COI sas Centro di Odontostomatologia ed Implantoprotesi

COI sas Centro di Odontostomatologia ed Implantoprotesi Dal dentista con la ricetta....convenzionato SSN.

Negli ultimi anni sta crescendo l’attenzione verso il ruolo della salute sistemica sulle prestazioni sportive. Tuttavia,...
02/07/2025

Negli ultimi anni sta crescendo l’attenzione verso il ruolo della salute sistemica sulle prestazioni sportive. Tuttavia, il contributo dell’apparato stomatognatico è spesso trascurato. A colmare questa lacuna è un studio condotto presso la School of Dental Science del Trinity College di Dublino, che analizza i risultati di una meta-analisi pubblicata nel 2024. L’articolo, di grande interesse e non solo per gli odontoiatri, esplora la relazione tra malattia parodontale e calo delle prestazioni negli atleti.

Gli studi osservazionali sotto la lente
La revisione sistematica ha incluso 8 studi osservazionali (su 793 iniziali) condotti su atleti di età compresa tra 16 e 47 anni, praticanti discipline come calcio, atletica e sport di squadra. L’obiettivo era confrontare le performance sportive percepite in soggetti con e senza malattia parodontale, utilizzando parametri soggettivi e indicatori di salute orale. La qualità degli studi è stata valutata con la checklist JBI. Mentre l’analisi statistica si è basata sul modello ad effetti casuali, con odds ratio e intervalli di confidenza al 95%.

I risultati: un rischio aumentato del 55%
In 6 degli 8 studi inclusi è emersa una correlazione significativa tra malattia parodontale e decremento delle prestazioni. Gli atleti con parodontite, questo il dato più rilevante, presentavano una probabilità aumentata di 1,55 volte di percepire un calo nelle proprie capacità sportive rispetto ai coetanei sani. Questo effetto, sebbene modesto, è clinicamente rilevante e suggerisce l’impatto sistemico dell’infiammazione parodontale sulla resa fisica e sulla fatica.

L’igiene orale come strategia sportiva
Gli autori dello studio evidenziano come i sintomi della malattia parodontale — dolore, sanguinamento gengivale, infiammazione — possano ostacolare la qualità dell’allenamento e il recupero. Proponendo un cambio di paradigma, così da includere la salute orale nella preparazione atletica, ma anche controlli regolari e trattamenti tempestivi a beneficio della salute degli atleti, oltre che dei loro risultati sportivi.

Quando è il parodontologo a scendere in campo
Lo studio in questione, pubblicato su Evidence-Based Dentistry, sottolinea dunque che, pur trattandosi di dati osservazionali, la connessione tra parodontite e calo delle prestazioni è sufficientemente robusta da meritare attenzione. Il messaggio è chiaro: l’odontoiatria sportiva dovrà diventare parte integrante dell’approccio multidisciplinare alla performance atletica. E la prevenzione parodontale non sarà più solo un tema di salute generale, ma una risorsa strategica per raggiungere, e mantenere, l’eccellenza sportiva. ( Pierluigi Altea 30/6/2025 - Dentista Moderno)

Uno studio pubblicato su Evidence Based Dentistry mostra i legami esistenti tra salute parodontale e prestazioni sportive, suggerendo un cambio di paradigma

La bocca è la finestra della salute di tutto il corpo: anche se molto spesso non ci pensiamo, osservando lo stato della ...
22/04/2025

