Barbara Pellegrini Counselor

Barbara Pellegrini Counselor Barbara Pellegrini, counselor e professionista della relazione d’aiuto.

09/10/2025
08/10/2025

Quante volte mi sono detta...

"È solo un periodo, passerà.”

“Devo solo organizzarmi meglio.”

“Appena avrò un po’ di tempo per me, starò meglio.”

“Perché una brava mamma non si lamenta.”

Se anche tu lo stai pensando, sappi che non sei sola.

Molte mamme finiscono per confondere la stanchezza cronica con la normalità.

Perché quando ti prendi cura di tutti, è facile dimenticarti dell’unica persona che tiene in piedi tutto:

Te stessa.

Pensi che il problema sia la mancanza di tempo o di aiuto.

In realtà, spesso è l’abitudine a mettere te all’ultimo posto — come se i tuoi bisogni fossero “opzionali”.

Non è forza: è resistenza.

E resistere non è vivere.

Puoi imparare a prenderti cura di te senza sensi di colpa.

Puoi essere una mamma presente anche quando ti concedi spazio per respirare.

Non serve resistere: serve ascoltarti.

Se anche tu vuoi ritrovare equilibrio fra il lavoro e i tuoi figli e vivere con più serenità il tuo ruolo di mamma...
scrivimi “AMORE” nei commenti o in privato e insieme vedremo cosa può fare la differenza per te.

04/10/2025

“Mio marito ha prenotato una cena per noi due soli e mi ha detto:

‘Stasera ci pensano i nonni ai bambini, ci farà bene uscire un po’.

Ho risposto sì… perché in fondo piacerebbe anche a me.

Ma dentro è partita subito quella voce:

“Se lascio i bambini ai nonni, mi sento egoista. È come abbandonarli solo per un mio capriccio.”

E se da una parte vorrei solo godermi una serata, dall’altra mi sento bloccata.

In più, se non accetto, discuterò anche con lui!

Capita più spesso di quanto pensiamo.

Infatti, quante volte ti sei ritrovata davanti allo specchio, con la testa piena di pensieri e la voglia di dire
“no, restiamo a casa è meglio”?

Il punto non è la cena, né i nonni, né tuo marito.

In realtà, dietro quel senso di colpa c’è una storia molto più antica.

Se fin da piccola ti sei dovuta occupare degli altri troppo presto.

Magari pensando a tuo fratello piccolo mentre tua madre lavorava, o cercando di non dare pensieri a chi era già stanco…

hai imparato che chiedere attenzioni non si può.

E così, oggi, quando provi a fare qualcosa solo per te, ti sembra di “rubare attenzioni” agli altri,

Ma questo non significa che sei “egoista”

È solo che stai ancora rispondendo a un vecchio schema,

quello della bambina che doveva essere sempre forte e presente per tutti.

👉 Perciò ora ti propongo un esercizio semplice tratto dal mio metodo SoulMap:

1. Pensa a quella cena con tuo marito.

2. Scrivi su un foglio: “Io desidero…” e lascia uscire tutto: ridere, guardarlo negli occhi, mangiare piano, sentirti leggera.

3. Poi scrivi: “E non sono una cattiva madre perché…” e trova almeno 3 motivi veri (es. “I miei figli sono amati anche quando non sono con me”).

Questo ti permetterà di separare il vecchio senso di colpa dal presente e a darti il permesso di respirare.

Se vuoi scoprire come liberarti dal peso di sentirti sbagliata e ritrovare serenità ed equilibrio nella tua vita, scrivimi “AMORE” in privato e insieme vedremo cosa può fare la differenza per te

Uno degli errori più grandi che ho fatto come mamma è stato credere al mito della mamma perfetta.Quella che non sbaglia ...
22/09/2025

Uno degli errori più grandi che ho fatto come mamma è stato credere al mito della mamma perfetta.

Quella che non sbaglia mai, che ha sempre la casa in ordine, il lavoro sotto controllo, i figli sorridenti e lei che non perde mai la pazienza.

Ecco, per anni ho inseguito quell’immagine… e sai cos’è venuto fuori?

Giornate infinite a correre da una parte all’altra, cene preparate di fretta, notti insonni a rimuginare su cosa non avevo fatto abbastanza bene.

E, soprattutto, la sensazione di essere distante proprio da chi amavo di più.

Il primo errore?
Mettere me stessa all’ultimo posto, convinta che “io potevo aspettare”.

