COI sas Centro di Odontostomatologia ed Implantoprotesi

COI sas Centro di Odontostomatologia ed Implantoprotesi Dal dentista con la ricetta....convenzionato SSN.

05/09/2025
L'INFLUENZA DELL'OCCLUSIONE DENTALE SUI PARAMETRI ISOCINETICI DEI MUSCOLI POSTERIORI DELLA COSCIA NEGLI ATLETI DI CALCIO...
22/08/2025

L'INFLUENZA DELL'OCCLUSIONE DENTALE SUI PARAMETRI ISOCINETICI DEI MUSCOLI POSTERIORI DELLA COSCIA NEGLI ATLETI DI CALCIO AGONISTI ATTIVI: UNO STUDIO RANDOMIZZATO CONTROLLATO (Stine Hecht, Yoon Jeong Choi, Andrea Stroux, Florian Beuer, Manja von Stein-Lausnitz, Till E. Bechtold - Front. Sports Act. Living, 23 July 2025 ) . ABSTRACT (Traduzione) Il miglioramento delle prestazioni atletiche dipende da numerosi fattori, tra cui la salute fisica, lo stato di allenamento, la coordinazione neuromuscolare e lo stato psicologico. Negli ultimi anni, l'influenza dell'occlusione dentale e della posizione mandibolare ha ricevuto crescente attenzione. L'influenza dei bite occlusali (BS) sul miglioramento delle prestazioni motorie, correlate all'equilibrio posturale, è stata al centro di numerose ricerche. Tuttavia, l'entità dell'impatto che i BS possono avere sulla forza muscolare è stata attestata come sconosciuta. Pertanto, abbiamo voluto studiare l'influenza dell'occlusione sui parametri di forza isocinetica dei muscoli della coscia.
METODI: Trenta atleti agonisti maschi attivi di età compresa tra 18 e 32 anni sono stati inclusi in questo studio. Nessuno di loro presentava una patologia gnatologica o fisiologica. I soggetti sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi sperimentali di 15 partecipanti ciascuno, utilizzando un disegno cross-over. Le misurazioni isocinetiche concentriche della forza muscolare dei quadricipiti e dei muscoli posteriori della coscia sono state eseguite utilizzando un dinamometro in tre condizioni occlusali: occlusione abituale (HO), bite splint armonico (HS) e contatto/malocclusione simulata con interferenza (MO). Le tre misurazioni della forza muscolare sono state completate due volte, ciascuna con una ripetizione in estensione (E) e flessione (F) del ginocchio destro, forza massima e una velocità angolare di 120°/s. Tra le misurazioni, sono stati programmati 120 s per il recupero muscolare. Il bite (HS) è stato stampato in 3D da una resina a base di metacrilato e l'occlusione armonica è stata verificata utilizzando il T-Scan Novus e la carta occlusale. Una malocclusione puntuale (MO) unilaterale in metacrilato fotopolimerizzabile è stata posizionata individualmente nella regione 16. L'analisi statistica è stata eseguita con un'analisi della varianza fattoriale (ANOVA) seguita da un confronto a coppie post hoc .
RISULTATi: Si è osservata una significativa diminuzione della coppia massima (Nm) e del lavoro muscolare (J) durante il movimento di estensione con la MO simulata, confrontata con la HO e con la HS. Anche la potenza muscolare (W) è diminuita con la MO rispetto alla HO e alla HS. Nel movimento di flessione, è stata osservata una significativa diminuzione della potenza muscolare nella condizione MO rispetto alla condizione HS. Non è stata rilevata alcuna significatività, ma è stata determinata una tendenza al miglioramento nei movimenti di estensione e flessione della coppia massima, del lavoro muscolare e della potenza muscolare nella condizione HS rispetto alla condizione HO.
CONCLUSIONE: I nostri risultati indicano che la simulazione del contatto occlusale interferente può portare a una significativa riduzione e a una tendenza al miglioramento dei parametri di prestazione isocinetica in giovani calciatori ben allenati, mentre l'occlusione bilanciata sottolinea la presunta importanza di un'occlusione bilanciata per la prestazione muscolare, soprattutto in termini di forza massima, lavoro muscolare e potenza muscolare. I risultati mostrano una relazione funzionale tra l'occlusione dentale e gli arti inferiori, che riflette una connessione anatomica sottostante in cui il sistema nervoso centrale può svolgere un ruolo importante. NB : Alcune foto sono esplicative . dal gruppo "ODONTOIATRIA & SPORT - CASERTA ".

