Psiche e salute

Psiche e salute -Psicologa clinica età adulta. Laureata con lode.
-Svolgo attività di consulenza, diagnosi.

28/09/2023
12/09/2023

Nella seconda metà del Novecento John Bowlby divenne noto per la sua teoria dell’attaccamento relativa al legame madre-bambino.
Nel corso delle sue indagini egli poté constatare che una separazione precoce dalla madre ha per il bambino conseguenze importanti e decisive, dovute soprattutto all’inadeguata e incompleta formazione di alcune strutture cerebrali da cui possono derivare successivamente disturbi seri della personalità.
La ricerca di Bowlby fu influenzata in larga misura dalla psicoanalisi di Freud ma anche dagli studi di etologia di Konrad Lorenz, lo scienziato austriaco che parlò del fenomeno dell’imprinting nei piccoli delle anatre (fin dalla nascita seguono la propria madre perché è il primo essere vivente che vedono al momento della nascita).

Per approfondire 👇
https://www.tecnicadellascuola.it/carenza-di-cure-materne-le-gravi-conseguenze-vennero-studiate-a-john-bowlby-morto-33-anni-fa-intervista

12/09/2023

387 casi registrati nell'ultimo anno per tentato suicidio e ideazione suicidaria tra i giovani e i giovanissimi: l'età media è 15 anni e il 90% sono ragazze. Ogni giorno almeno 4 tra bambini e ragazzi accedono in emergenza per problematiche mentali. Sono i dati diffusi dall’ospedale romano Bambino Gesù in occasione della “Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio”, fissata al 10 settembre di ogni anno e promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità.
L’aumento dei suicidi e dei tentati suicidi, soprattutto tra i giovani, sono la drammatica punta di un iceberg di disagio psicologico per il quale non si è fatto nulla di concreto dopo la pandemia tranne belle parole e dichiarazioni di intenti.
Non si risponde ai bisogni psicologici con gli slogan facili o con iniziative effimere. La scuola italiana nel 2023 non ha programmi strutturali per fare prevenzione e ascolto. Per aiutare i ragazzi e le famiglie là dove portano i loro problemi.
Noi non ci stancheremo di denunciare questa situazione, che fa della salute psicologica un privilegio per pochi.
Per approfondire 👇
https://www.ilsole24ore.com/art/allarme-suicidi-i-giovani-vicari-sono-70percento-ricoveri-AF6SHCm

07/09/2023

La "sindrome da rientro" è una condizione di malessere psicologico e fisico che si sperimenta a fine estate e deriva dal rientro nella routine, col conseguente susseguirsi di impegni e scadenze da rispettare. “La parola d’ordine deve essere gradualità”, spiega Maria Antonietta Gulino, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana.
“Importante è una ripresa graduale del lavoro e della quotidianità. Lo stress da post vacanze colpisce con stanchezza, scarsa concentrazione, facile irritabilità, insonnia. Riduciamo l'utilizzo di televisione, tablet e smartphone, teniamoli lontani da noi almeno un’ora prima di andare a dormire e dedichiamoci alla lettura di un libro o di una rivista, aiutando così il sistema corpo-mente a rilassarsi dolcemente. Durante le vacanze, inoltre, il corpo si è abituato alla luce del sole e la luce artificiale dell’ufficio o di casa può causare stress. Passare dalla condizione di leggerezza estiva alla frenesia della quotidianità può nuocere al benessere psicologico”, conclude la presidente degli psicologi toscani.
Per approfondire 👇
https://www.quotidianosanita.it/toscana/articolo.php?articolo_id=116183

04/09/2023

“La felicità non è esuberante né chiassosa, come il piacere o l’allegria. È silenziosa, tranquilla, dolce, è uno stato intimo di soddisfazione che inizia dal voler bene a se stessi.”
(Isabel Allende)

