Dott. Fiorello Emanuele Fisioterapista

Dott. Fiorello Emanuele Fisioterapista Il Dott. HAI UN PROBLEMA? In molti vorranno aiutarti, fa attenzione! Questa condizione non può che creare confusione ed essere peggiorativa.

Fiorello Emanuele ha conseguito la Laurea presso l’Università Milano-Bicocca e concluso il Master in Fisioterapia Sportiva presso l’Università di Pisa ottenendo borse di studio in entrambi gli atenei per poi validare il proprio titolo in UK. Fiorello Emanuele ha conseguito la Laurea presso l’Università Milano-Bicocca, concluso il Master in Fisioterapia Sportiva presso l’Università di Pisa e seguito i corsi di Spinal Manipulation, Dry Needling e di Alta formazione in Terapia Manuale. E’ abilitato alla pratica nel Regno Unito dall’HCPC dove ha anche prestato servizio presso il centro Isokinetic di Londra (centro famoso a livello internazionale collocato nella prestigiosa Harley Street e Centro FIFA d’eccellenza) e ha avuto una breve esperienza presso il centro Woodside Clinic di Luton. Ha lavorato come Fisioterapista presso la Folgore Verano Calcio, GSC Pallavolo, “La nostra famiglia” di Bosisio Parini, L’istituto Frisia di Merate e Cab. LA RICERCA DI UN PROFESSIONISTA POTREBBE DIVENTARE UN INCUBO

Il primo gruppo di clinici più tradizionali e scientifici include medici, chirurghi e fisioterapisti. Tra i meno in linea vi sono chiropratici e osteopati, mentre santoni e iridiologi si collocano tra quelli più fuori dalle righe. All'interno di ciascun gruppo di professionisti della salute, ci sono fazioni spesso in discussione tra loro. Per esempio, un chirurgo potrebbe fondere insieme le tue vertebre (chirurgo ortopedico) mentre un altro potrebbe inserire uno stimolatore sul tuo midollo spinale (neurochirurgo). DEVI STARE ATTENTO E AVERE IL CONTROLLO

Sii diffidente perché è probabile che ne sentirai di tutti i colori e sentirai molte spiegazioni diverse per il tuo problema. Ricorda che sei il padrone del tuo dolore, più di chiunque altro. Sei tu che hai il potere di gestirlo e sbarazzartene. Le abilità dei professionisti nei vari gruppi possono aiutarti con parti del problema, ma avrai maggior controllo se capirai la scienza dietro la tua condizione clinica. Per tali motivazioni qualunque sia la tua scelta, ti consiglio di seguire queste linee guida:

1. Assicurati che eventuali lesioni o malattie che richiedano cure mediche urgenti vengano prese in considerazione il prima possibile.

2. Assicurati che qualsiasi aiuto abbia senso per te e ti aiuti a comprendere il problema. Chiedi al terapista se ci sono studi scientifici a supporto di ciò che ti viene proposto.

3. Assicurati che TUTTE le tue domande ricevano una risposta soddisfacente.

4. Evita la totale dipendenza da qualsiasi professionista. SEI TU A DOVER AVERE IL CONTROLLO.

5. Stabilisci OBIETTIVI condivisi tra te e il terapista. Questi potrebbero essere fisici, sociali e lavorativi essi ti consentiranno di quantificare in modo oggettivo il progresso. Un BUON TERAPISTA ha numerose qualità: ti aiuta a prendere il controllo della situazione, è comprensivo, entusiasta, informato, esperto, curioso e alla ricerca di nuove idee.

16/03/2023

Stretching, crioterapia, postura perfetta? Fanno bene? Aiutano a risolvere o/e prevenire problemi?

Sempre più spesso vediamo pubblicità di atleti, seguiamo i metodi della nonna, o mettiamo in atto delle pratiche perché si è sempre fatto così.
Ciao sono Emanuele Fiorello e sono un fisioterapista e oggi parleremo di falsi miti sulla prevenzione.
Da anni assistiamo ad un marketing sempre più sfrenato su terapie miracolose (o presunte tali) che mette in prima pagina personaggi d'elite durante la loro applicazione.
Smettiamola di seguire atleti che sono completamente ignoranti in materia e fanno pubblicità, il fatto di saper guidare una macchina non indica la sua conoscenza in ambito strutturale.
Il risultato è che l'osservatore presuma che la terapia funzioni sicuramente, dato che l’atleta di spicco la utilizza.
La logica di mercato a discapito della scienza? Tutto il contrario di ciò che dovrebbe essere permesso!
Nessuno incolpa il marketing a priori, ma quando si parla di sanità, si dovrebbero finanziare studi seri e super partes.

