20/07/2025
14. La Gelosia: emozione intensa, spesso ambivalente, che può contenere in sé amore e aggressività, desiderio e paura. Non è una sola, ma può manifestarsi in diverse forme, Freud ne distingue tre:
🔹 1. Gelosia competitiva
È quella che si attiva di fronte alla percezione di aver perso l’amore o l’attenzione di una persona significativa.
È caratterizzata da una profonda ferita narcisistica, dalla sensazione di inadeguatezza e da una forte autocritica: chi la prova tende ad attribuirsi la colpa della perdita, come se non fosse stato “abbastanza”.
A questo si aggiunge spesso un sentimento di ostilità nei confronti del presunto rivale, visto come più meritevole o più amato.
💭 Secondo Fenichel, questo tipo di gelosia ha radici nell’infanzia e si collega a un’incapacità di amare in modo autentico, tipica di chi vive le relazioni per colmare vuoti interiori legati al proprio valore personale.
🔹 2. Gelosia proiettiva
Qui la persona proietta sul partner i propri desideri inconsci di infedeltà, che non riesce ad accettare.
Il risultato è un atteggiamento di sospetto costante, controllo, tensione emotiva.
Questo tipo di gelosia nasce dal conflitto interno tra ciò che si desidera e ciò che la coscienza non permette di ammettere.
🔹 3. Gelosia delirante
In questo caso si entra in un vero e proprio quadro psicopatologico: una convinzione ossessiva (e spesso infondata) che il partner sia infedele.
Chi ne è colpito può diventare paranoico e persecutorio, spinto dalla necessità di cercare continuamente “prove” dell’infedeltà, anche in assenza di ogni reale segnale.
🎯 Che si tratti di gelosia competitiva, proiettiva o delirante, tutte queste forme ci raccontano un aspetto importante:
👉 La gelosia non parla solo della relazione con l’altro, ma anche della relazione con se stessi.
E qui entra in gioco l’Analisi Transazionale, che ci aiuta a leggere la gelosia nelle relazioni codipendenti:
💬 In questi legami, la gelosia (anche se distruttiva) viene spesso interpretata come amore.
"Se è geloso, è perché tiene a me."
Ma dietro questa visione c’è un copione infantile fatto di paura dell’abbandono, bassa autostima e confusione tra possesso e affetto.
La persona codipendente tende a giustificare e subire la gelosia del partner, scambiandola per attenzione. O la vive in silenzio, senza mai esprimerla, per paura di essere abbandonata.
💡 La gelosia, come ogni emozione, è un segnale.
Non va repressa, ma ascoltata:
🔍 Che cosa sto temendo di perdere?
🔍 Perché questa perdita metterebbe in dubbio il mio valore?