08/11/2025
Le riflessioni della ricercatrice Nancy L. Weaver, evidenziano come negli ultimi vent’anni le neuroscienze abbiano rivoluzionato la comprensione dell’infanzia e soprattutto nell adolescenza.
La ricercatrice critica i metodi tradizionali poiché:
- Punizioni, sgridate e sberle non aiutano il bambino a crescere, ma generano "paura, insicurezza e stress".
- Il metodo “bastone e carota” induce il bambino a comportarsi bene solo per evitare il castigo o ottenere il premio, - non per una reale comprensione del comportamento -.
🧠 Cosa suggeriscono le neuroscienze?
- Il cervello dei bambini e ragazzi è altamente plastico: ogni esperienza educativa lascia un’impronta duratura.
- Le punizioni attivano circuiti di difesa e stress, non quelli dell’apprendimento.
- I bambini hanno bisogno di calma, ascolto e sicurezza emotiva per svilupparsi in modo sano.
💡 Quali possono essere le nuove strade educative?
- Meno castighi, più curiosità e dialogo.
- Gli adulti devono essere modelli di regolazione emotiva, capaci di trasmettere tranquillità.
- L’educazione deve essere un atto relazionale, non coercitivo.
📚 Secondo le neuroscienze e la pedagogia moderna:
- Le punizioni quindi, generano paura e insicurezza, non apprendimento.
- I premi creano dipendenza dal giudizio esterno, non responsabilità.
- Il cervello dei bambini ha bisogno di calma, empatia e ascolto per svilupparsi.
_“Il bambino e il ragazzo non va domato, va accompagnato, nel difficile percorso di crescita dei giorni nostri, per creare una personalità sana"
Se urli solo questo imparerà, che le relazioni sono fatte di urla e non di ascolto.