12/09/2024
Piano piano si avvicina purtroppo la stagione dell'influenza.
Parliamo del vaccino antinfluenzale per arrivare preparati alla nuova stagione invernale!
Quando farlo?
Idealmente bisognerebbe sottoporsi alla vaccinazione nella seconda metà di novembre, così da essere immunizzati prima dell’arrivo delle festività (periodo comunemente associato all’inizio della fase epidemica). È comunque possibile e utile vaccinarsi anche in seguito, se non fosse stato possibile farlo prima.
In quale braccio si fa?
È indifferente.
Quante dosi servono?
È in genere sufficiente un’unica dose, a inizio stagione.
Nel caso dei bambini con meno di 9 anni di età e mai vaccinati in precedenza contro l’influenza deve essere somministrata una seconda dose dopo un intervallo di tempo di almeno 4 settimane
Fino a quando si può fare?
Non è un problema vaccinarsi anche a epidemia già iniziata.
Quando fa effetto? Dopo quanti giorni è efficace?
I vaccini inducono lo sviluppo di anticorpi circa due settimane dopo la loro somministrazione (10-14 giorni secondo l’ECDC). Questi anticorpi proteggono da infezioni conseguenti agli stessi virus presenti nel farmaco.
Quanto dura l’effetto?
La copertura in un soggetto con sistema immunitario sano ha una durata di circa 6-8 mesi.
Con il vaccino antinfluenzale si può prendere l’influenza?
Sì. È possibile ammalarsi di influenza anche se vaccinati, tenuto conto che la diagnosi non è certa a meno di fare un esame specifico. È possibile per questi due motivi:
1-Ci si potrebbe essere esposti al virus poco prima di essere stati vaccinati o nel periodo dopo il vaccino in cui l’organismo sta sviluppando la protezione. Ci si potrebbe quindi ammalare prima che il vaccino sia diventato efficace. Ci vogliono circa due settimane dal vaccino perché si sviluppino gli anticorpi che proteggono dall’infezione.
2-Si potrebbe ve**re in contatto con un virus dell’influenza non incluso nel vaccino stagionale. Ogni anno, circolano diversi virus influenzali. Il vaccino è studiato per proteggere contro i tre o quattro ceppi ritenuti i più comuni dalla ricerca.
Sfortunatamente, alcuni soggetti possono comunque infettarsi, nonostante la vaccinazione, con uno dei virus cui il vaccino dovrebbe dare protezione. La protezione fornita dal vaccino può variare notevolmente, in funzione dello stato di salute e dell’età dell’individuo che viene vaccinato. In generale, il vaccino antinfluenzale funziona meglio negli adulti sani più giovani e nei bambini più grandi. Soggetti più anziani e persone con alcune malattie croniche possono sviluppare in risposta al vaccino un minor livello di immunità. La vaccinazione non è uno strumento perfetto, ma è il modo migliore per proteggersi dall’influenza.
Il vaccino è efficace contro raffreddore e influenza intestinale?
I vaccini per l’influenza stagionale sono studiati per proteggere contro l’infezione e la malattia causata dai virus influenzali che la comunità scientifica indica come i più probabili responsabili della stagione influenzale. I vaccini “trivalenti” sono concepiti per proteggere da tre virus influenzali, quelli “quadrivalenti” da quattro virus influenzali.
I vaccini antinfluenzali NON proteggono invece da infezioni e malattie causate da altri virus che possono dare sintomi simili all’influenza.
Ci sono molti altri virus oltre a quelli influenzali che possono provocare sindromi simili all’influenza (sindromi para-influenzali) che circolano durante la stagione influenzale. Questi virus includono
-rinovirus (una causa di “raffreddore comune”),
-virus respiratori sinciziali (RSV, Respiratory Syncityal Virus), la causa più frequente di sindrome respiratoria grave nella prima infanzia, nonché un’importante causa di morte da patologia respiratoria nei soggetti con 65 anni e più,
-ma anche i virus responsabili della cosiddetta influenza intestinale.
È controindicata la vaccinazione per:
-Lattanti al di sotto dei sei mesi (non esistono sufficienti studi in questa fascia di età).
-Soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave (anafilassi) ad una precedente vaccinazione antinfluenzale.
-Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre.
-Casi di sindrome di Guillain-Barrè insorta entro 6 settimane dalla somministrazione di una precedente dose di vaccino antinfluenzale.
Cade invece la controindicazione per le donne nei primi 3 mesi di gravidanza, che possono ora accedere con ragionevole sicurezza alla vaccinazione anche durante il primo trimestre (come per esempio succede nel Regno Unito), grazie al progressivo accumularsi delle evidenze di sicurezza. Nonostante non ancora tutti gli Autori concordino con questo approccio, le più importanti società medico-scientifiche ne supportano il ricorso. Si raccomanda esclusivamente di evitare le formulazioni a virus attenuati.