In realtà, più saltavo il pranzo, più rinunciavo a un’ora di riposo o a una passeggiata per me,
più diventavo nervosa e rispondevo male a mio figlio anche quando non lo meritava.

Poi il secondo errore:
sminuirmi ogni volta che non riuscivo a rispettare quell’ideale impossibile.

Se dimenticavo la riunione a scuola o arrivavo tardi a prenderlo, mi ripetevo che ero una cattiva madre.

E infine, l’errore che mi ha fatto più male: credere che non dovevo mai farmi vedere fragile.

Così, anche quando avevo bisogno di aiuto, fingevo di avere tutto sotto controllo.

Invece, ho scoperto che quando gli dicevo “oggi sono stanca” o “ho bisogno di un abbraccio”,
lui mi capiva, mi abbracciava e diceva: “ok mamma io gioco un po’ da solo, poi giochiamo insieme”

E alla fine ho capito una cosa semplice…

I figli non hanno bisogno di una mamma perfetta.

Hanno bisogno di una mamma che si siede sul divano a ridere con loro, anche se la cucina è un disastro.

Una mamma che ogni tanto si prende un pomeriggio per sé, e poi torna più leggera e con più voglia di giocare.

È stato proprio quando ho smesso di inseguire la perfezione che ho sentito mio figlio più vicino.

Se anche tu vuoi liberarti dal peso di non essere perfetta per ritrovare la serenità e creare un legame profondo con i tuoi figli, scrivi “AMORE” in privato e insieme vedremo cosa può fare la differenza per te!

Quante volte ho sentito dire da mamme che seguo:“Non sono abbastanza presente… ogni volta che scelgo il lavoro o un mome...
07/09/2025

Quante volte ho sentito dire da mamme che seguo:

“Non sono abbastanza presente… ogni volta che scelgo il lavoro o un momento per me, sto togliendo qualcosa a mio figlio”.

Ecco, queste sono delle convinzioni errate che ci portiamo addosso.

Convinzioni che molto spesso sono radicate nel nostro passato.

Si in quel passato lontano in cui da bambine, ci siamo ritrovate a consolare la mamma che piangeva.

A far ridere il papà quando era arrabbiato.

O a far giocare i fratelli più piccoli per evitare che disturbassero gli adulti in famiglia.

Così abbiamo imparato che il nostro valore dipendeva da quanto riuscivamo a “tenere insieme” gli altri.

Ad anticipare i loro bisogni.

E oggi, senza accorgercene, rischiamo di farlo con i nostri figli.

Il risultato, vedi, è che viviamo le giornate con un costante sottofondo di giudizio.

Mentre giochiamo con loro pensiamo già a cosa fare l’indomani.

Mentre li accompagniamo a scuola ci tormentiamo per la riunione persa.

E la sera ci ritroviamo a contare quante ore abbiamo passato insieme e ci sembrano sempre troppo poche.

👉 Ma il legame con i figli non si costruisce con il cronometro.

Si crea in quei momenti in cui ti siedi accanto a loro e li ascolti davvero.

Anche solo dieci minuti, senza il telefono in mano e senza pensare alla lista della spesa.

Quindi, credere che abbiano bisogno di una madre sempre disponibile è una convinzione errata.

In realtà hanno bisogno di una madre che, pur stanca, sa dire: “Adesso mi riposo un attimo, poi giochiamo”.

Perché così imparano che anche i loro bisogni hanno valore, senza dover annullare sé stessi.

Io stessa, l’ho impararlo sulla mia pelle: smettere di cercare la perfezione e accorgermi che mio figlio preferiva una mamma imperfetta ma capace di esserci davvero.

Quindi se anche tu vuoi sentirti finalmente una mamma presente e creare un legame profondo con i tuoi figli, scrivi “FAMIGLIA” nei commenti o in privato e insieme vedremo da dove iniziare.

“Anche lui è stanco…Non posso ‘scaricargli’ i bambini.Ce la posso fare ancora un po’ è solo stanchezza mentale.”Suona fa...
07/05/2025

“Anche lui è stanco…Non posso ‘scaricargli’ i bambini.
Ce la posso fare ancora un po’ è solo stanchezza mentale.”

Suona familiare anche a te?

È una frase che ti dici magari mentre prepari cena, il telefono squilla, i bambini litigano, e tuo marito entra in casa e si butta sul divano con lo sguardo stanco.

Allora ti dici: “No, non gli chiedo niente, resisto. Ancora un po’. Alla fine lui è più stanco di me… io ho solo la testa piena.”

