30/05/2025
La natura della voce è corporea. E’ respiro e suono.
Ogni individuo ha un respiro unico, originale e inconfondibile, frutto della storia personale, familiare e sociale. Ascoltarlo e lasciare che si racconti è strumento di conoscenza di sé e di relazione con l’Altro.
Il movimento del respiro coinvolge tutto il corpo in una relazione continua tra dentro e fuori, scandita da un ritmo proprio e dotata di una qualità di movimento che rispecchia ritmo e qualità costitutivi della persona.
Partendo dal movimento del respiro, arriviamo a considerare anche la voce come un movimento. La voce è infatti regolata dallo spazio e dal tempo: dallo spazio di risonanza del corpo intero, che rende ogni voce unica; dal tempo della sua durata: il tempo della presenza, della relazione.
Il respiro ci permette, quindi, di rintracciare gli elementi corporei e materici della voce e di coglierne il suo valore relazionale, prima ancora della parola, in un’area non immediatamente accessibile ma che continuamente ci parla e chiede di essere ascoltata.
*Laboratorio finalizzato all’esperienza e alla comprensione della corporeità del suono e della voce, secondo Atem-Tonus-Ton®
Atem-Tonus-Ton®, Letteralmente Respiro - Tono - Suono, ideato in Germania da Maria HöllerZangenfeind, è un metodo pedagogico finalizzato all’esperienza e alla comprensione della corporeità del suono, e quindi della voce, e al suo utilizzo nel campo terapeutico, artistico (arti drammatiche, canto), della didattica musicale e di tutte le professioni che fanno largo uso della voce. Il “respiro percepibile” descritto da Ilse Middendorf è una modalità respiratoria situata a metà strada tra il respiro involontario e il respiro volontario, tra l’automatismo e il controllo volontario della respirazione. Nel “respiro percepibile” si può essere testimoni della propria funzione respiratoria autonoma senza disturbarne il decorso. La conoscenza del respiro offre un’esperienza di consapevolezza sensoriale del corpo, e quindi un’opportunità individuale di cogliere il proprio essere nella sua interezza. Il percorso proposto da Ilse Middendorf si articola in un’accurata analisi della relazione del respiro con gli spazi corporei, con gli spazi sonori, con il movimento.