03/09/2023

In un recente report dell'Apa, l'American Psychological Association, si evidenzia come negli ultimi anni la psicologia stia crescendo e stia ampliando il proprio bacino di utenza per raggiungere i bisogni di salute mentale in porzioni di popolazione più vaste. Nel febbraio del 2022 l’APA ha invitato gli psicologi a sviluppare maggiore attenzione verso un approccio che consideri in maniera più inclusiva la popolazione, lavorando in ottica sinergica e sistemica per migliorare il benessere psicologico della comunità in generale. Il report dell’APA evidenzia l’importanza di un approccio preventivo verso una salute mentale “di base”, primaria, focalizzata proprio su controlli preventivi regolari e sull’identificazione di segnali precoci e condizioni di rischio su cui interve**re in ottica tempestiva anticipando esiti più negativi in termini psicopatologici.
L'articolo in questione riporta anche un esempio di programma preventivo che si muove in tale direzione, si chiama “Family Connects program”. Implementato in North Carolina, lavora con le famiglie sin dalla nascita di un figlio, indipendentemente dal livello socio-economico, per ridurre il rischio di trascuratezza e abuso infantile, violenza domestica e per promuovere un sano sviluppo psicologico del bambino. Il programma prevede visite domiciliari regolari da parte di personale socio-sanitario, finalizzate allo screening per disturbi psicopatologici, uso di sostanze e violenza domestica; inoltre le visite si focalizzano sulle competenze genitoriali e sull’accesso a forme di supporto sociale e materiale.
Per approfondire 👇
https://www.stateofmind.it/2023/08/prevenzione-salute-mentale-apa/

01/09/2023

L’articolo in questione approfondisce il concetto di stress, introdotto nel 1965 da Hans Selye, con la sua definizione di “risposte non specifiche dell’organismo a qualsiasi richiesta di cambiamento”. In termini generali si riferisce alle reazioni fisiologiche e psicologiche scatenate da eventi stressanti, noti anche come stressor.
Selye coniò il termine “eustress” per indicare le situazioni in cui interagiamo con fattori ambientali che percepiamo o valutiamo positivamente dal punto di vista soggettivo.
Questa categoria comprende le circostanze che scegliamo di affrontare e che offrono un certo grado di sicurezza e prevedibilità, eventi controllabili in cui ci sentiamo sicuri delle nostre capacità e risorse per affrontarle.
Lo stress negativo viene denominato invece “distress” ed è associato a condizioni indesiderate, inattese e incontrollabili, che non scegliamo né vogliamo, ma ci troviamo costretti ad affrontare e che quindi risultano sgradevoli e spesso inevitabili. Tali contesti generano incertezza, poiché i risultati non possono essere chiaramente previsti e l’insicurezza che sperimentiamo ci fa dubitare dell’efficacia delle nostre risorse.
Per approfondire 👇
https://www.stateofmind.it/2023/08/eustress-distress/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=eustress-distress

01/09/2023

La programmazione nazionale e regionale del SSN risente, in particolare, di alcune condizioni limitanti: il permanere di una visione della malattia legata solo alla dimensione biologica, con un focus organizzativo e clinico centrato sull’organismo e non sulla persona; un conseguente neglect su tutti i determinanti non strettamente biologici della salute.
La gestione del SSN ripete con piccole varianti il modello novecentesco della malattia acuta nonostante sia dimostrato che alcuni fattori psicologici sono, ad esempio, condizioni di rischio per le malattie cardiovascolari (primo settore di spesa) molto più del colesterolo o della sedentarietà; che ansia, stress e depressione condizionano in modo significativo il decorso e la mortalità di queste e di molte altre patologie; che la depressione è il secondo fattore predittivo delle demenze dopo l’ictus; che il vissuto e l’atteggiamento psicologico verso la malattia cronica sono il principale fattore che incide sui costi, sull’aderenza e sulla gestione della stessa.
Si tratta nel complesso di una visione “person-neglect”, non solo scientificamente arretrata, ma anche inappropriata dal punto di vista dei reali bisogni e dei costi, ovvero del migliore investimento delle risorse pubbliche, originate dalla fiscalità generale.
Per approfondire 👇
https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=116195

28/08/2023

Il Comitato per le Pari Opportunità del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, dinanzi al vorticoso susseguirsi in questi giorni degli episodi di violenza sulle donne, ed in particolare sulle ragazze ad opera di uomini adulti, appena maggiorenni, ma anche di numerose persone minorenni, esprime in primo luogo una sostanziale e incondizionata solidarietà alle vittime, auspicando fortemente che nel corso delle procedure giudiziarie a ve**re siano evitati quanto più possibile esiti di vittimizzazione secondaria.

