Eugenio Lampacrescia

Eugenio Lampacrescia Pedagogista e Logopedista
Direttore scientifico de
IL FILO DI ARIANNA SRL
Docente a c. UNIVPM

ORIGINI E ORIZZONTINon fanno rumore le radiciche abbracciano la terra.S’infilano tra le crepe del tempo,come dita che ce...
26/09/2025

ORIGINI E ORIZZONTI

Non fanno rumore le radici
che abbracciano la terra.

S’infilano tra le crepe del tempo,
come dita che cercano
gli autentici volti
di chi se n’è andato
ma ancora ci abita dentro.

Sogni e segni seminati,
valori e fede insegnati,
cura prossima e distante,
non sempre da me gradita
nell’acerba età dei contro
avara di gratitudini.

Giovane e forte,
ogni passo già scritto
lo credevo solo mio,
fragile potenza
di che sente
di non aver bisogno
d’origini e d’ali.

Il tempo è sempre leale
quando svela il vero.

Nel silenzio d’un campo arato
resta l’odore della terra natia
e le mani artigiane dei ricordi.

M’hanno fatto uomo
senza riconoscerlo
pur nel tardo tempo
delle dovute scuse.

Le antiche radici
sono vene d’acqua viva,
portano alla luce
ciò che ancora
non ho capito di me
e del paesaggio terreno.

Sono di passaggio.

SAN FRANCESCO E LA PACESignore, fa di me uno strumento della tua pace:dove è odio, fa ch’io porti amore,dove è offesa, c...
24/09/2025

SAN FRANCESCO E LA PACE

Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch’io porti amore,
dove è offesa, ch’io porti il perdono,
dove è discordia, ch’io porti la fede,
dove è l’errore, ch’io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch’io porti la speranza
dove è tristezza, ch’io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.

Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:

Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare.

Poiché è dando, che si riceve;
perdonando che si è perdonati;
morendo che si risuscita a Vita Eterna.

Grazie a chi mi legge, grazie doppio a chi magari partecipa commentando.Teresa Saluppo, Roberta Tiranti, Annarita Alfei,...
24/09/2025

Grazie a chi mi legge, grazie doppio a chi magari partecipa commentando.

Teresa Saluppo, Roberta Tiranti, Annarita Alfei, Fiorella Simonetti, Sante Ottavianell, Andrea Silvetti, Giosuè Righetto, Giampaolo Maria Elisa Paolini, Laura Silvetti, Lorenzo Serenelli, Patrizia Fontanella, Gianna Domizioli, Scuola San Vincenzo Senigallia, Susanna Pelosi, Lorella Cortellucci, Danilo Marinelli, Anna Pia Saccomandi, Laura Varriale

Sono le persone che seguono la mia pagina e segnalate dall’algoritmo, in sé freddino e limitato. Per fortuna, sono persone reali, conosciute dal vivo, frequentate (a parte Giosué che mi pare di non ricordare). Persone con le quali abbiamo condiviso un pezzo di vita insieme.

A cominciare da mia cugina Marta, Gianna e gli amici di Macerata, fino ad arrivare a Laura di Venafro. In mezzo molti altri, anche senza i report dell’algoritmo.

Questa è la rete che mi piace. Quella che prolunga i contatti nel tempo o che procedono con un incontro vivo, faccia a faccia.

ONORANZELa morte è il tabù più grande dell’occidente.È l’obbrobrio più disumano che stiamo vedendo, quando la vita è sfi...
21/09/2025

ONORANZE

La morte è il tabù più grande dell’occidente.

È l’obbrobrio più disumano che stiamo vedendo, quando la vita è sfigurata, soppressa, non rispettata, dalla sua nascita alla sua naturale conclusione. Capita in guerra ed anche in tempi di apparente pace.

Trovo oramai stancante vedere da anni la pubblicità da parte di un’azienda di pompe funebri che continua a giocarci attorno. Farà pure ridere, ma da un po’ non riesco a vedere nessuna onoranza funebre.

La vita va onorata, anima, corpo, mente, cuore, emozioni.

Onorati anche i genitori che l’hanno accolta, custodita, fatta crescere.

Onorato e ringraziato Chi c’è l’ha donata e poi ha offerto la sua in sacrificio per noi.

