23/05/2019
Il 26 Maggio ci saranno a Carpegna, assieme al voto per le europee, le elezioni per il nuovo sindaco. Il
Dottor Carmelo Romeo presenterà il suo programma giovedì (oggi) 23 Maggio… (foto 1)
Ed il Signor Mirco Ruggeri presenterà il suo programma venerdi 24 maggio (foto 2).
Entrambi i programmi saranno presentati alle ore 21.00 presso il nuovo Auditorium di Carpegna.
Io non avrò possibilità di votare, in quanto residente altrove ma, come padrona di casa del Palazzo di
Carpegna e rappresentante acquisita della famiglia Carpegna, incoraggio tutti a partecipare ad entrambe le
presentazioni. Questo per non avere un’idea preconcetta del candidato e per ascoltare con attenzione i due
programmi.
Anche perché vorrei spezzare una lancia a favore del palazzo e di tutta Carpegna:
Trovo che il palazzo appartenga a tutti i carpegnoli, nel cuore e nell’affetto. E’ come un gigante buono che,
troppo spesso, è stato chiuso, anche alla semplice entrata nell’atrio. La famiglia ed i carpegnoli hanno
collaborato invece insieme nel tempo per aiutarsi a vicenda. Parlo di Guido Carpegna, senatore del Regno
che, ha aiutato i rientri dei soldati durante e subito dopo la prima guerra mondiale, del fatto che assieme a
suo fratello, ha organizzato dopo la guerra finanziamenti per la prima piantumazione del Monte Carpegna,
così anche per dare lavoro agli abitanti di Carpegna. Mi riferisco anche di Ulderico, nonno di mio marito
Antonio che è stato salvato dai carpegnoli che, alla fine delle seconda guerra mondiale, alla vista di alcuni
partigiani che volevano prenderlo prigioniero hanno risposto ‘Lasciate libero sua ‘celenza’, è il nostro
padre’. Per non parlare di altri episodi,
C’è stata quindi una continua collaborazione tra il palazzo e la popolazione di Carpegna, specialmente nei
tempi difficili.
Sarebbe quindi bello che il palazzo, con la nuova amministrazione continuasse a vivere, e respirare a pieni
polmoni ed essere utilizzato dai Carpegnoli e dai turisti in determinati giorni.
Che ognuno possa veramente ‘carpire’ la memoria e la bellezza del posto anche tramite il palazzo.
Invio una foto di una delle varie riproduzioni originali di Paolo Pasquini ‘La Pausa’ 1996. (foto n.3) E’ un olio
che mi piace molto. Raffigura un uomo ‘disperato’ tipo quello di Munch, che decide di fare una pausa. La
pausa gli concede una bella protezione e ristoro per il cammino che deve intraprendere. Pausa come
preghiera che è l’emblema della pausa in assoluto, ma anche come assenza dalle preoccupazioni, dal tempo
che passa, dal volere in assoluto eccellere subito e non in maniera graduale, la pausa dall’egemonia del
modernismo, che spazza la memoria dei nostri padri come niente, pausa dall’individualismo ed egoismo.
Nell’attimo della pausa la persona sembra essere rasserenata perché ha fatto un passo verso la meta e si è
riposato nella sua persona.
Ecco io trovo che il palazzo sia un riposo ed un contenitore per tutti. Una ‘scatola’ un contenitore, dove si
può ritrovare se stessi, essere protetti dal ‘mondo’ che parla di cose non vere, di rassegnazione e non di
speranza.
Lo vedo con Filippo, mio figlio di quasi 10 anni, che con il suo autismo (oltre ad essere down) trova un modo di riempire ‘la fortezza
vuota’ della sua vita (come B.BETTLEHEIM definisce l'autismo nel suo libro) e con tutta l’atmosfera che respira, inizia ad aprirsi agli altri ed almondo.
Come ultima foto (foto n.4) vorrei raffigurare una piccola scenetta che si riferisce alla ‘Collaborazione o
Cooperazione. In questo caso è stato stampato per Ponza il cui porto è stato guarda caso costruito da un
mio antenato Winspeare nell’800.
I due asini (senza nessun riferimento ad alcuno) capiscono che collaborando possono mangiare entrambi.
Mi auguro quindi che il voto sia ponderato, non spinto da interessi personali ma, dall’interesse di tutta la
comunità.
Grazie.
Clara di Carpegna Falconieri (Winspeare)