La bocca è la finestra della salute di tutto il corpo: anche se molto spesso non ci pensiamo, osservando lo stato della bocca possiamo ipotizzare la presenza di malattie sistemiche e, in alcuni casi, effettuare una diagnosi precoce delle patologie proprio a partire dai sintomi orali. Nel corso del primo episodio di In Bocca alla Salute, un nuovo format dedicato alla salute orale e realizzato da Sics (Società Italiana di Comunicazione Scientifica) e Popular Science con il contributo non condizionante di Procter&Gamble, tre esperti si sono confrontati sul legame tra patologie sistemiche e sintomi orali e quindi sull’importanza di fare prevenzione e di una collaborazione tra specialisti. Nel corso dei successivi cinque incontri del format continueremo a parlare di prevenzione e dei rischi in cui si può incorrere se non si mantiene una buona salute orale nel corso degli anni.
In questa puntata sono intervenuti Raffaele Iandolo, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri; Andrea Mandelli, Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani (Fofi) e Stefano Celotto, Medico di Medicina Generale e membro della Simg, la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e e membro della Simg, la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie. Legame tra malattie sistemiche e sintomi del cavo orale :
“Dai segni e dai sintomi che rileviamo in bocca possiamo ipotizzare la presenza di patologie sistemiche”, ha fatto notare Iandolo. “Molte patologie sistemiche esordiscono proprio nel cavo orale e possono essere diagnosticate precocemente attraverso la rilevazioni di questi sintomi”, ha precisato il Presidente, portando l’esempio di diverse malattie, come la sclerodermia e le malattie autoimmuni.
In alcuni casi la correlazione tra malattie sistemiche e del cavo orale è bidirezionale. Le parodontopatie (di cui fa parte la parodontite, più comunemente nota come piorrea) – infiammazioni che coinvolgono i tessuti di sostegno del dente: gengive, legamento parodontale e osso alveolare – sono un’importante complicanza del diabete e, allo stesso tempo, il diabete è un fattore di rischio per lo sviluppo di parodontopatie. “Lo stesso – ha sottolineato Iandolo – avviene per le malattie cardiovascolari”.
Per questa ragione, come osservato da Celotto, “per il medico di medicina generale l’esame della bocca dovrebbe rientrare all’interno della valutazione complessiva del paziente”. Non solo perché, come già sottolineato, alcuni sintomi delle patologie sistemiche coinvolgono il cavo orale, ma anche perché “l’igiene del cavo orale può rispecchiare l’igiene generale del paziente e può indicare l’adozione di stili di vita più o meno sani. La presenza di carie, per esempio, potrebbe essere il frutto di un’alimentazione scorretta e, d’altra parte, le lesioni del cavo orale possono portare all’adozione di un’alimentazione scorretta, creando un circolo vizioso. In questi casi dobbiamo considerare l’igiene orale, lo stato nutrizionale e le abitudini alimentari del paziente per poi ottimizzare, insieme all’odontoiatra, la presa in carico del cavo orale”.
In sintesi Celotto ha spiegato che “il medico di medicina generale deve essere formato a riconoscere i segni e i sintomi del cavo orale, il cui esame deve far parte della valutazione complessiva dello stato di salute del paziente”.
Il ruolo del farmacista: in sinergia con odontoiatri e medici di base
Molto spesso il farmacista è il primo professionista sanitario con cui il cittadino entra in contatto, anche quando soffre di un disturbo del cavo orale. Per questo il farmacista svolge un ruolo fondamentale e non solo anche lui deve essere formato per poter rispondere a queste esigenze, ma deve anche lavorare in sinergia con gli altri specialisti e saper indirizzare il paziente verso il medico di medicina generale o il dentista, a seconda delle esigenze.
Il farmacista può ricavare informazioni preziose dalla bocca. “Possiamo eseguire una prova di masticazione, dalla quale valutiamo una serie di problematiche relative al cavo orale e, come è stato detto, all’igiene orale e personale del paziente”, ha precisato Mandelli. Secondo l’esperto un dialogo proficuo tra farmacista e professionista (in questo caso in particolare dentista) potrebbe portare beneficio a entrambe le figure professionali. “In ossequio al DM 77, credo che dovremmo valutare, all’interno della formazione continua in medicina, momenti di sinergia tra professionisti per un aggiornamento più efficace”.
Dello stesso avviso anche il dott. Celotto: “Il singolo professionista non può prendere in carico un paziente a tutto tondo, per questo è assolutamente necessaria una collaborazione tra professionisti della salute”.
Prevenire è meglio che curare
La comunicazione e la collaborazione tra figure professionali e la capacità di comunicare ai cittadini con una voce unica, favoriscono anche una sensibilizzazione dei pazienti ai temi della prevenzione, nodo cruciale della sanità in generale e in particolare della salute del cavo orale.
“Purtroppo nel nostro Paese la prevenzione viene da sempre sottovalutata, nonostante il fatto che sia fondamentale – ha detto Mandelli. Per quanto riguarda il campo odontoiatrico una corretta prevenzione è la strategia migliore per allungare la vita e garantire la buona salute del cavo orale, ma anche per la prevenzione di altre patologie. Da un punto di vista economico la prevenzione è la prima vera arma di cui disponiamo per rendere sostenibile il Sistema Sanitario”.
La prevenzione è ancora più importante dal momento in cui l’accesso dei pazienti agli studi odontoiatrici è limitato, come specificato da Iandolo. “Oggi circa il 60% dei cittadini non riesce ad accedere agli studi odontoiatrici e le prestazioni effettuate nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale sono molto limitate, corrispondono circa al 5% del totale. Anche per questo dobbiamo sviluppare la cultura della prevenzione. Questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso uno sforzo congiunto di odontoiatri, medici di medicina generale, farmacisti e di tutte le componenti della sanità”. Va coinvolta anche la politica che, come sottolineato dal Presidente Iandolo in conclusione, dovrebbe tenere a mente che la prevenzione è sempre un ottimo investimento. (Marzia Caposio - POPULAR SCIENCE 12/6/2024)

