Dott.ssa Francesca M. Di Franco Psicologa, Ipnotista Eriksoniana

Dott.ssa Francesca M. Di Franco Psicologa, Ipnotista Eriksoniana Psicologa, Psicoterapeuta
Esperta in Ipnositerapia; Esperta in tecniche per la gestione dell'ansia.

Oggi voglio raccontarvi una storia, la storia di Laura ( nome di fantasia).Laura una giovane donna di 42 anni, di un pic...
19/03/2025

Oggi voglio raccontarvi una storia, la storia di Laura ( nome di fantasia).
Laura una giovane donna di 42 anni, di un piccolo comune del Molise, è laureata, lavora presso una studio di contabilità, vive da sola, ha una bella casa, ha una macchina, ha tutto ciò, che agli occhi della società odierna, può renderla felice.
Ma Laura ha un problema, esce di casa solo per andare a lavoro, ha paura di allontanarsi dalla sua abitazione a causa dell’ansia, che le procura scariche diarroiche ogni qualvolta deve uscire per incontrare un amica, fare la spesa, andare a prendere i nipoti da scuola, qualunque attività anche la più banale diventa impossibile per cui anche le attività piacevoli come andare a mangiare una pizza, andare a fare un aperitivo, andare in vacanza, andare a fare una passeggiata in un posto nuovo, prendere l’auto per recarsi in un luogo a lei caro vengono totalmente abbandonate.
Finché un giorno dopo svariati controlli, dopo aver fatto su e giù per lo stivale italiano alla ricerca di un medico che le trovasse una soluzione, decide di iniziare un percorso di psicoterapia.
Ha vergogna di parlare delle sue problematiche e per tale motivo decide di iniziare un percorso online così “ Mal che vada posso interrompere quando voglio, mi basta solo chiudere la conversazione”.
Dalle prima battute mi rendo conto che le problematiche di Laura sono iniziate quando aveva circa 20 anni quindi più o meno sono 20 anni che Laura è prigioniera della sua stessa vita.
Iniziamo un percorso, non facile, perché Laura vede impossibile la sua guarigione, il suo tornare alla vita.
Laura è omosessuale, non l’ha mai detto a nessuno, si vergogna di se stessa, si sente sporca, sbagliata è nata e cresciuta in una famiglia e in un contesto sociale dove “ gli omosessuali non hanno diritto alla vita”.
Dal percorso emergono le sue paure, le sue preoccupazioni ma soprattutto le sue emozioni, si sente distrutta emotivamente, vuole lasciare, vuole abbandonare il percorso perché rendersi conto di tanti aspetti dolorosi la porta a stare ancora più male. Ma piano piano, con i suoi modi e con i suoi tempi, le cose iniziano a cambiare, non vede i suoi risultati, quelli li sottolineo io seduta dopo seduta, finché per motivi personali non riconducibili al percorso, Laura interrompe gli incontri. Laura mi scrive a distanza di 3 mesi chiedendomi un incontro e ieri racconta che per la prima volta è stata a Napoli, che per la prima volta ha preso la macchina da sola per raggiungere Ostuni, che è uscita con gli amici, che è stata ad un concerto e tante altre cose e dice “ l’ansia c’era in tutte le occasioni ma è più una compagnia, come mi hai sempre detto l’ansia non è il problema, il problema sono i miei pensieri”; inoltre Laura ha conosciuto una donna ed ha iniziato una relazione, ha detto alla sua famiglia di questa frequentazione senza tenerlo nascosto, sentendosi libera di poterlo comunicare, sentendosi libera di essere se stessa.
Non ci sono problemi impossibili o irrisolvibili, i blocchi sono solo nella nostra mente.
Voglio raccontarvi queste storie perché sono storie vere, per eliminare i tabù, che un percorso di psicoterapia lo fa solo chi è “ pazzo” ma niente togliere che per vari motivi un pó di pazzia è dentro ciascuno di noi dettata dai nostri stessi pensieri.
Che la storia di Laura possa essere di aiuto a chi per vari motivi vorrebbe trovare soluzioni che sembrano impossibili ma ricordate che “ anche l’impossibile diventa possibile”.

