
24/07/2024
♥️♠️ Dialogo tra Maestro e Allievo: L'Apparire e l'Essere
Un antico monastero situato sulle montagne. Un giovane allievo, Paolo, si trova nel cortile del monastero, intento a meditare. Il maestro, il saggio, si avvicina lentamente, notando l'espressione pensierosa di Paolo.
* Maestro: (Sorridendo) Paolo, vedo che sei immerso nei tuoi pensieri. Posso chiederti cosa turba la tua mente?
- Paolo: (Alzando lo sguardo) Maestro, sto riflettendo su una questione che mi preoccupa da tempo. Ho notato che molti dei miei amici, che vivono in città, sembrano ossessionati dal voler apparire e mettersi in mostra. Pubblicano continuamente sui social media, mostrano tutto quello che fanno, cercando costantemente approvazione. Sembra che abbiano tutto, ma non sembrano felici. Perché è così?
* Maestro: (Annuisce) È una domanda molto profonda, Paolo. L'apparenza e il desiderio di essere al centro dell'attenzione possono spesso portare a una felicità superficiale e temporanea, ma non a una vera soddisfazione interiore. Vieni, camminiamo insieme e parliamo di questo.
- Paolo: Grazie, maestro. Voglio davvero capire perché il voler apparire non porta alla felicità.
* Maestro: (Inizia a camminare lentamente) Vedi, Paolo, la felicità autentica proviene dall'interno. È uno stato di pace e di soddisfazione che non dipende dalle circostanze esterne o dall'approvazione altrui. Quando le persone cercano di mostrare, spesso lo fanno per riempire un vuoto interiore o per cercare validazione esterna. Questo può portare a una sensazione di felicità momentanea, ma non dura a lungo.
- Paolo: Ma perché le persone sentono questo bisogno di mettersi in mostra, maestro? Non sarebbe più semplice cercare la felicità dentro di sé?
* Maestro: (Sorridendo) Ah, ma questa è la questione. Molte persone non sanno come cercare la felicità dentro di sé. Viviamo in una società che ci insegna che il valore personale è determinato dall'abito che indossiamo, da quanto viaggiamo, da quanti aperitivi fotografiamo, da quanti eventi di intrattenimento partecipiamo, dall'immagine che proiettiamo agli altri e da quanto crediamo di essere invidiati. Questo crea una continua corsa all'apparenza, ma non insegna come coltivare la felicità.
- Paolo: Capisco. Ma come possiamo aiutare le persone a vedere che la felicità vera non si trova nell'apparenza?
* Maestro: Ogni persona deve percorrere il proprio cammino per scoprire questa verità. Tuttavia, possiamo offrire degli insegnamenti e degli esempi. Ti racconterò una storia, una storia che spero possa aiutarti a comprendere meglio.
- Paolo: Sono tutto orecchi, maestro.
* Maestro: C'era una volta un giovane principe di nome Edoardo, che viveva in un magnifico castello. Edoardo aveva tutto ciò che si potesse desiderare: ricchezze, bellezza e potere. Tuttavia, non era felice. Sentiva un vuoto dentro di sé che non riusciva a colmare. Così, iniziò a organizzare grandi feste e a indossare abiti sontuosi, sperando che l'ammirazione degli altri potesse riempire quel vuoto.
- Paolo: (Annuisce) Questo mi ricorda molto i miei amici in città.
* Maestro: Esattamente. Un giorno, durante una delle sue feste, Edoardo incontrò un saggio viaggiatore. Il saggio notò la tristezza negli occhi del principe e gli disse: "Vedo che cerchi la felicità nei luoghi sbagliati. La vera felicità non si trova negli sguardi degli altri, ma nel tuo cuore." Incuriosito, il principe chiese al saggio di spiegarsi.
- Paolo: E cosa disse il saggio?
* Maestro: Il saggio rispose: "La felicità autentica si trova nell'essere in pace con te stesso, nel conoscere e accettare chi sei veramente. Inizia a coltivare la tua interiorità, invece di cercare la felicità nelle apparenze. Pratica la gratitudine, la gentilezza e la compassione. Troverai che, più ti concentri su ciò che hai dentro, meno avrai bisogno dell'approvazione degli altri."
- Paolo: È una lezione potente. Ma come possiamo applicarla nella vita quotidiana, maestro?