Solo?

Ecco, il punto è questo: la stanchezza mentale non si vede, ma pesa.

È quella che ti fa dimenticare perché sei entrata in cucina.

Quella che ti fa rispondere storta a tuo figlio, anche se lui voleva solo che guardavi il suo disego.

E cosi gti senti in colpa subito dopo.

Quella che ti fa sentire svuotata anche nei momenti belli, tipo la domenica quando esci per una gita con in famiglia.

E mentre ti dici che sei fortunata, che non puoi lamentarti, dentro ti senti come se fossi sempre un passo indietro.

Intanto però non chiedi.

Non ti fermi.

Mai

E vai avanti anche quando ti tremano le gambe — e il sorriso sulla faccia è tirato

No!

Non c’è nessuna medaglia per chi si annulla in silenzio.

E non è vero che chi è più stanco vince.

In una coppia non si fanno i conti a fine giornata per capire chi merita il divano.

Si impara, invece, a dire:

“Mi serve una pausa, adesso tocca a te.”

Perché anche tu hai diritto a guardarti allo specchio e non vedere solo occhiaie.

Anche tu hai diritto a cenare in santa pace senza alzarti 3000 volte da tavola.

Anche tu hai diritto a una lunga doccia calda senza sentire il peso di tutto il momdo sulle tue spalle.

Raccontami in privato come vivi il tuo “carico mentale”, sarò felice di leggerti!

Sono Barbara Pellegrini Counselor per mamme in sovraccarico che vogliono prendersi cura di se senza annullarsi.

🌿 Sono una Counselor Professionista e mi occupo di accompagnare le donne – in particolare le mamme – che si sentono sopr...
09/04/2025

🌿 Sono una Counselor Professionista e mi occupo di accompagnare le donne – in particolare le mamme – che si sentono sopraffatte, stanche di mettere sempre gli altri al primo posto.

💬 Su Instagram condivido ogni giorno spunti di riflessione, strumenti di crescita personale, consigli su autostima, assertività e autoefficacia.

🎯 Se anche tu senti il bisogno di ritrovare il tuo spazio, imparare a dire “no” senza sensi di colpa e prenderti cura di te con gentilezza… ti aspetto lì!
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"Andare a un corso di Pilates? Ma se non ho nemmeno il tempo per stirare le magliette dei bambini!"Questa era la frase c...
01/04/2025

"Andare a un corso di Pilates? Ma se non ho nemmeno il tempo per stirare le magliette dei bambini!"

Questa era la frase che Martina si ripeteva quando pensava di prendersi del tempo per sé.

E sai qual era la sensazione immediata? Il senso di colpa.

Infatti c’era sempre qualcosa di più urgente: la cena da preparare, i compiti da controllare, la lavatrice da stendere.
E lei? Ultima nella lista, sempre.

Quando ha iniziato il percorso con me, la prima cosa che mi ha detto è stata: "So che dovrei prendermi del tempo per me, ma quando ci provo mi sento una madre egoista.
E se poi i miei figli ne risentono?"

A quel punto, abbiamo iniziato ad esplorare più da vicino questa sua difficoltà.

E sai cosa è venuto fuori? Dietro quel senso di colpa c’era una convinzione radicata:
"Una brava mamma si sacrifica sempre."
Ma fermiamoci un attimo. È davvero così?

Da quel momento Martina ha iniziato a mettersi in discussione.

E piano piano, a piccoli passi, ha fatto qualcosa che all’inizio le sembrava impensabile: ha iniziato a dedicarsi un’ora alla settimana per andare a Pilates.

All’inizio è stato difficile, inutile negarlo.

La voce nella testa le diceva: "Ma che ci fai qui? Pensa a tutto quello che devi fare a casa!"
Però, col passare del tempo, ha iniziato a sentire il cambiamento.

La testa non era più un vortice di pensieri mentre giocava con suo figlio.

La sera, invece di rispondere ad una richiesta del suo compagno con un 'Aspetta un attimo' distratto, si scopriva ad ascoltare davvero.

E quando qualcosa andava storto, non esplodeva più al primo capriccio, ma riusciva a prendere un respiro e rispondere con calma.

E poi, è arrivato il momento della svolta. Un giorno, suo figlio le ha detto: "Mamma, sei più felice ultimamente."

Ecco, in quel momento ha capito tutto.

Prendersi del tempo per sé non significava togliere qualcosa alla sua famiglia. Anzi, la rendeva una madre migliore.