09/08/2025
DM : Il mantenimento della salute orale negli anziani è una sfida cruciale.Con l’avanzare dell’età, la salute dentale pu...
08/08/2025

DM : Il mantenimento della salute orale negli anziani è una sfida cruciale.
Con l’avanzare dell’età, la salute dentale può essere compromessa da patologie croniche, terapie farmacologiche e ridotta capacità di igiene orale autonoma. Promuovere stili di vita sani, strategie preventive, terapie conservative e tecniche riabilitative moderne permette di preservare i denti naturali il più a lungo possibile, garantendo comfort ed estetica.
📘 Proponiamo a seguire un utile decalogo, tratto dal volume La prevenzione odontoiatrica nel paziente anziano di Nicolò Carugo, Rolando Crippa, Sabina Mantovani e Luigi Paglia, edito da Tecniche Nuove.
🔟 Dal ruolo del fluoro nella prevenzione della carie alle riabilitazioni protesiche complesse: dieci punti chiave per offrire a odontoiatri, igienisti e caregiver indicazioni chiare e concrete per una gestione efficace e personalizzata della salute orale nell’anziano. (Il Dentista Moderno)

Il mantenimento della salute orale negli anziani è una sfida cruciale per garantire qualità della vita, comfort e benessere generale in una popolazione in

Negli ultimi anni sta crescendo l’attenzione verso il ruolo della salute sistemica sulle prestazioni sportive. Tuttavia,...
02/07/2025

Negli ultimi anni sta crescendo l’attenzione verso il ruolo della salute sistemica sulle prestazioni sportive. Tuttavia, il contributo dell’apparato stomatognatico è spesso trascurato. A colmare questa lacuna è un studio condotto presso la School of Dental Science del Trinity College di Dublino, che analizza i risultati di una meta-analisi pubblicata nel 2024. L’articolo, di grande interesse e non solo per gli odontoiatri, esplora la relazione tra malattia parodontale e calo delle prestazioni negli atleti.

Gli studi osservazionali sotto la lente
La revisione sistematica ha incluso 8 studi osservazionali (su 793 iniziali) condotti su atleti di età compresa tra 16 e 47 anni, praticanti discipline come calcio, atletica e sport di squadra. L’obiettivo era confrontare le performance sportive percepite in soggetti con e senza malattia parodontale, utilizzando parametri soggettivi e indicatori di salute orale. La qualità degli studi è stata valutata con la checklist JBI. Mentre l’analisi statistica si è basata sul modello ad effetti casuali, con odds ratio e intervalli di confidenza al 95%.

I risultati: un rischio aumentato del 55%
In 6 degli 8 studi inclusi è emersa una correlazione significativa tra malattia parodontale e decremento delle prestazioni. Gli atleti con parodontite, questo il dato più rilevante, presentavano una probabilità aumentata di 1,55 volte di percepire un calo nelle proprie capacità sportive rispetto ai coetanei sani. Questo effetto, sebbene modesto, è clinicamente rilevante e suggerisce l’impatto sistemico dell’infiammazione parodontale sulla resa fisica e sulla fatica.

L’igiene orale come strategia sportiva
Gli autori dello studio evidenziano come i sintomi della malattia parodontale — dolore, sanguinamento gengivale, infiammazione — possano ostacolare la qualità dell’allenamento e il recupero. Proponendo un cambio di paradigma, così da includere la salute orale nella preparazione atletica, ma anche controlli regolari e trattamenti tempestivi a beneficio della salute degli atleti, oltre che dei loro risultati sportivi.

