04/11/2025
Qualche mese fa è arrivato in studio un uomo sulla cinquantina. Lombalgia cronica, rigidità totale, postura chiusa. Ma non era venuto per quello.
Era venuto perché sua moglie lo aveva "costretto". Lui, il massaggio, non lo voleva. "Non mi piace farmi toccare", mi ha detto subito, con un misto di imbarazzo e diffidenza.
Abbiamo parlato per venti minuti prima di iniziare. Gli ho spiegato che il trattamento non è invasione, è dialogo. Che non avrei "fatto" niente a lui, ma con lui. Che poteva fermarmi in qualsiasi momento.
La prima seduta è stata cortissima, superficiale, rispettosa. Ma qualcosa si è mosso.
Alla terza seduta mi ha detto: "non ricordavo più cosa significasse sentire il mio corpo senza dolore".
Alla quinta: "mia moglie dice che sono meno nervoso".
Alla decima: "grazie per avermi aspettato".
Non tutti sono pronti a essere toccati. E va bene così. Il corpo ha i suoi tempi. E il rispetto di quei tempi è già terapia.
Hai mai avuto resistenza a farti trattare? Cosa ti ha aiutato a superarla?