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24/11/2022

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In Italia c'è un mito oltre a quello che cantava Max Pezzali: fare pesi in età giovanile blocca la crescita. E' davvero così o è un falso mito?

Ciao sono Emanuele Fiorello e sono un fisioterapista oggi parleremo di pesi e ragazzi!

Ci sono diversi miti e paure nel far sollevare pesi ai più giovani; rispetto al passato dove si facevano svolgere anche lavori gravosi, nella società sviluppata abbiamo un maggior occhio di riguardo nei confronti di questa categoria. Ma stiamo realmente facendo il loro bene?

Sicuramente è importante che studino e giochino ma, purtroppo, cosa che vale anche per noi, le sfide della società attuale non stimolano lo sviluppo di un corpo sano e forte, essendo le richieste fisiche sempre inferiori.

Ci sono diversi miti e paure sul fare sollevare pesi e far fare attività fisica ai bambini, con me oggi andremo a sfatarli

- Blocca la crescita delle ossa?

Falso. In verità, rinforza le ossa e ne aumenta la densità. Il 90% della densità ossea massima si raggiunge a 18 anni.
L’esposizione a carico nei bambini per un periodo da 6 a 24 mesi comporta un aumento della densità ossea fino a 6 volte in un bambino e a 12 volte in un adolescente, mentre negli anziani si limita a evitarne il peggioramento.

- È adatto solo per gli atleti? (In realtà neanche gli atleti lo fanno per prevenzione, anche se è la miglior strategia conosciuta al momento!)

Non è adatto solo agli atleti. L’allenamento con pesi offre benefici a livello di salute e abilità in gioventù.

- Bisogna aspettare fino ai 12 anni, soprattutto per la questione di accrescimento cartilagineo...

Falso anche questo, i ragazzi possono iniziare a fare pesi nel momento in cui sono in grado di ascoltare e seguire le indicazioni e le regole di sicurezza. Si rinforzano le cartilagini che, in assenza di carico, rischiano l'atrofia, a tutte le età.

- Le ragazze diventano mascoline!

Il maggior miglioramento a livello di forza si ottiene per un miglior adattamento neuromuscolare, non per l’aggiunta di massa. In parole semplici, il cervello impara a collegarsi meglio ai muscoli e ad utilizzare ciò che ha.

- Non è sicuro.

Insegnando la tecnica e il metodo, tutto si può fare in sicurezza.

In conclusione, le linee guida raccomandano l’utilizzo di pesi almeno 3 volte a settimana.

Il mio consiglio è quello di iniziare a guardare questo mondo sotto una luce diversa, dove l’obiettivo primario è il mantenimento della nostra salute!
Troppo spesso ci si affaccia ai pesi solo per una funzione estetica, ma in realtà e fondamentale per la nostra salute. Purtroppo si fa sempre meno sport e nel nostro sistema scolastico non vengono date le giuste basi, per questo l’affiancamento ad un Fisioterapista potrebbe essere un ottimo metodo per fare prevenzione e creare conoscenza e autonomia nelle giovani leve.
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28/10/2022

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In italia ci sono tutte queste figure ma a chi mi devo rivolgere?
Quale è la differenza tra loro?

Si sente parlare di questi professionisti ma non si capisce mai cosa fanno e a chi ci si deve rivolgere per risolvere i problemi di salute.

Nell’ambito scientifico, con una laurea e un metodo scientifico abbiamo: Medici, fisioterapisti, scienze motorie

I Medici, tra cui gli Ortopedici, Neurologi e Fisiatri, hanno passato un test a numero chiuso, effettuato i 6 anni di medicina ed effettuato la successiva specializzazione.
L’ortopedico si occupa di patologie muscolari e articolari dovute a traumi o patologie, il neurologo di traumi o patologie sul sistema nervoso e il fisiatra è una via di mezzo in direzione della riabilitazione.

Il compito del medico è fare diagnosi tramite valutazione anamnestica e se necessario tramite indagini diagnostiche, eseguire interventi come la somministrazione di farmaci, l’esecuzione di iniezioni o perfino interventi chirurgici.

L’obiettivo del fisioterapista è lavorare sia su funzione, dolore e benessere, sia dal punto di vista preventivo. L’obiettivo del Fisioterapista dopo un’attenta diagnosi differenziale è di risolvere il problema tramite terapia manuale, strumentale ed esercizio.
Il fisioterapista si occupa di tutto ciò che riguarda dolore e trauma, dal classico mal di collo o mal di schiena, a traumi, interventi e malattie degenerative.
Come il medico lavora su diversi campi dove tende a specializzarsi, dal neurologico al muscololoscheletrico, allo sportivo, passando dal linfatico al respiratorio e al cardiovascolare.
Lavora in modo non invasivo dalla prevenzione alla risoluzione di patologie.
PUOI AVERE ACCESSO DIRETTO AL FISIOTERAPISTA SENZA PASSARE DA UN MEDICO.