Quando è il parodontologo a scendere in campo
Lo studio in questione, pubblicato su Evidence-Based Dentistry, sottolinea dunque che, pur trattandosi di dati osservazionali, la connessione tra parodontite e calo delle prestazioni è sufficientemente robusta da meritare attenzione. Il messaggio è chiaro: l’odontoiatria sportiva dovrà diventare parte integrante dell’approccio multidisciplinare alla performance atletica. E la prevenzione parodontale non sarà più solo un tema di salute generale, ma una risorsa strategica per raggiungere, e mantenere, l’eccellenza sportiva. ( Pierluigi Altea 30/6/2025 - Dentista Moderno)

Uno studio pubblicato su Evidence Based Dentistry mostra i legami esistenti tra salute parodontale e prestazioni sportive, suggerendo un cambio di paradigma

La bocca è la finestra della salute di tutto il corpo: anche se molto spesso non ci pensiamo, osservando lo stato della ...
22/04/2025

La bocca è la finestra della salute di tutto il corpo: anche se molto spesso non ci pensiamo, osservando lo stato della bocca possiamo ipotizzare la presenza di malattie sistemiche e, in alcuni casi, effettuare una diagnosi precoce delle patologie proprio a partire dai sintomi orali. Nel corso del primo episodio di In Bocca alla Salute, un nuovo format dedicato alla salute orale e realizzato da Sics (Società Italiana di Comunicazione Scientifica) e Popular Science con il contributo non condizionante di Procter&Gamble, tre esperti si sono confrontati sul legame tra patologie sistemiche e sintomi orali e quindi sull’importanza di fare prevenzione e di una collaborazione tra specialisti. Nel corso dei successivi cinque incontri del format continueremo a parlare di prevenzione e dei rischi in cui si può incorrere se non si mantiene una buona salute orale nel corso degli anni.
In questa puntata sono intervenuti Raffaele Iandolo, Presidente della Commissione Albo Odontoiatri; Andrea Mandelli, Presidente della Federazione Ordini Farmacisti Italiani (Fofi) e Stefano Celotto, Medico di Medicina Generale e membro della Simg, la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e e membro della Simg, la Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie. Legame tra malattie sistemiche e sintomi del cavo orale :
“Dai segni e dai sintomi che rileviamo in bocca possiamo ipotizzare la presenza di patologie sistemiche”, ha fatto notare Iandolo. “Molte patologie sistemiche esordiscono proprio nel cavo orale e possono essere diagnosticate precocemente attraverso la rilevazioni di questi sintomi”, ha precisato il Presidente, portando l’esempio di diverse malattie, come la sclerodermia e le malattie autoimmuni.
In alcuni casi la correlazione tra malattie sistemiche e del cavo orale è bidirezionale. Le parodontopatie (di cui fa parte la parodontite, più comunemente nota come piorrea) – infiammazioni che coinvolgono i tessuti di sostegno del dente: gengive, legamento parodontale e osso alveolare – sono un’importante complicanza del diabete e, allo stesso tempo, il diabete è un fattore di rischio per lo sviluppo di parodontopatie. “Lo stesso – ha sottolineato Iandolo – avviene per le malattie cardiovascolari”.
Per questa ragione, come osservato da Celotto, “per il medico di medicina generale l’esame della bocca dovrebbe rientrare all’interno della valutazione complessiva del paziente”. Non solo perché, come già sottolineato, alcuni sintomi delle patologie sistemiche coinvolgono il cavo orale, ma anche perché “l’igiene del cavo orale può rispecchiare l’igiene generale del paziente e può indicare l’adozione di stili di vita più o meno sani. La presenza di carie, per esempio, potrebbe essere il frutto di un’alimentazione scorretta e, d’altra parte, le lesioni del cavo orale possono portare all’adozione di un’alimentazione scorretta, creando un circolo vizioso. In questi casi dobbiamo considerare l’igiene orale, lo stato nutrizionale e le abitudini alimentari del paziente per poi ottimizzare, insieme all’odontoiatra, la presa in carico del cavo orale”.
In sintesi Celotto ha spiegato che “il medico di medicina generale deve essere formato a riconoscere i segni e i sintomi del cavo orale, il cui esame deve far parte della valutazione complessiva dello stato di salute del paziente”.
Il ruolo del farmacista: in sinergia con odontoiatri e medici di base
Molto spesso il farmacista è il primo professionista sanitario con cui il cittadino entra in contatto, anche quando soffre di un disturbo del cavo orale. Per questo il farmacista svolge un ruolo fondamentale e non solo anche lui deve essere formato per poter rispondere a queste esigenze, ma deve anche lavorare in sinergia con gli altri specialisti e saper indirizzare il paziente verso il medico di medicina generale o il dentista, a seconda delle esigenze.
Il farmacista può ricavare informazioni preziose dalla bocca. “Possiamo eseguire una prova di masticazione, dalla quale valutiamo una serie di problematiche relative al cavo orale e, come è stato detto, all’igiene orale e personale del paziente”, ha precisato Mandelli. Secondo l’esperto un dialogo proficuo tra farmacista e professionista (in questo caso in particolare dentista) potrebbe portare beneficio a entrambe le figure professionali. “In ossequio al DM 77, credo che dovremmo valutare, all’interno della formazione continua in medicina, momenti di sinergia tra professionisti per un aggiornamento più efficace”.
Dello stesso avviso anche il dott. Celotto: “Il singolo professionista non può prendere in carico un paziente a tutto tondo, per questo è assolutamente necessaria una collaborazione tra professionisti della salute”.
Prevenire è meglio che curare
La comunicazione e la collaborazione tra figure professionali e la capacità di comunicare ai cittadini con una voce unica, favoriscono anche una sensibilizzazione dei pazienti ai temi della prevenzione, nodo cruciale della sanità in generale e in particolare della salute del cavo orale.
“Purtroppo nel nostro Paese la prevenzione viene da sempre sottovalutata, nonostante il fatto che sia fondamentale – ha detto Mandelli. Per quanto riguarda il campo odontoiatrico una corretta prevenzione è la strategia migliore per allungare la vita e garantire la buona salute del cavo orale, ma anche per la prevenzione di altre patologie. Da un punto di vista economico la prevenzione è la prima vera arma di cui disponiamo per rendere sostenibile il Sistema Sanitario”.
La prevenzione è ancora più importante dal momento in cui l’accesso dei pazienti agli studi odontoiatrici è limitato, come specificato da Iandolo. “Oggi circa il 60% dei cittadini non riesce ad accedere agli studi odontoiatrici e le prestazioni effettuate nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale sono molto limitate, corrispondono circa al 5% del totale. Anche per questo dobbiamo sviluppare la cultura della prevenzione. Questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso uno sforzo congiunto di odontoiatri, medici di medicina generale, farmacisti e di tutte le componenti della sanità”. Va coinvolta anche la politica che, come sottolineato dal Presidente Iandolo in conclusione, dovrebbe tenere a mente che la prevenzione è sempre un ottimo investimento. (Marzia Caposio - POPULAR SCIENCE 12/6/2024)

