28/11/2025
🤍 A volte immaginiamo che il dolore abbia una scadenza, come se ci fosse un momento preciso in cui tutto dovrebbe tornare com’era prima. Ma la verità è che certi vuoti non si colmano: diventano parte di noi.
Non significa vivere ancorati al passato, né rassegnarsi alla sofferenza. Significa riconoscere che alcune ferite non chiedono di essere guarite del tutto, ma integrate. Con il tempo, attorno a quelle crepe si aggiungono nuove esperienze, nuove persone, nuove emozioni. E impariamo a convivere con ciò che abbiamo perso senza smettere di andare avanti.
Non è debolezza: è crescita. È la forma più autentica di resilienza.
Aggiungiamo vita, ogni giorno. Anche quando fa male.