Scienze motorie, anche lui è laureato dopo aver passato il test di ammissione. Lavora sul sano o quando lo stato patologico è stato risolto o messo in una condizione di equilibrio. Lavora sul mantenimento della salute, su prevenzione o riatletizzazione e performance.
Il chinesiologo è una specializzazione di scienze motorie con gli stessi limiti, non può lavorare sul patologico.
Se l'Italia fosse uno stato serio dovremmo chiudere qui, questa è la legge e sarebbe tutto chiaro, ma purtroppo non è cosi, quindi ci sono un paio di figure che non sono ancora state abolite seppur ormai obsolete.

- Nell’ambito ausiliare esistono due figure che seguono corsi regionali: Massoterapista e Massaggiatore capo bagnino degli istituti termali. Queste figure riescono ad ottenere un titolo sicuramente non al pari di quello universitario, motivo per il quale non possono agire e lavorare senza una prescrizione medica.

- Ambito pseudoscientifico e medicine alternative:

Chiropratici e osteopati.
Non seguono il metodo scientifico e sono inserite dall’ OMS, organizzazione mondiale della sanità, nelle medicine alternative complementari.
Si basano sull’empirismo, e hanno alla base guru.
Still per l’osteopatia e Palmer per la chiropratica.
Sono scuole private pagate lautamente, motivo anche per il quale questi professionisti hanno tariffe mediamente molto alte, perchè devono rientrare nei costi.
Inoltre proprio il fatto di pagare, porta molte volte a bias cognitivi e a seguire queste fedi senza un vero ragionamento critico.
Ricordiamoci che essere aperti di mente non vuol dire credere a tutto.

L’Osteopatia viene praticata anche da medici e fisioterapisti come integrazione.
Sempre più ragazzi, terminate le superiori , decidono di approcciarsi al mondo dell’osteopatia, seguendo corsi molto costosi ma più spesso il titolo di osteopata viene comprato da ragazzi che finite le superiori hanno seguito questi percorsi di studi. La politica italiana ha recentemente rilevato questa professione mettendola nel campo delle figure sanitarie (pur non avendo nulla di scientifico) e relegandola al campo della prevenzione, quindi l'osteopata non può lavorare sul patologico.

I chiropraticiinvece, grazie ad una forte campagna di marketing tramite personaggi televisivi o atleti di spicco, si sono pubblicizzati millantando di poter risolvere grossi problemi con soluzioni semplici e aiutare il corpo a ristabilire il proprio equilibrio alleviando dolori, traumi post parto o perfino per aumentare le difese immunitarie.

Vi lascio con le parole del grande Piero Angela, il quale diceva:

“Mi curerò con una medicina alternativa quando mi ammalerò di una malattia alternativa!”

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19/10/2022

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HAI UN PROBLEMA? Mal di schiena, dolore cervicale, hai una patologia o hai subito un trauma? In molti vorranno aiutarti, fai attenzione!

LA RICERCA DI UN PROFESSIONISTA POTREBBE DIVENTARE UN INCUBO.

Mi chiamo Emanuele Fiorello sono un fisioterapista e oggi ti darò alcune linee guida per capire se il professionista a cui ti stai rivolgendo farà al caso tuo.

Tra il primo gruppo di clinici più tradizionali e scientifici abbiamo medici, chirurghi e fisioterapisti. Tra i meno in linea vi sono chiropratici e osteopati, mentre santoni e iridiologi si collocano tra quelli più fuori dalle righe.

All'interno di ciascun gruppo di professionisti della salute, ci sono fazioni spesso in discussione tra loro.

DEVI STARE ATTENTO E AVERE IL CONTROLLO!
Sii diffidente perché è probabile che ne sentirai di tutti i colori e sentirai molte spiegazioni diverse per il tuo problema. Questa condizione non può che creare confusione ed essere peggiorativa. Ricorda che sei il padrone del tuo dolore, più di chiunque altro. Sei tu che hai il potere di gestirlo e sbarazzartene. Le abilità dei professionisti nei vari gruppi possono aiutarti con parti del problema, ma avrai maggior controllo se capirai la scienza dietro la tua condizione clinica.

Per tali motivazioni qualunque sia la tua scelta, ti consiglio di seguire queste linee guida:

1. Assicurati che eventuali lesioni o malattie che richiedano cure mediche urgenti vengano prese in considerazione il prima possibile.

2. Assicurati che qualsiasi aiuto abbia senso per te e ti aiuti a comprendere il problema. Chiedi al terapista se ci sono studi scientifici a supporto di ciò che ti viene proposto.