* Maestro: Per applicarla, dobbiamo fare un lavoro interiore costante. Ecco alcuni passi che possiamo seguire:
1. Impara a conoscere te stesso. Passa del tempo in silenzio e riflessione. Comprendi i tuoi desideri, le tue paure e le tue aspirazioni.
2. Accetta te stesso così come sei, con i tuoi pregi e difetti. La perfezione è un'illusione. L'accettazione di sé è la base della vera felicità.
3. Coltiva la gratitudine per ciò che hai. Quando riconosciamo le fortune e ricchezze che già possediamo, ci concentriamo su ciò che abbiamo nella nostra vita, eliminando il bisogno di cercare approvazione esterna.
4. Pratica la gentilezza verso te stesso. Questi atti elevano la nostra energia e ci connettono a un livello più profondo.
5. Sii presente nel momento che stai vivendo. Spesso, la nostra infelicità deriva dal rimuginare sul passato o dal preoccuparsi del futuro. La felicità si trova qui e ora.
- Paolo: Mi sembra un percorso impegnativo, ma anche molto gratificante.
* Maestro: Esattamente, Paolo. La felicità autentica richiede impegno e dedizione. È un viaggio, non una destinazione. E lungo questo viaggio, imparerai che la vera felicità non può essere trovata nell'approvazione degli altri o nell'apparenza esteriore, ma solo dentro di te.
- Paolo: Grazie, maestro. Le tue parole mi danno speranza e direzione. Cercherò di seguire questi insegnamenti e di trovare la felicità dentro di me, piuttosto che cercarla negli occhi degli altri.
* Maestro: Sono fiducioso che ci riuscirai, Paolo. Ricorda sempre che il cammino verso la felicità autentica è un viaggio personale. Abbraccia ogni momento di questo viaggio con il cuore aperto e la mente serena.
- Paolo: Lo farò, maestro. Grazie di nuovo per la tua saggezza.
* Maestro: (Sorridendo) È un piacere guidarti, Paolo. Ora, continuiamo la nostra passeggiata e riflettiamo su questi insegnamenti mentre ci godiamo la bellezza del presente.
Paolo: (Sorridendo) Sì, maestro. Con piacere.
☆☆☆ il Maestro e Paolo continuano a camminare attraverso il monastero, immersi nella bellezza della natura circostante. Il dialogo tra i due prosegue, toccando argomenti più personali e riflessioni profonde.
- Paolo: Maestro, ci sono momenti in cui sento la pressione di conformarmi alle aspettative della società. Come posso mantenere il mio equilibrio interiore in queste circostanze?
* Maestro: È naturale sentirsi influenzati dalle pressioni esterne, Paolo. La chiave è sviluppare una forte àncora con te stesso e i tuoi valori. Prenditi del tempo ogni giorno per riflettere su ciò che è veramente importante per te. Quando hai chiari i tuoi valori e i tuoi obiettivi, le aspettative della società non avranno più potere su di te.
- Paolo: Ma a volte è difficile ignorare le opinioni degli altri, specialmente quando vengono da persone a cui tengo.
* Maestro: È vero, Paolo. Le opinioni delle persone a cui teniamo possono avere un grande impatto su di noi. Tuttavia, ricorda che la tua felicità è solo una tua responsabilità. Ascolta i consigli con gratitudine, ma alla fine segui il tuo cuore. Le persone che ti amano veramente desiderano la tua felicità autentica, non quella che deriva dall'apparenza.
- Paolo: Parole sagge, maestro. C'è stato un momento nella tua vita in cui hai dovuto fare una scelta difficile tra seguire il tuo cuore e soddisfare le aspettative degli altri?
* Maestro: (Sorridendo) Sì, Paolo. Molti anni fa, quando ero giovane, ho dovuto decidere se seguire il cammino della sostanza o aderire alle aspettative della maggior parte delle persone intorno a me, che spingevano per una vita fatta di apparenze. Dopo molte domande e riflessione, non curandomi di conformarmi o dell'opinione, ho scelto il cammino più difficile e solitario, meno scenografico, ma incrollabile al tempo e agli imprevisti. Ho scelto me, ho scelto di "Essere".
Testo di Pierpaolo Casto,
Psicologo e Psicoterapeuta:
"L'Apparire e l'Essere".
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