20/07/2025
🔵NERVO VAGO E ...🟠
Il nervo vago è parte del sistema nervoso autonomo: si tratta della parte del sistema nervoso centrale che si attiva in situazione di pericolo (cioè di stress), ed è formato da due distinti sistemi che venivano creduti antagonisti fino a pochi anni fa.
Proprio il nervo vago è a capo del sistema parasimpatico e fra le sue funzioni ci sono:
🔹favorire la produzione dell'acido gastrico,
🔸controllare la peristalsi intestinale,
🔹regolare il ritmo cardiaco,
🔸regolare l'appetito,
🔹regolare l'umore.
Queste funzioni vengono alterate quando il muscolo si infiamma e perde la sua ottimale funzionalità
⚠️Cosa provoca l'infiammazione del nervo vago? I fattori che incidono sono diversi e, come avrai capito, spaziano fra ambiti diversi. Eccone alcuni:
🔹stress e ansia,
🔸presenza di artrosi cervicale o disallineamento dell’Atlante, la prima vertebra cervicale,
🔹alimentazione non equilibrata, troppo ricca di grassi,
🔸postura scorretta,
🔹abiti non adeguati e troppo stretti.
⚠️L'infiammazione si manifesta più di frequente con:
🔹problemi alla zona cervicale,
🔸cefalea e mal di testa,
🔹formicolii,
🔸problemi alla vista,
🔹problemi di deglutizione,
🔸incremento dei battiti cardiaci che viene confuso con tachicardia,
🔹crampi allo stomaco,
🔸acidità di stomaco,
🔹nausea.
✅ Gli esercizi per il vago infiammato
Ovviamente fra i rimedi che aiutano ad alleviare l'infiammazione del vago non possono non mancare gli esercizi fisici. Se l'infimmazione dipende dalla postura può essere indicato un corso di ginnastica posturale, che rieduchi la persona ad adottare posizioni corrette per non gravare sulle parti che rischiano di essere maggiormente sovraccaricate e stressate. Allo stesso tempo questi esercizi permettono di rinforzare la muscolatura del corpo, in modo che subisca meno squilibri.
🔷Tecnica di rilascio neurofasciale
Si tratta di un esercizio di auto-aiuto, un modo facile ed efficace per ottenere una migliore funzionalità del nervo vago ventrale. Se sei abituato a eseguire massaggi, per riuscire in questa tecnica avrai bisogno di utilizzare le tue mani in un modo nuovo. Prima di praticare la tecnica su altre persone, provala su te stesso e impara come ottenere il rilascio neurofasciale.
Per indurre il coinvolgimento sociale con questa tecnica dovrai stimolare i riflessi nervosi nel tessuto connettivo lasso, esattamente sotto la cute che ricopre la base del cranio. Ciò bilancerà i livelli di tensione nei piccoli muscoli tra la base del cranio e le vertebre del collo. Sarà più semplice imparare questa tecnica se la persona è distesa sulla pancia, in modo da vedere facilmente vedere le dita. Inizia da un lato della parte posteriore della testa.
Premi delicatamente a un lato della base del cranio, e percepisci al tatto la durezza dell’osso occipitale. Testa la “capacità di scivolamento” della cute a un lato dell’occipite: con delicatezza fai scorrere la pelle sopra l'osso, a destra. Quindi lascia che torni in posizione neutra.
Ora fai scorrere la pelle a sinistra, poi lascia che torni in posizione neutra. In quale direzione c'era più resistenza?
Fai scorrere la pelle nella direzione in cui hai avvertito maggior resistenza. Procedi molto lentamente, e stai pronto a fermarti al primissimo segnale di resistenza. Potresti aver spostato la cute soltanto di pochi millimetri. Fermati in quel punto, e mantieni la posizione. Continua a percepire al tatto la leggera resistenza. Nella pausa in cui non stai facendo nulla, la persona sospirerà o deglutirà, e, mentre avviene questo rilascio, la resistenza nella pelle si dissolverà.
Quando ripeterai il test la pelle dovrebbe scorrere o scivolare facilmente in entrambe le direzioni.
Ripeti la tecnica dall'altro lato.
🔶Salamandra a quattro zampe
In questo esercizio le orecchie non dovrebbero essere né più in alto né più in basso rispetto al livello della colonna vertebrale. Per trovare la corretta posizione della testa, sollevala leggermente al di sopra di quella che pensi sia l’altezza giusta. Dovresti riuscire a percepire che la testa è lievemente sollevata. Poi abbassa leggermente la testa, al di sotto di quella che pensi sia l’altezza giusta. Dovresti riuscire a percepire che la testa è più in basso di come dovrebbe essere. Passa più volte tra queste due posizioni. Solleva un poco la testa e poi abbassala, sempre di poco. Cerca di trovare una posizione nel mezzo, in modo che la testa non ti sembri né alta né bassa. Anche se non dovessi riuscire a trovare la posizione esatta, puoi sempre ricominciare da capo.
Una volta trovata una buona posizione della testa in relazione alla colonna vertebrale, porta lo sguardo a destra; mantenendo gli occhi in posizione, inclina la testa a destra portando l’orecchio destro verso la spalla destra.
Completa il movimento continuando a piegarti di lato e coinvolgendo tutto il collo e tutta la colonna vertebrale, fino alla base.
Mantieni questa posizione dai 30 ai 60 secondi. Riporta la colonna vertebrale e la testa alla posizione centrale iniziale.
🔷Esercizio per il muscolo sternocleidomastoideo contro il collo rigido
Questo esercizio ti consentirà di ampliare la libertà di movimento quando ruoti la testa; inoltre allevierà i sintomi del collo rigido e ti aiuterà a prevenire l'emicrania. È molto simile ai primissimi movimenti che compiamo da neonati quando siamo a pancia in giù e ci appoggiamo sui gomiti, con la testa libera di muoversi per poterci guardare intorno.
Stenditi a pancia in giù. Solleva la testa e porta le braccia al di sotto del petto. Poggia il peso della parte superiore del corpo sui gomiti.
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Dott. Natale Volpe