Psicologa dr.ssa Borroni Cristina

Psicologa dr.ssa Borroni Cristina Psicologa Psicoterapeuta iscritta all’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna lavoro presso

Psicologa Psicoterapeuta iscritta all’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna, lavoro presso l'Ausl di Modena

"SII TE STESSO A MODO MIO" è questo che secondo Matteo Lancini stiamo chiedendo ai nostri ragazzi figli di una società n...
28/09/2025

"SII TE STESSO A MODO MIO" è questo che secondo Matteo Lancini stiamo chiedendo ai nostri ragazzi figli di una società non più normativa, né narcisistica ma post narcisistica e dunque affettiva!
Dunque caro Ministro Valditara la colpa del malessere dei nostri ragazzi non è di internet, dello smartphone, ma di noi adulti( genitori, insegnanti, educatori ecc) che siamo fragili e cerchiamo di sanare le nostre fragilità non comprendendo realmente i nostri ragazzi adolescenti, non ascoltando i loro reali bisogni, ma proiettando su di loro la realizzazione del nostri Se' ideale!
Dare la colpa a internet, al telefonino, ai social sono solo giustificazioni per permettere agli adulti di non guardare le proprie fragilità e di proiettare sui ragazzi la realizzazioni dei nostri desideri! E dunque SII TE STESSO A MODO MIO

lezioni magistraliMatteo LanciniFare gli adulti. Ascolto, relazione, trasmissioneLectio Rotary Club Gruppo GhirlandinaSabato 20 settembre 2025ore 18:00Modena...

04/06/2024

Con la canzone Vince chi Molla, Niccolò Fabi insegna a lasciare andare per vincere davvero nella vita.

13/05/2024

La tenacia e la forza delle mamme si basa su un'abile strategia di allenza: una mamma sola non basta. Ce ne vogliamo almeno due!

10/05/2024

I semi della gratitudine fioriscono lentamente. Sono semi delicati che soffrono per le intemperie e dell’aridità del suolo. Una volta messi a dimora può sembrare che siano improduttivi anche per molto tempo. Poi, una tiepida primavera, un umido autunno, li possono far germogliare illuminando di nuovi significati ogni cosa.
Sono sensibili al modo e patiscono ciò che è brusco come il vento, capace di disperdere anche le migliori intenzioni per farle fiorire lontane nel tempo. In altri luoghi e in altri cuori.
Sono i semi che nutriamo quando, dopo aver rivolto uno sguardo gentile e preciso a noi stessi, nella pratica di Metta, auguriamo alle persone che ci sono vicine, lo stesso auspicio: Che tu possa essere sano, che tu possa essere in pace, che tu possa essere felice.
Si nutrono di comprensione e riflessione e fanno un uso davvero creativo della memoria, riconciliando così passato e presente per aprirci, senza fardelli inutili, al futuro.
Per me, oggi, é tempo di semina. Ieri di raccolta. Cerca@i su Con e

08/05/2024

THICH NHAT HANH – PAURA DEL SILENZIO

Ho l’impressione che molti di noi temano il silenzio. Stiamo sempre afferrando qualcosa – testo, musica, radio, televisione o pensieri – per riempire lo spazio. Se silenzio e spazio sono così importanti per la nostra felicità, perché non facciamo maggiormente posto per essi nella nostra vita?

Una delle mie studentesse di vecchio corso ha un compagno che è molto gentile, un buon ascoltatore non eccessivamente loquace, ma in casa ha perennemente bisogno di avere la radio o la TV accese e preferisce avere davanti un giornale mentre è seduto a fare colazione.

Conosco una donna la cui figlia amava partecipare alla meditazione seduta nel tempio zen della zona e la incoraggiò a provare anche lei. «È davvero facile, mamma», le disse. «Non sei costretta a stare seduta sul pavimento, ci sono delle sedie a disposizione. Non sei costretta a fare niente. Rimaniamo semplicemente seduti in silenzio.» Con estrema sincerità la madre replicò: «Credo di aver paura di fare proprio quello».

