02/05/2025
11 SINTOMI DI DISBIOSI CHE MOLTI TRASCURANO
La disbiosi non dà necessariamente disturbi digestivi (che immediatamente portano l’attenzione sul microbiota colonico), ma anche sintomi molto diversi che è importante imparare a riconoscere. Eccone alcuni per i quali c'è letteratura scientifica e che spesso riscontro nei miei pazienti:
1) Senso di stanchezza cronica
2) Cistiti, candidosi, infezioni delle vie urinarie
3) Dermatiti o acne
4) Difficoltà a raggiungere il peso ideale
5) Infiammazione a tendini o articolazioni, dolori muscolari cronici
6) Frequenti virosi - raffreddori, tosse, influenze (anche nei sintomi del Covid19 il microbiota ha un ruolo importante)
7) afte o mucositi orali
8 ) ansia e stress, sbalzi d’umore, insonnia
9) allergie e intolleranze
10) diminuzione della libido
11) per le femmine: ciclo irregolare e/o doloroso
Tutti questi sono sintomi di DISBIOSI, ovvero di squilibrio dell’organo che sta al centro dell’organismo: il microbiota intestinale.
Ma cos’è questa disbiosi?
Sarebbe un discorso lungo e ogni disbiosi è diversa dall’altra, ma tutte hanno in comune un’alterata produzione di composti chimici essenziali per la nostra omeostasi (equilibrio e funzionamento corretto dei diversi apparati).
E’ come se il sistema operativo del PC avesse dei bug, insomma.
Per questo è fondamentale valutare come l’attività metabolica del microbiota è coinvolta in un sintomo/disturbo e intervenire di conseguenza.
Come fare un debug al PC insomma.
Solo 3 esempi?
- Un’eccessiva produzione di TMAO è implicata nei problemi cardiovascolari (come e più del colesterolo!).
- Squilibri nel testoboloma o nell’estroboloma portano a squilibri ormonali, con tutto ciò che ne consegue.
- La carenza di alcuni ceppi che le producono porta a carenza di vitamine essenziali.
Quindi, intervenendo sulle componenti microbiche responsabili si può ottenere un miglioramento del sintomo e/o una riduzione del rischio.
E come si interviene?
E’ fondamentale sapere di cosa “vanno ghiotti” i vari taxa batterici e agire di conseguenza.
A seconda dei substrati che si “somministrano” al microbiota, con la dieta o l’assunzione orale di composti naturali e di sintesi, si innescano differenti circuiti metabolici.
In altre parole, occorre valutare a livello sistemico su quali aspetti il microbiota sta proteggendo o concorrendo ad un’alterazione e interpretare il quadro al netto della sintomatologia e della storia del soggetto.
E' poi necessario predisporre una strategia nutrizionale e nutraceutica, che deve prendere le mosse da un’adeguata conoscenza dei metabolismi dei vari taxa batterici.
Impostare una strategia nutrizionale e nutraceutica su misura per il proprio microbiota
Oggi sappiamo che rimettere in equilibrio il microbiota protegge da un’infinità di patologie.
Per questo è importante utilizzare un protocollo specifico che moduli la nutrizione sulla base del PROPRIO microbiota, che per ognuno di noi è unico al mondo.
per info:
349 5089964
dietista.lugli@gmail.com
11 SINTOMI DI DISBIOSI CHE MOLTI TRASCURANO
La disbiosi non dà necessariamente disturbi digestivi (che immediatamente portano l’attenzione sul microbiota colonico), ma anche sintomi molto diversi che è importante imparare a riconoscere. Eccone alcuni per i quali c'è letteratura scientifica e che spesso riscontro nei miei pazienti:
1) Senso di stanchezza cronica
2) Cistiti, candidosi, infezioni delle vie urinarie
3) Dermatiti o acne
4) Difficoltà a raggiungere il peso ideale
5) Infiammazione a tendini o articolazioni, dolori muscolari cronici
6) Frequenti virosi - raffreddori, tosse, influenze (anche nei sintomi del Covid19 il microbiota ha un ruolo importante)
7) afte o mucositi orali
8 ) ansia e stress, sbalzi d’umore, insonnia
9) allergie e intolleranze
10) diminuzione della libido
11) per le femmine: ciclo irregolare e/o doloroso
Tutti questi sono sintomi di DISBIOSI, ovvero di squilibrio dell’organo che sta al centro dell’organismo: il microbiota intestinale.
Ma cos’è questa disbiosi?
Sarebbe un discorso lungo e ogni disbiosi è diversa dall’altra, ma tutte hanno in comune un’alterata produzione di composti chimici essenziali per la nostra omeostasi (equilibrio e funzionamento corretto dei diversi apparati).
E’ come se il sistema operativo del PC avesse dei bug, insomma.
Per questo è fondamentale valutare come l’attività metabolica del microbiota è coinvolta in un sintomo/disturbo e intervenire di conseguenza.
Come fare un debug al PC insomma.
Solo 3 esempi?
- Un’eccessiva produzione di TMAO è implicata nei problemi cardiovascolari (come e più del colesterolo!).
- Squilibri nel testoboloma o nell’estroboloma portano a squilibri ormonali, con tutto ciò che ne consegue.
- La carenza di alcuni ceppi che le producono porta a carenza di vitamine essenziali.
Quindi, intervenendo sulle componenti microbiche responsabili si può ottenere un miglioramento del sintomo e/o una riduzione del rischio.
E come si interviene?
Schema del metabolismo dei taxa batterici più rappresentativi del microbiota colonico umano
Semplificazione grafica dei sintrofismi metabolici con alcuni dei membri batterici più rappresentativi.
E’ fondamentale sapere di cosa “vanno ghiotti” i vari taxa batterici e agire di conseguenza.
A seconda dei substrati che si “somministrano” al microbiota, con la dieta o l’assunzione orale di composti naturali e di sintesi, si innescano differenti circuiti metabolici.
In altre parole, occorre valutare a livello sistemico su quali aspetti il microbiota sta proteggendo o concorrendo ad un’alterazione e interpretare il quadro al netto della sintomatologia e della storia del soggetto.
E' poi necessario predisporre una strategia nutrizionale e nutraceutica, che deve prendere le mosse da un’adeguata conoscenza dei metabolismi dei vari taxa batterici.
Impostare una strategia nutrizionale e nutraceutica su misura per il proprio microbiota
Oggi sappiamo che rimettere in equilibrio il microbiota protegge da un’infinità di patologie.
Per questo è importante utilizzare un protocollo specifico che moduli la nutrizione sulla base del PROPRIO microbiota, che per ognuno di noi è unico al mondo.
per info:
349 5089964
dietista.lugli@ gmail.com