07/05/2025
La gelosia tra fratellini: una tappa normale nella crescita affettiva
dott.ssa Francesca Miglio, Psicologa Clinica, Educatrice e Istruttore Mindfulness
La gelosia tra fratellini è una delle sfide più comuni che i genitori si trovano ad affrontare. Spesso viene percepita come un problema o un segnale d’allarme, ma in realtà rappresenta una fase naturale e fisiologica dello sviluppo emotivo nei bambini. Comprendere le dinamiche che si celano dietro questo sentimento è il primo passo per affrontarlo in modo costruttivo e sereno.
Cos’è la gelosia tra fratelli?
La gelosia è una reazione emotiva complessa che nasce dal timore di perdere l’amore esclusivo dei genitori, soprattutto in seguito all’arrivo di un nuovo fratellino. Può manifestarsi con comportamenti regressivi (come richiedere il ciuccio o fare p**ì a letto), rabbia, aggressività, silenzi o richieste insistenti di attenzione.
Dal punto di vista psicologico, il bambino geloso teme di non essere più “sufficiente” per mamma e papà. Questo senso di esclusione può generare frustrazione e un bisogno profondo di riconfermare il proprio valore affettivo all’interno della famiglia.
Quando e perché compare
La gelosia può emergere già in gravidanza, quando il primogenito percepisce che qualcosa sta cambiando. Dopo la nascita del fratellino, il confronto è immediato e quotidiano: le cure intense rivolte al neonato, la stanchezza dei genitori, le inevitabili restrizioni imposte al più grande possono farlo sentire “meno importante”.
Anche tra fratelli vicini di età o, al contrario, molto distanti, la competizione affettiva può presentarsi in modi diversi, ma il nucleo è sempre lo stesso: il bisogno di essere amati, visti, ascoltati.
Come aiutare i bambini a gestire la gelosia
1. Validare le emozioni: non minimizzare o reprimere i sentimenti di gelosia. Dire frasi come “Non devi essere geloso” può far sentire il bambino in colpa. Meglio dire: “Capisco che a volte ti senti triste o arrabbiato, è normale.”
2. Evitare confronti: ogni bambino ha i suoi tempi, talenti e difficoltà. Confrontarli (“Tuo fratello dorme tutta la notte, tu no”) aumenta il senso di inadeguatezza e la rivalità.
3. Ritualizzare il tempo esclusivo: anche solo 10-15 minuti al giorno da soli con ciascun figlio, facendo qualcosa che piace a lui, possono fare una grande differenza.
4. Coinvolgere il fratello maggiore: dare piccoli incarichi (adatti alla sua età) per aiutare con il neonato può rafforzare il senso di responsabilità e appartenenza. Ma attenzione a non sovraccaricarlo o farlo “diventare grande” troppo in fretta.
5. Dare un nome alle emozioni: insegnare al bambino a riconoscere e verbalizzare ciò che prova è un dono che lo accompagnerà per tutta la vita.
Quando preoccuparsi?
La gelosia, in genere, tende ad attenuarsi nel tempo. Tuttavia, se i comportamenti aggressivi sono molto intensi, se il bambino mostra segni prolungati di disagio (tristezza, isolamento, regressioni marcate), o se la rivalità sfocia in episodi di pericolo per sé o per l’altro fratello, può essere utile rivolgersi a un professionista. Un supporto psicologico precoce può aiutare a ristabilire un equilibrio familiare sereno.
Conclusione
La gelosia tra fratellini non è un errore da correggere, ma un’emozione da accogliere e accompagnare. Con pazienza, empatia e attenzione, è possibile trasformare questo momento di crisi in un’opportunità di crescita emotiva, sia per i bambini che per i genitori. Il legame tra fratelli, se ben guidato, diventerà una delle risorse più preziose della loro vita.