Dott.ssa Laura Bandelloni - Disturbi del comportamento alimentare

Dott.ssa Laura Bandelloni - Disturbi del comportamento alimentare Psico-pedagogista clinica specializzata nei disturbi del comportamento alimentare: obesità, anoressia, bulimia, disturbo BED.

Supporto pre e post-chirurgia bariatrica e aiuto a migliorare il rapporto con il cibo. Disponibile online e in studio a Treviso.

26/09/2025

La seconda parte del video “Mindfulness eating” per mangiare lentamente. Per ascoltarlo mettersi in una situazione di tranquillità e rilassamento. Buon ascolto!

21/09/2025
15/09/2025

“Mangerei sempre… non riesco a fermarmi… mi vergogno di me stessa!”
Quante volte hai provato queste stesse sensazioni?
👉 Si chiama Craving: quel desiderio irrefrenabile che ti spinge verso cibi dolci e super calorici, spesso innescato da emozioni intense.
È il tuo cervello che, attraverso il sistema della ricompensa edonica, ti porta a cercare sollievo immediato.
Per qualche istante il piacere sembra spegnere l’ansia, la tristezza, la frustrazione.
⚡ Ma poi?
Arriva il senso di colpa, la vergogna, la punizione interiore… e il loop ricomincia.
La buona notizia? ✨
Uscire da questo circolo vizioso è possibile. Non esistono bacchette magiche, ma un percorso che lavora in profondità sulle emozioni e sulle dinamiche personali.
🌱 Perché il problema non è solo “il cibo”.
Il vero lavoro è imparare a gestire ciò che ti spinge verso quel cibo.

28/08/2025

💭 Hai un rapporto difficile con il cibo e non sai come affrontarlo?
Forse senti che il cibo è diventato un rifugio… oppure un nemico.
Forse ti sembra che nessuno possa capire davvero cosa provi.
Se ti riconosci in queste parole, voglio dirti una cosa importante: non sei solo/a.
I disturbi del comportamento alimentare non sono una colpa, ma una sofferenza che può essere affrontata e trasformata con il giusto supporto.
✨ Qui troverai uno spazio di ascolto, comprensione e strumenti per iniziare un percorso di cambiamento.
📩 Seguimi per contenuti dedicati nel mio fb professionale o scrivimi in Messenger se vuoi maggiori informazioni.
➡️ Il primo passo non è mai semplice… ma è il più importante

28/08/2025

Potrebbe essere l’inizio di una storia…. “Il mito della perfezione mi ha rovinato la vita”!

Vivevo una bassa autostima, mi sentivo imperfetta, non trovavo alcuna grazia in me stessa, non mi sentivo meritevole di visibilità ……allora compensavo questa mia “mancanza di essere” con il “dover essere” agli occhi degli altri quasi ad elemosinare credibilità e quel valore che pensavo non possedere!
Gli altri erano i miei giudici o anche i miei persecutori, cui dovevo mostrare una maschera che mi proteggeva dal mondo.
Si era creato in me un cortocircuito emotivo che occupava più domini della mia vita, il lavoro, lo studio, le relazioni ……. in tutto dovevo eccellere per sentirmi accettata, forse dovendo adeguarmi a quella bambina perfetta ad immagine della mia famiglia.
Arriva presto il cibo a consolare i miei disagi e a riempire quei vuoti esistenziali fatti di paura e di colpa.

Non si esce da questa “impasse” con la dieta miracolosa, ma con un lungo lavoro sulla persona da cui nasce una consapevolezza diversa.

23/08/2025

✨ Cosa accade nella mente di chi vive un disturbo alimentare?

Mi torna in mente il mito della Caverna di Platone.

🔒 Il disturbo alimentare è come una caverna oscura, un mondo parallelo fatto di ombre, parvenze e convinzioni in cui regna la paura con l’impossibilità di vedere il reale che costringe la persona a vedere solo quella realtà e a rapportarsi con essa.

Dentro quella caverna cosa percepisce?
👉 “Sono incapace.”
👉 “Non valgo nulla.”
👉 “Sono grassa.”
👉 “Sono un fallimento, non ne uscirò mai.”

Un loop continuo, doloroso, che diventa l’unica realtà possibile, ineluttabile e infinita.

💡 Ma cosa rappresenta la terapia?
Cominciare a vedere da lontano una luce, una speranza, una possibilità.
È la luce in fondo alla caverna.
Una speranza che all’inizio può spaventare, perché abituati al buio fa male guardare la luce.
Eppure è proprio lì che inizia il cambiamento.

🌱 La terapia è un cammino:
un lavoro di consapevolezza, di ristrutturazione dei pensieri, di distacco dalle ombre…
per imparare a vedere la luce dove prima c’era solo oscurità.

