Ricciuti Ilaria Psicologa Psicoterapeuta Junghiana

Ricciuti Ilaria Psicologa Psicoterapeuta Junghiana Sono una psicoterapeuta junghiana e mi sono specializzata per lavorare sia con i bambini-adolescenti che con gli adulti. Lavoro sia a Roma che a Cassino

13/11/2024
28/10/2024

Smetti di lasciare i tuoi figli con loro.

Smetti di lasciare i tuoi figli con partner che conosci appena.

Smetti di affidarli a membri della famiglia di cui non ti fidi completamente, solo perché è gratis.

Fai attenzione quando tuo figlio non vuole avere alcun tipo di contatto con un familiare, un amico di famiglia, un insegnante, un conoscente, un vicino, o chiunque altro. Se dice che non vuole stare vicino a quella persona, c’è un motivo.

Se hai un brutto presentimento su qualcuno in relazione a tuo figlio, interrompi ogni contatto con quella persona.

Se il tuo piccolo ti viene a dire che non vuole stare con una persona in particolare... Fai un favore a entrambi: ascoltalo.

28/10/2024

"Lo sport senza barriere fisiche e culturali. Una storia, quella di Martina, che ha inizio alle scuole elementari, quando incontra le prime difficoltà nell’espressione e nella lettura ad alta voce. Le prese in giro, l’essere considerata “diversa” e l’isolamento non l’hanno fermata e anzi l'hanno portata a cercare un modo per acquisire sicurezza e superare le sue difficoltà. Nello sport e in particolare nella pallavolo ha trovato lo spazio per esprimere sé stessa e le sue necessità, individuando soluzioni che le hanno permesso di crescere come atleta e riuscendo a ispirare allenatori e compagni di squadra a considerare i Dsa non come un limite, ma come un’opportunità".
(Fonte testo: Ilgiorno.it)

18/10/2024

Aiutare i figli ad affrontare le sfide di ogni giorno: l’importanza di dare ascolto e presenza, non soluzioni!
Ascoltare i figli è fondamentale, è il primo passo per instaurare e mantenere aperta una relazione improntata sul dialogo e il confronto, anche nei momenti di difficoltà. Non è sempre facile riuscire ad ascoltarli e a comprendere i loro comportamenti e le loro motivazioni. Eppure è fondamentale: sentirsi ascoltati significa potersi fidare e sentire di essere importanti per l’altro!
L’ascolto è uno strumento potentissimo che permette di entrare in contatto con l’altro. Allenare l’ascolto è molto difficile, ma è la chiave per il successo familiare. Ci vuole pazienza perché si trovi una modalità efficace, ma non solo: servono anche allenamento e fiducia in quello che si sta facendo.
Se ci mettiamo nei loro panni, ci renderemo conto del fatto che anche noi adulti, quando esprimiamo una difficoltà o un dubbio, abbiamo soprattutto bisogno di essere ascoltati, compresi, non giudicati, senza ricevere soluzioni preconfezionate da altri.
Ascoltiamoli, in modo attento ed empatico, senza intervenire in maniera immediata, aiutiamoli a riconoscere i sentimenti e le emozioni che stanno sperimentando. Aiutiamoli a riflettere e ragioniamo insieme sulle possibili soluzioni, lasciando loro la possibilità di trovare delle alternative.
Questa modalità aiuta bambini e ragazzi a sviluppare maggiore consapevolezza di se stessi, sperimentando la loro libertà di pensiero e di azione. I figli hanno bisogno di fiducia, di sentire che mamma e papà sono lì per loro, per sostenerli e amarli sempre e che sono fiduciosi nelle loro capacità di far fronte alla vita.