In bocca alla salute: il benessere generale passa dalla salute orale 12 Giugno 20242 Agosto 2024 Marzia Caposio La bocca è la finestra della salute di tutto il corpo: anche se molto spesso non ci pensiamo, osservando lo stato della bocca possiamo ipotizzare la presenza di malattie sistemiche e, in ...

22/04/2025

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Ciao Daniele ❤️💙
12/01/2025

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VALUTAZIONE DELL'IGIENE ORALE PER UNA CURA  EFFICACE NELLA PREVENZIONE DELLA POLMONITE NEGLI ANZIANI (Dentistry33 -  20 ...
20/12/2024

VALUTAZIONE DELL'IGIENE ORALE PER UNA CURA EFFICACE NELLA PREVENZIONE DELLA POLMONITE NEGLI ANZIANI (Dentistry33 - 20 dicembre 2024)

(Traduzione) Lo scopo di questo studio era stabilire criteri per la valutazione visiva dell'igiene orale analizzando la relazione tra lo stato dell'igiene orale e il numero di batteri orali nella saliva, da utilizzare per prevedere lo sviluppo della polmonite.

Sono stati arruolati nello studio 145 giapponesi di età avanzata residenti in case di cura. Abbiamo valutato il Dental Plaque Index (DPI) e il Tongue Plaque Index (TPI) come semplici misure dello stato di igiene orale. Abbiamo anche determinato il numero di microrganismi vitali nella saliva di ciascun soggetto.

La relazione tra lo stato di igiene orale e gli episodi di polmonite è stata studiata per un periodo di un anno. I pazienti dentati con scarsa igiene orale, come indicato dai loro punteggi DPI e TPI, hanno dimostrato conteggi batterici salivari significativamente più alti rispetto a quelli con un buon punteggio per l'igiene orale (rispettivamente p < 0,01 e p < 0,05). Sia il numero di giorni febbrili sia il numero di pazienti che hanno sviluppato polmonite erano significativamente più alti (p = 0,0012) nei pazienti dentati con punteggi scarsi basati su DPI rispetto a quelli con punteggi buoni basati su DPI.