01/03/2025

🗞️ Il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, David Lazzari, sulla relazione tra psiche, tumori e malattie croniche.

✍️"Agire è sempre più necessario. Ce ne danno conferma, volendo citare ancora il cancro, recenti studi che hanno reso evidente la relazione bidirezionale tra cervello (psiche), sistema nervoso periferico e cancro: le cellule tumorali possono ricevere una sollecitazione a svilupparsi dagli ormoni dello stress (Magnon & Hondermarck 2023). In questo lo psicologo di base avrebbe una funzione rilevante come è facile capire.

Ci sono medici che hanno capito da tempo l’importanza di tutto questo, voglio citare un grande clinico, il Prof. Scambia che ci ha lasciato da poco e che era in piena sintonia con questa prospettiva, basti pensare allo studio “onco_stories” sul rapporto tra stress, traumi e cancro condotto insieme alla collega Daniela Chieffo al Gemelli. Da parte sua Veronesi aveva detto cose importanti su questo insieme alla collega Gabriella Pravettoni."

👉
https://www.huffingtonpost.it/blog/2025/02/28/news/psiche_tumori_e_malattie_croniche_dati_che_e_difficile_sottovalutare-18543238/

SCREDITARE GLI ALTRI: IL RIFUGIO DI CHI NON VALE NULLA!«C'è una verità che fa male a molti: chi passa il tempo a scredit...
30/01/2025

SCREDITARE GLI ALTRI: IL RIFUGIO DI CHI NON VALE NULLA!

«C'è una verità che fa male a molti: chi passa il tempo a screditare gli altri lo fa perché non ha altro da offrire. Dietro ogni insulto, ogni critica gratuita, ogni tentativo di sminuire c'è una realtà inconfessabile: il vuoto. Un vuoto che spaventa, che urla insicurezza e fragilità. Chi scredita non è forte, né intelligente, né migliore di chi attacca. Al contrario, mostra tutta la sua debolezza. È qualcuno che non si sente abbastanza, che non ha il coraggio di guardarsi allo specchio ed accettare i propri limiti. È più facile puntare il dito, far credere agli altri (e a sé stesso) di essere "superiore" sminuendo chi lo circonda. È un trucco da quattro soldi, un teatrino triste per chi ha una stima di sé sotto zero. Ma chi scredita si dimentica una cosa fondamentale: sputare veleno non ti rende forte, ti rende patetico. Ogni parola di disprezzo, ogni critica vuota è la prova evidente di quanto sei fragile. È il grido silenzioso di chi non sa affrontare la vita, di chi non sa costruire nulla di proprio e ha bisogno di demolire gli altri per sentirsi qualcosa. La verità è che chi scredita si rivela per quello che è: insicuro, fragile e profondamente solo. E non importa quanto forte voglia apparire, quanto si sforzi di dimostrare il contrario. Il bisogno di screditare non è forza, è debolezza. Sempre».

È del tutto naturale piangere in terapia, uscire dalla seduta esausti o alleggeriti, confusi o più decisi. Arrivare in a...
20/12/2024

È del tutto naturale piangere in terapia, uscire dalla seduta esausti o alleggeriti, confusi o più decisi. Arrivare in anticipo per l’ansia di fare tardi, arrivare qualche minuto in ritardo perché si è dei disorganizzati cronici ma poi, riuscire ad assumersi la responsabilità di quell’impegno. Ah, è “normale” anche dimenticare completamente di fare gli esercizi assegnati (molti psicoterapeuti li assegnano); è naturale attivare delle difese, perdere il filo mentre si stava parlando e addirittura non sapere cosa dire. Tutto questo fa parte del percorso.