Nel contempo non può non prendere in considerazione il profondo disagio psicologico espresso nei fatti dagli autori delle violenze, elemento questo reso particolarmente rilevante dal fatto che nella grande maggioranza sono in piena età evolutiva.

Di fronte a questo la professione alla quale apparteniamo ha da tempo evidenziato le principali criticità e proposto iniziative di contrasto e prevenzione.

Vogliamo qui ricordare quanto sia rilevante combattere gli stereotipi di genere fin dalla primissima infanzia: essi infatti non funzionano solo come “lenti deformanti” nella gestione e nella lettura delle relazioni, ma concorrono in larga misura a costruire la cultura patriarcale di controllo e potere, elementi questi che contengono inevitabilmente il nucleo della violenza.

La disseminazione dei servizi psicologici nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle cure primarie, nell’educazione degli adulti e nella formazione continua può e deve diventare uno strumento forte di intervento preventivo, uno stimolo a decostruire il pensiero omologato e a utilizzare il corretto alfabeto emotivo, la capacità di percepire le proprie emozioni, anche se disturbanti, e di vedere l’altra persona come tale e non come oggetto. E, alla base di questi processi, il riconoscimento del consenso libero e sostanziale come base di ogni relazione sana.

La decodificazione degli stereotipi di genere, unitamente alla percezione dei “germi” della violenza fin dal primo apparire, dovrebbero essere elementi di formazione trasversale “di base” per gli operatori della scuola, della giustizia, della salute e per le forze dell’ordine. E dovrebbero entrare nell’educazione permanente di chiunque abbia una facoltà di decisione in ambito familiare e professionale sull’etica delle relazioni, nonché di trasmissione di atteggiamenti e di comportamenti; e, beninteso, ci riferiamo ad elementi di crescita validi per tutte le persone, qualunque sia il genere di appartenenza.

D’altro canto non possiamo non sottolineare la necessità di un effettivo e non formale recupero degli autori di violenza, con particolare riguardo agli autori minorenni.

Benché a macchia di leopardo è un lavoro che si è messo faticosamente in moto negli ultimi anni, ma troppo lentamente di fronte alla velocità degli strumenti di manipolazione e disseminazione della violenza.

Occorrono maggiore sistematicità, costanza e competenze specifiche: servono leggi nazionali e regionali e servizi psicologici effettivi e gratuiti.

Noi psicologhe e psicologi possiamo dare su questi temi un forte contributo alla società civile che, peraltro, lo richiede in molte forme. Facciamo presto.

Per approfondire 👇
https://www.psy.it/comunicato-del-comitato-pari-opportunita-del-cnop-contrastare-e-preve**re-la-violenza/

26/08/2023

ORDINE PSICOLOGI A MELONI, “AFFRONTIAMO INSIEME I PROBLEMI DEI GIOVANI. AIUTIAMO LE RAGAZZE E I RAGAZZI CON EDUCAZIONE ALLA PSICHE”.

Questa la lettera del Presidente del CNOP alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, pubblicata oggi dai media.

