19/07/2025
A volte ci abituiamo a pensare che la nostra storia si ripeterà sempre allo stesso modo. Se una volta abbiamo dato fiducia e siamo stati traditi, il rischio è di credere che andrà sempre così. Come se tutti gli incontri futuri fossero destinati a finire con l’abbandono.
Arianna, nel mito, affida a Teseo il filo che gli salva la vita. Ma lui, una volta uscito dal labirinto, la lascia sull’isola. L’eroe diventa il traditore. E lei, la donna che aveva creduto e sperato, si ritrova sola.
Oggi ho utilizzato “non tutti gli uomini sono Teseo” per indicare la possibilità di una nuova narrazione alla propria storia relazionale interna: che non tutti, dopo aver ricevuto amore, scompaiono o deludono. Che esiste la possibilità di un’altra narrazione. Esistono uomini che non si allontanano e che non fuggono. Esistono persone che riconoscono il valore del filo, che lo tengono con cura e camminano insieme fuori dai propri labirinti.
E allora il filo non è più solo un dono ma un legame sottile e profondo che può unire, generare gratitudine, un legame su cui costruire. Anche se la paura dell’abbandono è ancora lì, anche se a volte l’abbandono sembra una casa conosciuta, è possibile immaginare un altrove: un luogo in cui si possa ridere insieme, restare.
Lo sguardo sistemico ci aiuta a comprendere che questi vissuti non nascono dal nulla. Spesso sono copioni che affondano le radici nelle relazioni primarie, nei modelli familiari che ci hanno insegnato, più o meno silenziosamente, cosa aspettarci dall’amore, dalla fiducia, dalla vicinanza.
Ma quei copioni, per quanto profondi, non sono immutabili. Possiamo riconoscerli, portarli alla luce, e iniziare a riscriverli. ✍🏻
La terapia può diventare proprio questo: uno spazio in cui Arianna non solo si racconta, ma si rilegge. Dove il filo non serve più soltanto a salvare l’altro, ma anche a tenere insieme sé stessa. Un filo che collega presente e passato, e che può guidare verso una nuova possibilità di relazione.
Forse Arianna, oggi, può riscrivere il mito. Non rinnegandolo, ma trasformandolo. Iniziando a credere che un'altra storia è possibile. E che anche il filo, stavolta, può condurre a casa 🧶