Poi la morte, che in vita è ricordo necessario a tutti della nostra finitudine. Affinché possiamo spendere bene e in bene la nostra esistenza terrena. Strada sicura, attuale e futura, verso la gioia piena.
____________________________
“Maternità”
Scultura di angelomelaranci.it

Unica strada di pace è il dialogo.I cristiani, insieme ad altri credenti e a tutti gli uomini e le donne di buona volont...
21/09/2025

Unica strada di pace è il dialogo.

I cristiani, insieme ad altri credenti e a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, debbono essere in prima linea per questo.

Certa informazione non ci sta aiutando.

«Dalle crisi non si uscirà se non insieme: dialogare al fine di giungere a patti di pace giusti. Tutto questo non è facile, perché può farlo solo chi crede veramente in un interesse superiore»

19/09/2025

I BAMBINI: CHE SPETTACOLO!

Qualche tempo fa, un bambino grandicello, insieme al fratello maggiore, era stato invitato a dire e scrivere su un foglio le cose belle di quest'ultimo, visto che sui suoi difetti aveva già abbondato. Scrive...

- Da quando ha preso la patente, mi porta in giro con la macchina.
- Può aiutarmi, quando ha voglia, a fare i compiti.
- È gentile col mondo.

L'ultima è bellissima:
- è un AIUTISTA

Metà aiuto e metà autista.
Fantastico!
Da Accademia della Crusca.

ACCOGLIENZA SENZA AMBIGUITÀCome per ogni altra questione, stanno girando in rete notizie non vere, in una Babele informa...
19/09/2025

ACCOGLIENZA SENZA AMBIGUITÀ

Come per ogni altra questione, stanno girando in rete notizie non vere, in una Babele informativa senza controllo, che disorienta e condiziona molta gente. È vero che la rete permette anche di cercare e trovare fonti attendibili per verificarle, ma una persona dovrebbe mettersi a farlo come lavoro principale e “campare” solo con questo.

Vengo alla questione di questa premessa, applicabile a molti altri temi e questioni.

A proposito di omosessualità, coppie gay e omogenitorialità, la Chiesa ha una posizione chiara e legittima, cercando di far dialogare fede e scienza. Allo stato attuale delle conoscenze, si può affermare che la questione del genere, e più ampiamente dell’identità umana, non dipende da una singola causa, ma da un insieme complesso di fattori biologici, psicologici, sociali e culturali.

La scienza ha cercato di comprenderli meglio, ma non esiste tuttora una spiegazione univoca o definitiva. Tantomeno su base genetica, come qualcuno va blaterando, quasi a giustificare e chiudere il discorso: “Sono nato, nata così!” Da credente, aggiungerei anche che dipende pure dalla dimensione spirituale. Dimenticata da molti, eppure oggi altrettanto abusata dentro le variegate religioni dell’io, dei miti antichi e della dipendenza.

La Chiesa non vuole imporre nulla, ma, per dialogare, è necessario che abbia una posizione chiara per i credenti, aperta a chi vuole. Apertura sia teologica che antropologica. Papa Francesco ha spinto più sulla seconda dimensione, che ha connotato anche quella pastorale, cioè l'azione concreta di evangelizzazione della Chiesa nel mondo. Papa Leone, mi sembra di poter dire, sta spingendo più sulla prima e sulla irrinunciabile dimensione spirituale. Ritrovare una sapiente integrazione tra tutte queste dimensioni è strada per costruire un’unità di fronte alle polarizzazioni presenti anche dentro la Chiesa, non sempre messe in scena per dialogare, ma per dividere e dividersi.

La fede, che va ben oltre la teologia e l’antropologia e dalla quale certamente deriva anche un’etica, può essere proposta, mai imposta.

In Papa Leone XIV rilevo un’accoglienza universale e una dottrina su questi aspetti chiara. Non come certi scritti che leggo da tempo. Egli ha ribadito che la Chiesa è aperta a “tutti, tutti, tutti”, riprendendo l’espressione di Papa Francesco. Tuttavia, ha chiarito che è “altamente improbabile” che la dottrina cattolica sul matrimonio e sulla sessualità venga modificata nel prossimo futuro.

“Il matrimonio resta definito come una famiglia composta da un uomo e una donna in un impegno solenne, benedetti nel sacramento del matrimonio.”