17/10/2024

Ognuno di noi ha bisogno di essere sognato da qualcuno.
Ognuno di noi ha bisogno di essere immaginato da qualcuno.
Sognato e immaginato nella sua forma migliore.
Quando la mente del genitore non sa “sognare” il bambino, portandolo nella propria mente oltre che nel grembo, allora questo bambino si sentirà sempre vuoto, mancante, assente a se stesso, con un continuo bisogno che qualcuno gli ricordi che esiste…

_Claudia Crispolti

08/10/2024

Genitori e figli si trovano spesso, in adolescenza, a navigare in acque agitate, in cui le emozioni dei ragazzi sembrano nascoste dietro una facciata di indifferenza. Tuttavia, dietro questo velo di apparente distacco si cela spesso un mondo interno ricco di sfumature e sentimenti profondi. Gli adolescenti, infatti, si trovano in una fase della vita in cui stanno cercando di scoprire chi sono e come vogliono essere visti dagli altri. In questo percorso di scoperta ed esplorazione, spesso si ritrovano ad indossare una maschera, che il genitore potrebbe percepire come un muro di gomma, piuttosto frustrante da gestire.
Eppure, questo non significa che non abbiano bisogno degli adulti o che non gliene importi nulla. In alcune situazioni, l’indifferenza e il menefreghismo nascondono paure, fragilità e difficoltà nel ti**re fuori i propri sentimenti ed è fondamentale riuscire ad andare oltre.
Hanno bisogno di essere visti, di essere riconosciuti nelle loro idee e nei loro nuovi bisogni, di sapere che il genitore, pur non condividendo sempre le loro posizioni, riesce comunque a comprendere ciò che vivono, le loro emozioni, i loro sentimenti e sia pronto ad ascoltare, prima ancora che fornire soluzioni. Diventano, dunque, ingredienti indispensabili il saper ascoltare senza giudicare, mostrare empatia e offrire supporto incondizionato, per instaurare un rapporto di fiducia e favorire un’apertura emotiva.
È importante non scoraggiarsi se non vogliono parlare o se tendono a chiudere la conversazione rapidamente. Se si continua a mostrare interesse nei loro confronti, al momento giusto si apriranno, sapendo che mamma e papà sono sempre un punto di riferimento.
Non esiste una formula magica per decifrare il linguaggio criptico di un figlio adolescente, ma con pazienza si può gradualmente costruire un ponte verso la reciproca comprensione e la condivisione di emozioni autentiche, con la consapevolezza che gli aspetti più profondi e intimi sono solo nascosti dietro quella facciata di insensibilità e che non vedono l’ora di trovare uno spazio per essere espressi.

08/10/2024

Molte persone concepiscono l’amore in maniera possessiva. Mia moglie, mio marito... togliete questi possessivi. Non c’è niente di vostro, l’altro è un altro. Anche i matrimoni possono essere possibili solo se partono dal concetto che Lei o Lui è un altro.

La condizione elementare e fondamentale per continuare a vivere si chiama amore.
L’aveva detto bene Freud: la vita funziona se qualcuno ci ama. Amore è tutto ciò che aumenta, allarga, arricchisce la nostra vita, verso tutte le altezze e tutte le profondità. Noi viviamo finchè c’è qualcuno che ci ama: sono convinto che molte persone anziane ‘se ne vanno’ perché nessuno le ama più.

L’amore è la categoria della vita ma comporta una condizione di gratuità: oggi mancano le condizioni dell’amore perché la gratuità viene derisa e vista con sufficienza, come qualcosa di patetico e l’Altro viene considerato come un oggetto, qualcosa da rivendicare come nostro, come possesso. Ma voler possedere l’altro, significa non amare. Come diceva Fromm: L'amore immaturo dice: ti amo perché ho bisogno di te. L'amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo.

Umberto Galimberti

Indirizzo

Cassino

Orario di apertura

Lunedì 08:30 - 20:00
Martedì 08:30 - 20:00
Mercoledì 08:30 - 20:00
Giovedì 08:30 - 20:00
Venerdì 08:30 - 20:00

Telefono

3331251680

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