“𝐶𝑎𝑟𝑎 𝑃𝑟𝑒𝑠𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝐶𝑜𝑛𝑠𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜,

𝑡𝑖 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑣𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖𝑛𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑜𝑛𝑎𝑐𝑎: 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑎𝑡𝑟𝑜𝑐𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑃𝑎𝑙𝑒𝑟𝑚𝑜 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑜𝑙𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑒 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑚𝑎𝑟𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑡𝑒𝑟𝑎𝑝𝑒𝑢𝑡𝑎 𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀ 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑖 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑡𝑖 𝑎 𝑙𝑢𝑛𝑔𝑜: 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑏𝑙𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑙𝑖, 𝑙𝑒 𝑚𝑒𝑡𝑒 𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖 𝑣𝑎𝑔ℎ𝑖 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑢𝑠𝑖, 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒 𝑠𝑏𝑎𝑟𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑑𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑓𝑢𝑡𝑢𝑟𝑜.

𝑀𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑡𝑖 𝑠𝑐𝑟𝑖𝑣𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑎𝑛𝑎𝑙𝑖𝑠𝑖. 𝑉𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑎 𝑠𝑜𝑡𝑡𝑜𝑙𝑖𝑛𝑒𝑎𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑠𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎, 𝑐𝑖𝑜𝑒̀ 𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀, 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑒 𝑐ℎ𝑖 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜, 𝑖𝑜, 𝑡𝑢, 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑖 𝑒 𝑚𝑒𝑚𝑏𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀, 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑑𝑖 𝑠𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑒𝑑 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜. 𝐻𝑎 𝑛𝑒𝑐𝑒𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎̀, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑖𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜, 𝑑𝑖 𝑛𝑢𝑡𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜. 𝐷𝑖 𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑠𝑠𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑠𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎, 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑠𝑎, 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒, 𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑐𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑖𝑠𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎 𝑢𝑛 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑢𝑠𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑣𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑝𝑠𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑎𝑑𝑢𝑡𝑒 𝑠𝑢𝑖 𝑠𝑖𝑛𝑔𝑜𝑙𝑖 𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖, 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒, 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑡𝑎̀.

𝑁𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑎𝑙𝑢𝑡𝑒, 𝑑𝑖 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑙𝑎𝑔𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑑𝑖𝑠𝑎𝑔𝑖𝑜 𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑢𝑟𝑏𝑖, 𝑚𝑎 𝑑𝑖 𝑝𝑖𝑒𝑛𝑜 𝑠𝑣𝑖𝑙𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎 𝑢𝑚𝑎𝑛𝑎. 𝐼𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑒́ 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑖, 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖, 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑜𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖, 𝑖 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑖, 𝑙’𝑒𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑜𝑣𝑣𝑖𝑠𝑎𝑛𝑜 𝑚𝑎 𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑢 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑜𝑔𝑔𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜𝑙𝑒 𝑒 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒.

𝐶𝑜𝑚𝑒 𝑢𝑛 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑓𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑐’𝑒𝑟𝑎 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑒𝑑𝑢𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑚𝑜𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑙𝑎 𝑠𝑖 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑣𝑎 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑛𝑑𝑜, 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑛𝑡𝑎𝑠𝑠𝑒 𝑠𝑒𝑑𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑖𝑎, 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑙𝑎 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑎 𝑒̀ 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑚𝑎𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑎𝑑 𝑜𝑐𝑐𝑢𝑝𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑠𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑖, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑟𝑒𝑎𝑙𝑡𝑎̀ 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑙𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜.

𝐶𝑟𝑒𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑎 𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎𝑡𝑖𝑐𝑎 𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑙’𝑒𝑑𝑢𝑐𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑠𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑢𝑜𝑙𝑒, 𝑑𝑖 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑑𝑜𝑐𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑠𝑜𝑟𝑠𝑒 𝑝𝑠𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐ℎ𝑒, 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎.

𝐴𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑒 𝑠𝑒 𝑣𝑜𝑟𝑟𝑎𝑖 𝑎𝑠𝑐𝑜𝑙𝑡𝑎𝑟𝑙𝑎 𝑡𝑒 𝑛𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑒𝑟𝑒𝑚𝑜. 𝑆𝑚𝑒𝑡𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑟𝑜𝑛𝑎𝑐𝑎, 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑜𝑙𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑑𝑒𝑟𝑒.
𝐺𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙’𝑎𝑡𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑟𝑟𝑎𝑖 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑚𝑒𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜.”

David Lazzari

Indirizzo

Castellammare Di Stabia
80053

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+393348046545

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