Elda Corazzin Psicoterapeuta Cognitivo-comportamentale

Elda Corazzin Psicoterapeuta Cognitivo-comportamentale Psicoterapia Cognitivo-comportamentale. Consulenza e sostegno psicologico. Psicologia clinica. Psicologia dell'apprendimento.

CONSULENZA PSICOLOGICA, PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE. POTENZIAMENTO E STRATEGIE COMPENSATIVE PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DISLESSIA, DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA E DISCALCULIA). CONSULENZA E FORMAZIONE PER LE SCUOLE

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COME IL MODELLO DI CLARK spiega l'ATTACCO DI PANICOConosciuto come “il modello del circolo vizioso” del panico, propone ...
29/09/2025

COME IL MODELLO DI CLARK spiega l'ATTACCO DI PANICO

Conosciuto come “il modello del circolo vizioso” del panico, propone che una determinata sequenza di eventi, in una successione circolare, conduca all’attacco di panico. Gli attacchi di panico sarebbero il risultato di “catastrofiche interpretazioni” di eventi fisici e mentali, erroneamente considerati segni di un imminente disastro, quale avere un attacco cardiaco, svenire, soffocare, diventare pazzo, ecc. In questo modello ogni stimolo interno o esterno, giudicato minaccioso, produce lo stato d’ansia e i relativi sintomi somatici associati, che, se sono interpretati in modo catastrofico, producono un ulteriore aumento del livello di ansia, intrappolando l’individuo in un circolo vizioso, culminante nell’attacco di panico.
Quando l’attacco si è verificato, intervengono almeno tre fattori per mantenere il disturbo: attenzione selettiva riguardo alle sensazioni corporee, comportamenti protettivi associati alla situazione, evitamento. Prestare selettivamente attenzione ai fenomeni del proprio corpo provoca un abbassamento della soglia di percezione delle sensazioni e comporta un aumento dell’intensità percepita, conducendo ad una maggiore predisposizione ad attivare il circolo vizioso dell’interpretazione catastrofica. Inoltre, i pazienti sviluppano comportamenti protettivi legati al contesto della situazione in cui si è verificato l’attacco, al fine di evitare le conseguenze temute. Questi comportamenti contribuiscono a mantenere il disturbo in due modi: da un lato, impediscono la possibilità di una disconferma dell’interpretazione erronea, inducendo il paziente ad attribuire il mancato avverarsi della conseguenza temuta al loro utilizzo e non, invece, al fatto che l’ansia non causa drammatiche conseguenze fisiche; dall’altro, in certi casi, alcuni comportamenti protettivi (come i tentativi di controllo del respiro) possono peggiorare direttamente i sintomi somatici e cognitivi e, di conseguenza, rendere più probabile l’avverarsi della situazione temuta. L’evitamento è un fattore di mantenimento del disturbo perché limita la possibilità del soggetto di provare ansia e di scoprire che questa non porta alle catastrofiche conseguenze temute.
Tale modello di matrice cognitivista fa parte del background teorico della psicoterapia Cognitivo comportamentale. Il terapeuta di questo orientamento se ne avvale attivamente per lo studio del caso e per impostare la terapia.

Dott.ssa Elda Corazzin, Psicologa ad indirizzo Clinico
Psicoterapeuta Cognitivo comportamentale
Perfezionata in Psicopatologia dell'Apprendimento
Ricevo a Campobasso previo appuntamento
in Via Sant'Antonio dei Lazzari 15/C

https://eldacorazzinpsicologa.my.canva.site/

Tel. 329 293 7912
(Potete contattarmi dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 18:00 alle 20:00, dal lunedì al venerdì, per prendere un appuntamento)

26/09/2025

«Quando un bambino cambia ambiente, per esempio al momento dell’ingresso alla scuola dell’infanzia, ha bisogno di tempo per adattarsi al nuovo contesto». Con queste parole la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, sottolinea come il rientro a scuola rappresenti un passaggio delicato che richiede ascolto e gradualità.

