Per eventuali casi particolari, ( secondi o terzi interventi o difficoltà eccezionali) tale cifra potrà subire variazioni. La chirurgia estetica del naso è una branca davvero eccitante tanto per il paziente quanto per il chirurgo. Il paziente vive la possibilità di cambiamento in modo estremamente vario, talvolta con sano equilibrio, talora persino come un sogno nel cassetto, pregno di irrealistici entusiasmi. Le aspettative, che di frequente possono essere addirittura superate, devono, nella norma, rientrare in ambiti verosimili e parametri realistici. Questo si può ottenere solo mediante colloqui anche ripetuti e prolungati, che mirino a fornire al paziente stesso dettagli e chiarimenti in merito al rapporto tra aspettative e concrete possibilità di miglioramento della situazione di partenza, tenendo sempre in debito conto che un naso orribile non potrà mai essere corretto in un naso bellissimo e che comunque si tratta sempre di un intervento chirurgico e non di una scampagnata, con ovvie, correlate, seppur modeste, sofferenze. Il chirurgo, per contro, e vale anche per me, vede nella rinoplastica la perfetta simbiosi fra tecnica e arte e ama misurarsi con una chirurgia, sempre diversa da caso a caso, che ammette meno di 1 millimetro di errore . Pertanto se il rapporto medico-paziente si accorda su note comuni, l'esperienza può davvero risultare grandemente gratificante per entrambi, viceversa, un errore di impostazione del rapporto può avere conseguenze catastrofiche per l'uno e per l'altro. Quindi, al di la di ciò che comunemente si discute (consenso informato!!) e che comunque mantiene il suo valore medico-legale, consiglio vivamente a tutti di parlare lungamente dell'argomento, delle aspettative e delle realistiche possibilità, in modo da creare quella lucida coscienza e comune armonia di intenti che possano far procedere nella giusta direzione il progetto di entrambi,nella certezza che ciò risulti addirittura più importante della tecnica utilizzata o della ricostruzione digitale del profilo, piuttosto che della durata della degenza o dell'eventuale "intensità del dolore" .
