
06/08/2025
🗣️Introduzione alla parte del libro
Se nella prima parte (Finché amante non ci separi) il “terzo” era occupato dal , l'altrove emotivo, l' che irrompe e svela le crepe dell’ ,
In questa seconda parte il terzo è meno eclatante, ma forse ancora più , perché legittimo e doveroso: il .
Non entra in punta di piedi, ma si installa gradualmente.
🕥Sotto forma di orari che si allungano, messaggi fuori tempo, progetti che diventano rifugi, e poi silenzi, stanchezze, distrazioni.
È il "terzo" che non si vede, ma si sente.
Non ha odore di profumo, ma di carta stampata, di luce artificiale, di notifiche continue.
Qui il lavoro diventa interlocutore intimo, partner invisibile, ma ingombrante.
Un terzo che divide letti, tavole, pensieri, preoccupazioni.
Racconteremo:
- di donne che scelgono la e vengono ancora penalizzate per questo;
- di uomini che si perdono nel , dimenticando il ;
- di coppie che si parlano solo nei condivisi;
- di affetti sacrificati sull’altare della ;
- di relazioni che nascono sul posto di lavoro… e finiscono per colpa dello stesso lavoro.
Il lavoro diventa , compensazione, alibi, .
Il “terzo” che non si ama, ma a cui si obbedisce.
Benvenuti nella seconda parte del .
Quella in cui a separare non è un altro amore, ma tutto ciò che ci allontana da noi stessi, mentre inseguiamo ciò che pensiamo di dover essere.
👉Finché lavoro non ci separi 👈
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