Sapete invece cosa non è accettabile?
Non è accettabile sentire che passano mesi e mesi, che si va di appuntamento in appuntamento e non ci sono progressi. Il terapeuta non deve semplicemente validarti e farti sentire capito. Questa è la base. In terapeuta non deve semplicemente «farti sentire ascoltato». Validazione e ascolto dovrebbero essere elementi intrinseci di ogni tua relazione. In terapeuta dovrebbe fornirti gli strumenti affinché ciò si verifichi. Il terapeuta dovrebbe insegnarti a impostare sani confini. Dovrebbe rendere possibile il miglioramento che tu ti auspichi per te stesso. La psicoterapia non è un mero luogo di sfogo e racconto, non è -come dicono alcuni- un incontro d’anime fine a stesso. La psicoterapia è un TRATTAMENTO SANITARIO che, non finiremo mai di ripeterlo, va trattato alla stregua di ogni trattamento sanitario!

Se vai dal gastroenterologo e dopo qualche mese di cure non trovi benefici, cosa fai? Di certo consulti un altro medico. E così dovrebbe essere per la psicoterapia. Se non vedi evoluzioni, cambia. E non temere, il lavoro che hai fatto fin quel punto non lo perdi, ti seguirà nel tuo nuovo percorso. Certo, in terapia sono del tutto “fisiologiche” anche fasi di stallo, di assestamento ma… appunto, sono fasi. Ciò che fa un buon terapeuta non è “insegnarti a resistere” ma fornirti gli strumenti per superare ciò che ti attanaglia. Non è uno “smussiamo gli angoli e impariamo a convivere con il malessere” ma è un “evolviamoci e trasformiamo il nostro malessere”. Abbi fiducia nella psicoterapia

“ una donna ha il diritto di essere libera, libera nei pensieri e nei modi di fare, libera di amare come e chi vuole, li...
25/11/2024

“ una donna ha il diritto di essere libera, libera nei pensieri e nei modi di fare, libera di amare come e chi vuole, libera dai pregiudizi e dagli stereotipi, libera di poter denunciare abusi e soprusi, libera di essere se stessa”.

“Con il tuo partner, le cose si risolvono parlando, non smettendo di parlare”.La comunicazione è la base di qualsiasi le...
19/11/2024

“Con il tuo partner, le cose si risolvono parlando, non smettendo di parlare”.
La comunicazione è la base di qualsiasi legame sano e duraturo.
Immaginiamo una coppia che sta attraversando un brutto momento. Se entrambi si rifugiano nel silenzio, nell’evitare il conflitto, la distanza si allarga. La mancanza di comunicazione alimenta sfiducia,
frustrazione e risentimento.
Invece, se osano parlare, anche se difficile, aprono la porta alla comprensione. Ascoltare con attenzione, esprimere i sentimenti in modo assertivo e cercare soluzioni insieme, sono passi cruciali per superare gli ostacoli e rafforzare la connessione.
Non si tratta di parlare per parlare, ma di farlo con intenzione, con rispetto e con l’obiettivo di trovare un punto in comune. È un processo che richiede pazienza, empatia e la volontà di entrambi di lavorare sulla relazione.
Parlare non è sempre facile, ma è l’unico modo per costruire ponti ed evitare che la distanza diventi un abisso insormontabile.

Quando pronunciamo parole, frasi, discorsi... quanti di noi cercano di "mentalizzare" la reazione che possiamo sortire n...
05/11/2024

Quando pronunciamo parole, frasi, discorsi... quanti di noi cercano di "mentalizzare" la reazione che possiamo sortire nell'altro?
Ricordate sempre “ Con le parole ci si ammala” quindi fate attenzione a ciò che pronunciate.

