21/06/2016
È dai tempi dell’università che seguo con scarsa passione le storie di zombi e morti viventi. E mi rendo conto che fare i conservatori e i classicisti su certi temi possa sembrare assurdo, ma è più forte di me: gli zombi giusti non devono correre, devono andare piano e non fermarsi mai, inesorabili.
Mi piacciono le radici degli alberi che sollevano l’asfalto senza rumore nel corso degli anni. La potenza lenta ha un fascino che non c’entra con la velocità. È quella delle rompighiaccio, degli elefanti, delle maree. Certo che ci sono le tempeste, i ghepardi e i razzi, ma quelle sono suggestioni che celebriamo già abbastanza, automobilismo compreso.
Nel mondo delle macchine che estraggono il succo dai vegetali c’è da pochi anni sul mercato un prodotto veramente nuovo. La prima volta che l’ho visto in azione in una fiera sono rimasto come davanti a una nuova specie di mammifero. Perché le novità vere, di progetto, essenziali, sono molto rare nel campo degli elettrodomestici. È molto più semplice che un concetto valido sia perfezionato successivamente fino a migliorarne le caratteristiche, ma difficilmente si riparte dalle basi. E questo – sia chiaro – non perché i progettisti siano pigri o stupidi, ma perché spesso è difficile e dispendioso cercare alternative.
L’estrazione di succo lenta e potente esiste, si usa da millenni, è la migliore, protegge le caratteristiche di frutta e verdura, non scalda il prodotto, spreme a fondo. Il problema è che la ruota di marmo, usata la mattina per farsi un succo di mela, otterrebbe senza dubbio dei risultati stupefacenti, ma avrebbe bisogno di molte mele e di una stanza dedicata al frantoio nella casa. Insomma, anche andare in un negozio di elettrodomestici con un camion e un argano non sarebbe il massimo. Quindi per ora si è sempre preferita la velocità con poca potenza delle centrifughe, che è portatile e leggera.
A un certo punto però, e non so come, nei laboratori STAR DUST Italia spa sono riusciti a progettare l’estrattore lento e potente. Il motore, che ovviamente ha una coppia molto elevata a bassi regimi, un po’ come un diesel, fa girare una coclea, ovvero una specie di vite, che strizza i pezzi di frutta e verdura che si inseriscono dall’alto. Una membrana separa la fibra, che viene espulsa appena umida da un condotto apposito, mentre il succo si raccoglie nell’altro bicchiere. L’estrattore LIFE 38 ultima novita'gira a 38 giri al minuto , mentre per le centrifughe i giri al minuto sono migliaia. I watt consumati qui sono solo 100 e non 700.
Il rumore è inferiore a quello di uno spremiagrumi. Il succo poi, se riposa nel bicchiere, si separa molto meno tra succo e acqua, perché è meno “spappolato” della versione centrifugata. Costa un po’ di più, va bene, ma se vi piacciono i succhi è un’alternativa da valutare seriamente.
In breve
LIFE 38) non è una centrifuga né un frullatore. È un estrattore di succhi. Pesa circa 5 chili, è ultrapotente ma consuma solo 100 watt, ed è silenzioso: si muove a 38 giri al minuto. Per pulirlo basta far scorrere un po’ d’acqua mentre è ancora acceso; smontato, restano pochi pezzi da sciacquare sotto il rubinetto e il gioco è fatto. Questo mese di giugno SPECIAL PRICE 450,00 con un pacchetto integratori alimentari in omaggio del valore di 98,50.
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