Questi risultati dimostrano una significativa correlazione positiva tra i batteri salivari e la valutazione visiva dell'igiene orale nei pazienti con dentizione in base al numero di giorni febbrili e allo sviluppo di polmonite.

Introduzione

Il tasso di mortalità per polmonite da aspirazione negli anziani sottoposti a cure infermieristiche è molto alto (Marrie e Blanchard, 1997, Mylotte et al., 2003). Sono stati adottati diversi approcci per prevenire questa malattia, tra cui il miglioramento del riflesso della deglutizione mediante farmaci, cure dietetiche e cure orali (Loeb et al., 2003). L'aspirazione di batteri orali attraverso la compromissione dei riflessi della deglutizione e della tosse risultante da disturbi cerebrovascolari è una causa comune di polmonite da aspirazione (Bartlett et al., 1974, Levison, 1994). Molti studi hanno suggerito che le specie batteriche endogene orali potrebbero essere patogeni coinvolti nella polmonite (Pierce e Sanford, 1974, Bentley, 1984, Scannapieco et al., 1992). Alcuni studi hanno segnalato una stretta relazione tra malattie sistemiche e batteri anaerobici, inclusi i batteri periodontopatici (Scannapieco e Myolette, 1996, Scannapieco et al., 1998). Kikuchi et al. (1994) hanno dimostrato che il 70% dei pazienti anziani con una storia di polmonite ha sviluppato un'aspirazione apparente durante il sonno. Shinzato e Saito (1995) hanno anche riferito che batteri orali, inclusi Prevotella intermedia e Streptococcus constellatus, sono stati rilevati in lesioni polmonari da aspirazione. I patogeni respiratori da campioni isolati dalle vie respiratorie di pazienti con polmonite acquisita in ospedale corrispondevano geneticamente a quelli recuperati dalla placca dentale corrispondente (El-Solh et al., 2004). Questi studi suggeriscono che l'aspirazione di batteri orali dalla placca dentale può causare lo sviluppo di polmonite da aspirazione.

Il mezzo che trasporta i batteri orali dalla placca dentale alle vie respiratorie inferiori è la saliva e lo sviluppo della polmonite dipende dalla quantità di batteri aspirati nei polmoni da questa saliva (Inglis et al., 1993). È stato anche riportato che la quantità di batteri patogeni polmonari orali negli anziani in cura aumentava con una scarsa igiene orale, mentre veniva ridotta dall'igiene orale professionale (Abe et al., 2001). È difficile controllare questi microrganismi endogeni, soprattutto negli anziani, perché vengono rilasciati continuamente dal biofilm della cavità orale. Per ridurre la quantità di microrganismi endogeni, è essenziale la rimozione meccanica del biofilm. Uno studio recente ha dimostrato che fornire alle persone anziane assistite da infermieri un'igiene orale professionale ha ridotto la frequenza di febbri inspiegabili (Yoneyama et al., 1996, Adachi et al., 2002) e abbassato il tasso di mortalità dovuto a polmonite da aspirazione (Meguro et al., 1992, Yoneyama et al., 1999, Adachi et al., 2002).

Per ottenere una sana cura orale mirata alla prevenzione della polmonite da aspirazione, è necessario valutare accuratamente il livello di igiene orale nelle persone anziane. Tuttavia, non è disponibile un indice semplice per valutare lo stato di igiene orale, ovvero il numero di microrganismi nella saliva. Sono stati precedentemente introdotti diversi metodi di valutazione orale, come uno per i pazienti con cancro orale (Passos e Brand, 1966, Beck, 1979, Eliers et al., 1988). Tuttavia, sono stati evidenziati problemi di affidabilità e convalida per questi metodi (Susan ed Elizabeth, 1993). Gli indici disponibili per la valutazione visiva dell'accumulo di placca sulle superfici dei denti includono l'Oral Hygiene Index (Greene e Vermillion, 1960), il Simplified Oral Hygiene Index (Greene e Vermillion, 1964), il Silness–Löe Index (Silness e Löe, 1964), il Quigely Hein Index (modificato) (Turesky et al., 1970) e il Plaque Control Record (O'Leary et al., 1972). Tuttavia, questi indici vengono utilizzati per valutare il rischio di carie e parodontite e non sono adatti per la quantificazione dei microrganismi nella saliva. L'assenza di un sistema di valutazione del rischio per le condizioni orali nella polmonite rende difficile fornire un'adeguata assistenza orale volta a prevenire la polmonite nei pazienti in ospedali e strutture infermieristiche. L'assistenza orale viene attualmente eseguita secondo le procedure sviluppate in modo indipendente in ciascuna istituzione (Grap et al., 2003). È inoltre necessario un sistema di valutazione per determinare se i metodi convenzionali funzionano bene nella prevenzione della polmonite. Pertanto, un semplice indice di salute orale per valutare il rischio di sviluppare polmonite da aspirazione sarebbe utile.

