Dott.ssa Nadia Conti - Psicologa

Dott.ssa Nadia Conti - Psicologa Esperta in Consulenza Sessuologica.Ansia.Attacchi di panico.Insonnia. Depressione. Individuo e coppie

05/11/2025

C. Mackesy, Il bambino, la talpa, la volpe, il cavallo e la tempesta.

04/11/2025
03/11/2025

È del tutto naturale piangere in terapia, uscire dalla seduta esausti o alleggeriti, confusi o più decisi. Arrivare in anticipo per l’ansia di fare tardi, arrivare qualche minuto in ritardo perché si è dei disorganizzati cronici ma poi, riuscire ad assumersi la responsabilità di quell’impegno. Ah, è “normale” anche dimenticare completamente di fare gli esercizi assegnati (molti psicoterapeuti li assegnano); è naturale attivare delle difese, perdere il filo mentre si stava parlando e addirittura non sapere cosa dire. Tutto questo fa parte del percorso.

Sapete invece cosa non è accettabile?
Non è accettabile sentire che passano mesi e mesi, che si va di appuntamento in appuntamento e non ci sono progressi. Il terapeuta non deve semplicemente validarti e farti sentire capito. Questa è la base. In terapeuta non deve semplicemente «farti sentire ascoltato». Validazione e ascolto dovrebbero essere elementi intrinseci di ogni tua relazione. In terapeuta dovrebbe fornirti gli strumenti affinché ciò si verifichi. Il terapeuta dovrebbe insegnarti a impostare sani confini. Dovrebbe rendere possibile il miglioramento che tu ti auspichi per te stesso. La psicoterapia non è un mero luogo di sfogo e racconto, non è -come dicono alcuni- un incontro d’anime fine a stesso. La psicoterapia è un TRATTAMENTO SANITARIO che, non finiremo mai di ripeterlo, va trattato alla stregua di ogni trattamento sanitario!

Se vai dal gastroenterologo e dopo qualche mese di cure non trovi benefici, cosa fai? Di certo consulti un altro medico. E così dovrebbe essere per la psicoterapia. Se non vedi evoluzioni, cambia. E non temere, il lavoro che hai fatto fin quel punto non lo perdi, ti seguirà nel tuo nuovo percorso. Certo, in terapia sono del tutto “fisiologiche” anche fasi di stallo, di assestamento ma… appunto, sono fasi. Ciò che fa un buon terapeuta non è “insegnarti a resistere” ma fornirti gli strumenti per superare ciò che ti attanaglia. Non è uno “smussiamo gli angoli e impariamo a convivere con il malessere” ma è un “evolviamoci e trasformiamo il nostro malessere”. Abbi fiducia nella psicoterapia :)))

Ascolta il nostro reel: «la psicoterapia è un trattamento sanitario»

30/10/2025

La psicoterapia non ti aggiusta. Ti smonta.
Ti costringe a guardare dove non vuoi guardare.
Ti toglie le scuse, le maschere, le frasi fatte.
Non è un luogo comodo. È un campo di battaglia silenzioso.
E il nemico, spesso, sei tu.

Non funziona se ci vai per sentirti meglio.
Funziona quando ci vai per diventare vero.
Quando smetti di raccontarti che “va tutto bene” e inizi a chiederti: “Ma io, chi sono davvero?”

La terapia non ti salva.
Ti insegna a salvarti.

Non é un consiglio, non é una tecnica mirabolante da ultima spiaggia per togliere un sintomo senza chiederti “perché sto male”. Non é un tour che si fa passando da un professionista all’ altro in cerca del “più bravo” santone.

È mettere in discussione ciò che ti ha sempre tenuto in piedi,
accettare che alcune cose non torneranno mai come prima,
e trovare comunque un modo per andare avanti.

Ma solo se sei disposto a fare il lavoro sporco:
Il terapeuta non ha la chiave.
La chiave sei tu.
E finché non decidi di usarla,
la porta resta chiusa.

Dr. Maurizio Sgambati

29/10/2025

Il nervo vago: il “grande regolatore” del nostro benessere

Il nervo vago è un componente chiave del sistema nervoso autonomo, considerato un regolatore del benessere poiché svolge un ruolo fondamentale nel modulare la risposta allo stress, le emozioni e le funzioni fisiologiche. Si tratta del nervo più lungo e complesso del sistema nervoso parasimpatico, che collega direttamente il cervello con cuore, polmoni, stomaco, intestino e altri organi vitali.La sua attività influenza il sistema nervoso parasimpatico, promuovendo il rilassamento, la digestione e il recupero dopo periodi di stress
Funzioni del nervo vago e il loro impatto sul benessere:

Il nervo vago aiuta a contrastare la risposta "lotta o fuga" attivata dal sistema nervoso simpatico, favorendo il rilassamento e il ritorno all'equilibrio.
Contribuisce a modulare le risposte emotive, interagendo con aree del cervello coinvolte nella regolazione dell'ansia e della paura.