3. Assicurati che TUTTE le tue domande ricevano una risposta soddisfacente.

4. Evita la totale dipendenza da qualsiasi professionista.
SEI TU A DOVER AVERE IL CONTROLLO.

5. Stabilisci OBIETTIVI condivisi tra te e il terapista. Questi potrebbero essere fisici, sociali e lavorativi essi ti consentiranno di quantificare in modo oggettivo il progresso.

Un BUON TERAPISTA ha numerose qualità: ti aiuta a prendere il controllo della situazione, è comprensivo, entusiasta, informato, esperto, curioso e alla ricerca di nuove idee.

Prima di affidarti ad un professionista cercalo online, vedi se iscritto ad albi, percorsi di studi, recensioni, esperienze...

E come sempre ti ricordo che il vero professionista non è quello che fa ma quello che sa quando non fare!

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15/10/2022

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Il dolore è “la spiacevole esperienza sensoriale ed emozionale associata ad un danno tessutale reale o POTENZIALE e descritta in termini di tale danno”.

Vediamo di semplificare il tutto!

Intanto è doveroso sapere che non esiste un solo tipo di dolore, che non sempre è proporzionale al danno, e non dipende essenzialmente da un danno.

La prima cosa che dobbiamo capire è che il dolore è un’esperienza, ovvero la lettura da parte del nostro cervello di un segnale, non il segnale stesso.

Le cause possono essere davvero tante. Siamo abituati a pensare che il
dolore sia causato dall’infiammazione, ma ciò è vero solo in piccola parte.

I fattori del dolore sono BIOPSICOSOCIALI:
Ciò vuol dire che il segnale che arriva dalla periferia viene integrato a molte altre informazioni e alle emozioni del nostro corpo che modificano la condizione chimica in esso.

Dire che i fattori siano psicosociali non vuol dire che il dolore è psicologico o astratto. Ogni cosa nel nostro corpo è regolata da segnali chimici, elettrici e meccanici.

Approfondiamo questi fattori:

BIOLOGICI:
Patologie organiche: Traumi, infiammazione

Abbiamo dei sensori, i NOCICETTORI il cui compito è rilevare variazioni da un punto di vista chimico, di calore o meccanico nella periferia del nostro corpo.

Per questo il dolore verrà definito:

NOCICETTIVO quando proverrà da tessuti muscoloscheletrci, escluso quello nervoso.

NEUROPATICO, proveniente da lesioni del sistema nervoso centrale.

NOCIPLASTICO, alterata nocicezione.

Non per forza sentiremo dolore, infatti ci sono casi in cui abbiamo un infarto, tumore, strappo, frattura ma non sentiamo nulla.
Anche se ci sono marker infiammatori che segnalano il problema in atto.

SOCIALI
Il Sostegno familiare, lo Status lavorativo, l'Istruzione e gli Aspetti economici influenzano il dolore.

PSICHICI:
Le credenze, la nostra cultura e paese di origine, l'ambiente e il contesto cambiano le aspettative.
La Self efficacy, convinzione nelle proprie capacità di raggiungere gli obiettivi

Anche nel caso di un danno biologico i fattori psicosociali possono influire
per risolverlo o danneggiarlo creando quindi un effetto placebo, da uno stimolo che in realtà non ha valenza si ottiene un miglioramento della situazione biologica, o un peggioramento della condizione con l’effetto nocebo.

Per fare un esempio, come in una chinesiofobia, che ci porterà a credere che con il movimento peggiori nel momento in cui vado a compiere un movimento sbagliato o a da un punto di vista psicofisico nel momento in cui sono depresso e quindi tutto andrà a peggiorare solo per il mio stato psichico

Spero che dopo questo video, possiate smettere di pensare che il dolore sia dovuto solo a un danno o ad un infiammazione, in più la prossima volta che vi troverete in questa spiacevole esperienza saprete meglio capirla e valutare i fattori che la influenzano.

Parlando con il fisioterapista o con il medico al quale vi rivolgerete saprete sicuramente meglio come relazionarvi senza tralasciare informazioni importanti che potranno aiutarvi a risolvere il vostro problema.

Come sempre vi ricordo il vero professionista non è quello che fa, ma quello che sa quando non fare.
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13/10/2022

Ciao, mi chiamo Emanuele Fiorello e sono un Fisioterapista.

Il mio obiettivo, nel mio lavoro - la fisioterapia - e con questo canale in particolare, è educare e creare indipendenza nel paziente.

Attraverso il mio canale ti darò informazioni fondamentali per la risoluzione dei tuoi problemi.

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Indirizzo

Via Cesare Battisti 10
Cassago Brianza
23887

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