10/12/2025
Le violenze al personale sanitario non sono solo da ricercare in zone di guerra (che comunque sono vietate!) ma anche da noi capitano queste cose, molto più spesso di quanto si pensi. E non si tratta solo di violenza fisica.
Anche impedirci di portare avanti la nostra missione umanitaria e in favore della cittadinanza, specialmente quella parte più vulnerabile, è assimilabile a violenza.. proprio come, in zona di guerra, si vieta il soccorso ai feriti e alla popolazione..
Oggi, 10 dicembre, Giornata Mondiale dei Diritti Umani, la Croce Rossa Italiana rilancia l'allarme sul fenomeno delle aggressioni agli operatori.
Solo nel 2025 abbiamo registrato oltre 50 casi di violenza, minacce o danneggiamenti contro il personale della CRI. Dal 2018, il totale è di 450 aggressioni segnalate.
“Chi si impegna a soccorrere e prestare assistenza ai più vulnerabili non può essere aggredito; chi usa violenza contro gli operatori sanitari compromette e in alcuni casi impedisce che le cure raggiungano chi ne ha bisogno”, così, Rosario M.G. Valastro, Presidente della CRI.
Chi usa violenza compromette l'assistenza e impedisce che le cure raggiungano chi ne ha bisogno. La nostra campagna "Non Sono Un Bersaglio" e l’iniziativa del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa "Health Care in Danger" (HCiD) chiedono rispetto e protezione per chi opera in prima linea.
Leggi la news: https://link.cri.it/W30s