14/12/2024
♥️💫 “Noi siamo depositari di segreti. Ogni giorno i pazienti ci offrono i loro, spesso mai condivisi prima. Ricevere tali segreti è un privilegio garantito a pochi. I segreti forniscono una visione dietro le quinte della condizione umana senza fronzoli sociali, giochi di ruolo, vanterie o recitazioni. Qualche volta i segreti mi colpiscono così profondamente che vado a casa … ed enumero le mie fortune. Altri segreti mi pulsano dentro e fanno sorgere i miei propri ricordi e impulsi di fuga, dimenticati da tempo. Altri ancora mi rendono triste, come quando sono testimone di come una vita intera possa consumarsi nella vergogna e nell’incapacità di perdonarsi.
A coloro che sono depositari di segreti è accordata una lente di ingrandimento attraverso la quale vedono il mondo – una visione con meno distorsioni, negazioni e illusioni, una visione delle cose come realmente sono…
Quando mi volgo verso gli altri con la consapevolezza che siamo tutti (terapeuta e paziente, allo stesso modo) caricati di segreti dolorosi – senso di colpa per atti commessi, vergogna per azioni non intraprese, desiderio di essere amati e destinatari di affetto, profonde vulnerabilità, insicurezze e paure -, mi avvicino di più a loro (…)
🧶💌Diveniamo esploratori immersi nella più grande e complessa delle ricerche - lo sviluppo e la conservazione della mente umana. Mano nella mano con i pazienti, assaporiamo il piacere delle grandi scoperte - l’esperienza dell’insight, quando frammenti disparati all’improvviso scivolano dolcemente in un insieme coerente. In altri casi siamo la levatrice presente alla nascita di qualcosa di nuovo, liberatorio ed elevato. Osserviamo i nostri pazienti abbandonare vecchi schemi paralizzanti, staccarsi da antiche lamentele, sviluppare la gioia di vivere, imparare ad amarci e, mediante questo primo atto, volgersi con amore verso gli altri. È una gioia vederli aprire i rubinetti delle loro fonti di saggezza. Qualche volta mi sento come una guida che scorta i pazienti attraverso le stanze della loro casa. Che piacere vederli aprire porte di stanze in cui non erano mai entrati, scoprire nuove ali che contengono parti in esilio - pezzi di identità saggi, belli e creativi.”
Irvin Yalom, il dono della terapia