In bocca alla salute: il benessere generale passa dalla salute orale 12 Giugno 20242 Agosto 2024 Marzia Caposio La bocca è la finestra della salute di tutto il corpo: anche se molto spesso non ci pensiamo, osservando lo stato della bocca possiamo ipotizzare la presenza di malattie sistemiche e, in ...

22/04/2025

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Ciao Daniele ❤️💙
12/01/2025

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31/12/2024
VALUTAZIONE DELL'IGIENE ORALE PER UNA CURA  EFFICACE NELLA PREVENZIONE DELLA POLMONITE NEGLI ANZIANI (Dentistry33 -  20 ...
20/12/2024

VALUTAZIONE DELL'IGIENE ORALE PER UNA CURA EFFICACE NELLA PREVENZIONE DELLA POLMONITE NEGLI ANZIANI (Dentistry33 - 20 dicembre 2024)

(Traduzione) Lo scopo di questo studio era stabilire criteri per la valutazione visiva dell'igiene orale analizzando la relazione tra lo stato dell'igiene orale e il numero di batteri orali nella saliva, da utilizzare per prevedere lo sviluppo della polmonite.

Sono stati arruolati nello studio 145 giapponesi di età avanzata residenti in case di cura. Abbiamo valutato il Dental Plaque Index (DPI) e il Tongue Plaque Index (TPI) come semplici misure dello stato di igiene orale. Abbiamo anche determinato il numero di microrganismi vitali nella saliva di ciascun soggetto.

La relazione tra lo stato di igiene orale e gli episodi di polmonite è stata studiata per un periodo di un anno. I pazienti dentati con scarsa igiene orale, come indicato dai loro punteggi DPI e TPI, hanno dimostrato conteggi batterici salivari significativamente più alti rispetto a quelli con un buon punteggio per l'igiene orale (rispettivamente p < 0,01 e p < 0,05). Sia il numero di giorni febbrili sia il numero di pazienti che hanno sviluppato polmonite erano significativamente più alti (p = 0,0012) nei pazienti dentati con punteggi scarsi basati su DPI rispetto a quelli con punteggi buoni basati su DPI.

Questi risultati dimostrano una significativa correlazione positiva tra i batteri salivari e la valutazione visiva dell'igiene orale nei pazienti con dentizione in base al numero di giorni febbrili e allo sviluppo di polmonite.