Uno degli obiettivi di questo studio era dimostrare la relazione tra lo stato igienico orale visivo dei soggetti in base all'accumulo di placca e il numero di batteri orali nella saliva, che è un fattore di rischio per la polmonite da aspirazione. Inoltre, abbiamo cercato di stabilire criteri per la valutazione dell'igiene orale, poiché l'istituzione di tali criteri consentirebbe ai professionisti sanitari di fornire una solida cura orale volta a ridurre il tasso di polmonite da aspirazione.

Autori: Shu Abe, Kazuyuki Ishihara, Mieko Adachi, Katsuji Okuda

Fonte: https://www.sciencedirect.com/

The purpose of this study was to establish criteria for the visual evaluation of oral hygiene by analyzing the relationship between status of oral hygiene and number of oral bacteria in saliva for use in predicting the development of pneumonia.

18/12/2024 da ODONTOIATRIA 33 :L’alfabetizzazione sanitaria è determinante per prevenire problemi a lungo termine, e la ...
20/12/2024

18/12/2024 da ODONTOIATRIA 33 :L’alfabetizzazione sanitaria è determinante per prevenire problemi a lungo termine, e la salute del cavo orale è considerata essenziale per controllare il rischio di contrarre malattie sistemiche o intercettare precocemente, attraverso l’attenta osservazione di sintomi orali, alcune patologie.

L’approccio clinico personalizzato basato sui bisogni clinici ed extra clinici della persona assistita, deve far parte dell’alfabetizzazione, in modo da poter assicurare il difficile progetto di salute del cavo orale nel corso della vita e deve considerare le differenti peculiarità fisiologiche e ormonali, le abitudini voluttuarie e gli stili di vita di igiene orale domiciliare e la differente fidelizzazione alle visite di controllo.

L’evidenza scientifica ha dimostrato quanto la medicina di genere consideri l’universo femminile suscettibile alle patologie condizionate dalle modifiche del metabolismo endocrino nelle differenti fasce d’età.

La formazione degli operatori sanitari dediti ad approccio preventivo deve potenziare la propria competenza con l’aggiornamento sulle cause degli indici di rischio delle differenti patologie dento-parodontali, gli specifici problemi orali durante il periodo della pubertà, della gravidanza e della menopausa. Il rischio è quello di un progressivo peggioramento della salute orale.

La donna in gravidanza ha la responsabilità di condizionare con i suoi stili di vita il futuro della salute del cavo orale del nascituro nei primi 1000 giorni di vita.

Dai dati ISTAT del 2023, l’abitudine al fumo sebbene sia più comune tra gli uomini, si osserva un trend di aumento tra le donne. La soluzione efficace deve essere considerata il percorso antitabagico dei Centri Antifumo presenti in Italia - ISS.
Nel caso dell’universo femminile irriducibile a questa abitudine voluttuaria, i prodotti a tabacco riscaldato devono essere considerati tecnologia innovativa che riduce l’impatto degli effetti nocivi derivanti dalla combustione delle si*****te combuste.

Gli igienisti dentali, operatori sanitari preposti alla promozione della salute in ambito pubblico e privato, in approccio motivazionale di concordance, devono contrastare la scarsa consapevolezza dell’importanza del controllo meccanico e chimico del biofilm batterico e considerare quanto l’efficace personalizzazione e utilizzo degli strumenti dedicati come spazzolino, scovolini ,dentifrici, collutori e gel possano essere indispensabili per contrastare l’attività di batteri presenti nel cavo orale, come gli streptococchi, che possano passare nel flusso sanguigno ed essere pericolosi per le persone assistite con protesi cardiache o per chi deve affrontare interventi chirurgici complessi, purtroppo condizione molto frequente.