A proposito delle benedizioni alle coppie omosessuali e del documento Fiducia Supplicans, Leone XIV, in continuità con Francesco, ha riconosciuto il documento che permette la benedizione delle coppie omosessuali, ma non in forma rituale o simile al matrimonio. Anche qua tanta confusione.

Ha criticato le iniziative ecclesiali che cercano di ritualizzare queste benedizioni, affermando che ciò contraddice lo spirito del documento. Aggiungo, oggetto di molte strumentalizzazioni, non solo fuori della Chiesa, ma anche da parte di alcuni credenti.

Già nel 2012, da vescovo, Prevost aveva espresso preoccupazione per la promozione di “modelli di famiglia alternativi” e “ideologie di genere” che, secondo lui, creavano confusione. E lo aveva detto anche Papa Francesco, definendola uno dei “pericoli più brutti”, perché “annulla le differenze e rende tutto uguale”, e che “cancellare la differenza è cancellare l’umanità”. Fino a dire che l’ideologia gender rappresenta una “colonizzazione ideologica”, uno “tsunami” e una “guerra al matrimonio”.

Papa Leone ha mantenuto una linea pastorale di ascolto e rispetto, ma senza cedere su principi evangelici da cui, per i credenti, devono derivare quelli dottrinali e pastorali.

Riguardo alla famiglia e alla società ha affermato: “Investire sulla famiglia, fondata sull’unione stabile tra uomo e donna, è essenziale per costruire società civili armoniche e pacificate.” Cose che troviamo anche nella nostra laica Costituzione. Molti dicono di conoscerla e rispettarla, sicura guida al bene comune. A me non pare, e su più fronti. Non mi nascondo quando affermo, già da un po’, che Leone si distingue, rispetto a Francesco, per uno stile più riflessivo, sobrio e fermo: accoglienza senza ambiguità, azione pastorale senza rotture dottrinali. Sarà il suo pontificato, via via, a svelarlo meglio.

Questo riguarda anzitutto il cammino della Chiesa che guarda al mondo e ai segni dei tempi. I quali non sono, per i cristiani cattolici, tutti da abbracciare, piuttosto da conoscere, valutare, discernere, portando un contributo interno ed esterno alla Chiesa, sempre con gli occhi della fede e aperti a un dialogo con il mondo. Senza pericolosi sincretismi, falsi adattamenti, discutibili integrazioni, “simpatiche” compiacenze. Dialogo realistico, laddove si riesce a realizzarlo, non chiudendo mai in modo definitivo le porte.

È questa la Chiesa che amo. Solida, capace di accogliere tutti, capace di rilevare i segni buoni del tempo che attraversa, capace di prendere le distanze da ciò che tradisce proprio quell’umano che Dio ama e ci invita a custodire. Senza paura, senza nascondersi.

POLARIZZAZIONI, CRISI E DIVARI.Papa Leone invoca “il dialogo”. Lui per primo se ne fa promotore attraverso le visite di ...
17/09/2025

POLARIZZAZIONI, CRISI E DIVARI.

Papa Leone invoca “il dialogo”. Lui per primo se ne fa promotore attraverso le visite di leader mondiali di organizzazioni multinazionali e anche in modo più informale. Aggiungo io, senza troppa esposizione mediatica, a cui eravamo abituati. Lo trovo saggio, parsimonioso e operativo. Come tutte le diplomazie che lavorano ogni giorno nel silenzio operoso.

In teoria - rileva nell’intervista - le Nazioni Unite dovrebbero essere il luogo dove vengono affrontate molte di queste questioni. Purtroppo sembra essere generalmente riconosciuto che le Nazioni Unite, almeno in questo momento, hanno perso la loro capacità di fare incontrare le persone su questioni multilaterali”.

Per il Papa, bisogna “ricordare a noi stessi il potenziale che ha l’umanità di superare la violenza e l’odio che ci sta solo dividendo sempre più”. Viviamo in tempi di polarizzazione, afferma Leone XIV, soprattutto dopo la crisi del 2020, e anche di perdita di valori: “Il valore della vita umana, della famiglia, e il valore della società. Se perdiamo il senso di questi valori, che cosa rimane d’importante?”, osserva.