Introduzione

Il tasso di mortalità per polmonite da aspirazione negli anziani sottoposti a cure infermieristiche è molto alto (Marrie e Blanchard, 1997, Mylotte et al., 2003). Sono stati adottati diversi approcci per prevenire questa malattia, tra cui il miglioramento del riflesso della deglutizione mediante farmaci, cure dietetiche e cure orali (Loeb et al., 2003). L'aspirazione di batteri orali attraverso la compromissione dei riflessi della deglutizione e della tosse risultante da disturbi cerebrovascolari è una causa comune di polmonite da aspirazione (Bartlett et al., 1974, Levison, 1994). Molti studi hanno suggerito che le specie batteriche endogene orali potrebbero essere patogeni coinvolti nella polmonite (Pierce e Sanford, 1974, Bentley, 1984, Scannapieco et al., 1992). Alcuni studi hanno segnalato una stretta relazione tra malattie sistemiche e batteri anaerobici, inclusi i batteri periodontopatici (Scannapieco e Myolette, 1996, Scannapieco et al., 1998). Kikuchi et al. (1994) hanno dimostrato che il 70% dei pazienti anziani con una storia di polmonite ha sviluppato un'aspirazione apparente durante il sonno. Shinzato e Saito (1995) hanno anche riferito che batteri orali, inclusi Prevotella intermedia e Streptococcus constellatus, sono stati rilevati in lesioni polmonari da aspirazione. I patogeni respiratori da campioni isolati dalle vie respiratorie di pazienti con polmonite acquisita in ospedale corrispondevano geneticamente a quelli recuperati dalla placca dentale corrispondente (El-Solh et al., 2004). Questi studi suggeriscono che l'aspirazione di batteri orali dalla placca dentale può causare lo sviluppo di polmonite da aspirazione.

Il mezzo che trasporta i batteri orali dalla placca dentale alle vie respiratorie inferiori è la saliva e lo sviluppo della polmonite dipende dalla quantità di batteri aspirati nei polmoni da questa saliva (Inglis et al., 1993). È stato anche riportato che la quantità di batteri patogeni polmonari orali negli anziani in cura aumentava con una scarsa igiene orale, mentre veniva ridotta dall'igiene orale professionale (Abe et al., 2001). È difficile controllare questi microrganismi endogeni, soprattutto negli anziani, perché vengono rilasciati continuamente dal biofilm della cavità orale. Per ridurre la quantità di microrganismi endogeni, è essenziale la rimozione meccanica del biofilm. Uno studio recente ha dimostrato che fornire alle persone anziane assistite da infermieri un'igiene orale professionale ha ridotto la frequenza di febbri inspiegabili (Yoneyama et al., 1996, Adachi et al., 2002) e abbassato il tasso di mortalità dovuto a polmonite da aspirazione (Meguro et al., 1992, Yoneyama et al., 1999, Adachi et al., 2002).

Per ottenere una sana cura orale mirata alla prevenzione della polmonite da aspirazione, è necessario valutare accuratamente il livello di igiene orale nelle persone anziane. Tuttavia, non è disponibile un indice semplice per valutare lo stato di igiene orale, ovvero il numero di microrganismi nella saliva. Sono stati precedentemente introdotti diversi metodi di valutazione orale, come uno per i pazienti con cancro orale (Passos e Brand, 1966, Beck, 1979, Eliers et al., 1988). Tuttavia, sono stati evidenziati problemi di affidabilità e convalida per questi metodi (Susan ed Elizabeth, 1993). Gli indici disponibili per la valutazione visiva dell'accumulo di placca sulle superfici dei denti includono l'Oral Hygiene Index (Greene e Vermillion, 1960), il Simplified Oral Hygiene Index (Greene e Vermillion, 1964), il Silness–Löe Index (Silness e Löe, 1964), il Quigely Hein Index (modificato) (Turesky et al., 1970) e il Plaque Control Record (O'Leary et al., 1972). Tuttavia, questi indici vengono utilizzati per valutare il rischio di carie e parodontite e non sono adatti per la quantificazione dei microrganismi nella saliva. L'assenza di un sistema di valutazione del rischio per le condizioni orali nella polmonite rende difficile fornire un'adeguata assistenza orale volta a prevenire la polmonite nei pazienti in ospedali e strutture infermieristiche. L'assistenza orale viene attualmente eseguita secondo le procedure sviluppate in modo indipendente in ciascuna istituzione (Grap et al., 2003). È inoltre necessario un sistema di valutazione per determinare se i metodi convenzionali funzionano bene nella prevenzione della polmonite. Pertanto, un semplice indice di salute orale per valutare il rischio di sviluppare polmonite da aspirazione sarebbe utile.