Le difficoltà dei bambini e delle bambine, il pianto come i ‘capricci’ sono parte integrante del loro sviluppo . «È importante rispettare il pianto, consolare e spiegare. Sono i primi passi verso l’autonomia, che si svilupperà gradualmente durante la crescita», evidenzia la Presidente Gulino.

Fondamentale anche il ruolo degli insegnanti, che attraverso vicinanza, professionalità ed esperienza diventano punti di riferimento essenziali per accompagnare i bambini nei contesti educativi. Tuttavia, quando il disagio persiste e incide sulla vita quotidiana, è necessario il coinvolgimento di uno psicologo, per agire in prevenzione .

«Se un bambino non riesce a stare bene a scuola, come potrà affrontare serenamente il mondo dei grandi e del lavoro domani?», conclude la Presidente Gulino.

É necessario quindi garantire la presenza di psicologi scolastici in ogni ciclo di istruzione, per la prevenzione e la promozione del benessere delle nuove generazioni.

Leggi l'intervista completa 👉🏼 https://www.leggo.it/italia/cronache/scuola_rifiuto_bambini_pianto_capricci_psicologa_cosa_fare_oggi_24_9_2025-9075431.html?refresh_ce

Come le teorie cognitiviste e dell'attaccamento spiegano alcuni aspetti del Disturbo di Panico con AgorafobiaSecondo il ...
26/09/2025

Come le teorie cognitiviste e dell'attaccamento spiegano alcuni aspetti del Disturbo di Panico con Agorafobia

Secondo il modello cognitivista, chi manifesta un Disturbo di Panico con Agorafobia ha una immagine di sé vulnerabile, bisognosa di cure, esposta ai pericoli esterni. Questo assetto cognitivo deriverebbe da una educazione infantile iperprotettiva, con limitazioni importanti del comportamento esplorativo del bambino, che mette esageratamente in guardia dai pericoli ambientali. L’esordio dell’agorafobia si verificherebbe in concomitanza con situazioni che accentuano il contrasto tra desiderio di autonomia e timore della solitudine, oppure tra necessità di protezione e idiosincrasia alle costrizioni. Il modello di Liotti sull’agorafobia estende l’analisi delle precondizioni allo sviluppo preadolescenziale e alla storia di attaccamento verso le figure genitoriali di chi soffre di Disturbo da Attacchi di Panico con Agorafobia. I meccanismi attraverso i quali si arriva al suo sviluppo sarebbero:
- Limitazioni precoci ed importanti del comportamento esplorativo, da cui si avvia la formazione di schemi cognitivi nei quali il mondo esterno costituisce un pericolo;
- Organizzazione disfunzionale dell’attaccamento (Bowlby), per cui la separazione dalle figure di attaccamento è rappresentata come intollerabile;
- Esordio della sintomatologia in connessione a variazioni importanti nei legami con le figure di attaccamento;
- Insorgenza di reazioni di ansia e panico nelle situazioni di solitudine e/o limitazione di movimento;
- Formazione di convinzioni di vulnerabilità e/o malattia che impediscono la ricerca di soluzioni adeguate ai problemi;
- Ricerca di un accompagnatore di fiducia;
- Scelta del partner in supporto alle credenze sopra descritte.

Per il trattamento del Disturbo di Panico con Agorafobia puoi contattarmi per un percorso di psicoterapia Cognitivo comportamentale.

Studio di Psicologia Clinica e Psicoterapia Cognitivo comportamentale
Dott.ssa Elda Corazzin
Via Sant'Antonio dei Lazzari 15/C a Campobasso
Ricevo su appuntamento, tel. 329 293 7912
Per info visita il mio sito: https://eldacorazzinpsicologa.my.canva.site/

19/09/2025
Nel disturbo ossessivo compulsivo è centrale il meccanismo della ruminazione. Il rimuginio è un pensiero negativo, ripet...
19/09/2025

Nel disturbo ossessivo compulsivo è centrale il meccanismo della ruminazione. Il rimuginio è un pensiero negativo, ripetitivo e persistente che prolunga la sofferenza emotiva e ostacola la regolazione delle emozioni, riguardando spesso preoccupazioni, errori o ingiustizie. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è il trattamento di prima scelta per il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e si basa su:

- Esposizione con Prevenzione della Risposta (ERP): il paziente si espone gradualmente agli stimoli ansiogeni senza ricorrere a compulsioni, imparando a tollerare l’ansia che si riduce nel tempo.

