Francesca Forner

Francesca Forner Psicologa. Trainer TaBO [Training al Benessere Olistico]. Amo offrire occhi nuovi [con cui leggersi

26/08/2021

Se camminassi senza scarpe a Treviso attirerei lo sguardo di tutti i passanti. A Santiago ho camminato così del tutto inosservata.

Cos’è la normalità?

Se dovessimo trovare una frase celebre del cammino sarebbe: “siamo un team”.Quando si lavora in squadra ci si supporta v...
23/08/2021

Se dovessimo trovare una frase celebre del cammino sarebbe: “siamo un team”.

Quando si lavora in squadra ci si supporta vicendevolmente, facendo attenzione a chi è più fragile e utilizzando le risorse di chi è più forte, ci si dirige verso un obiettivo unico con valori e con modalità condivise.

E oggi il team, dopo circa 800 chilometri per e dopo circa 350 chilometri per me, è arrivato a Santiago.

Nessuna parola può rappresentare le emozioni provate.

Giorno 12.
Santiago de Compostela.

Qui al cammino di Santiago:- si cammina- si sta costantemente a contatto con la natura- si superano i propri limiti- si ...
21/08/2021

Qui al cammino di Santiago:
- si cammina
- si sta costantemente a contatto con la natura
- si superano i propri limiti
- si osservano i dettagli
- quando si fa fatica si va avanti
- non si dà nulla per scontato
- ci si confronta con persone diverse
- si persegue almeno un obiettivo
- ci si dirige verso una direzione ben definita
- si ringrazia
- si riflette.

Non dovrebbe essere tutta la vita così?

A proposito dell’ultimo punto, dopo aver seguito di oggi sulla situazione in Afghanistan, e io ci siamo chiesti: “qual è la differenza tra una suora e è una donna con il burqa?”: esteticamente quasi nessuna, ciò che cambia è il significato attribuito all’abito, culturalmente e socialmente costruito.

Due significati, tutti e due costruiti socialmente: come possiamo parlare di “giusto” e di “sbagliato”?

Giorno 10.
Melide.
Mancano 50 chilometri a Santiago.

Quando si cammina in due [simbolicamente la vita di coppia] ci sono dei momenti in cui si procede allo stesso ritmo e de...
21/08/2021

Quando si cammina in due [simbolicamente la vita di coppia] ci sono dei momenti in cui si procede allo stesso ritmo e degli altri in cui si hanno ritmi diversi. Solo chi potrebbe camminare più velocemente può rallentare temporaneamente. Si può scegliere di andare avanti, di aspettarsi, di rallentare, di dividersi. Le decisioni, come sempre, dipendono da un’accurata analisi delle risorse a disposizione e dall’obiettivo!

Giorno 9.
Ventas de Naròn.

Dentro a ogni difficoltà puoi trovare delle opportunità. Sempre.Le generi tu, con il tuo modo di pensare.Giorno 7.Samos....
20/08/2021

Dentro a ogni difficoltà puoi trovare delle opportunità. Sempre.
Le generi tu, con il tuo modo di pensare.

Giorno 7.
Samos.

Giorno 8.
Barbadelo.

Quando sono stata qui al cammino nel 2017 le certezze erano fondamentalmente solo due:- si cammina- quando si arriva a d...
17/08/2021

Quando sono stata qui al cammino nel 2017 le certezze erano fondamentalmente solo due:
- si cammina
- quando si arriva a destinazione si trova una doccia calda e un letto.

In questi ultimi due giorni ho sperimentato l’assenza di queste due certezze.
Il giorno di ferragosto a causa di un’infiammazione al ginocchio mi sono chiesta se il giorno seguente (ieri) avrei potuto camminare.

Oggi invece e io siamo partiti senza la certezza di trovare un letto per la notte: solo 31 posti all’ostello Municipal e nessun altra possibilità per dormire nel giro di 15 km. Sveglia alle 4:15, inizio della camminata alle 4:45 e siamo stati i sesti a entrare💪🏻!

L’assenza dà sempre più valore alla presenza.
Ma perché dobbiamo sperimentare necessariamente l’assenza prima di dare valore alla presenza? Non potremmo solo immaginarla?

Oggi probabilmente hai potuto camminare e dormire su un letto morbido.

Ne sei consapevole o lo dai per scontato?

Giorno 5.
Villafranca del Bierzo.

Giorno 6.
O Cebreiro.

P.s.: nello zaino del Pellegrino bisognerebbe avere uno spazio per portare con sé 😅

Oggi ho:- ammirato la via lattea a Fonsebadón- aspettato l’inizio dell’alba a la “cruz de hierro”- camminato accanto all...
15/08/2021

Oggi ho:
- ammirato la via lattea a Fonsebadón
- aspettato l’inizio dell’alba a la “cruz de hierro”
- camminato accanto alle nuvole nel punto più alto del cammino
- avuto qualche problema tecnico con un ginocchio.

La bellezza della vita in cui siamo immersi a volte mi toglie il fiato.

Quanto spesso ti soffermi a osservarla?

Giorno 4.
Ponferrada [punto di partenza del mio cammino del 2017].

Se non avessi scelto consapevolmente come parlarmi dentro, non sarei riuscita a percorrere gli ultimi 5 chilometri del p...
14/08/2021

Se non avessi scelto consapevolmente come parlarmi dentro, non sarei riuscita a percorrere gli ultimi 5 chilometri del percorso di oggi: tutti in salita nel caldo torrido, dopo altri 20, più o meno sempre in salita, più o meno nel caldo torrido.

Le gambe vanno anche avanti per inerzia.
Come pensare dipende solo da me.

La giornata è raccontata da un’unica foto, scattata al mattino: nel resto del percorso difficilmente ho trovato le forze per fermarmi e per fotografare. Resta tutto impresso nella mia memoria. Soprattutto la soddisfazione che ho provato quando sono arrivata alla meta. Soddisfazione che ricorderò domani, nei momenti di maggiore fatica, per trovare la forza di andare avanti.

D’altra parte, non funziona proprio cosi, quella “cosa” di cui spesso ci parla, chiamata “motivazione”?

Giorno 3. Impegnativo.
Fonsebadón.

Dopo parecchi chilometri sotto il sole cocente [e se lo dico io…], quando le gambe influenzano il pensiero e il pensiero...
13/08/2021

Dopo parecchi chilometri sotto il sole cocente [e se lo dico io…], quando le gambe influenzano il pensiero e il pensiero influenza le gambe, vedo in lontananza un po’ di ombra: non potevo desiderare di meglio. Mi avvicino e leggo “esta lugar es un regalo para ti” [questo posto è un regalo per te]. Un ristoro all’ombra, con limonata, spremuta, frutta fresca, uova, caffè, tè, marmellate, frutta secca.
Tutto gratuito.
Tutto per i pellegrini.

Amo la gratuità.
Amo la gratitudine.

Come amo significare i miei dolori fisici come strumento per raggiungere l’obiettivo.

Grazie a pensieri di bellezza e di gratitudine per la vita, arnica, compeed e i consigli di domani si riparte!

Giorno 2.
Astorga.

12/08/2021

“Ciò che “io sono” non è così accessibile e se voglio renderlo tale debbo fermarmi, arrestare la spontaneità continua della mia esperienza, e intenzionalmente rivolgere la mia attenzione su me stesso” dicono Berger e Luckmann.

Esattamente come quello che ho vissuto oggi, durante i miei primi 25km di cammino, fermandomi a sentire come stavano i miei piedi e scegliendo quali pensieri fare a riguardo.

Giorno 1.
San Martin del Camino.

Non ti puoi ritrovare se non ti sei mai perso. Ti puoi allontanare fisicamente, possono cambiare le abitudini, ma non pu...
11/08/2021

Non ti puoi ritrovare se non ti sei mai perso. Ti puoi allontanare fisicamente, possono cambiare le abitudini, ma non può esserci assenza quando c’è appartenenza.

Di questa giornata ricorderò sempre il momento in cui aprendo Google Maps ho scoperto di essere a 900 metri da e il suo abbraccio di appartenenza.

Domani inizio a camminare e continuo a riflettere. Perché il mio lavoro è pensiero. E il pensiero è sempre.

Giorno 0.
Leon.

➋➎ 🅖🅘🅤🅖🅝🅞È passato un mese dal 25 giugno, ma poco conta il tempo che passa, contano piuttosto le scelte fatte e le modal...
25/07/2021

➋➎ 🅖🅘🅤🅖🅝🅞

È passato un mese dal 25 giugno, ma poco conta il tempo che passa, contano piuttosto le scelte fatte e le modalità utilizzate per ascoltare, accogliere e costruire: sono queste infatti ad alimentare una relazione sana e progettuale e a distinguerla da una disfunzionale e ferma.
Ciò non implica evitare le fatiche, di cui siamo tutti inevitabili testimoni, ma trovare gli sguardi, i sorrisi e la complicità di queste foto, per andare oltre e per risignificarle.

Non è una storia alla “Mulino Bianco”.
È una dimensione possibile, se costruita.

🅟🅔🅝🅢🅘🅔🅡🅘Silvia: "Francesca, ma come faccio a capire se questo pensiero è reale?"Francesca: "non è reale, nessun pensiero...
26/05/2021

🅟🅔🅝🅢🅘🅔🅡🅘

Silvia: "Francesca, ma come faccio a capire se questo pensiero è reale?"
Francesca: "non è reale, nessun pensiero lo è, ma tutti hanno il potere di generare qualcosa di reale".

Ieri  e .dovidio ci hanno fatto uno scherzo.Ci hanno fatto credere che fosse successo un incidente.A seguito sono succes...
02/05/2021

Ieri e .dovidio ci hanno fatto uno scherzo.
Ci hanno fatto credere che fosse successo un incidente.
A seguito sono successe due cose interessanti.

(1) credere che l'incidente fosse realmente avvenuto mi ha fatto abbassare il livello di analisi, mettendomi nella condizione di non soffermarmi su una serie di informazioni che mi avrebbero permesso di capire che si trattava di uno scherzo, rendendo coerente quindi ciò che vedevo con l'idea di fondo che l'incidente fosse reale;

(2) credere (idea) che l'incidente fosse realmente avvenuto ha generato effetti (reali) come paura, preoccupazione, organizzazione del tempo per raggiungere Paradoxa, chiamata a .dovidio etc.

Poi ho scoperto che solo l'incidente era uno scherzo, ma non quello che mi era successo dopo.
Quello che mi era successo dopo è come funziona la mia e la tua vita.

Credi in una cosa.
Credi di essere una persona disordinata, sbagliata, inadeguata, pigra...
Crederci ti mette nella condizione di non dare rilevanza alle informazioni non coerenti con l'idea stessa (non noti che qualche volta sei ordinat*), rendendo coerente ciò che accade con quello che credi di te (non trovi le chiavi dell'auto e pensi: "è proprio vero che sono disordinat*) e di generare effetti di realtà (davvero lasci le cose in disordine).

Ciò che credi definisce tutto.
Ciò che credi di te, definisce te.
Facci molta attenzione.

26/04/2021

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Grazie.

Non serve aggiungere altro.
Mi emoziona così.

William Thomas nel 1928 definì che"se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro con...
01/04/2021

William Thomas nel 1928 definì che"se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze".

Ora ti spieghi perché se pensi di essere timida, assumendo che la timidezza esista, parli poco?

Oppure perché se pensi di essere pigro, assumendo che la pigrizia esista, fai poco?

Individua l’esempio più calzante per te.
Il concetto è chiaro.

|FF|

➊➋Anni in cui  sopporta .francesca.forner: 12Mezzi di trasporto motorizzati a due ruote cambiati negli anni: 4Viaggi fat...
30/03/2021

➊➋

Anni in cui sopporta .francesca.forner: 12

Mezzi di trasporto motorizzati a due ruote cambiati negli anni: 4

Viaggi fatti: ho perso il conto

Viaggi da fare: non stimabili

Progetti: tanti, alcuni realizzati, altri in fase di realizzazione, altri da pianificare, altri da sognare

Valori condivisi: in continuo allineamento e consolidamento

A cosa non rinunciare mai: al dialogo e alla consapevolezza dell’importanza di agire il cambiamento, anziché evitarlo

Indirizzo

Vicolo Don Tentori, 15
Carbonera
31030

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