Uno degli obiettivi di questo studio era dimostrare la relazione tra lo stato igienico orale visivo dei soggetti in base all'accumulo di placca e il numero di batteri orali nella saliva, che è un fattore di rischio per la polmonite da aspirazione. Inoltre, abbiamo cercato di stabilire criteri per la valutazione dell'igiene orale, poiché l'istituzione di tali criteri consentirebbe ai professionisti sanitari di fornire una solida cura orale volta a ridurre il tasso di polmonite da aspirazione.

Autori: Shu Abe, Kazuyuki Ishihara, Mieko Adachi, Katsuji Okuda

Fonte: https://www.sciencedirect.com/

The purpose of this study was to establish criteria for the visual evaluation of oral hygiene by analyzing the relationship between status of oral hygiene and number of oral bacteria in saliva for use in predicting the development of pneumonia.

18/12/2024 da ODONTOIATRIA 33 :L’alfabetizzazione sanitaria è determinante per prevenire problemi a lungo termine, e la ...
20/12/2024

18/12/2024 da ODONTOIATRIA 33 :L’alfabetizzazione sanitaria è determinante per prevenire problemi a lungo termine, e la salute del cavo orale è considerata essenziale per controllare il rischio di contrarre malattie sistemiche o intercettare precocemente, attraverso l’attenta osservazione di sintomi orali, alcune patologie.

L’approccio clinico personalizzato basato sui bisogni clinici ed extra clinici della persona assistita, deve far parte dell’alfabetizzazione, in modo da poter assicurare il difficile progetto di salute del cavo orale nel corso della vita e deve considerare le differenti peculiarità fisiologiche e ormonali, le abitudini voluttuarie e gli stili di vita di igiene orale domiciliare e la differente fidelizzazione alle visite di controllo.

L’evidenza scientifica ha dimostrato quanto la medicina di genere consideri l’universo femminile suscettibile alle patologie condizionate dalle modifiche del metabolismo endocrino nelle differenti fasce d’età.

La formazione degli operatori sanitari dediti ad approccio preventivo deve potenziare la propria competenza con l’aggiornamento sulle cause degli indici di rischio delle differenti patologie dento-parodontali, gli specifici problemi orali durante il periodo della pubertà, della gravidanza e della menopausa. Il rischio è quello di un progressivo peggioramento della salute orale.

La donna in gravidanza ha la responsabilità di condizionare con i suoi stili di vita il futuro della salute del cavo orale del nascituro nei primi 1000 giorni di vita.

Dai dati ISTAT del 2023, l’abitudine al fumo sebbene sia più comune tra gli uomini, si osserva un trend di aumento tra le donne. La soluzione efficace deve essere considerata il percorso antitabagico dei Centri Antifumo presenti in Italia - ISS.
Nel caso dell’universo femminile irriducibile a questa abitudine voluttuaria, i prodotti a tabacco riscaldato devono essere considerati tecnologia innovativa che riduce l’impatto degli effetti nocivi derivanti dalla combustione delle si*****te combuste.

Gli igienisti dentali, operatori sanitari preposti alla promozione della salute in ambito pubblico e privato, in approccio motivazionale di concordance, devono contrastare la scarsa consapevolezza dell’importanza del controllo meccanico e chimico del biofilm batterico e considerare quanto l’efficace personalizzazione e utilizzo degli strumenti dedicati come spazzolino, scovolini ,dentifrici, collutori e gel possano essere indispensabili per contrastare l’attività di batteri presenti nel cavo orale, come gli streptococchi, che possano passare nel flusso sanguigno ed essere pericolosi per le persone assistite con protesi cardiache o per chi deve affrontare interventi chirurgici complessi, purtroppo condizione molto frequente.

Durante il VII Congresso dell’A.T.A.S.I.O. (Accademia sulle Tecnologie Avanzate nelle Scienze di Igiene Orale) il 7/8 Febbraio 2024 c/o il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali diretto dal prof. Umberto Romeo, autorevoli relatori tratteranno argomenti dedicati “all’Universo donna: percorso evolutivo tra salute e tecnologie” , un aggiornamento efficace per permettere l’alfabetizzazione e la personalizzazione degli approcci clinici di prevenzione dedicati al mondo femminile. (ODONTOIATRIA33 del 18 dic. 2024- Prof.ssa Gianna Maria Nardi)

La prof.ssa Nardi ricorda quanto la medicina di genere consideri l’universo femminile suscettibile alle patologie condizionate dalle modifiche del metabolismo endocrino nelle differenti fasce d’età

DENTISTA MODERNO : Articolazione TemporoMandibolare (ATM) e salute globale corrono insieme. Almeno questa è l'ipotesi di...
18/12/2024

DENTISTA MODERNO : Articolazione TemporoMandibolare (ATM) e salute globale corrono insieme. Almeno questa è l'ipotesi di studio seguita da un gruppo di ricercatori dell'Università del Cairo, Egitto. Le disfunzioni temporo-mandibolari (DTM) potrebbero influenzare non solo il sistema muscolo-scheletrico, ma anche il sistema neuropsicologico e metabolico. Ecco perché la ricerca propone un nuovo modello di approccio integrato per la gestione delle patologie ATM, favorendo una diagnosi e un trattamento multidisciplinari.
Meccanismi di interazione tra ATM e altri sistemi corporei
L’articolazione temporomandibolare è un punto cruciale di collegamento tra la funzione masticatoria e la salute dell’intero organismo. E le sue disfunzioni possono influire notevolmente su altri sistemi del corpo. Secondo lo studio, i pazienti con DTM manifestano spesso un’elevata sensibilità al dolore, che si diffonde in altre aree corporee a causa del coinvolgimento del sistema nervoso centrale e periferico. Il fenomeno della “comunicazione incrociata” (crosstalk) tra l’ATM e il sistema nervoso è al centro della ricerca. Poiché spiega come le patologie dell’ATM possano attivare una risposta infiammatoria generalizzata e aumentare i livelli di ormoni dello stress. Portando a condizioni di mal di testa cronico, fibromialgia e persino disturbi dell’umore come ansia e depressione.
Un aspetto interessante emerso dallo studio è il collegamento frequente tra disfunzioni dell’ATM e sintomi come mialgia e acufene. I ricercatori ipotizzano che queste associazioni derivino dalla vicinanza anatomica e funzionale dell’ATM con strutture sensoriali e nervose che regolano la percezione del dolore e l’equilibrio.
Implicazioni per diagnosi e trattamento
I pazienti con sintomi riconducibili all'ATM dovrebbero essere valutati non solo da specialisti odontoiatri, ma anche da neurologi, fisioterapisti e psicologi. Un trattamento integrato che includa tecniche di rilassamento, fisioterapia e, quando necessario, supporto psicologico, potrebbe portare a un significativo miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Nei casi di disturbi dell’ATM associati a mialgia, ad esempio, l’associazione di trattamenti odontoiatrici e tecniche fisioterapiche può ottimizzare il recupero funzionale.
Verso una visione sistemica
L’approccio innovativo delineato da questo studio, pubblicato su Dentistry Journal, mira a sensibilizzare i professionisti odontoiatrici sull’importanza di trattare le disfunzioni dell’ATM come condizioni che vanno oltre i sintomi locali, abbracciando una visione sistemica. Adottare un piano terapeutico multidisciplinare può migliorare l’efficacia del trattamento e il benessere generale del paziente, rispondendo in modo efficace ai vari aspetti delle patologie temporomandibolari. (Pierluigi Altea 22/11/2024)

Uno studio pubblicato su Dentistry Journal svela le correlazioni esistenti, spesso ignorate, tra articolazione temporomandibolare (ATM) e salute generale.

