomito, iperattività e insonnia. Anormalità spinale è stata trovata nel 95% di questi neonati. Con degli “aggiustamenti spinali” è stato riscontrato spesso nei neonati diminuzione del pianto, rilassamento muscolare e sonnolenza. I ricercatori hanno notato che una colonna non sana è causa di tanti danni motori centrali (insonnia, scoordinazione, crisi epilettiche), nonché un sistema neurovegetativo indebolito (vomito, problemi digestivi e intestinali) e diminuzione delle difese immunitarie, specialmente nelle orecchie, naso e gola. Le cause delle sublussazioni nel bambino non si fermano al parto. I bambini devono essere liberi di muoversi il più possibile, perché se questo movimento viene limitato, inibisce la formazione di connessioni neurologiche (sinapsi) del cervelletto (Greenough W). Queste opportunità di sviluppo si presentano solo nei primi 2-3 anni di vita. Privato di un ambiente stimolante il cervello del bambino soffre. Interferenze nel sistema nervoso dovute a una sublussazione vertebrale possono ridurre il potenziale per la crescita e per lo sviluppo ottimale del bambino. Poiché a parole non possono spiegarci quello che sentono, i bambini spesso si esprimono con pianti inspiegabili, mancanza d’appetito, si strofinano la testa, le orecchie o hanno reazioni allergiche, hanno la tendenza ad avere la testa da un lato, o di avere una preferenza nell’essere allattati solo da una mammella. Uno studio eseguito dal Chiropratico statunitense Vallone su 20 bambini con tali difficoltà, ha rilevato che il 75% dei neonati che facevano applicazioni chiropratiche, hanno mostrato miglioramenti nell’allattamento. Uno studio scientifico chiropratico effettuato su 332 bambini affetti da otite media (Fallon J, D.C.) ha mostrato che c’è una forte correlazione tra l’aggiustamento chiropratico e la risoluzione dell’otite media. Ricordiamoci che non stiamo attaccando i virus o i batteri ma ottimizzando le funzioni del bambino.