Ambulatorio di Terapia del Dolore

Ambulatorio di Terapia del Dolore IL DOLORE: Se lo condividi......lo vinci!!!!

PATOLOGIE
lombalgie - lombosciatalgie - (low back pain) - ernia discali - cervicalgie - cervicobrachialgie - nevralgie - nevralgie del trigemino - nevralgia di Sluder - nevralgia di Charlin - nevralgia posterpetica - spalla dolorosa - periartrite scapolo-omerale - mialgie - sindrome di Tietze - cefalee - tumori

TRATTAMENTI in ambulatorio

osteopatia - fisioterapia - terapia antal

gica infiltrativa - intrarticolari

PROGRAMMAZIONE INTERVENTI
IN CLINICA

Periduroscopia - peridurolisi - neuroablazioni con radiofrequenza

17/07/2019

D'accordo! Sviluppiamola questa ricerca e specialmente facendo venir fuori i danni dei recettori dopaminergici e del metabolismo dopaminergico all'interno della amigdala e tutto il limbo, la struttura che regola i rapporti interpersonali.
Infatti si stanno notando i cambiamenti comportamentali dei pazienti e delle persone che assumono cannabis nei confronti degli amici, dei parenti e dei loro cari. Perche??
E, nella fattispecie, d'accordo che nel processo di purificazione si tende ad aumentare la concentrazione del metabolità più potente (THC), ma quest'ultimo fa anche più male. Quando verranno fuori queste notizie??

Caspita! Qualcuno si è messo a studiare.....ahahhahahahahaha.  Io ho fatto l'esame di farmacologia nel 1977 e ricordo pe...
12/12/2017

Caspita! Qualcuno si è messo a studiare.....ahahhahahahahaha. Io ho fatto l'esame di farmacologia nel 1977 e ricordo perfettamente che il cortisone è un farmaco che va dato PRECISAMENTE ALLE 08:00. Già qualche minuto prima o dopo modificano la farmacodinamia etc.
Ma guarda un po'!

Studio italiano: mai darlo la sera ed evitare i picchi

16/12/2015

MA COSA E' LA "TERAPIA DEL DOLORE" ?????

Mentre da sempre il dolore ha preoccupato il genere umano ed è stato oggetto di un ubiquitario impegno per comprenderlo e controllarlo, è purtroppo pur vero che il dolore, sia esso acuto o cronico, affligge ogni anno milioni e milioni di persone ed è spesso inadeguatamente trattato.
A testimonianza di quanto sopra molteplici sono le conferme storiche che sono giunte ai nostri giorni come quelle dell’antica Grecia, dell’antico Egitto, dall’India e della Cina antiche.
In Grecia è appassionante la diatriba nata tra il primo grande pensatore greco, Pitagora ed il suo successore, il grande e terribile Aristotele. Infatti, questi è considerato non solo uno dei più innovativi e prolifici uomini di cultura del mondo antico e una delle menti filosofiche più stimate e influenti, ma anche un importante precursore in svariati campi della conoscenza tanto che anche Dante lo cita come “il maestro di tutti color che sanno, a seder tra la filosofica famiglia ove tutti lo mirano e tutti onor gli fanno”.
Grande e terribile perché, nonostante Pitagora avesse indirizzato le sue teorie nella giusta direzione, affermando, innovativamente per quell’epoca, che era il cervello e non il cuore il centro delle sensazioni e della ragione, egli, Aristotele, il cosiddetto "filosofo dell'immanenza", anche con aspre vere e proprie lotte, minacce, pubblici comizi, creazione di fazioni, e quanto di più l’uomo per l’affermazione delle sue idee può fare, riesce a contrastare fermamente la sensazionale e veritiera teoria del suo immediato predecessore Pitagora e riesce a convincere la popolazione che è il cuore il sensorium commune e quindi il centro delle sensazioni. Ma non solo!
Riesce tanto bene nel suo intento che per rivalutare la teoria di Pitagora si dovette aspettare la debole controffensiva di Teofrasto, suo diretto successore, che iniziò a gettare dei dubbi sulla teoria aristotelica; non a caso alcuni limiti della biologia aristotelica (come, difatti, la generale sottovalutazione del ruolo del cervello, che Aristotele credeva destinato addirittura a raffreddare il sangue) furono superati con la scoperta e lo studio (avvenuta in epoca ellenistica) del sistema nervoso dell’uomo, ma in molti altri casi, per arrivare ad un superamento della biologia aristotelica, si è dovuto attendere lo sviluppo scientifico del pieno Settecento.
Già in quei tempi, comunque, come riportato anche da Plinio il Vecchio, in tutti i modi si cercava di combattere il sintomo dolore che all’epoca riguardava un’elenco molto lungo di malattie, ovviamente per scarsa conoscenza di terapia farmacologica e chirurgica adeguata rispetto a quella moderna.
L’immagine della torpedine all’inizio dell’articolo è stata messa proprio per richiamare quest’ultimo concetto. Già all’epoca di Aristotele i dolori cronici da artrosi, venivano curati con bagni in vasche dove nuotavano libere delle torpedini che, notoriamente, riescono ad emettere scariche elettriche anche di 220 Volt. Ovviamente tali scariche, anche se, credo, molto dolorose e traumatizzanti al momento, risultavano essere miracolose per l’effetto narcotizzante e quindi neutralizzante sui dolori artrosici continui ed altamente invalidanti: si sta facendo riferimento ad un periodo in cui non esistevano né farmaci né altre terapie.
Oggi, fortunatamente, abbiamo tante possibilità di stare bene.
Abbiamo, infatti, i farmaci dagli antinfiammatori agli oppioidi come la morfina e simili, le sostituzioni delle superfici articolari delle grosse articolazioni come le protesi di anca e di ginocchio quando non c’è più nulla da fare con altri mezzi perché le articolazioni stesse sono oramai gravemente danneggiate e non più idonee alle proprie funzioni, infiltrazioni intrarticolari o mesoterapiche, metodiche manipolative osteopatiche, l’agopuntura, la TENS, etc.
In buona sostanza i mezzi ci sono! Il difficile ancora oggi, per fortuna in una percentuale di casi relativamente bassa, rimane la corretta diagnosi e la adeguata terapia.
Il dolore, quindi, è sempre espressione di una sensazione spiacevole per l’organismo e deve essere trattato raggiungendo la causa che lo produce.
Ma la maggior parte delle persone, specie quelle che abitano regioni civilizzate come la nostra, non sanno una cosa fantastica ed importantissima: < il corpo umano è talmente tanto perfetto ed equilibrato da avere anche la possibilità di auto-guarire>.
Si proprio così auto guarire!
Ritroviamo questo concetto in una pratica medica che non utilizza nè farmaci, né terapie chirurgiche quale la “osteopatia” dove non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello di eliminare gli “ostacoli” alle vie di comunicazione delle varie strutture del corpo al fine di permettere all’organismo, sfruttando i propri fenomeni di autoregolazione, di raggiungere la guarigione. L’osteopatia mira a ristabilire l’armonia della struttura scheletrica di sostegno al fine di permettere all’organismo di poter trovare un proprio equilibrio ed un proprio benessere.
Quindi, eliminando i conflitti che possono nascere, come, per esempio, tra un nervo ed una arteriola nel caso di alcune cefalee vasomotorie, o di alcune nevralgie, o come un piccolissimo spostamento di qualche corpo vertebrale è all’origine delle più comuni lombo-sciatalgie, in un periodo di tempo molto più breve del normale decorso di una normale e convenzionale terapia farmacologica o fisioterapica e con semplici manovre che vanno ad agire direttamente sulla struttura che governa la funzione (e quindi il conflitto che genera la patologia), avremo una risoluzione del problema dolore.
Avendo fin qui cercato di spiegare che il dolore, oltre che un sintomo, è l’espressione di un insieme di contingenze e circostanze, ovviamente va detto, per concludere, che quest’ultime vanno messe allo scoperto e trattate li dove nascono e, più vicino saremo alla sorgente della sintomatologia dolorosa, più breve sarà la strada per lo stato di benessere.
Un esempio??
“In pieno benessere si va ad alzare un peso e si rimane piegati in due con un violento dolore alla schiena dopo”. Accertato che non vi siano cause da aggredire necessariamente con una manipolazione chirurgica di qualche struttura (vedi ernia paralizzante, raccolta di sangue, etc) abbiamo a disposizione essenzialmente due percorsi noti.
I Percorso: pomata massaggi medicofarmaciricovero in struttureeventuali terapie chirurgicheriposo a lettoinabilità, etc. risoluzione.
DURATA: da circa una diecina di giorni ad addirittura, in taluni casi, a alcuni mesi.
II Percorso: medicotrattamento delle strutture in conflittorisoluzione.
DURATA: da quasi subito dal momento del trattamento del conflitto delle strutture a circa, al massimo, una quindicina di giorni.

Dr. Lucio Romandino

25/11/2015

ecco! ottima riproduzione! Bello pensare che si può spostare o trattare sto benedetto nucleo polposo .......

primo intervento di periduroscopia con peridurolisi a Caserta
22/11/2015

primo intervento di periduroscopia con peridurolisi a Caserta

Ringraziando il mio amico Fabrizio, ce l'abbiamo fatta!  Ora anche a Caserta si può praticare la Scrambler Terapia.
22/11/2015

Ringraziando il mio amico Fabrizio, ce l'abbiamo fatta! Ora anche a Caserta si può praticare la Scrambler Terapia.

SCRAMBLER THERAPY

Il dolore è un fenomeno neurologico indispensabile per la sopravvivenza poiché ha un significato di allarme; il dolore è spia di situazioni pericolose e come tale induce ad adottare comportamenti tesi a riconoscere e risolvere il problema che l’ha generato. Vivere senza percepire il dolore sarebbe pericolosissimo, come si osserva in rare condizioni cliniche.

Nel dolore cronico il sistema nervoso subisce condizionamenti che fanno sì che il dolore persista in modo sproporzionato rispetto al motivo che lo ha provocato: in queste condizioni il dolore perde il suo significato di allarme, la sua utilità di segnale e diventa una malattia vera e propria.

La medicina negli ultimi anni ha iniziato ad occuparsi in modo più sistematico del problema del dolore e moltiplicando le modalità di approccio ha dato vita ad un complesso mosaico di opportunità terapeutiche.
La Scrambler Therapy è un metodo innovativo nel trattamento del dolore cronico, differente ad oggi da ogni altra modalità di trattamento, in grado di offrire soluzioni efficaci e persistenti. Nelle situazioni di dolore cronico, specialmente se la risposta ai farmaci analgesici è fallimentare, o se il loro utilizzo non è possibile per controindicazioni, intolleranze o allergie, la Scrambler Therapy costituisce un valido ed effi cace metodo di
trattamento del dolore, affiancandosi o intervenendo al posto delle terapie tradizionali.

Domande frequenti sulla Scrambler Therapy

1) Di cosa si tratta?
È un sistema per il trattamento del dolore, non è invasivo ed è privo di effetti collaterali. Il dispositivo medico CALMARE MC-5A agisce
attraverso l’applicazione sulla pelle di elettrodi che erogano corrente a bassissima intensità. Il dispositivo è dotato di cinque canali, che possono essere utilizzati in numero variabile a seconda delle differenti condizioni cliniche.

2) Per quale tipo di dolore è indicato?
Trova indicazione specifica nel trattamento del dolore cronicizzato, neuropatico, cioè in quelle situazioni nelle quali il dolore non è più
solo un sintomo ma è diventato esso stesso una malattia. La Scambler Therapy agisce sul segnale dolore che viene inviato al cervello, indipendentemente dal meccanismo, dalla sede o dalla causa che l’ha provocato, gli stimoli elettrici trasmessi dalla macchina inviano informazioni di “non dolore” al cervello che quindi non percepisce più la sensazione dolorosa.

3) Come funziona?
Il dolore – analogamente ad ogni altra sensibilità – viene condotto al cervello da fibre elettriche di neuroni che lo raccolgono dalla periferia e lo portano verso il centro. Le fibre non si limitano a scaricare elettricità, ma inviano segnali elettrici strutturati carichi di informazioni, che sono come parole per il linguaggio con cui comunicano con i centri nervosi superiori.
Il messaggio dolore però diventa tale solo nel cervello, quando viene riconosciuto dalla coscienza, che decodifica i messaggi che arrivano dalla periferia. La macchina simula con ogni canale un “neurone artificiale” che invia informazioni di “non dolore”, utilizzando le stesse vie neuronali di trasmissione del dolore, ma sovrapponendosi e sostituendosi ai messaggi “dolore”. Inganna il cervello a fin di bene e gli fa pensare che vada tutto in modo regolare, bloccando così la formazione della sensazione dolorosa.