13/12/2024

Denti, nasce il Manifesto della salute orale. In Italia il 70% dei ragazzi presenta carie o lesioni dello smalto.

QUANDO PORTERE IL BAMBINO DAL DENTISTA : guida praticada Segreteria SISMED(|Pubblicato 5 Novembre 2024-Aggiornato 20 Nov...
23/11/2024

QUANDO PORTERE IL BAMBINO DAL DENTISTA : guida pratica
da Segreteria SISMED(|Pubblicato 5 Novembre 2024-Aggiornato 20 Novembre 2024)
Dicono che i denti da latte non durano, ma le carie sì! Per questo motivo, la salute orale dei bambini è fondamentale.

Quando si tratta della salute orale dei nostri piccoli, una domanda frequente tra i genitori è: a che età dovrei portare mio figlio dal dentista? Potrebbe sembrare prematuro pensare al dentista quando il bambino ha solo pochi dentini, ma la cura dentale precoce è fondamentale per prevenire problemi futuri.

L’importanza dei denti da latte
I denti da latte non sono semplici “precursori” dei denti permanenti; svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo del bambino. Essi aiutano nella masticazione, nella fonetica e mantengono lo spazio necessario per la corretta eruzione dei denti permanenti. Trascurare la salute dei denti da latte può portare a carie dolorose e infezioni che possono influenzare la salute generale del bambino.

Quando effettuare la prima visita dal dentista
Secondo le Linee guida del Ministero della Salute italiano, l’European Academy of Paediatric Dentistry (EAPD) e l’American Academy of Pediatric Dentistry (AAPD), è raccomandabile che il bambino effettui la sua prima visita odontoiatrica entro il primo anno di vita o entro sei mesi dalla comparsa del primo dente. Questa visita precoce permette al dentista di:

Valutare lo sviluppo dei denti e delle gengive.
Fornire consigli su igiene orale e alimentazione.
Identificare precocemente eventuali problemi.
Prevenzione: il segreto per un sorriso sano
La prevenzione è la chiave per mantenere una buona salute orale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sottolinea l’importanza di instaurare abitudini sane sin dalla prima infanzia. Ecco alcuni consigli:

Igiene orale quotidiana: Pulire delicatamente le gengive del neonato con una garza umida e, una volta spuntati i dentini, utilizzare uno spazzolino morbido.
Alimentazione equilibrata: Limitare l’assunzione di zuccheri e bevande zuccherate che possono favorire la formazione di carie.
Fluoro: Chiedere al dentista se è necessaria un’integrazione di fluoro per rafforzare lo smalto dei denti.
Il ruolo del fluoro nella salute orale
Il fluoro è un minerale naturale che svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione della carie dentale. Agisce rinforzando lo smalto dei denti, rendendolo più resistente agli attacchi degli acidi prodotti dai batteri presenti nella placca dentale. In alcuni paesi, il fluoro viene aggiunto all’acqua potabile come misura di salute pubblica per ridurre l’incidenza della carie dentale. In Italia, tuttavia, l’acqua degli acquedotti non è fluorata artificialmente. I livelli di fluoro presenti nell’acqua potabile italiana sono generalmente bassi e derivano dalla presenza naturale del minerale nelle sorgenti. Pertanto, l’apporto di fluoro attraverso l’acqua potabile in Italia è minimo.

Sicurezza del fluoro

L’uso del fluoro a livelli appropriati è considerato sicuro ed efficace nella prevenzione della carie dentale. Organizzazioni come l’OMS, il Ministero della Salute italiano e associazioni odontoiatriche internazionali sostengono l’utilizzo del fluoro nei programmi di salute orale.