Regola la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, influenzando la salute del cuore.
Controlla la motilità gastrointestinale e la secrezione di enzimi digestivi, influenzando la digestione e prevenendo disturbi come la sindrome dell'intestino irritabile.

Un nervo vago ben funzionante può contribuire a un sistema immunitario più forte.
Perché stimolare il nervo vago?

La stimolazione del nervo vago non è una pratica riservata alla medicina avanzata. Negli ultimi anni, diversi studi hanno dimostrato che semplici azioni quotidiane possono migliorare la sua attività, promuovendo una migliore regolazione del sistema nervoso autonomo. Questo si traduce in benefici evidenti: riduzione dell’ansia, miglioramento del sonno, maggiore energia mentale e persino una migliore risposta del sistema immunitario.

Non servono strumenti complessi o terapie invasive per prendersi cura del proprio nervo vago: piccoli gesti possono fare la differenza. La respirazione profonda e lenta è uno dei metodi più efficaci per stimolare il nervo vago, poiché favorisce un immediato stato di rilassamento e abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Anche il canto o i gargarismi hanno un effetto sorprendente: le vibrazioni prodotte nella gola durante queste attività stimolano le terminazioni nervose del vago, migliorandone il tono. Infine, il contatto con l’acqua fresca su viso e collo, come una breve doccia fredda, può agire come un “reset” per il sistema nervoso, aiutando a ridurre lo stato di iperattivazione tipico di stress e ansia.
L'attività fisica regolare può stimolare il nervo vago e migliorare la salute generale , così come i Massaggi al collo, alla gola e alla zona lombare possono stimolare il nervo vago e ridurre la tensione.

26/10/2025

Enrica Mannari, Non ti scordar di te, Rizzoli

20/10/2025
20/10/2025

Lo avevano privato di tutto.
Della casa, dei libri, dei pazienti, perfino del nome.
Sui documenti del campo c’era solo un numero: 119 104.
Ma Viktor Frankl, psichiatra austriaco di Vienna, continuò a fare l’unica cosa che nessun muro poteva impedirgli: curare l’anima.

Fu deportato prima a Theresienstadt, poi a Auschwitz e infine a Dachau.
Ogni giorno vedeva uomini spegnersi non per fame, ma per mancanza di senso.
E lì, nel cuore dell’inferno, comprese una verità che avrebbe cambiato la psicologia moderna:
anche quando tutto è perduto, la libertà ultima dell’uomo è scegliere il proprio atteggiamento davanti al destino.

Cominciò a parlare ai compagni di baracca, a sostenerli con poche parole, a farli aggrappare a un pensiero, a un ricordo, a un perché.
Un figlio da rivedere.
Un amore da ritrovare.
Un lavoro da finire.
Un sogno ancora possibile.

Molti sopravvissero grazie a quella scintilla invisibile.
Altri morirono, ma con una pace che nessuna guardia poté rubare.

Quando la guerra finì, Frankl pesava poco più di quaranta chili.
Aveva perso la famiglia, la moglie, tutto ciò che possedeva.
Ma portava con sé un manoscritto scritto a memoria:
le basi di una nuova terapia, nata tra il filo spinato e la disperazione.

La chiamò logoterapia — “la cura attraverso il significato”.
Insegnerà al mondo che non si guarisce soltanto con le medicine, ma con uno scopo.
Nel 1946 pubblicò Uno psicologo nei lager, un libro tradotto in decine di lingue.

Scrisse:
«Chi ha un perché, può sopportare ogni come.»

Parole nate in un campo di sterminio, che ancora oggi curano chi si è perso nella vita.


Perché finché l’uomo trova un senso, neppure l’oscurità può vincerlo.

15/10/2025

Maestri traduttori 🙃 ce mancava 😜

20/07/2025

NON DEVI ESSERE BRAVA
Non devi essere "brava", devi essere "vera".
Te stessa, e tanto basta.
Fuori dagli schemi, fuori dalle aspettative altrui, fuori da ciò che non ti rappresenta,
ma fedele a te stessa: che tu possa seguire, sempre, la tua felicità disobbediente.

Oscar Travino

tratto da Racconto di Noi

Indirizzo

Caltagirone

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00
Sabato 09:00 - 17:00

Telefono

+393773736996

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Nadia Conti - Psicologa pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Dott.ssa Nadia Conti - Psicologa:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare