26/10/2025
Nel mio lavoro da psicoterapeuta ho incontrato molte persone che hanno dovuto fare i conti con il proprio “destino”: malattie, perdite, eventi che non hanno scelto e che non dipendevano da loro.
Eppure, nonostante tutto, hanno affrontato e continuano ad affrontare, la sfida di stare in piedi davanti alla vita.
Molti di loro non si percepiscono forti: si definiscono “sopravvissuti” e, spesso, si sentono persino deboli, insufficienti, inadeguati.
Io invece li vedo per ciò che sono: persone dal cuore tenace, con uno spirito che resiste anche quando vacilla.
E per questo le ammiro profondamente.