Dott.ssa Nadia Conti - Psicologa

Dott.ssa Nadia Conti - Psicologa Esperta in Consulenza Sessuologica.Ansia.Attacchi di panico.Insonnia. Depressione. Individuo e coppie

24/08/2025

🎯 La psicoterapia non è magia. È impegno. È presenza. È scelta.
Entrare in terapia è un atto di coraggio. Ma restarci con serietà è un atto d’amore verso se stessi.
🧩 Non basta “parlare”. La trasformazione avviene quando ci si mette in gioco davvero:
Quando si porta in seduta ciò che fa male, anche se scomodo.
Quando si accetta di guardare dentro, senza filtri.
Quando si è disposti a mettere in discussione vecchi schemi.
Quando si lavora anche fuori dalla seduta, riflettendo, osservando, sperimentando.
💬 La psicoterapia è un processo attivo. Il terapeuta non “aggiusta”. Accompagna. Ma il cambiamento nasce dal tuo impegno, dalla tua disponibilità a stare nel processo, anche quando è faticoso, anche quando non si vedono subito i risultati.
🛠️ È come costruire una casa: Ogni seduta è un mattone. Ogni riflessione è cemento. Ogni scelta consapevole è un passo verso una struttura più solida, più autentica, più tua.
🌱 Il cambiamento non accade per caso. Accade quando scegli di esserci, con tutto ciò che sei, e con il desiderio autentico di capire e crescere.

24/08/2025

- 11 giorni a Settembre

Pensiero del giorno

" Se cambi il tuo atteggiamento verso le cose,finisci per cambiare le cose"

Direte voi....
Eh,fosse cosi facile...
Non lo è ,non lo è per niente, però è vero...

Cambiare atteggiamento verso le cose porta ad una percezione differente della realtà che modifica il nostro comportamento e le relazioni e che quindi porta a dei risultati...

Lo sò,lo sò....è più facile a dirlo che a farlo,perché le frustrazioni ci portano giù ogni volta che non vediamo i risultati sperati,ogni volta che ci sembra di regredire, ogni volta che siamo soli a gestire tutto...

È giusto abbandonarsi alla propria tristezza ,alle proprie difficoltà...
Non sono nostre nemiche ,ma compagne di vita che ognuno conosce nella propria vita...ma...

Ma c'è spazio...
C'è spazio per la gioia
C'è spazio per i successi...
C'è spazio per la speranza...
C'è spazio per i sogni...
Curiamo quello spazio alimentando la nostra consapevolezza, le nostre riflessioni...
Agiamo in scelte consapevoli ed esercitiamoci a guardare con occhi diversi praticando un atteggiamento positivo che possa cambiare il corso delle cose... ❤️

(Foto dal web)

18/08/2025

La mente crea il senso di solitudine quando non riesce a sentirsi riconosciuta, quando non si sente vista nella sua autenticità. Questo accade perché da bambini impariamo che per ricevere amore dobbiamo adattarci, compiacere, soffocare parti di noi. Crescendo, anche se siamo circondati da affetti, dentro rimane quella ferita: “nessuno mi conosce davvero per ciò che sono”. È lì che nasce la solitudine più crudele, quella che non dipende da chi abbiamo accanto ma da quanto riusciamo a mostrare noi stessi, da quanto riusciamo a concederci all'altro senza le antiche paure.

Paradossalmente, ci sono persone che vivono da sole eppure non si sentono mai isolate, perché hanno imparato ad abitare il proprio mondo interno, a nutrire un dialogo vivo con sé stesse, a riconoscere il proprio valore senza aspettare che qualcuno lo confermi. Sono persone che hanno compreso che la solitudine non è un nemico da combattere, ma uno spazio da riempire con la propria autenticità.
In questo senso, la vera liberazione non sta nel “non essere mai soli”, ma nel trasformare quello stato mentale in una presenza amica: la nostra. È quando iniziamo a riconoscerci, ad ascoltare le nostre emozioni senza giudicarle, a concederci la libertà di essere come siamo, che la solitudine smette di essere un vuoto doloroso e diventa uno spazio fertile, in cui tornare a fiorire.

Dal libro:
«d'Amore ci si ammala, d'Amore si Guarisce»

20/07/2025

NON DEVI ESSERE BRAVA
Non devi essere "brava", devi essere "vera".
Te stessa, e tanto basta.
Fuori dagli schemi, fuori dalle aspettative altrui, fuori da ciò che non ti rappresenta,
ma fedele a te stessa: che tu possa seguire, sempre, la tua felicità disobbediente.

Oscar Travino

tratto da Racconto di Noi

Viva l' amore in tutte le sue forme e sfaccettature ❤️
13/07/2025

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Formazione continua. Valutazione peritale e trattamento del danno da trauma
12/07/2025

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30/06/2025
Anche la domenica mattina si lavora. Il bello della libera professione 🌻
22/06/2025

Anche la domenica mattina si lavora. Il bello della libera professione 🌻

04/04/2025

Guardando profili di colleghi capita spesso di vedere screen di messaggi di pazienti che ringraziano il terapeuta ("Oh come avrei fatto se non ci fosse stato lei") o video dove i colleghi dicono cose del tipo "Grazie a me i miei pazienti ora stanno bene". Ultimamente vanno anche di moda post motivazionali di presunte frasi dette dal paziente in terapia durante una epifania. Questi messaggi sono perlopiù autocelebrativi e puntano l'attenzione in maggior misura capacità del terapeuta che sul funzionamento della terapia. Servono sostanzialmente a pomparsi l'ego.
Esiste un codice deontologico (credo di averne parlato in altri post polemica) che regola la professione di noi psicologi. Ora, lasciando perdere il discorso del decoro professionale da me già ampiamente discusso (e mi riferisco all'articolo 40), prendiamo in considerazione questi passaggi:
Art. 9: [...] Deve essere tutelato, in ogni caso, il diritto delle persone alla riservatezza, alla non riconoscibilità ed all’anonimato.
Art. 11: La psicologa e lo psicologo sono strettamente tenuti al segreto professionale. Pertanto non rivelano notizie [...] né informano circa le prestazioni professionali programmate o effettuate [...]
Cosa significa? Significa che, salvo casi LEGALI o di RICERCA lo psicologo dovrebbe mantenere il silenzio sul suo paziente! Non deve parlare, non deve dire nulla di nulla.
I post citati sono un pugno in un occhio per una serie di motivi; in primis i due articoli sopracitati, poi non prendiamo in considerazione la pubblicità poco professionale stabilita dall'articolo 40 e la propria presentazione dall'articolo 39, ma soprattutto dal punto di vista terapeutico non è professionale!
Lo spiego dal punto di vista comportamentista e socio-cognitivo: l'autoefficacia è la consapevolezza di essere capace di dominare specifiche attività, quindi se si condividono questi messaggi si trasmette l'idea al paziente che non sarà in grado da solo di affrontare nulla, ma sarà solo grazie al terapeuta; in più, accettando un complimento, si viene condizionati ad alimentare il proprio ego.
Si creano delle dinamiche di dipendenza! Salvaguardiamo i pazienti.

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Caltagirone

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00
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