Parlare con “noi stessi” per la nostra mente e il nostro corpo e di fondamentale importanza. Tutti si reputano estremame...
21/10/2024

Parlare con “noi stessi” per la nostra mente e il nostro corpo e di fondamentale importanza.
Tutti si reputano estremamente sinceri con se stessi e consapevoli... Tuttavia, la realtà quotidiana ci racconta mondi diversi. Se fossimo così sinceri con noi stessi, infatti, di certo non andremmo incontro a tante ambivalenze, ne' tantomeno ad ansie e comportamenti "contenitore" come gli scatti d'ira, le abbuffate compulsive, ecc....
Tutto questo è sempre figlio di realtà taciute. Realtà scomode. Che ci dicono che non siamo ciò che pensiamo. Ma ciò non significa che siamo peggio anzi semplicemente, significa che c'è una parte di noi con la quale, ancora non siamo scesi a patti e che conosciamo poco.
Ecco perché «ammettere» è il passo più difficile. Significa guardarti e non sapere cosa troverai in te stesso. Può sembrare un po' inquietante dato che con “ Noi” ci trascorriamo 24/24h...
Quando abbiamo il coraggio di guardarci (per davvero), allora tutto cambia.
Solo che a volte non siamo in grado di farlo da soli e iniziare un percorso di psicoterapia significa anche questo, imparare a parlare con se stessi.

📍Le 4 tipologie d’amore secondo Milton H. Erickson “Quando devo descrivere un buon matrimonio ai miei pazienti, faccio n...
18/10/2024

📍Le 4 tipologie d’amore secondo Milton H. Erickson

“Quando devo descrivere un buon matrimonio ai miei pazienti, faccio notare loro che ci sono essenzialmente quattro tipi di amore:

Il tipo infantile: “Io mi amo, amo quello che faccio e come sono”.

La fase successiva, “Amo il me in te. Ti amo perché sei mio fratello, mia madre, mio padre, mia sorella, il mio cane. Io amo quello che c’è di me in te”.

Poi il tipo di amore adolescenziale “Ti amo perché mi piace come balli, perché la tua bellezza mi piace, o perché il tuo cervello mi piace”.

E poi lo stadio adulto dell’amore, “Voglio amarti e amare te, perché voglio vederti felice. So di trovare la mia felicità nella tua felicità: più sarai felice tu e più felice sarò io.
Sarò felice nel ballare se ballare ti rende felice o nel fare le cose che ti rendono felice. Quindi l’amore maturo è la capacità di trovare piacere nel godimento dell’altra persona. Funziona in entrambi i sensi.”

“In una buona relazione ci si aspetta di vedere sia l’amore infantile che quello adolescenziale. Ma buona parte deve essere di amore adulto: anche se non capisco perché ti appassioni tanto lo sport (o lo shopping) sono felice che questo ti dia felicità, anche se per me è inspiegabile!”

Il fenomeno delle truffe amorose online oggi è sempre più diffuso. Non avere paura di parlarne, confidati con qualcuno a...
17/10/2024

Il fenomeno delle truffe amorose online oggi è sempre più diffuso. Non avere paura di parlarne, confidati con qualcuno a te vicino o con un professionista.
L’amore è un piacere, è libertà solo se vissuto con armonia e interazione reale, diffidate dalle relazioni online che non si traducono mai in una conoscenza diretta.

Il sintomo è la manifestazione di uno stato patologico avvertito soggettivamente da una persona.I sintomi creano ulterio...
14/10/2024

Il sintomo è la manifestazione di uno stato patologico avvertito soggettivamente da una persona.
I sintomi creano ulteriore stato di malessere perché portano la persona ad uno stato di allerta.
Dai ascolto ai primi sintomi perché se non ascoltati ne subentreranno degli altri e tutto ciò che è facilmente risolvibile si trasformerà in un malessere sempre più cronico.

Capita sempre più spesso che sintomi fisici irrompono nella nostra vita senza una motivazione ben chiara e la successiva...
10/10/2024

Capita sempre più spesso che sintomi fisici irrompono nella nostra vita senza una motivazione ben chiara e la successiva risoluzione difficile da trovare. Si parla sempre più spesso di sintomi psicosomatici, cioè sintomi che hanno una manifestazione fisica ma che all’origine hanno una sofferenza psicologica. Non aspettare che la sintomatologia diventi cronica parlane con un esperto.

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Calascibetta

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 17:00
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