12/08/2025

Cosa succede quando restringiamo al massimo l’alimentazione, come reagisce il nostro corpo e la nostra mente?
Lo studio più attendibile su questo argomento, anche se ormai datato, è il Minnesota study o studio sul semi-digiuno.
E’ uno studio implementato in America all’Università del Minnesota.
Furono reclutati 36 soggetti maschi, psicologicamente sani, che volontariamente si sottoposero a questo esperimento di forte restrizione alimentare come opzione al servizio militare.
Tra loro nacque una buona socializzazione, e furono studiate le loro caratteristiche di personalità.
Nei mesi successivi venne limitato progressivamente il loro introito calorico, fino ad arrivare ad un semi-digiuno.
Molti non riuscirono a resistere a questo esperimento e rinunciarono.
Gli altri soggetti, che portarono a temine l’esperimento, vennero attentamente studiati per capire gli effetti della forte restrizione calorica sia nel corpo che nei comportamenti.

Questi furono i risultati dell’esperimento:
- Modificazioni fisiche: disturbi del sonno, astenia, disturbi gastro-intestinali, fotofobia, edemi, ipotermia, parestesie, diminuzione metabolismo basale, diminuzione libido e vis.
- Modificazioni cognitive: diminuita concentrazione, povertà di giudizio, apatia.
- Modificazioni psicosociali: depressione, ansia, irritabilità/rabbia, labilità emotiva, episodi psicotici, cambi di personalità, isolamento sociale.
- Comportamento alimentare: preoccupazione per il cibo, collezione di ricette, inusuali abitudini alimentari, abuso di bevande calde, attacchi bulimici.

Terminato l’esperimento la vita di qualcuno venne sconvolta, in ogni caso ci vollero sei mesi per riportare questi soggetti ad un regime alimentare precedente.

10/08/2025

Ricercatori italiani hanno scoperto che le cellule degli uomini, se sottoposte a stress, tendono a "suicidarsi". Quelle delle donne, invece, resistono e si preparano a sopravvivere. ⤵

06/08/2025

💭 L’ansia e i disturbi alimentari: quando la paura prende il controllo.

Hai mai sentito l’ansia come un virus che si insinua nella mente, senza preavviso?
Nei disturbi alimentari, l’ansia è una costante invisibile, un "programma mentale" che si attiva ogni volta che:
🍽️ pensi al cibo
👀 ti senti osservato
🪞 ti guardi allo specchio
😞 temi il giudizio degli altri
È come un loop continuo che ti ripete: “non ce la farai, non sei abbastanza”.
Anche se razionalmente sai che quella paura è esagerata… il tuo corpo e la tua mente continuano a reagire come se fosse tutto reale.

Ma c’è una via d’uscita: cambiare processo. Come?

🔁 Invece di alimentare la minaccia o la catastrofe, puoi imparare a coltivare i fattori di protezione.
💡 Puoi iniziare a chiederti: “E se invece ce la facessi?”
🌱 “E se la soluzione fosse meno lontana di quanto credo?”
"Se la mia catastrofe mentale non si avverasse?
👉 Questo è il cuore della terapia: spegnere i circuiti della paura, riattivare pensieri più equilibrati, riscrivere il tuo dialogo interiore.
Non è magia, è un percorso di vita, un passo alla volta.
E sì, puoi farcela!

28/07/2025

🔬 Verso una Nuova Cultura dell’Obesità!

Sui social la figura femminile è spesso intrappolata in un ideale irraggiungibile: magra, perfetta, costantemente performante.

Ma quanto pesa questo “dover essere”? E soprattutto, quanto condiziona la percezione che una donna ha di sé stessa?
📉 Ancora oggi l’obesità è raccontata con una lente distorta:
👉 giudizio morale ("manca di volontà")
👉 soluzioni semplicistiche ("basta mangiare meno e muoversi di più")
👉 invisibilità del dolore psichico che accompagna questa condizione
🎯 È urgente passare dalla non-cultura dell’obesità, basata su colpa e stigma, a una vera cultura dell’obesità, che riconosca:
• la dignità della persona che ne soffre
• le sue sofferenze nascoste
• il disagio emotivo e il senso di sconfitta che troppo spesso l’accompagnano
• la complessità clinica e psicologica della patologia

💭 Quanti sono davvero pronti a riconoscere l’obesità per ciò che è: una malattia multifattoriale, e non un errore individuale?
Il cambiamento culturale parte da una nuova narrazione.
Una narrazione che non giudica, ma ascolta.
Che non semplifica, ma approfondisce.
Che non stigmatizza, ma restituisce umanità.

🌱 Educare, informare, accogliere: è così che possiamo creare un terreno fertile per il cambiamento.

Indirizzo

Via Marzemine 26
Carbonera
31030

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