Possiamo sentirci soli persino quando siamo circondati da molte persone. Siamo soli insieme. C’è un vuoto dentro di noi. Non ci sentiamo a nostro agio con quel vuoto, quindi tentiamo di riempirlo o scacciarlo. La tecnologia ci fornisce numerosi congegni che ci permettono di «rimanere connessi». Oggigiorno siamo sempre «connessi» ma continuiamo a sentirci soli. Controlliamo le email in entrata e i siti dei social media più volte al giorno. Spediamo per email o postiamo un messaggio dopo l’altro. Vogliamo condividere, vogliamo ricevere. Ci affaccendiamo tutto il giorno nel tentativo di connetterci.

Di cosa abbiamo così paura? Possiamo provare un senso di vuoto interiore, un senso di isolamento, di infelicità, di irrequietezza. Possiamo sentirci tristi e non amati. Possiamo avere l’impressione che ci manchi qualcosa di importante. Alcune di queste sensazioni sono molto antiche e sono sempre state con noi, sotto tutto il nostro fare e pensare. Avere una miriade di stimoli ci rende facile distrarci da ciò che stiamo provando, ma quando c’è silenzio tutte queste cose si manifestano chiaramente.

Selezionato da Nicola Marai

03/05/2024

Condividiamo l'intervista di Paola Ricca a Matteo Lancini per la rivista online di psicologia e psicoterapia La notte stellata. https://youtu.be/uthtcf-oF0E

28/04/2024

L’inassimilabilità del trauma concerne la natura della ripetizione reale che esso innesca rispetto al potere della rappresentazione e della parola. Ciò che nel trauma si ripete non ha, infatti, la natura ermeneutica dell’insistenza di un senso che attende di essere decifrato – quella di un messaggio sospeso – ma è una ripetizione che esige unicamente la sua riproduzione inesorabile e necessaria. Un trauma è ciò che non può essere rimosso e, dunque, risulta impossibile da dimenticare.

Massimo Recalcati, "Il trauma del fuoco. Vita e morte nell'opera di Claudio Parmiggiani", Marsilio, 2023.

SC

15/02/2024

Tutto il mondo è in noi.
Ne fuori ne dentro, semplicemente in noi.
Semplicemente così....

www.motusmundi.it

IMPARARE A TREMARE di Chandra Livia Candiani da “Il Silenzio è cosa viva”.“Non voglio imparare a non aver paura, voglio ...
31/12/2023

IMPARARE A TREMARE di Chandra Livia Candiani da “Il Silenzio è cosa viva”.
“Non voglio imparare a non aver paura, voglio imparare a tremare.
Non voglio imparare a tacere, voglio assaporare il silenzio da cui ogni parola vera nasce.
Non voglio imparare a non arrabbiarmi, voglio sentire il fuoco, circondarlo di trasparenza che illumini quello che gli altri stanno facendo e quello che posso fare io.
Non voglio accettare, voglio accogliere e rispondere.
Non voglio essere buona, voglio essere sveglia.
Non voglio fare male, voglio dire: mi stai facendo male, smettila.
Non voglio diventare migliore, voglio sorridere al mio peggio.
Non voglio essere un’altra, voglio adottarmi tutta intera.
Non voglio pacificare tutto, voglio esplorare la realtà anche quando fa male, voglio la verità di me.
Non voglio insegnare, voglio accompagnare.
Non è che voglio così, è che non posso fare altro”

Che tu possa essere felice.Che tu possa amarti, così come sei.Che tu possa sentire il calore della gentilezza.Che tu pos...
24/12/2023

Che tu possa essere felice.
Che tu possa amarti, così come sei.
Che tu possa sentire il calore della gentilezza.
Che tu possa sentire il potere della gratitudine.
Che tu possa fare esperienza di una felicità assoluta.
Che tu possa vivere la vita pienamente.
Che tu possa sentire il tuo valore.
Che tu possa prenderti cura di te e dell'altro.
Che tu possa coltivare l'amicizia e l'amore.
Che tu possa ascoltare il tuo cuore.

(Pratica di metta, self compassion)

Buon Natale... Buona Rinascita!

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Chi sono Io?

Non è facile rispondere perchè Io sono tante cose messe insieme...

Sono io mentre siedo di fronte ad un cliente, partecipando alla sua lotta con tutto l'impegno e con tutta la sensibilità di cui sono capace.

Sono io mentre cerco di sentire la sua esperienza, il significato e il sentimento che ha per lui.

Sono io mentre sento la mia difficoltà nel capirlo e nel vedere la vita come appare a lui.