
05/08/2025
In ferie, mi sto dedicando ad una mia passione, questo anime e ho fatto delle riflessioni..
Naruto e il mandato familiare
Naruto, sin dalla nascita, riceve un mandato fortissimo:
“Custodisci la Volpe. Sii la barriera. Proteggi il villaggio come facevo io.”
(Suo padre era l’Hokage, il capo.)
Non è una scelta sua.
Non gli viene trasmessa con cura.
I genitori muoiono, e lui resta solo con quel peso.
In terapia lo chiameremmo mandato familiare: un compito tramandato, implicito, spesso non elaborato, che genera isolamento e sintomo.
Nel suo caso, un mandato salvifico, quasi messianico.
👦 Naruto è un bambino adultizzato.
Cresce senza figure di attaccamento.
Cerca affetto combinando guai.
L’unico modo per essere visto è disturbare.
Si trova a contenere la Volpe, ma anche se stesso.
🧑🤝🧑 Il gruppo dei pari lo aiuta.
Sasuke e Sakura diventano uno specchio:
gli permettono di appartenere, di modulare le emozioni, di riformulare il mandato.
Da “contenere un demone” a diventare Hokage con amore e impegno.
👨🏫 I mentori sono figure parentali.
Iruka lo vede, lo riconosce.
Kakashi gli insegna disciplina e che anche i forti hanno ferite.
Jiraiya lo allena, ma soprattutto lo ama.
Con loro, Naruto trasforma quel compito:
da “salvare il villaggio da solo” a
“diventa te stesso e costruisci legami come forza.”
🌀 Naruto non ha scelto il suo destino.
Ma ha trovato un modo di portarlo, e soprattutto con chi.
✨ Anche tu hai ricevuto un mandato?
Hai mai sentito il peso di un compito non scelto?