I Centri di Ascolto del Disagio (acronimo di C.A.D.) sono libere associazioni di cittadini create con l’obiettivo di informare, promuovere, assistere, tutelare, rappresentare e difendere quanti versano in una situazione di disagio sociale, o in precarie condizioni socio-economiche. Per questi motivi, è facile comprendere come la parola “disagio”, contenuta nel suo acronimo, sia da riferirsi ai drammi derivanti dalle emergenze umane, così come alle difficoltà legate ad una pianificazione dei principali settori dell’economia, quali agricoltura, industria, finanza. Il C.A.D., infatti, dedica particolare attenzione anche agli imprenditori in gravi difficoltà organizzative e gestionali. I centri C.A.D., presenti su tutto il territorio nazionale e in più di venti Stati nel mondo, hanno sede nei capoluoghi di provincia, e sono aperti a tutti coloro che si riconoscono nei principi e nelle finalità proprie dell’Associazione. Ciascuno di essi opera in piena autonomia, e determina il programma delle attività da compiere. della provincia di Venezia si propone di formare gruppi di persone a cui ciascuno può aderire, offrendo il proprio contributo in termini di dibattito socio-politico e di azione concreta verso le necessità del nostro territorio. Scopo della nostra realtà sociale è quello di informare i cittadini, promuovere iniziative, assistere per quanto possibile e tutelare, sul territorio locale, gli interessi individuali e collettivi degli utenti. A tal fine, il nostro obiettivo è quello anche di costituire gruppi di persone che, mosse da sentimenti di carità sociale, mettono a disposizione le loro competenze professionali e tecniche, attivando ogni iniziativa volta alla difesa di quanti soffrono un grave disagio sociale e versano in precarie condizioni socio-economiche. Dedichiamo, infatti, come evidenziato prima, una particolare attenzione anche agli imprenditori in gravi difficoltà gestionali. Sulla base di quanto sinora esposto, nel pieno rispetto della normativa vigente, il C.A.D. della Provincia di Venezia sta cominciando ad organizzare iniziative culturali, artistiche ed artigianali, come ad esempio incontri inerenti la rivalutazione degli antichi mestieri, con la finalità di creare interesse soprattutto nei giovani, in linea di ancoraggio con lo sviluppo tecnologico contemporaneo. L’emarginazione e il disagio sociale, infatti, possono condurre a scelte inopportune quali, in casi estremi, il togliersi la vita, le dipendenze o la commissione di reati. Al fine di perseguire i nostri obiettivi possiamo contare sulla collaborazione di professionisti di vari settori che, come scopo, hanno quello di gettare le basi per un micro nuovo umanesimo, in grado di ricreare quel concetto di gruppo sociale quasi del tutto estinto. I nostri obiettivi potrebbero essere riassunti in poche righe: aiutare non solo gli altri ma anche noi stessi a cercare quelle relazioni armoniche in grado di farci sentire parte integrante, e non solo di servizio, di una società che deve appartenere a noi cittadini e non solo a coloro che, pensando troppo in alto, dimenticano spesso che per percorrere le strade della vita bisogna stare con i piedi per terra.