Non è un problema vaccinare le persone sane a epidemia già iniziata.
Si noti che NON rappresentano una controindicazione i seguenti casi:
-allergia alle proteine dell’uovo, con manifestazioni non anafilattiche,
-malattie acute di lieve entità,
-allattamento,
-allergia al lattice (che non è stato rilevato nelle siringhe usate, come confermato anche dalle linee guida di quest’anno),
-infezione da HIV e altre immunodeficienze congenite o acquisite.
-L’Associazione Italiana di Oncologia raccomanda anche ai pazienti in cura per un tumore di procedere alla vaccinazione, sia a coloro in terapia (chemioterapi, terapia biologica, …) sia a coloro che eventualmente fossero in vigile attesa. L’associazione sottolinea anche l’importanza di procedere alla vaccinazione dei famigliari del paziente. In caso di chemioterapia si consiglia di effettuarlo prima che un paziente inizi la cura, se già in trattamento è possibile procedere con il vaccino due settimane prima del ciclo di chemioterapia previsto.
Si può fare il vaccino antinfluenzale con il raffreddore? E con l’influenza?
Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una precauzione e può essere necessario approfondire il singolo caso valutando il rapporto beneficio/rischio (eventualmente rimandando di qualche giorno la vaccinazione, se ritenuto preferibile dal medico).
Malattie acute di lieve entità, come un raffreddore, non rappresentano una controindicazione.
Chi è allergico alle uova può fare il vaccino?
A meno che non ci siano precedenti di reazioni anafilattiche sì, si può accedere alla vaccinazione.
Lo possono fare anche i bambini?
Il vaccino antinfluenzale è raccomandato per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non abbiano controindicazioni al vaccino.
Si può fare il vaccino in gravidanza?
La scelta ultima va presa in accordo con il ginecologo, ma le Linee Guida Ministeriali invitano tutte le donne incinte a sottoporsi alla vaccinazione per proteggersi dalle temibili complicanze dell’infezione durante la gestazione.
La somministrazione di una dose durante la gravidanza può proteggere anche il bambino sin dalla nascita e fino a 6 mesi di età.
Può dare effetti collaterali?
Anche se un vaccino antinfluenzale non può provocare l’influenza,
può essere causa di comparsa di alcuni effetti collaterali. Questi effetti indesiderati sono in genere modesti e di breve durata, soprattutto se confrontati con i sintomi di un brutto caso di influenza, ed includono:
-dolore, rossore, eritema o gonfiore del punto di inoculazione,
-naso che cola, congestione nasale e mal di gola,
-malessere generale per qualche giorno, talvolta associato a febbre (bassa) e dolori muscolari.
I sintomi sistemici (che coinvolgono cioè l’interno organismo) possono comparire da 6 a 12 ore dopo la somministrazione e sono destinati a risolversi in 1-2 giorni:
Quando compaiono, questi problemi iniziano poco dopo la vaccinazione e sono modesti e di breve durata, ed in ogni caso le persone che li manifestano sono solo una minoranza, perché la maggior parte non mostra alcun effetto collaterale.
Il profilo di sicurezza dei più recenti vaccini tetravalenti è sovrapponibile a quello dei classici trivalenti, presentano come effetti collaterali comuni (più di un paziente su 10):
-perdita dell’appetito,
-irritabilità,
-sonnolenza,
-dolore e arrossamento nel sito d’iniezione.
-In rare circostanze la vaccinazione antinfluenzale può causare problemi più severi, ad esempio gravi reazioni allergiche; è inoltre stata associata alla sindrome di Guillain-Barré, ma il rischio assoluto è molto basso (circa 1-2 casi aggiuntivi per milione di persone vaccinate).
Quanto durano?
Gli effetti collaterali del vaccino antinfluenzale durano al più qualche giorno, in genere 1-2.
Può causare febbre?
Sì, in alcuni soggetti potrebbe favorire la comparsa di una modesta febbriciattola.
Si può contrarre l’influenza a causa dell’iniezione antinfluenzale?
No, il vaccino antinfluenzale non può causare l’influenza.
Reazione allergica al vaccino antinfluenzale: dopo quanto?
In caso di reazione allergica grave questa di norma compare molto rapidamente, nell’arco di 20-30 minuti dall’inoculazione (ma più raramente sono possibili reazioni ritardate a distanza anche di diverse ore).
Si può fare l’antinfluenzale e il richiamo per COVID?
Il vaccino antinfluenzale non interferisce con la risposta ad altri vaccini inattivati o vivi attenuati, che possono anche essere praticati in contemporanea; è quindi possibile se necessario procedere alla cosomministrazione di tutti i vaccini antinfluenzali con i vaccini anti-SARS-CoV-2/COVID19.