29/08/2025
In un angolo remoto della grande foresta, sotto un cielo tinto d’oro e tra fronde che danzavano al ritmo del vento, un asino grigio, dal passo incerto ma dalla voce sicura, stava discutendo animatamente con una tigre dai fianchi eleganti e dallo sguardo di fuoco.
«Ti dico che l’erba è blu!» ragliò l’asino con convinzione.
La tigre, stupita da tanta sicurezza, socchiuse gli occhi e rispose con calma felina:
«No, asino. L’erba è verde. Lo è sempre stata. Lo vedi con i tuoi stessi occhi!»
Ma l’asino scosse la testa, batté uno zoccolo a terra e alzò il tono:
«Vuoi forse dire che sono cieco? Che non so cosa vedo? No! L’erba è blu, e se non vuoi ammetterlo, allora andiamo dal leone, il re della foresta. Lui deciderà chi ha ragione!»
Così, tra le ombre della giungla e il rumore degli uccelli in fuga, i due si diressero verso il trono naturale del leone, nascosto tra rocce antiche e radici maestose.
Il leone sedeva immobile, fiero e silenzioso, con occhi che sembravano leggere nei cuori. Quando i due arrivarono, fu l’asino a parlare per primo, con la foga di chi è sicuro di vincere:
«Maestà! La tigre mi ha contraddetto! Io dico che l’erba è blu… e lei insiste che sia verde! È un affronto! Una mancanza di rispetto!»
Il leone osservò l’asino per qualche secondo, poi disse lentamente, con voce profonda:
«Hai ragione, asino. L’erba è blu.»
La tigre scattò in avanti, confusa:
«Ma come, Maestà? Lei sa bene che l’erba è verde…»
Ma il leone la interruppe con un gesto della zampa:
«E per aver discusso con un asino, tu, tigre, riceverai tre giorni di silenzio.**
L’asino esultò, saltellando via con orgoglio e sorriso beato.
La tigre rimase immobile, sconcertata. Quando l’asino fu lontano, si rivolse al leone, più ferita nell’anima che nell’orgoglio:
«Maestà… perché? L’erba è verde. Lo sa anche lei. Perché dargli ragione?»
Il leone la fissò con occhi pieni di una calma millenaria, poi disse:
«Saggia tigre, tu hai detto la verità. Ma hai commesso un errore: hai sprecato il tuo tempo discutendo con chi non vuole ascoltare. Non importa quante verità hai da offrire: chi è chiuso nella sua ignoranza non le vedrà mai.
La tua punizione non è per ciò che hai detto, ma per aver abbassato la tua saggezza al livello della sua ostinazione. Impara: a volte il silenzio è più potente di mille ruggiti.» Ci sono battaglie che non meritano il nostro tempo. La saggezza non si misura nel vincere ogni discussione, ma nel scegliere quali vale la pena combattere.
Ci sono battaglie che non meritano il nostro tempo. La saggezza non si misura nel vincere ogni discussione, ma nel scegliere quali vale la pena combattere.