- Ristrutturazione cognitiva: aiuta a riconoscere, mettere in discussione e modificare le credenze irrazionali che alimentano il disturbo.

La CBT è supportata da solide evidenze scientifiche, raccomandata dalle linee guida internazionali, produce risultati duraturi e può essere personalizzata sui bisogni del paziente.

Per la terapia cognitivo comportamentale del Disturbo ossessivo compulsivo puoi contattare lo Studio di Psicologia Clinica della dott.ssa Elda Corazzin, esperta nel trattamento dei disturbi d'ansia, del DOC e dei disturbi dell'umore, nella nuova sede di Campobasso in Via Sant'Antonio dei Lazzari 15/C (palazzo verde di fronte all' I.C. Colozza).

Si riceve per appuntamento.
Tel. 3292937912

07/09/2025
L'insegnante "perfetto" non esiste, la classe perfetta nemmeno. Esistono le Persone.Nella mitologia la dea Armonia era f...
06/09/2025

L'insegnante "perfetto" non esiste, la classe perfetta nemmeno. Esistono le Persone.
Nella mitologia la dea Armonia era figlia di Afrodite e Ares. L’armonia derivava dunque da due valori in apparente contrasto: bellezza e conflitto. In classe, come nella vita, dobbiamo impegnarci a cercare di costruire un equilibrio dall'incontro e dalla fusione di elementi contrapposti, come le personalità così diverse degli studenti, dove la bellezza possa fiorire dalle sfide e dalle differenze che incontriamo ogni giorno.

Lo Studio di Psicologia Clinica e Psicoterapia Cognitivo comportamentale apre nella nuovissima sede di Campobasso in Via...
05/09/2025

Lo Studio di Psicologia Clinica e Psicoterapia Cognitivo comportamentale apre nella nuovissima sede di Campobasso in Via Sant'Antonio dei Lazzari 15/C (palazzo verde in zona Parco dei Pini, di fronte alla Colozza). Inizierò a fissare gli appuntamenti dal 15 settembre.

📢📢🔴🔴Messaggio importante:🔴🔴 per alcuni mesi le 🛋️sedute di consulenza psicologica e psicoterapia cognitivo-comportamenta...
01/10/2024

📢📢🔴🔴Messaggio importante:🔴🔴 per alcuni mesi le 🛋️sedute di consulenza psicologica e psicoterapia cognitivo-comportamentale potranno essere svolte esclusivamente 💻on-line. Vi terrò aggiornati 🗯️🗯️

Formazione ed aggiornamento sulle buone pratiche cliniche
29/07/2024

Formazione ed aggiornamento sulle buone pratiche cliniche

11/07/2024

Le funzioni esecutive sono processi cognitivi che permettono di pianificare e controllare il comportamento da attuare in vista di un obiettivo.

Si tratta di processi top-down (dall’alto verso il basso) di tipo consapevole e volontario, che consentono di controllare coscientemente pensiero, emozione e comportamento.
Intervengono quando occorre concentrarsi e focalizzare l’attenzione, cioè nei casi in cui le risposte automatiche e l’intuizione siano insufficienti.

Secondo un modello proposto da Miyake et al. (2000), esistono tre funzioni esecutive fondamentali:
➖inibizione
➖memoria di lavoro
➖flessibilità cognitiva

La teorizzazione di Diamond (2013) ha aggiunto tre ulteriori funzioni esecutive:
➖ragionamento
➖risoluzione dei problemi
➖pianificazione

👉Per approfondire l’argomento, consulta la sezione dedicata alle funzioni esecutive su State of Mind https://www.stateofmind.it/funzioni-esecutive/

Indirizzo

Via Sant'Antonio Dei Lazzari 15/C
Campobasso
86100

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