26/11/2022
Spesso, a chi ci chiede quale sia l'età giusta per fare Pilates, rispondiamo "dagli 8 agli 80 anni e anche oltre!"
Non è una frase fatta!
Il Pilates, in quanto tecnica a basso impatto, è la ginnastica ideale per chi non è più giovanissimo perché permette un lavoro mio-fasciale completo ed equilibrato, agisce sulla flessibilità della colonna vertebrale e delle articolazioni contribuendo ad alleviare i dolori cronici delle patologie della schiena; migliorando la propriocezione, aiuta l’equilibrio; lavorando sulla concentrazione e sul controllo aiuta a mantenere una mente attiva e ricettiva.
Per tutti noi, meno giovani e più giovani, che sperimentiamo qualche forma di dolore - da stress, da postura errata, da infortuni, oppure dolore cronico - il Pilates può donarci una prospettiva realmente nuova e diversa, darci sollievo ed abituarci all'ascolto del nostro corpo.
Perchè, sviluppando la propriocezione, anche la percezione del dolore può essere ridotta. Perchè impariamo a non avere paura del movimento, ma ad aprirci al suo potere ristoratore.
Perchè - come dice Karin Gurtner, Master Teacher svizzera che collabora con la CovaTech® Pilates® School - "il movimento è medicina".
Perciò, quando il movimento è praticato in sicurezza, come avviene nel metodo CovaTech®, può ridurre la percezione del dolore, avere effetti anti-infiammatori, favorire il benessere psico-emotivo e prevenire ulteriori disturbi fisici ed emotivi.
Anna Maria Cova, creatrice del metodo CovaTech® e Fisioterapista, è la stata la prima in Italia ad intuire le potenzialità curative del Pilates e lo ha introdotto a livello scientifico nel nostro Paese fin dalla discussione della sua tesi di laurea sulle applicazioni riabilitative del Pilates. Oggi, Il metodo CovaTech® Pilates® può trovare applicazione in campo riabilitativo e, in accordo con il proprio medico specialista, può essere praticato a scopo terapeutico, aiutando il recupero funzionale in caso di infortuni, patologie osteo-articolari e neurologiche.
I nostri insegnanti imparano, fin dall'inizio della loro formazione, a capire l'aspetto multifattoriale della nostra corporeità, a trattare il corpo come un unicum e il movimento come uno strumento portatore di benessere. In questo modo, anche collaborando con altri professionisti, siamo in grado ogni giorno di contribuire a rafforzare la sostenibilità della nostra salute.