Durante il VII Congresso dell’A.T.A.S.I.O. (Accademia sulle Tecnologie Avanzate nelle Scienze di Igiene Orale) il 7/8 Febbraio 2024 c/o il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali diretto dal prof. Umberto Romeo, autorevoli relatori tratteranno argomenti dedicati “all’Universo donna: percorso evolutivo tra salute e tecnologie” , un aggiornamento efficace per permettere l’alfabetizzazione e la personalizzazione degli approcci clinici di prevenzione dedicati al mondo femminile. (ODONTOIATRIA33 del 18 dic. 2024- Prof.ssa Gianna Maria Nardi)

La prof.ssa Nardi ricorda quanto la medicina di genere consideri l’universo femminile suscettibile alle patologie condizionate dalle modifiche del metabolismo endocrino nelle differenti fasce d’età

DENTISTA MODERNO : Articolazione TemporoMandibolare (ATM) e salute globale corrono insieme. Almeno questa è l'ipotesi di...
18/12/2024

DENTISTA MODERNO : Articolazione TemporoMandibolare (ATM) e salute globale corrono insieme. Almeno questa è l'ipotesi di studio seguita da un gruppo di ricercatori dell'Università del Cairo, Egitto. Le disfunzioni temporo-mandibolari (DTM) potrebbero influenzare non solo il sistema muscolo-scheletrico, ma anche il sistema neuropsicologico e metabolico. Ecco perché la ricerca propone un nuovo modello di approccio integrato per la gestione delle patologie ATM, favorendo una diagnosi e un trattamento multidisciplinari.
Meccanismi di interazione tra ATM e altri sistemi corporei
L’articolazione temporomandibolare è un punto cruciale di collegamento tra la funzione masticatoria e la salute dell’intero organismo. E le sue disfunzioni possono influire notevolmente su altri sistemi del corpo. Secondo lo studio, i pazienti con DTM manifestano spesso un’elevata sensibilità al dolore, che si diffonde in altre aree corporee a causa del coinvolgimento del sistema nervoso centrale e periferico. Il fenomeno della “comunicazione incrociata” (crosstalk) tra l’ATM e il sistema nervoso è al centro della ricerca. Poiché spiega come le patologie dell’ATM possano attivare una risposta infiammatoria generalizzata e aumentare i livelli di ormoni dello stress. Portando a condizioni di mal di testa cronico, fibromialgia e persino disturbi dell’umore come ansia e depressione.
Un aspetto interessante emerso dallo studio è il collegamento frequente tra disfunzioni dell’ATM e sintomi come mialgia e acufene. I ricercatori ipotizzano che queste associazioni derivino dalla vicinanza anatomica e funzionale dell’ATM con strutture sensoriali e nervose che regolano la percezione del dolore e l’equilibrio.
Implicazioni per diagnosi e trattamento
I pazienti con sintomi riconducibili all'ATM dovrebbero essere valutati non solo da specialisti odontoiatri, ma anche da neurologi, fisioterapisti e psicologi. Un trattamento integrato che includa tecniche di rilassamento, fisioterapia e, quando necessario, supporto psicologico, potrebbe portare a un significativo miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Nei casi di disturbi dell’ATM associati a mialgia, ad esempio, l’associazione di trattamenti odontoiatrici e tecniche fisioterapiche può ottimizzare il recupero funzionale.
Verso una visione sistemica
L’approccio innovativo delineato da questo studio, pubblicato su Dentistry Journal, mira a sensibilizzare i professionisti odontoiatrici sull’importanza di trattare le disfunzioni dell’ATM come condizioni che vanno oltre i sintomi locali, abbracciando una visione sistemica. Adottare un piano terapeutico multidisciplinare può migliorare l’efficacia del trattamento e il benessere generale del paziente, rispondendo in modo efficace ai vari aspetti delle patologie temporomandibolari. (Pierluigi Altea 22/11/2024)

Uno studio pubblicato su Dentistry Journal svela le correlazioni esistenti, spesso ignorate, tra articolazione temporomandibolare (ATM) e salute generale.

Indirizzo

Via San Gennaro, 73
Caserta
81100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 19:30
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 20:00

Sito Web

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