4) Dopo quanto si ottiene il risultato?
Il risultato è immediato, e deve essere così, perché in caso contrario significa che la posizione degli elettrodi non è adeguata e va cambiata. Proprio l’immediatezza del risultato consente una valutazione di ritorno al medico o al tecnico, utile per verificare la correttezza del trattamento ed è al tempo stesso importante per il paziente che ne percepisce con chiarezza l’efficacia.

5) La corrente emessa dagli elettrodi provoca dolore o fastidio?
Se gli elettrodi sono correttamente posizionati il paziente percepisce un formicolio che diventa rilassante e piacevole. Nel caso che si percepisca un fastidio – o peggio un dolore – in sede di applicazione di elettrodi significa che la loro posizione non è corretta.
Anche questo fenomeno consente un semplice meccanismo di feedback per il controllo della terapia.

6) Quanto dura il trattamento?
Ogni seduta non dovrebbe durare meno di 30 minuti, e di norma dura 45 minuti. Il trattamento per un dolore cronicizzato si ripete ogni giorno per un totale di sedute nell’arco di 15 giorni.

7) Per quanto tempo è efficace il trattamento?
Al termine della prima seduta l’effetto dolore – che può scomparire del tutto durante l’erogazione della terapia – può ripresentarsi, ma di norma in misura sempre minore ad ogni seduta successiva. Al termine del trattamento si dovrebbe ottenere un’efficacia stabile sul dolore per cui è stato effettuato.
In certe situazioni questa efficacia è totale e duratura, cioè risolutiva. In altre situazioni, specialmente se lo stimolo al dolore cronico non è eliminabile, il dolore può ripresentarsi a distanza di tempo più o meno lungo e poiché la terapia non dà assuefazione, può essere ripetuta.

8) La macchina richiede competenze particolari?
La terapia è innocua. La Scrambler Therapy deve essere effettuata solo da personale esperto nell’uso, non per ragioni di sicurezza, ma di efficacia: una modalità errata di trattamento potrebbe vanificarne l’effetto.
Ad ogni seduta successiva si rivaluta la posizione degli elettrodi e l’intensità dello stimolo, poiché l’intensità del dolore residuo e l’area di dolore variano per estensione e rappresentazione. Può accadere che gli schemi di posizionamento degli elettrodi si modifichino anche in modo radicale, nella prosecuzione delle sedute. Più elettrodi del minimo necessario non incrementano l’efficacia ed anzi possono ridurla. Alcune sedi ichiedono
stratagemmi di posizionamento per ragioni anatomiche e neurologiche legati al distretto e alla tipologia del dolore.

9) Ci sono interferenze con farmaci o dispositivi elettrici?
Le correnti erogate hanno un’intensità talmente bassa e il loro meccanismo è tale da non dare alcuna interferenza con pace-maker, defibrillatori cardiaci o altri neurostimolatori (come quelli utilizzati per il morbo di Parkinson, o per problematiche vascolari periferiche). Gli elettrostimolatori impiantati a scopo antalgico, cioè per trattare il dolore, interferiscono riducendo o abolendo l’effetto della terapia, ma non provocano rischi.
Non esistono effetti avversi con alcuna terapia farmacologia; durante la terapia possono essere assunti tutti i farmaci necessari, con gli abituali dosaggi e modalità di somministrazione.
Solo i pazienti che assumono farmaci anticonvulsivanti potrebbero avere da questi una riduzione di efficacia del trattamento, proprio perché lo scopo di questi farmaci è di deprimere la conduzione nervosa degli impulsi.
Se tali farmaci sono prescritti per fenomeni epilettici non possono essere ovviamente interrotti, ma se sono stati prescritti per alcune sintomatologie dolorose, in particolare neuropatiche (ad es. nevralgia trigeminale, neuropatie periferiche), che sono quelle per le quali si effettua la terapia, andrebbe valutata la loro sospensione, almeno temporanea.
Per questo la terapia farmacologia deve essere valutata prima di iniziare la terapia.

10) Come si accede al trattamento?
Avendo una diagnosi compatibile con le patologie trattabili occorre sottoporsi ad una visita di terapia antalgica con personale esperto nel trattamento con Scrambler Therapy che indicherà modalità e protocollo di terapia.

21/11/2015

Indirizzo

Caserta

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Ambulatorio di Terapia del Dolore pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Ambulatorio di Terapia del Dolore:

Condividi

Digitare