Se vuoi capire come posso aiutarti, scrivimi INFO in privato e vedremo insieme cosa ti serve per fare il primo passo verso un nuovo equilibrio!

C’è stato un periodo in cui ogni mia giornata era un elenco infinito di cose da fare.Mi svegliavo già con la testa pesan...
21/02/2025

C’è stato un periodo in cui ogni mia giornata era un elenco infinito di cose da fare.

Mi svegliavo già con la testa pesante, sapendo che mi aspettavano mille richieste che avrei incastrato come in un puzzle impossibile.

E la sera?

Mi ritrovavo a letto col telefono in mano, a scorrere distrattamente i social senza riuscire a prendere sonno.

E come se non bastasse, ci si metteva pure il senso di colpa a dirmi:

“Certo avrei potuto dire sì alla collega in difficoltà… sono proprio una br**ta persona!”

Forse ti suona familiare.

Anch’io sapevo che qualcosa doveva cambiare, ma come si fa quando hai passato una vita a essere “quella su cui si può sempre contare”?

All’inizio ho provato a impormi nuove regole:

“Da domani prendo più tempo per me!”.

Ma appena qualcuno mi chiedeva aiuto, finiva sempre nello stesso modo: “Va bene, ci penso io”.

Ero convinta che se avessi rifiutato,mi avrebbero esclusa.

La mia più grande paura era che non mi avrebbero voluto più bene!

Magari potrebbe essere così anche per te… ci hai mai pensato?

Ciò che è successo è che alla fine mi sono resa conto che il mio dire sempre “si” e sovraccaricarmi d’impegni era solo un modo per sentirmi accettata.

Quindi mi sono chiesta “Ma davvero non mi vorranno più bene se inizio a dire di no?”

Ero stufa! Volevo tornare a casa e avere il tempo di rilassarmi sul divano, leggere un libro, cenare in tranquillità con la mia famiglia e andare a letto ad un ora decente.

Tutto questo senza sentirmi in colpa

Così ho iniziato a comportarmi diversamente.

Prima con piccoli passi:

Dire “No, oggi non posso” senza dare troppe spiegazioni

Spegnere il telefono per un’ora senza il terrore di sembrare scortese.

E sai cosa?

Più lo facevo, più sentivo che il peso sulle spalle diventava leggero.

Quindi, se anche tu vorresti rallentare e prenderti del tempo per te senza sentirti in colpa, chiediti:

Perché voglio cambiare?

Quando hai chiaro il motivo, dire il primo “no” sarà più facile di quanto pensi.

Se vuoi capire come posso aiutarti, scrivimi CHIAMATA in privato e ci organizziamo per una videochiamata conoscitiva gratuita. Vedremo insieme cosa ti serve per fare il primo passo verso una nuova serenità!

"Dire 'no' non ti rende egoista. Ti rende autentica. 💪Quanto è difficile per te dire no?Per me è stato un viaggio, ma og...
01/02/2025

"Dire 'no' non ti rende egoista. Ti rende autentica. 💪
Quanto è difficile per te dire no?
Per me è stato un viaggio, ma ogni giorno è un passo in più verso il rispetto per me stessa e gli altri."

Quando decisi di formarmi come counselor, feci una ricerca on line, trovai ASPIC e partecipai all’Open Day per capire me...
22/11/2024

Quando decisi di formarmi come counselor, feci una ricerca on line, trovai ASPIC e partecipai all’Open Day per capire meglio il tipo di formazione che offriva.

L’esperienza e la professionalità che trovai allora fu importante per la decisione finale di iscrivermi al Master in Gestalt Counseling.

Oggi come ogni anno, la scuola organizza l’Open Day per accogliere tutti coloro che sono interessati* a conoscere ed approfondire le offerte formative di Aspic Toscana.

Info e prenotazioni: info@aspictoscana.it whatsapp: 347 648 3127

🎃Nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre, gli antichi celti celebravano Samhain, l’ultimo raccolto prima dell’inver...
31/10/2024

🎃Nella notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre, gli antichi celti celebravano Samhain, l’ultimo raccolto prima dell’inverno. Un momento magico in cui il velo che separa i vivi dai morti si fa più sottile.

Cosa possiamo fare per celebrare questo rito di passaggio tra una fine e un nuovo inizio?

🫶Lasciare andare ciò che non ci serve più, per fare spazio a quello che arriverà.

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Via Pacinotti
Castelfiorentino
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