È importante notare che:

Il fluoro fa bene: Quando utilizzato correttamente, il fluoro aiuta a prevenire la demineralizzazione dei denti e promuove la remineralizzazione dello smalto.
Attenzione alle dosi: Un’eccessiva assunzione di fluoro durante l’infanzia può portare a una condizione chiamata fluorosi dentale, che si manifesta con macchie o striature sullo smalto dei denti. Per questo motivo, è fondamentale seguire le raccomandazioni sull’uso del fluoro nei bambini.
Consigli pratici sull’uso del fluoro nei bambini

Prodotti fluorati: L’utilizzo di dentifrici fluorati è consigliato, ma è importante controllare la quantità di dentifricio utilizzata dai bambini per evitare l’ingestione eccessiva.
Dentifricio fluorato: Per i bambini fino a 6 anni, utilizzare una quantità di dentifricio pari alla dimensione di un pi***lo. Per i bambini sotto i 3 anni, è sufficiente una quantità pari a un chicco di riso.
Supervisione: I genitori dovrebbero supervisionare lo spazzolamento dei denti dei bambini per assicurarsi che non ingeriscano il dentifricio.
Consulenza professionale: Chiedere al dentista se è necessario utilizzare integratori di fluoro o trattamenti professionali, soprattutto se si vive in zone con acqua povera di fluoro.
Miti e realtà sul fluoro
È vero che il fluoro fa male?

Mito: Il fluoro è dannoso per la salute.
Realtà: Quando utilizzato nelle quantità raccomandate, il fluoro è sicuro e offre benefici significativi nella prevenzione della carie. Gli effetti negativi sono associati a un’assunzione eccessiva e prolungata di fluoro.

Il fluoro si trova negli acquedotti?

Mito: L’acqua potabile italiana è fluorata artificialmente.
Realtà: In Italia, l’acqua degli acquedotti non viene fluorata artificialmente. Il contenuto di fluoro nell’acqua potabile varia a seconda della zona geografica, ma generalmente è basso.

Il ruolo dei genitori
I genitori giocano un ruolo fondamentale nell’educazione alla salute orale. È importante:

Dare il buon esempio: i bambini imitano gli adulti; vedere i genitori praticare una buona igiene orale li incoraggerà a fare lo stesso (ed aiuterà il sorriso e l’igiene orale dei genitori).
Rendere la pulizia dei denti un gioco: trasformare il momento dello spazzolino in un’attività divertente può aiutare a instaurare una routine positiva. Esistono spazzolini pensati specificamente per l’arcata dentale in evoluzione del bambino e creati per poter essere visti come un gioco dai bimbi.
Programmare visite regolari: visite periodiche dal dentista permettono di monitorare lo sviluppo dentale e prevenire problemi. Non serve andare dal dentista una volta alla settimana (a meno che il dentista non dicesse il contrario, ovviamente), ma durante lo sviluppo della dentizione dei bambini potrebbe essere utile fissare un paio di appuntamenti l’anno.
Prevenire è meglio che…
Portare il bambino dal dentista sin dalla tenera età è un investimento per la sua salute futura. Comprendere l’importanza del fluoro e utilizzarlo correttamente può fare la differenza nella prevenzione della carie. Ricordiamoci che un sorriso sano inizia da piccoli, e con le giuste attenzioni possiamo assicurare ai nostri figli una bocca sana e felice.

Bibliografia
Ministero della Salute. Linee guida per la promozione della salute orale in età evolutiva. 2013. Disponibile su: www.salute.gov.it
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Fluoride and Oral Health. 2016. Disponibile su: www.who.int
European Academy of Paediatric Dentistry (EAPD). Guidelines on the Use of Fluoride in Children: An EAPD Policy Document. 2009. Disponibile su: www.eapd.eu
American Academy of Pediatric Dentistry (AAPD). Policy on Use of Fluoride. 2018. Disponibile su: www.aapd.org
Istituto Superiore di Sanità (ISS). Il fluoro e la prevenzione della carie. 2015. Disponibile su: www.iss.it

Indirizzo

Via San Gennaro, 73
Caserta
81100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 19:30
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 20:00

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