E punta il dito contro “il crescente divario tra i livelli di reddito tra la classe operaia e i soldi che ricevono i più ricchi”: “CEO che sessant’anni fa avrebbero forse guadagnato dalle quattro alle sei volte più degli operai, secondo gli ultimi dati che ho visto prendono 6.600 volte di più di un operaio medio”.

In proposito il Papa spiega di aver letto pure una notizia secondo cui Elon Musk, imprenditore Usa fondatore di Tesla e SpaceX, “sarà il primo trilionario al mondo”: “Che cosa significa e di che cosa parliamo? Se questa è ormai l’unica cosa ad avere valore, allora siamo in un grosso guaio…”.

E lo stile della sinodalità dentro la Chiesa può divenire un modello di dialogo per tutti.

Essa è “un modo per descrivere come possiamo riunirci ed essere una comunità e cercare comunione come Chiesa, di modo che sia una Chiesa non incentrata principalmente sulla gerarchia istituzionale, ma piuttosto su un senso di ‘noi insieme’”. Secondo Papa Leone, è questo un atteggiamento che può “insegnare molto al mondo attuale”. “Non si tratta - afferma - di cercare di trasformare la Chiesa in una sorta di governo democratico, poiché, se guardiamo a molti Paesi del mondo di oggi, la democrazia non è necessariamente la soluzione perfetta per ogni cosa. Si tratta piuttosto di rispettare e comprendere la vita della Chiesa per quello che è e dire: ‘Dobbiamo fare questo insieme”.

“Continuiamo a sperare”, è il suo invito. “Ho grande fiducia nella natura umana”. È vero, “ci sono cattivi attori, ci sono le tentazioni”, ma bisogna “incoraggiare le persone a guardare ai valori più alti” e insistere a dire “facciamo in modo diverso”.

Fonte: Vatican News

L’IRA E LO SDEGNOIn un tempo in cui ogni emozione sembra legittima solo perché “autentica”, è urgente tornare a distingu...
16/09/2025

L’IRA E LO SDEGNO

In un tempo in cui ogni emozione sembra legittima solo perché “autentica”, è urgente tornare a distinguere e disambiguare.

L’ira è un impulso che nasce dal disordine interiore, dalla frustrazione che non trova parola né direzione. È il grido dell’io ferito, che cerca vendetta più che giustizia.

Lo sdegno, invece, è figlio della coscienza. È la reazione di chi ha interiorizzato valori e non può restare indifferente davanti all’ingiustizia. Non è rabbia: è responsabilità.

In ambito educativo, questa distinzione è cruciale. Un bambino che si arrabbia va aiutato a nominare e governare ciò che sente. Un ragazzo che si indigna va sostenuto nel suo bisogno di verità.

Come genitori, pedagogisti, educatori, insegnanti, più in generale come cittadini, dobbiamo insegnare che non tutto ciò che brucia è fuoco buono. L’ira distrugge. Lo sdegno costruisce.

Vedo e soffro questo mondo al collasso e, stringendo il campo, osservo la politica e questa campagna elettorale, ed ho capito che la mia non è rabbia, ma sdegno. Per passione di verità e indignato da un’onestà imbrattata.

Senza dubbio, ci sono anche persone per-bene. In tutti gli schieramenti. Andiamo a votare non per rabbia, abbiamo già visto i danni, magari per sdegno, ma senza rivolte. Perché spesso le rivoluzioni vere dobbiamo farle prima dentro di noi.

15/09/2025
ATTESE DI PACEQuesto tempo inciampasulle soglie del cuore. Cerco un filoper cucire dolori e silenzisperanze di vita.Pens...
15/09/2025

ATTESE DI PACE

Questo tempo
inciampa
sulle soglie
del cuore.

Cerco un filo
per cucire
dolori e silenzi
speranze di vita.

Penso.

D’improvviso
la piccola mi cerca
diretta mi guarda
con occhi curiosi.

L’indice minuto
indica la direzione
del lei verso me
e l’allargare orizzonti.

Poi, senza parole,
con fiducia sorride.

In pochi attimi
m’ha insegnato
un sentiero di pace.

Indirizzo

Via Martiri Della Libertà 3
Castelfidardo
60022

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 08:00 - 13:00

Telefono

+393388432994

Sito Web

http://ilfilodiarianna.studio/

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